IL GAZZETTINO
Niente vendita e somministrazione ... Venezia Niente vendita e somministrazione di bevande
alcoliche in ore notturne. Il Veneto, alla fine, ha avuto il coraggio di
opporsi a lobby e poteri forti nel tentativo di arginare la sequela di
incidenti stradali, spesso con esiti mortali (3.200 le vittime negli ultimi 5
anni, un terzo delle quali giovani tra i 18 e i 20 anni) causati da guidatori
in stato di ebbrezza. In assenza di una legge statale il consiglio regionale ha
approvato una legge veneta, che entrerà in vigore tra 180 giorni, chiedendo in
pratica alle Regioni e Province autonome confinanti di fare altrettanto: se ciò
avverrà (e sarà molto difficile) il divieto sarà in vigore dall’1 alle 6 del
mattino; in caso contrario dalle 2 alle 6 con l’unica eccezione, in entrambi i
casi, a Capodanno. La normativa consente però ai Comuni di derogare alle
limitazioni ma soltanto se presentano un programma di controlli sulla sicurezza
stradale da effettuare proprio in quelle fasce orarie. Un colpo al cerchio e uno alla botte, insomma,
per fronteggiare un problema che più che con i divieti si dovrebbe risolvere
con la prevenzione e l’educazione. E proprio per questa convinzione il
consiglio ha approvato anche un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i
capigruppo, che impegna la giunta a istituire con la prossima legge finanziaria
un Fondo regionale per la sicurezza stradale per finanziare gli enti locali che
intensificano il pattugliamento notturno e l’uso massiccio di etilometri, a promuovere
campagne informative, educative e di sensibilizzazione sui rischi connessi alla
guida in stato di ebbrezza e all’eccesso di velocità, a stanziare 200mila euro
per una campagna formativa e informativa sugli effetti derivanti dall’abuso di
alcolici e superalcolici, a monitorare per un anno gli effetti della legge alla
scopo di verificare se i divieti e le limitazioni diminuiranno il numero di
morti e feriti per incidenti causati da ubriachi nelle ore notturne. Si è chiuso così l’iter legislativo di questa
legge quadro sull’attività di somministrazione di alimenti e bevande, frutto di
una concertazione con gli organismi di categoria, salita alla ribalta però
soprattutto per l’art. 6, proposto dal gruppo consiliare di Progetto Nordest,
che prevedeva le limitazioni notturne della vendita di alcolici e superalcolici
alla luce del dilagare degli incidenti causati da conducenti brilli. Lo scorso
novembre la commissione attività produttive la licenziò all’unanimità ma poi,
una volta all’ordine del giorno del consiglio, finì nel dimenticatoio. Una
dimenticanza volontaria perchè nel frattempo si erano messe all’opera le lobby
di discoteche, bar, pub, ristoranti, chioschi e quant’altri esercizi pubblici,
soprattutto d’estate, restano aperti sino alle ore piccole. Le località
turistiche vedevano messa a rischio la loro competitività con le rivali di
fuori regione e poi le obiezioni all’utilità della legge si moltiplicavano:
così si favorisce la transumanza oltre il Tagliamento, il Po, il Mincio e i
passi alpini alla ricerca di bevute facili; proibire la vendita e la
somministrazione nei pubblici esercizi non serve a nulla perchè i giovani si
ritrovano in case private dopo aver fatto rifornimento al supermercato e poi lo
sballo a suon di spritz comincia nel tardo pomeriggio. Tra i consiglieri serpeggiano tanti dubbi
trasversali ai due schieramenti di maggioranza e opposizione e agli stessi
gruppi: il problema non è politico, ma sociale ed economico e come tale viene
