Rassegna stampa del 7 Dicembre 2004 |
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Da “Corriere Romagna” del 7 dicembre 2004 Ubriaco ma prudente: assolto
CESENATICO. Alcol nel sangue superiore al consentito dalla legge: assoluzione a sorpresa per un giovane cesenaticense. La sentenza, emessa dal giudice di Pace di Cesena qualche giorno fa, è stata di non colpevolezza per l’automobilista, che il 29 giugno del 2003 era stato fermato dagli agenti di polizia stradale a Cesenatico, lungo il viale Mazzini. L’imputato, che secondo quanto emerso procedeva a bassa velocità, era stato trattenuto per essere sottoposto ad etil-test. Il conducente, infatti, era uscito da un locale dove aveva bevuto qualche bicchiere, come dichiarato dallo stesso. Il risultato di alcol nel sangue fu di 0.66. Il massimo, come noto, è di 0.50. Il limite, effettivamente, era stato superato. Pertanto, gli agenti avevano proceduto di rito alla contestazione del reato di guida in stato d’ebbrezza. Ma giunto davanti al Giudice di Pace, l’imputato (difeso dal legale Raffaele Pacifico), è stato assolto: l’episodio è stato ritenuto “occasionale”, la sua guida “non pericolosa”.
Da “La Provincia di Cremona” del 7 dicembre 2004 Il caso.
Artigiano
trentaseienne di Ricengo denunciato dalla polstrada, il suo furgone fermato
in via Visconti di Cristiano Mariani
La patente gliel’avevano ritirata dopo l’incidente d’auto avuto poco più di un anno fa, il fuori strada lungo la Melotta costato la vita alla sua convivente. Ma lui, per lavoro, era costretto a guidare. E così si è procurato una fotocopia a colori del permesso di guida del fratello e l’ha fatta plastificare. Un facsimile perfetto, certo, ma non tanto da ingannare gli agenti della polizia stradale di Crema che, ieri mattina, hanno fermato il Ford Transit di Paolo S., trentaseienne di Ricengo. L’uomo, un artigiano di origine calabrese, è stato denunciato a piede libero per i reati di «falso in atto pubblico, sostituzione di persona e false dichiarazioni circa la sua identità». Il furgone è stato bloccato in via Visconti alle otto e mezza del mattino. E da subito, stando a quanto spiegato al comando di via Macallè, il conducente ha manifestato «segni di nervosismo». Uno stato d’agitazione che è andato aumentando di pari passo con il crescere dei dubbi sulla genuinità della patente. E visto che le perplessità non si diradavano, i poliziotti hanno invitato l’artigiano a seguirli in caserma. Qui, la matassa si è dipanata e a Paolo S. non è rimasta alternativa, se non ammettere che si trattava di una fotocopia: «Mi serve per lavorare...». Il periodo di sospensione del permesso di guida sarebbe scaduto tra due mesi, ma a questo punto la questione si fa ben più delicata. Al di là dell’aspetto penale, infatti, all’automobilista è stata notificata la revoca definitiva del documento; oltre al fermo amministrativo del furgone per tre mesi. Il Transit è stato comunque restituito al proprietario e resterà in custodia nel suo garage. Nelle ultime settimane, i controlli della polstrada lungo le ex statali sono stati intensificati, considerato l’aumento del traffico in vista dei primi ‘appuntamenti’ delle festività natalizie. E anche il numero dei verbali dispensati dagli uomini dell’ispettore Giuseppe Prezioso ha subìto un deciso incremento. |
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