(ASAPS) – Il 10 settembre parte la terza fase della campagna elvetica
di sensibilizzazione “Allacciati alla vita” promossa dall’Upi. Lo slogan di
questa fase, dedicata all’uso delle cinture di sicurezza anche sui sedili
posteriori, sarà: “Senza cintura
dietro, puoi uccidere chi è davanti”. L’uso delle cinture posteriori è obbligatorio,
obbligo che, in base ai risultati di uno studio condotto dalla stessa Upi, non
viene rispettato da un terzo dei passeggeri. Il conducente è civilmente responsabile del danno provocato o subito dal
passeggero che non usa la cintura. Per una valida ragione: in caso di urto, chi
siede sul sedile posteriore è proiettato in avanti con una forza che è un
multiplo del suo peso corporeo, con conseguenze terribili per sé stesso e gli
altri occupanti della vettura. Il nuovo spot tv della campagna di
sensibilizzazione, che entra ormai nel suo terzo anno di vita, ribadisce perciò
il concetto: è assurdo correre un rischio che si può evitare con un semplice
gesto della mano. Per coinvolgere maggiormente i giovani, lo spot sarà diffuso
anche nei cinema e non solo in televisione e su Internet come in passato. La campagna di sensibilizzazione
“Allacciati alla vita” è curata dall’Ufficio svizzero per la prevenzione degli
infortuni dell’Upi, dal TCS e dal Consiglio della sicurezza stradale. Oltre a
sponsorizzare gli annunci sul traffico via radio, la campagna è presente nei
distributori di benzina e con manifesti affissi lungo le principali strade
elvetiche. (ASAPS) |
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