Foto Coraggio - archivio Asaps
A 125 CHILOMETRI all’ora in autostrada, su un camion carico di
gasolio, dopo aver aspirato cocaina. Con questi presupposti il viaggio di Paolo
D., un autotrasportatore di 42 anni residente a Pisa, poteva concludersi in
maniera tragica. Non fosse stato per gli agenti della polizia stradale di
Genova che lo hanno intercettato nella sua corsa incontrollata lunedì mattina.
E lo hanno denunciato per guida alterata da stupefacenti e velocità sopra i
limiti consentiti. La patente? Ritirata, in attesa che la Procura decida se
revocarla o meno.
Sono quasi le 8.20 quando Paolo D. avanza con la sua autocisterna sull’A12,
verso il porto. È lì che deve consegnare il suo carico di gasolio. Il
quarantaduenne si è già lasciato alle spalle lo svincolo di Genova Est. Non
manca molto al casello Ovest.
Gli agenti della stradale vedono quel camion sfrecciare. È una specie di bomba
con le ruote: un proiettile potentissimo che, dovesse mai finire fuori strada,
si trasformerebbe in un ordigno pericolosissimo.
La pattuglia blocca Paolo D. e guarda nel registratore che a bordo
dell’autocisterna annota i dati relativi al viaggio. Come una scatola nera
degli aerei. Nel momento in cui lo hanno individuato, il camionista stava
guidando a 125 chilometri orari. I poliziotti non credono ai loro occhi e fanno
controllare la strumentazione: è perfetta e quella è proprio la lettura esatta
del tachimetro.
Mentre un autista porta il veicolo nell’area portuale, l’autotrasportatore
viene invitato a sottoporsi ai test per alcol e droga. Prima dice di no. Poi,
una volta all’ospedale San Carlo di Voltri, accetta. Non ha bevuto, ma una
volta effettuato l’esame delle urine, si scoprirà la verità: Paolo D. è
positivo alla cocaina.
L’uomo verrà denunciato non solo per la coca, ma anche per il momentaneo
rifiuto dei test. Mentre sarà l’autorità giudiziaria a decidere se revocargli
definitivamente la patente. Secondo il decreto di inizio agosto infatti, che
modifica alcuni articoli del codice della strada, questo genere di pena è
prevista per chi guida un camion sopra le 3 tonnellate e mezzo dopo aver
assunto droga o bevande alcoliche. L’autocisterna del quarantaduenne pesava
quasi una tonnellata di più.
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