vissuto da ciascuno secondo la propria sensibilità, educazione e cultura. I
rinvii in aula si susseguono, sembra che il turno della legge 117 non arrivi
mai finché i consiglieri di Progetto Nordest non perdono la pazienza e
nell’ultima tornata di sedute per ferie esigono (minacciando l’ostruzionismo
sugli altri progetti di legge) che se ne inizi, almeno, la discussione. Così è
avvenuto a fine luglio con la relazione sulla legge della presidente della
terza commissione Giuliana Fontanella e ieri è proseguita la discussione. Solo che nel frattempo sulla legge aveva avuto
da ridire anche l’Autorità garante della concorrenza e del mercato segnalando
al Governo che la normativa veneta manteneva in vigore "meccanismi
restrittivi di programmazione locale" in contrasto con i principi di
liberalizzazione introdotti dalla legge Bersani. Di qui il tentativo di
coinvolgere le Regioni confinanti su provvedimenti analoghi per evitare
l’intervento dell’Antitrust. Giuseppe Tedesco
ASCA
VENETO: OK CONSIGLIO A
LEGGE SU DIVIETO VENDITA ALCOLICI DI NOTTE (*) Venezia, 6 set - Divieto di vendere e
somministrare alcolici dall’una di notte alle sei del mattino in tutti i
locali, pubblici esercizi, chioschi e punti di ristoro, anche mobili, della
Regione, con l’unica eccezione della notte di Capodanno per la quale viene meno
ogni limite orario. E’ questo l’articolo piu’ significativo della legge sulla
disciplina dell’esercizio dell’attivita’ di somministrazione di alimenti e
bevande, approvata dal Consiglio Regionale del Veneto. La legge prevede che gli esercenti che non
rispetteranno tali orari siano soggetti di sanzioni variabili da un minimo di
mille euro fino alla sospensione dell’attivita’ da 30 giorni a un anno. Per gli
esercenti e’ previsto inoltre l’obbligo di esporre un cartello informativo che
segnala ai clienti i divieti di vendita e di somministrazione nelle ore
notturne. Il divieto entrera’ in vigore solo se la Regione Veneto riuscira’ a
stipulare entro sei mesi accordi con le Regioni e le province autonome
confinanti che estendano analogo divieto nei propri territori, al fine di
evitare il fenomeno del nomadismo del ’’popolo della notte’’. Nel caso in cui
il Veneto non riesca a raggiungere un’intesa con le regioni e le province
autonome contermini il divieto di vendere e servire alcolici e superalcolici
scatta dalle 2 alle 6 del mattino. La legge lascia inoltre ai Comuni la
possibilita’ di derogare a tali divieti, purche’ presentino alla Giunta
regionale un programma di controlli sulla sicurezza stradale da effettuare tra l’1 e le 6 del mattino. La
nuova disciplina vieta inoltre la vendita e la somministrazione di
superalcolici in fiere, sagre, impianti sportivi, manifestazioni sportive e
musicali all’aperto, e stabilisce che per particolari esigenze di ordine
pubblico, i sindaci possano vietare in tali ambienti anche la vendita e la
somministrazione di alcolici a bassa gradazione. La legge stabilisce inoltre che discoteche,
after hours e tutti i locali notturni di intrattenimento e svago debbano
chiudere alle 2 antimeridiane, con possibilita’ di proroga alle 4, se autorizzati
dalla locale amministrazione comunale. res-muz/cam/bra (*) Nota: il provvedimento del Consiglio
regionale veneto è sicuramente “storico”, ma nello steso tempo evidenzia le
difficoltà nel legiferare su una materia così complessa come i problemi correlati
all’alcol. Il merito maggiore è forse di tipo culturale: per la presa di
posizione contro i “poteri forti” e per aver provato a tradurre in atti
concreti ciò che tutti (o quasi) dicono a parole.
