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Rassegna stampa 27/11/2004

Rassegna stampa del 26 novembre 2004

Rassegna stampa del 26 novembre 2004

 



Da “Repubblica” del 26 novembre 2004

Uccise in servizio, Stato vuole danni: colletta fra colleghi


 
E’ in carcere perché ha ucciso un uomo durante un inseguimento: oltre a dover risarcire i parenti della vittima, ora deve pagare allo Stato 130mila euro per "danni erariali". Ma in aiuto di Ivan Liggi, ex poliziotto della Polstrada di Rimini condannato in ottobre con sentenza definitiva a nove anni e 5 mesi di reclusione per omicidio volontario, ora intervengono i suoi colleghi, che si fanno promotori di una colletta per aiutarlo a pagare.

L’idea è stata lanciata dal sindacato di Polizia Siulp, "per affermare di fronte a tutti la coesione della nostra categoria, troppo spesso dimenticata". Liggi è stato ritenuto responsabile della morte di Giovanni Pascale, 33enne riccionese, ucciso con un colpo di pistola nel febbraio del 1997 al termine di un inseguimento durato più di un’ora, iniziato quando l’uomo sfondò un posto di blocco.

Già in ottobre, gli amici dell’ex agente si erano messi in piazza a Cesenatico a vendere paella e sangria per devolvergli il ricavato. Ora a sostenere la raccolta è la segreteria provinciale del Siulp, Sindacato italiano unitario lavoratori polizia: il debito di Liggi, fa sapere il sindacato, è già lievitato di circa 9mila euro. "In sostanza - spiega il Siulp in una nota - Liggi dovrà passare la vita solo a pagare gli interessi accumulati".

 


Da “Corriere Romagna” del 26 novembre 2004

Tre giostrai riminesi arrestati come rapinatori


 

FORLI’. La pistola con il colpo in canna e due copricapo simili a passamontagna, per gli investigatori lasciano spazio a pochi dubbi: il terzetto di giostrai residenti uno nel campo di via Islanda a Rimini, due in quello di Santarcangelo, bloccati ieri mattina nell’area di servizio Bevano Est stavano preparando una rapina. A tradire gli zingari, lo strano movimento cui hanno assistito gli agenti di una pattuglia della Polizia autostradale di Pieve Acquedotto che stazionava nell’area di servizio di Bevano Est: lo scambio di autisti ai volanti di una Volkswagen Bora e una Jaguar di conducenti, mentre un terzo passeggero se ne andava piedi. I poliziotti hanno voluto vederci chiaro e hanno bloccato i due mezzi che stavano per ripartire e il pedone. Nel baule di un’auto sono state così rinvenute la pistola col colpo in canna, due copricapo simili a dei passamontagna, guanti, due computer portatili risultati poi rubati come alcuni telefonini cellulari. Per i tre sono scattate le manette. Si tratta di giostrai di cui sono state fornite soltanto le iniziali: B.A., 53 anni, nato a Nocera Inferiore ma residente nel campo di via Islanda a Rimini; P.F., 42 anni, nato a Forlì e residente a Santarcangelo, F.D., 18enne nato a Saronno e residente a Mantova ma di fatto domiciliato anche lui nel campo alle porte del centro clementino. Il terzetto è stato tradotto alla Casa circondariale di Forlì a disposizione del sostituto procuratore Giuseppe Di Giorgio. Le accuse sono quelle di ricettazione e porto abusivo di arma da sparo. Chiaramente nessuno dei giostrai ha confermato questa tesi.

 


Da “Il Messaggero”   del 26 novembre 2004

Risultati della ricerca del Censis su 2,6 milioni di studenti italiani.

Leggero miglioramento dei comportamenti a rischio

Un milione di centauri non conosce i segnali

Oltre il 50% dei giovani va in coppia sui ciclomotori.

Nel 2003 morti 320 minori sulle strade


 

ROMA. Imprudenti, anche se meno che in passato, e ancora tanto ignoranti. Un ragazzo su due guida il motorino senza conoscere i segnali stradali e viaggia in due, mentre uno su tre passa all’incrocio col semaforo rosso. E’ diminuita in compenso la percentuale di quelli che non utilizzano il casco, soprattutto al Sud. Il numero di chi ha incidenti è molto alto (il 24% di quanti usano moto, scooter e ciclomotori) e tra le giovani vittime della strada, 4 su 10 erano sulle due ruote. Sono i risultati di una ricerca del Censis in collaborazione con i ministeri dei Trasporti e dell’Istruzione. «Il patentino ha reso i giovani più responsabili», sostiene l’associazione sostenitori della polizia stradale.

 


Da “Il Gazzettino” del 26 novembre 2004

Spacca una bottiglia in testa a un poliziotto

e.l.c.


 

BAGNOLO PO. «Lascia stare i marocchini. Io non dimentico». Driss Bechir, trentaduenne magrebino residente a Trecenta, regolare, non si è fatto scrupoli nel minacciare e aggredire un assistente capo fuori servizio all’interno di un bar. Voleva assolutamente bere una birra e che il gestore si fosse rifiutato di servirgliela dato che sembrava già ubriaco, non gli andava giù. Così, quando il poliziotto del Distaccamento di Badia Polesine della Polstrada ha cercato di riportarlo alla calma, gli ha scaraventato addosso una bottiglia. Driss Bechir ha finito la sua serata in cella, arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, minacce e lesioni. Il fatto è accaduto mercoledì sera alle 23.20 in un bar del centro di Bagnolo Po. L’assistente era nel locale assieme ad alcuni amici quando sono arrivati due immigrati all’apparenza ubriachi. Uno ha chiesto la birra e il gestore gliel’ha negata invitandolo cortesemente a uscire. Ma il magrebino si è alterato, così l’esercente ha chiesto al poliziotto un aiuto. L’assistente si è qualificato ma è stato inutile. Un immigrato è andato via, l’altro, una volta all’esterno del locale, è andato fuori di testa. Quindi l’arresto.


Sabato, 27 Novembre 2004
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