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Notizie brevi 06/09/2007

La casa svedese: da gennaio un etilometro integrato nella vettura - Ubriaco alla guida? E l’auto si spegne

Volvo è la prima Casa automobilistica a lanciare un dispositivo (l’Alcoguard) pensato per prevenire la guida in stato di ebbrezza


MILANO - C’è chi si mette alla guida dopo aver bevuto? Dal gennaio 2008 sarà l’automobile a impedirlo. Volvo è la prima Casa automobilistica a lanciare un dispositivo (l’Alcoguard) pensato per prevenire la guida in stato di ebbrezza (il dispositivo Nissan è ancora montato su un prototipo e non si conoscono indicazioni di mercato). Quello della Volvo è un etilometro integrato nella vettura che blocca il motore. «Attualmente, un incidente mortale su tre in Europa è legato al consumo di alcol - afferma Ingrid Skosgmo, direttore del Centro di sicurezza Volvo- Le nostre tre maggiori sfide per creare un ambiente stradale più sicuro sono quelle contro l’eccessiva velocità, contro l’uso insufficiente della cintura di sicurezza e contro la guida in stato di ebbrezza. Introducendo il sistema Alcoguard intendiamo contribuire alla riduzione del numero di incidenti provocati da veicoli guidati da persone in stato di ebbrezza».
Il dispositivo Alcoguard sarà disponibile come optional sui modelli Volvo S80, V70 e XC70 a partire dall’inizio del 2008; entro la prossima estate sarà inoltre disponibile anche sui modelli più piccoli della gamma. Si prevede una vendita di circa duemila unità all’anno e ci si aspetta che questo dato aumenti con il passare del tempo. Oggi è la Svezia il maggiore mercato per gli etilometri blocca-motore ma Volvo Cars proporrà il sistema anche nel resto d’Europa e negli Usa.
Il settore delle auto aziendali, le compagnie di taxi, le autorità statali e comunali saranno probabilmente i principali gruppi di clienti. Ma la grande facilità d’uso significa che anche i privati potranno essere potenziali clienti. Alcoguard utilizza la tecnologia fuel cell, la stessa impiegata dalla maggior parte delle forze di polizia in Europa. Prima che l’auto possa essere messa in moto, il conducente deve soffiare all’interno di un’unità palmare senza fili. Questa unità ha le dimensioni di un piccolo telecomando ed è alloggiato in uno scomparto dietro la console centrale. Il fiato emesso dal conducente viene analizzato dall’unità palmare che quindi trasmette i risultati al sistema di controllo elettronico della vettura. Se si supera il limite di tasso alcolemico di 0,2 grammi per litri il motore non si avvia.
Grazie a sensori avanzati, non è possibile utilizzare fonti d’aria esterna per ingannare il sistema. «La tecnologia fuel cell è più costosa ma ottiene risultati di gran lunga migliori - afferma David Nilsson, responsabile del progetto Alcoguard -. Diversamente dai semiconduttori, ad esempio, le fuel cell reagiscono solo all’etanolo e a nient’altro. Nella fuel cell, le molecole di etanolo passano attraverso una membrana sensibile, generando una corrente elettrica. Questa corrente viene quindi misurata: una corrente più elevata significa più alcol nell’alito del conducente».
Alcoguard è facile da usare. Il display informativo dell’auto mostra alcuni messaggi utili al conducente per utilizzare il sistema: ad esempio, informa se il test è riuscito o se è necessario soffiare più a lungo nell’unità palmare. I risultati dell’etilometro vengono immagazzinati per 30 minuti dopo che si è spento il motore, in modo che il conducente non debba ripetere la procedura ogni volta che effettua una breve sosta. L’attuale limite di 0,2 g/L è stato scelto per ottemperare alla legislazione svedese. Per i mercati con limiti differenti (in Italia, ad esempio, il limite è 0,3), le officine autorizzate Volvo sono in grado di modificare le impostazioni. La taratura e la sostituzione della batteria dell’unità palmare vengono svolte durante la manutenzione ordinaria dell’auto.
Se il successivo acquirente dell’auto non desidera utilizzare il sistema, l’officina può agevolmente provvedere allo smontaggio. L’unità palmare è senza fili: il conducente può quindi portarlo con sé. Pur garantendo una misurazione accurata del tasso alcolemico a prescindere dal luogo in cui è utilizzata, l’unità palmare è in grado di comunicare con la vettura solo se si trova entro un raggio di dieci metri da essa. A temperatura ambiente, il sistema si scalda in cinque secondi e al fine di ridurre il tempo di attesa, il riscaldamento si attiva non appena l’auto viene aperta. Per assicurare il funzionamento di Alcoguard anche in climi estremamente freddi e caldi, è opportuno utilizzare il relativo cavo di alimentazione. «Abbiamo voluto creare la soluzione più idonea e semplice possibile - afferma David Nilsson -. La tecnologia dovrebbe richiedere al conducente il minor sforzo possibile. Più è facile utilizzare il sistema, più saranno le persone che ne faranno uso».
Alcoguard va considerato come un sistema di supporto. Spetta sempre al conducente prendere le decisioni giuste in base alle informazioni aggiornate di Alcoguard. Per le situazioni di emergenza o se si smarrisce l’unità palmare, si può attivare una funzione in grado di bypassare il sistema. Vi sono due alternative per attivare questa funzione: 1. bypassare il sistema un numero illimitato di volte; 2. bypassare il sistema una sola volta. Le modifiche a queste impostazioni devono essere effettuate da un’officina Volvo. Qui il sistema può anche essere reimpostato se è stata attivata la funzione by-pass.
Ogni volta che si provvede in tal senso, le informazioni vengono registrate nel sistema e solo il proprietario può accedervi. Questa è la prima volta che Volvo Cars lancia il proprio etilometro integrato in grado di bloccare il motore. Da due anni la Volvo offre la possibilità di installare a bordo delle proprie vetture, successivamente all’acquisto, etilometri blocca-motore prodotti da terzi.
Lo sviluppo del nuovo Alcoguard è stato reso possibile dal fatto che la tecnologia è divenuta più accessibile e i materiali consentono ora dimensioni compatte. La sua realizzazione è inoltre frutto di una stretta collaborazione attivata dalla Volvo con autorità pubbliche, compagnie di assicurazioni ed altri enti, al fine di garantire l’ introduzione di un sistema valido e affidabile. La speranza dei responsabili del progetto è che in futuro si possano debellare gli incidenti stradali causati dall’abuso di alcol. Questo non richiede solo il supporto di un’adeguata tecnologia, ma anche un cambiamento nell’atteggiamento generale nei confronti del binomio alcol-guida. Per promuovere l’uso degli etilometri blocca-motore sarebbero utili incentivi economici o la riduzione dei premi assicurativi per le auto dotate di questo sistema.
Nestore Morosini
Da Corriere.it


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Giovedì, 06 Settembre 2007
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