Il Parlamento chiede misure volte
a prevenire il consumo nocivo e pericoloso di alcol da parte di minori, donne
in gravidanza e guidatori. Propone campagne di sensibilizzazione, limiti
d’accesso severi agli alcolici per i giovani e zero alcol per i neopatentati.
Vanno imposti requisiti di etichettatura più rigorosi e tasse più elevate sugli
alcopop e una loro più netta separazione dagli analcolici. A chi guida in stato
di ebbrezza va inflitta una sospensione prolungata della patente. Approvando
la relazione di Alessandro FOGLIETTA (UEN, IT), il Parlamento nota anzitutto che il
problema del consumo pericoloso di alcol, soprattutto tra i giovani, «è
evidente a livello europeo» e che fattori economici e sociali (stress sul
lavoro, disoccupazione e precarietà) possono avere un ruolo essenziale nel
consumo eccessivo e nel determinare la dipendenza. Tuttavia, i deputati
ritengono che, sebbene si possano riscontrare gli stessi preoccupanti vizi del
bere tra giovani di diversi Stati membri, «sarebbe impossibile varare un’unica
politica uniforme in materia di alcol». Ritengono nondimeno necessaria
«un’azione concertata a livello UE», mentre la Commissione europea dovrebbe
sollecitare gli Stati membri a perseguire una politica efficace e ambiziosa
contro il consumo nocivo e pericoloso di alcol fornendo agli Stati membri il
massimo sostegno. Compiacendosi dell’impostazione adottata nella comunicazione dalla Commissione
in merito al consumo nocivo e pericoloso di alcol e alle sue dannose
conseguenze per la salute, il Parlamento riconosce d’altra parte che il consumo
di alcol «può essere considerato parte del patrimonio culturale e dello stile
di vita dell’Europa». Riconosce inoltre che, a determinate condizioni, un
moderato consumo di alcol, cioè 10 grammi al giorno, può aiutare «a prevenire
le malattie cardiovascolari e l’ischemia in alcuni soggetti di mezza età». Allo
stesso tempo, però, pur osservando che i consumatori moderati rappresentano la
maggioranza dei consumatori di alcol, sostiene che «il consumo nocivo e pericoloso
di alcol costituisce un modello di comportamento secondario non trascurabile».
Rivolgere
particolare attenzione ai giovani Sottolineando poi che il problema del consumo nocivo e pericoloso di alcol
riguarda tutte le categorie sociali ed è imputabile a fattori molto diversi, i
deputati sostengono che è necessario affrontarlo «con un approccio globale».
D’altra parte, rilevano che i problemi più urgenti connessi al consumo nocivo e
pericoloso di alcol riguardano gli effetti dell’alcol sui giovani, «che sono
più vulnerabili alle sofferenze fisiche ed emotive». Esprimono pertanto
preoccupazione per l’aumento del consumo di alcol tra minorenni e giovani.
Prendono poi atto della loro allarmante tendenza «a iniziare a bere in sempre
più giovane età e ad assumere abitudini pericolose». Anche a causa della loro
maggiore disponibilità al rischio, «quali il bere fino ad ubriacarsi e altre
forme di consumo pericoloso di alcol finalizzate all’ubriacatura, il consumo di
una miscela di alcol e droghe e la guida sotto l’effetto di alcol e droghe». Il Parlamento chiede quindi alla Commissione europea di indicare e quantificare
i concreti effetti nocivi del consumo di alcol tra i giovani negli Stati membri
per poi procedere alla formulazione di obiettivi europei destinati agli Stati
membri. Commissione e Stati membri sono inoltre invitati a lanciare campagne di
sensibilizzazione sui rischi connessi al consumo nocivo e
pericoloso di alcol, in particolare attraverso programmi educativi scolastici
destinati ai bambini e agli adolescenti, incoraggiandoli soprattutto a
praticare una regolare attività sportiva. Ma occorre agire anche sui genitori,
al fine di prepararli a parlare dei problemi legati all’alcol in ambito
familiare, e sugli insegnanti. Propone inoltre di istituire un premio europeo
per la migliore campagna contro il consumo nocivo e pericoloso di alcol
destinata alle scuole e ai giovani. Per i deputati è poi necessario adottare misure volte a limitare l’accesso dei
giovani alle bevande alcoliche e la loro disponibilità, ad
esempio applicando rigorosamente la legislazione in vigore che proibisce la
vendita di alcol ai giovani, intensificando i controlli sui rivenditori e i
distributori, come bar e ristoranti, supermercati e punti di mescita.
Particolare attenzione deve essere attribuita alle bevande alcoliche
premiscelate (alcopop) che sono specificamente destinate ai giovani.
Occorre quindi imporre requisiti di etichettatura più rigorosi per tali bevande
e l’obbligo di una più netta separazione degli alcopop dalle bibite analcoliche
nei negozi, e vietarne la vendita ai giovani, promuovendo inoltre
l’applicazione di tasse più elevate su tali bevande.