IL GAZZETTINO
Ci sono volute ... Venezia (g. t.) Ci sono volute oltre 4 ore di
trattative fuori dell’aula per districare la matassa tra
"proibizionisti" e "antiproibizionisti". E quando
finalmente è cominciato il consiglio nessuno s’è illuso di aver risolto il
problema della guida in stato di ebbrezza. «Non si vuol impedire di bere, ma di
guidare in stato di ebbrezza» ha esordito il capogruppo del Pd Achille Variati
denunciando la mancanza di «seri impegni rivolto all’educazione al bere». Nicola
Atalmi (Pdci) definisce «inefficaci» le misure previste, ricordando che nel
Regno Unito il divieto di servire alcolici nei pub dopo le 23 ha sortito come
unico effetto quello di anticipare l’ora delle sbronze.Guido Trento (Pdv) ha
ricordato l’effetto benefico dei divieti antifumo introdotti dal ministro Sirchia,
che «hanno indotto un milione e mezzo di italiani a smettere diminuendo le
patologie polmonari e cardiache». PerPiergiorgio Cortelazzo, capogruppo di An,
la legge costituisce un tentativo «per dare un’educazione morale e
responsabilizzare i conducenti». Bettin (Verdi) denunciato la necessità di
smitizzare l’attuale «cultura patogena e criminosa del bere». "Siamo
consapevoli – rileva Nereo Laroni (Nuovo Psi) - che questa legge non è
risolutiva del fenomeno, ma tra fare poco e fare nulla c’è un’enorme differenza".
Carlo Covi (Socialisti) si è dichiarato contrario all’approccio proibizionista
che sta alla base del testo di legge in quanto rischia di favorire l’apertura
di un mercato nero e illegale di sostanze alcoliche nelle ore notturne. Mara
Bizzotto (Lega) ha ricordato che il divieto di vendere alcolici dopo l’1 di
notte ha consentito di dare evidenza al problema delle stragi sulle strade e
degli abusi alcolici, peraltro noto, ma sinora trascurato. Pietrangelo Pettenò
(Rifondazione) ha definito il divieto di vendita alcolici «un segnale», «un
messaggio culturale». «La lotta all’alcolismo non va fatta a ore ma a tutto
campo - ha osservato Raffaele Zanon (An) - però questa legge può intanto
servire per far capire ai veneti che la Regione non intende accettare
passivamente le nefaste conseguenze dell’abuso di alcol soprattutto da parte di
chi guida». Per Marco Zabotti (Lista civica) la legge è «doverosa»; per il
capogruppo Udc,Onorio De Boni, «un primo passo». Diego Cancian (Progetto Nordest) rileva che la
legge ha il merito di sollevare per la prima volta e con serietà, nelle
istituzioni regionali e nei media e perfino fra gli esercenti, il problema
dell’alcolismo in relazione alla sicurezza stradale. Per Andrea Causin (Pdv) la
nuova disciplina per l’attività di bar e ristoranti è un provvedimento
«necessario, utile e atteso da almeno quindici anni». «Oggi - ha concluso
Gustavo Franchetto (Pdv) - il consiglio regionale ha affrontato un’emergenza».
IL GAZZETTINO (Treviso)
La legge approvata
ieri in Regione
Niente alcol by night,
la Marca si divide
Duro attacco di
Atalmi, Dan applaude (S.Mas.) La legge regionale sul divieto di
somministrazione di alcolici nei locali dopo le 2 della notte, approvata ieri
in Consiglio, divide associazioni e partiti della Marca. Pienamente
d’accordo con la nuova normativa è l’associazione "Manuela" di Andrea
Dan, che da anni si batte per il "proibizionismo" nei pub che
costringa i giovanissimi a bere di meno e soprattutto a smettere prima.
