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Notizie brevi 06/09/2007

Luciano Pavarotti ci ha lasciato

La voce della lirica per eccellenza si è spenta. Rimarrà a lungo l’eco degli applausi per il grande tenore


(ASAPS) MODENA, 6 settembre 2007 – Il Tenore ci ha lasciati. Luciano Pavarotti, 72 anni da compiere, si è spento nella notte a Modena, nella sua casa, così come aveva chiesto. “Con la mia malattia ho pareggiato il conto con il Signore, che mi ha regalato una vita magnifica”. Parole sue, sussurrate ai giornalisti alcuni giorni fa, quando era stato dimesso dal policlinico modenese in cui era rimasto ricoverato per 18 giorni. A distanza di 46 anni da suo debutto, avvenuto nel 1961 a Reggio Emilia, Luciano Pavarotti è oggi un’icona del “Bel Canto”, con una schiera sterminata di ammiratori sparsi in tutto il mondo. Insieme a Placido Domingo e José Carreras, aveva dato vita ad un trio entrato nella storia della musica e della cultura planetaria: aveva duettato con popstar del calibro di Bonovox degli U2 o di Zucchero (solo per citarne due), aveva aperto cantando mondiali di calcio ed olimpiadi, riportato il grande pubblico all’Opera. Perfino i Cinesi, ne hanno fatto un mito. Pavarotti si era ammalato circa un ano fa, quando aveva interrotto una sua lunghissima tourné mentre faceva tappa negli USA. Operato a New York, si era poi sottoposto ad un ciclo di chemioterapia, ma alla fine il male – che aveva sfibrato il suo poderoso fisico – ha vinto. Inutile ripercorrere qui la grande carriera di quello che oggi è forse l’italiano più famoso, anche per la sua tenacia nel voler continuare ad interpretare – nonostante l’età e la malattia – i personaggi che così tanto amava, soprattutto quelli creati da Verdi e Donizetti. Sul proprio sito internet, Pavarotti aveva scritto di sperare “di essere ricordato come cantante d’opera, ovvero come rappresentante di una forma d’arte che ha trovato la sua massima espressione nel mio Paese...". Noi siamo sicuri che Luciano sarà ricordato per sempre, grazie all’applauso eterno che questo mondo gli deve, lo stesso che ricevette una notte di febbraio del 1972, a New York, quando gli spettatori del Metropolitan uscirono dal teatro con le mani spellate. Noi lo vogliamo ricordare oggi col nostro forte applauso. (ASAPS) 


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Giovedì, 06 Settembre 2007
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