Stop ai
guidatori ubriachi Per i deputati la riduzione del numero di incidenti stradali e dei danni
correlati provocati dall’alcol (17.000 vittime ogni anno) è una priorità
dell’Unione europea. E’ quindi necessario prendere ogni misura necessaria per
aumentare al massimo i controlli sulla guida in stato di ebbrezza e inasprire le sanzioni
imposte dagli Stati membri per la guida in stato di ebbrezza, «quali la
sospensione prolungata della patente di guida». Occorre poi incoraggiare gli
Stati membri a garantire la disponibilità di mezzi di trasporto pubblici
alternativi per i conducenti che hanno consumato alcolici e l’estensione dei
"programmi sul conducente designato" ("chi guida non beve")
attraverso canali educativi. Il Parlamento chiede anche di promuovere a livello europeo un tasso massimo di
alcolemia per quanto possibile pari allo zero per mille per i nuovi conducenti,
per i conducenti di un mezzo di trasporto che richieda una patente di guida di
categoria A e B, per i conducenti di un mezzo di trasporto che richieda una
patente di guida di categoria superiore e per tutti gli autisti professionisti,
tenendo presente che alcuni cibi preparati possono contenere tracce di alcol.
Sarebbe inoltre opportuno prevedere maggiori possibilità per verificare il
proprio tasso di alcolemia rendendo disponibili etilometri presso discoteche,
pub e stadi, e lungo le autostrade e le strade in generale. E’ anche vivamente
sollecitato l’ulteriore sviluppo di sistemi alcolock e di altri strumenti che
impediscano meccanicamente alle persone in stato di ebbrezza di guidare.
Donne in
gravidanza I deputati ritengono che donne e uomini dovrebbero essere meglio informati in
merito ai rischi legati al consumo di alcol durante la gravidanza e, in
particolare, sui disturbi dello spettro fetale alcolico (FASD) «allo scopo di
evitare le malattie e i ritardi dello sviluppo di neonati, bambini e
adolescenti dovuti al consumo di alcol durante la gravidanza». Opportune
comunicazioni sulla confezione delle bevande alcoliche, a loro parere possono
prevenire il consumo di alcol da parte delle donne prima e durante la
gravidanza. Propongono inoltre che i ginecologi e le cliniche prenatali siano
formati a individuare quanto prima i casi potenziali di consumo nocivo e
pericoloso di alcol e a incoraggiare tali donne a rinunciare completamente
all’alcol durante la gravidanza.
Avvertenze
sanitarie e individuazione precoce degli alcolizzati
Accogliendo un emendamento proposto dal PSE, il Parlamento rileva che gli Stati
membri possono attualmente introdurre avvertenze sanitarie per le bevande
alcoliche. Al contempo però rileva che l’esistenza di requisiti nazionali
diversi in materia di etichettatura ha chiare implicazioni per il mercato
interno dell’UE. Invita quindi la Commissione a iniziare uno studio comparato
sull’impatto e l’efficacia dei vari sistemi d’informazione e di comunicazione,
come l’etichettatura e la pubblicità, applicati a livello nazionale per ridurre
il consumo pericoloso di alcol e a pubblicarne i risultati entro il 31 dicembre
2009. E’ quindi soppressa la richiesta di una normativa europea armonizzata
concernente l’introduzione di avvertenze sanitarie sull’alcol.
Nel contempo, il Parlamento sollecita la Commissione a promuovere la diffusione
di strumenti quali l’AUDIT (test d’identificazione dei disturbi dovuti al consumo di alcol)
messo a punto dall’OMS, che consente di individuare rapidamente le persone a
rischio ancor prima che si rendano conto di avere un problema legato all’alcol.
Al riguardo, evidenzia che un dialogo informale tempestivo tra medico generico
e paziente «costituisce uno degli strumenti più efficaci per informare i
pazienti in merito ai rischi legati al consumo nocivo e pericoloso di alcol e
promuovere i necessari cambiamenti di comportamento tra i bevitori incalliti».
Gli Stati membri sono quindi invitati a sostenere la specializzazione dei
medici generici in materia di problemi connessi all’alcol nonché ai disturbi e
agli opportuni interventi.
I deputati, inoltre, ritengono che la Commissione e gli Stati membri debbano
prendere le necessarie misure per affrontare le negative ripercussioni sociali
dell’alcol, quali il bullismo e la violenza domestica. Chiedono anche
un maggiore sostegno sociale e psicologico per le famiglie che soffrono di un
consumo nocivo e pericoloso di alcol e un’assistenza sociale specifica per i
bambini che vivono in famiglie con problemi legati all’alcol. Propongono infine
l’istituzione di un numero d’emergenza per denunciare gli abusi legati
all’alcol in ambito familiare.
|