"Non posso non esprimere la mia felicità, perchè tutti sanno quanto stiamo
lavorando per inasprire le pene per chi guida in stato di ebbrezza. La
legge sulle pene alternative ha ricevuto più di 900 voti alle camere, nel marzo
2006. Purtroppo in Consiglio regionale c’è stato qualcuno contrario a questa
proposta di legge, forse spinto da lobby economiche. Ma l’importante è che ora
sia approvata e divenga attiva prestissimo". Dan sostiene la normativa
appena approvata soprattutto perchè dà valore alla vita: "Bisogna mettere
dei limiti al mondo giovanile, far capire che la vita non può essere gettata
via perchè è unica, la propria e quella degli altri. Pensiamo che ogni vittima
potrebbe essere nostro figlio: ormai l’ubriachezza è diventata la
quotidianità". Dan critica anche il decreto Bianchi: "L’ebbrezza non
è più reato, vengono inasprite solo le sanzioni amministrative che chi è ricco
paga e se ne frega, senza capire l’entità di ciò che ha fatto". Infine,
con l’aiuto del procuratore Fojadelli verranno presto contattati alcuni
parlamentari perchè nelle Commissioni presentino una proposta di legge
rigidissima per la guida in stato di ebbrezza: "Chiederemo l’arresto in
flagranza di reato per chi è recidivo e reitera il reato, con la revoca a vita
della patente. Ringrazio il Consiglio regionale per la sua lungimiranza e spero
davvero che la nuova legge intanto sia utile ed abbassi i numeri di morti sulle
strade dovuti a tasso alcolemico elevato".Non è invece d’accordo Nicola Atalmi,
consigliere regionale per i Comunisti Italiani: "Le mille mediazioni nella
legge sulla somministrazione di bevande alcoliche nei locali notturni hanno
prodotto un provvedimento ridicolo ed inutile. Il limite orario sarà fissato
alle 2 con deroga per i comuni turistici che, non si sa come, garantiranno di
attivare controlli sulle strade con gli etilometri. Ciò aumenterà la migrazione
dei giovani che dovranno spostarsi nelle località turistiche e la chiusura dei
locali presenti nei comuni minori. E sicuramente produrrà anche scappatoie
facili, come gruppi di giovani che portano con sè in auto gli alcolici per
berli dopo le 2 quando il pub non glieli somministra più. Ancora una volta di
fronte al tragico bilancio di morti sulle strade ed al crescente fenomeno di
dipendenza da alcool delle giovani generazioni, la Regione produce
provvedimenti propagandistici ed inefficaci. Sarebbe stato più serio investire
in informazione ed educazione, mentre invece la stessa Lega difende iniziative
come l’Ombralonga a Treviso, rafforzare i controlli e la sensibilizzazione
degli esercenti. Si è preferita la solita fallimentare teoria proibizionistica,
in questo caso, appunto, assolutamente teorica perché questo provvedimento non
sortirà nessun effetto".
IL GAZZETTINO (Belluno)
Il Comune
"paladino" contro l’alcol
QueroDal 4 agosto scorso è entrato in vigore il
nuovo Decreto Legge sulla sicurezza stradale che fra le tante disposizioni
prevede un pesante inasprimento delle sanzioni per chi guida in stato di
ebbrezza. «Proprio allo scopo di rendere coscienti i cittadini della potenziale
pericolosità di chi guida un automezzo dopo aver bevuto e per disincentivare
l’abuso di bevande alcoliche prima di mettersi alla guida - spiega l’assessore
ai servizi sociali Alberto Coppe - nei giorni scorsi in collaborazione con il
dottor Vittore Canova del Siam dell’Ulss2, è stata predisposta una lettera
nella quale sono spiegati gli aspetti principali del Decreto Legge». «Questa
lettera - prosegue Coppe - verrà inviata a tutti gli esercizi pubblici del
Comune. Assieme ad essa invieremo anche una tabella che inviteremo ad esporre
nella quale sono riportate le quantità di ogni tipo di bevanda alcolica che
possono essere ingerite a digiuno evidenziando per ogni quantità il tasso
alcolemico che viene immesso nell’organismo in base al peso corporeo e al sesso
del soggetto. Dell’iniziativa, della legge e delle sanzioni previste verrà data
ampia pubblicità anche sul notiziario comunale Querinforma che tutte le
famiglie riceveranno». Coppe fa anche notare, dati alla mano, la pesantezza
delle sanzioni che, per chi verrà sorpreso a guidare con un tasso alcolemico
superiore allo 0,5%, prevedono progressivamente multe da 500 a 2mila euro,
l’arresto fino a un mese e la sospensione della patente di guida da 3 a 6 mesi.Fulvio Mondin
IL GAZZETTINO (Treviso)
