MILANO
- C’è chi si mette alla guida dopo aver
bevuto? Dal gennaio 2008 sarà l’automobile a impedirlo. Volvo è la prima Casa
automobilistica a lanciare un dispositivo (l’Alcoguard) pensato per prevenire
la guida in stato di ebbrezza (il dispositivo Nissan è ancora montato su un
prototipo e non si conoscono indicazioni di mercato). Quello della Volvo è un
etilometro integrato nella vettura che blocca il motore. «Attualmente, un
incidente mortale su tre in Europa è legato al consumo di alcol - afferma
Ingrid Skosgmo, direttore del Centro di sicurezza Volvo- Le nostre tre maggiori
sfide per creare un ambiente stradale più sicuro sono quelle contro l’eccessiva
velocità, contro l’uso insufficiente della cintura di sicurezza e contro la
guida in stato di ebbrezza. Introducendo il sistema Alcoguard intendiamo
contribuire alla riduzione del numero di incidenti provocati da veicoli guidati
da persone in stato di ebbrezza». Il
dispositivo Alcoguard sarà disponibile come
optional sui modelli Volvo S80, V70 e XC70 a partire dall’inizio del 2008;
entro la prossima estate sarà inoltre disponibile anche sui modelli più piccoli
della gamma. Si prevede una vendita di circa duemila unità all’anno e ci si
aspetta che questo dato aumenti con il passare del tempo. Oggi è la Svezia il
maggiore mercato per gli etilometri blocca-motore ma Volvo Cars proporrà il
sistema anche nel resto d’Europa e negli Usa. Il
settore delle auto aziendali, le compagnie
di taxi, le autorità statali e comunali saranno probabilmente i principali
gruppi di clienti. Ma la grande facilità d’uso significa che anche i privati
potranno essere potenziali clienti. Alcoguard utilizza la tecnologia fuel cell,
la stessa impiegata dalla maggior parte delle forze di polizia in Europa. Prima
che l’auto possa essere messa in moto, il conducente deve soffiare all’interno
di un’unità palmare senza fili. Questa unità ha le dimensioni di un piccolo
telecomando ed è alloggiato in uno scomparto dietro la console centrale. Il
fiato emesso dal conducente viene analizzato dall’unità palmare che quindi
trasmette i risultati al sistema di controllo elettronico della vettura. Se si
supera il limite di tasso alcolemico di 0,2 grammi per litri il motore non si
avvia. Grazie
a sensori avanzati, non è possibile
utilizzare fonti d’aria esterna per ingannare il sistema. «La tecnologia fuel
cell è più costosa ma ottiene risultati di gran lunga migliori - afferma David
Nilsson, responsabile del progetto Alcoguard -. Diversamente dai
semiconduttori, ad esempio, le fuel cell reagiscono solo all’etanolo e a
nient’altro. Nella fuel cell, le molecole di etanolo passano attraverso una
membrana sensibile, generando una corrente elettrica. Questa corrente viene
quindi misurata: una corrente più elevata significa più alcol nell’alito del
conducente». Alcoguard
è facile da usare. Il display informativo
dell’auto mostra alcuni messaggi utili al conducente per utilizzare il sistema:
ad esempio, informa se il test è riuscito o se è necessario soffiare più a
lungo nell’unità palmare. I risultati dell’etilometro vengono immagazzinati per
30 minuti dopo che si è spento il motore, in modo che il conducente non debba
ripetere la procedura ogni volta che effettua una breve sosta. L’attuale limite
di 0,2 g/L è stato scelto per ottemperare alla legislazione svedese. Per i mercati
con limiti differenti (in Italia, ad esempio, il limite è 0,3), le officine
autorizzate Volvo sono in grado di modificare le impostazioni. La taratura e la
sostituzione della batteria dell’unità palmare vengono svolte durante la
manutenzione ordinaria dell’auto. Se
il successivo acquirente dell’auto non
desidera utilizzare il sistema, l’officina può agevolmente provvedere allo
smontaggio. L’unità palmare è senza fili: il conducente può quindi portarlo con
sé. Pur garantendo una misurazione accurata del tasso alcolemico a prescindere
dal luogo in cui è utilizzata, l’unità palmare è in grado di comunicare con la
vettura solo se si trova entro un raggio di dieci metri da essa. A temperatura
ambiente, il sistema si scalda in cinque secondi e al fine di ridurre il tempo
di attesa, il riscaldamento si attiva non appena l’auto viene aperta. Per
assicurare il funzionamento di Alcoguard anche in climi estremamente freddi e
caldi, è opportuno utilizzare il relativo cavo di alimentazione. «Abbiamo
voluto creare la soluzione più idonea e semplice possibile - afferma David
Nilsson -. La tecnologia dovrebbe richiedere al conducente il minor sforzo
possibile. Più è facile utilizzare il sistema, più saranno le persone che ne
faranno uso». Alcoguard
va considerato come un sistema di supporto. Spetta
sempre al conducente prendere le decisioni giuste in base alle informazioni
aggiornate di Alcoguard. Per le situazioni di emergenza o se si smarrisce
l’unità palmare, si può attivare una funzione in grado di bypassare il sistema.
Vi sono due alternative per attivare questa funzione: 1. bypassare il sistema
un numero illimitato di volte; 2. bypassare il sistema una sola volta. Le
modifiche a queste impostazioni devono essere effettuate da un’officina Volvo.
Qui il sistema può anche essere reimpostato se è stata attivata la funzione
by-pass. Ogni
volta che si provvede in tal senso, le
informazioni vengono registrate nel sistema e solo il proprietario può
accedervi. Questa è la prima volta che Volvo Cars lancia il proprio etilometro
integrato in grado di bloccare il motore. Da due anni la Volvo offre la
possibilità di installare a bordo delle proprie vetture, successivamente
all’acquisto, etilometri blocca-motore prodotti da terzi. Lo
sviluppo del nuovo Alcoguard è stato reso
possibile dal fatto che la tecnologia è divenuta più accessibile e i materiali
consentono ora dimensioni compatte. La sua realizzazione è inoltre frutto di
una stretta collaborazione attivata dalla Volvo con autorità pubbliche,
compagnie di assicurazioni ed altri enti, al fine di garantire l’ introduzione
di un sistema valido e affidabile. La speranza dei responsabili del progetto è
che in futuro si possano debellare gli incidenti stradali causati dall’abuso di
alcol. Questo non richiede solo il supporto di un’adeguata tecnologia, ma anche
un cambiamento nell’atteggiamento generale nei confronti del binomio
alcol-guida. Per promuovere l’uso degli etilometri blocca-motore sarebbero
utili incentivi economici o la riduzione dei premi assicurativi per le auto dotate
di questo sistema. Nestore Morosini Da Corriere.it
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