Si chiama "Alcolblob", ... (*) (S.Mas.) Si chiama "Alcolblob", ed è
il nuovo incubo per gli automobilisti della Marca. Uno strumentino semplice,
che non serve per misurare con esattezza il tasso alcolico ma solo per
segnalare l’utilità o meno di fare l’etilometro al conducente che vi si
sottopone. Lo strumento, un precursore in possesso della Polstrada ed
utilizzato ben 111 volte lo scorso week-end, serve per sveltire le operazione
di rilevazione dell’alcolemia. Funziona con lo stesso principio di quelli usa e
getta acquistabili in farmacia: vi si soffia dentro e si attende l’accensione
di una spia. Se è verde, si è sotto il limite di 0.5 g/l di alcol nel sangue,
se si accende la spia rossa il conducente va sottoposto all’etiltest per
accertare di quanto sfora il consentito. In questo modo, gli agenti
"risparmiano" di effettuare la rilevazione a tutti i conducenti. (*) Nota: il nome esatto di questo etilometro
precursore è ALCOBLOW
IL GAZZETTINO (Rovigo)
DIVERTIMENTO & SICUREZZA Etilometri e pullman
per tornare a casa: locali alleati contro le stragi del sabato sera (n.a.) Enrico, Andrew Boy, Steed, Alessandro
D’Andrea, Kristy D’Arko, Mike Pulse, dj Raso, Dicky, Pasta: sono alcuni nomi
dei 21 ragazzi nello staff Farenheit che al Millionaire applicano la filosofia
del progetto Camera di decompressione e realizzano il "divertimento
sano", per fronteggiare i fattori psicofisici che possono esporre a
incidenti stradali. L’iniziativa nel locale di Borsea è stata presentata con la
proiezione di immagini shock sulle cosiddette stragi del sabato sera e lo staff
Farenheit impegnato a sensibilizzare i giovani con lo slogan "Saper osare
senza abusare". Il Millionaire, ottenuta la certificazione
Aprosir "Locale sicuro, divertimento sano", offre ai clienti una
parte del progetto Camera di decompressione: progetto ideato e curato da
Valentino Roma, presidente dell’associazione Aprosir, e finanziato dal
ministero della Solidarietà sociale. Secondo la filosofia del divertimento sano
il locale di Borsea ha già installato un etilometro, per far verificare ai
clienti il tasso alcolemico prima di mettersi alla guida. E a fine settembre,
inizio ottobre con l’apertura della stagione invernale delle discoteche e dei
locali notturni, sarà a disposizione anche un servizio di trasporto in pullman,
offerto da un pool di locali e discoteche tra il Polesine, la Bassa Padovana e
il Ferrarese, guidato dal Millionaire. Il servizio punta a cambiare le abitudini dei
clienti nella vita notturna, lasciando l’auto in parcheggio e pagando un
supplemento da definire, ma che non dovrebbe essere superiore a 2 euro rispetto
al prezzo d’entrata in discoteca o nel locale scelto: avranno la corriera a
disposizione per muoversi tra i locali e le discoteche convenzionati al
servizio di trasporto.
IL TIRRENO
GIOVEDÌ, 06 SETTEMBRE 2007 Travolto e ucciso
dalla sua macchina Scende e viene
investito dall’auto tamponata da un altro mezzo La vittima è Alessio Del Marco,
30 anni portiere di hockey Tornava dal suo primo allenamento LUCCA. Scende
dalla sua macchina che un istante prima in autostrada aveva tamponato un
furgone e, mentre si sincera dei danni alla carrozzeria, una vettura con a
bordo un uomo risultato poi positivo al test dell’etilometro tampona la sua
berlina che finisce per travolgerlo e ucciderlo. Una morte assurda quella
di Alessio Del Marco, 30 anni, nato a Carrara ma residente in via Cavallotti 75
a Massa, giocatore di hockey con i rollerblade nell’Empoli in serie A. Il
tragico incidente - che ha coinvolto anche un’altra automobile - è avvenuto
alle 2.36 di ieri sulla Firenze Mare tra Capannori e Lucca. Del
Marco stava tornando a casa dopo aver svolto il primo allenamento con i
compagni dell’hockey di Empoli dove giocava come portiere dal 2005. Davanti a
lui c’era la macchina del capitano, Niki Scudier, che stava rientrando a
Viareggio. L’ultima persona a parlare via cellulare con lo sfortunato atleta. Stando
alla ricostruzione della Polizia stradale di Montecatini, che ha effettuato i
rilievi di legge, la Renault Megane condotta da Alessio Del Marco ha tamponato
un autocarro Chrysler Daimler condotto da un camionista di Gubbio. Il
conducente del mezzo si è fermato sulla corsia d’emergenza mentre la berlina è
rimasta in mezzo alla carreggiata. Mentre il giovane portiere stava scendendo è
sopraggiunta un’Opel Astra condotta da G.M., 30 anni, residente a Cecina.
L’automobilista ha visto in lontananza il tamponamento e, a 50 metri dalla
Megane, si è fermato accostando ai margini delle strisce gialle, visto che la
corsia centrale era ostruita. Voleva
scendere per capire se qualcuno si fosse fatto male e avesse avuto bisogno
d’assistenza. Nel frattempo Del Marco si è sincerato dei danni al cofano e al
paraurti anteriore piazzandosi di fronte alla sua macchina. Con il cellulare ha
telefonato al compagno di squadra che lo precedeva: «Ho tamponato e sono andato
in testa coda - ha detto a Scudier - metto il triangolo, torna indietro a
prendermi. Nessun problema, ho solo un dito che mi fa male». Ma
quando il capitano dell’hockey Empoli è tornato indietro Alessio Del Marco era
già morto: appena interrotta la conversazione, un’Audi A4 condotta da R.M., 37
anni, lucchese, è piombata contro la Megane ferma in mezzo alla carreggiata
dell’A11. Un
impatto violentissimo con la macchina che si è cappottata mentre la vettura del
portiere di hockey travolgeva il suo proprietario e terminava la sua corsa
contro l’Opel Astra ferma sulla corsia d’emergenza. Per Del Marco non c’è stato
nulla da fare. Inutili i soccorsi dell’ambulanza del 118. È spirato prima
dell’arrivo all’ospedale Campo di Marte a Lucca. I familiari hanno dato il
nullaosta all’espianto delle cornee. Il conducente dell’Audi A4 è indagato
dalla procura per omicidio colposo. È risultato, seppur di poco, positivo
all’alcoltest. Per lui ritiro immediato della patente e denuncia per guida in
stato di ebbrezza.
BRESCIA OGGI
A BOTTICINO.
Drammatica aggressione in via Cavour, nei pressi di un locale pubblico
Rissa tra albanesi In
fin di vita un giovaneIl 25enne è stato
colpito da una coltellata al torace È ricoverato in Poliambulanza Ferito
lievemente un connazionale Gli inquirenti a caccia del responsabileUn giovane albanese sta lottando per
sopravvivere nel reparto di terapia intensiva della Poliambulanza. L’altra sera
gli hanno squarciato il petto con una coltellata. Il giovane è arrivato in
ospedale poco dopo mezzanotte, trasportato d’urgenza dopo essere stato soccorso
per strada. I medici non sono ottimisti, la vita del giovane è appesa a un filo.
L’albanese in fin di vita ha solo 25 anni, ed
è clandestino. L’altra sera alle 23.45 è stato accoltellato a Botticino, in via
Cavour, vittima, molto probabilmente, di una rissa scoppiata per futili motivi,
alimentata dall’abuso di alcol. Con lui è stato ferito anche un connazionale,
un 33enne regolare (G.D. le iniziali di nome e cognome) residente a Brescia,
ferito a una spalla e alla gamba sinistra. Il 33enne è ricoverato in chirurgia
plastica all’ospedale Civile di Brescia. Le ferite non destano preoccupazione,
la prognosi di guarigione è di 7 giorni. Sulla rissa divampata in via Cavour stanno
indagando i carabinieri di Rezzato e della compagnia di Brescia. L’indagine non
si preannuncia facile. Ieri i carabinieri hanno cercato di interrogare
l’albanese ferito lievemente nel tentativo di ricostruire quanto successo a
Botticino e cercare di dare un nome all’aggressore, ma il 33enne ha preferito
scegliere la via del silenzio. L’uomo non avrebbe risposto alle domande degli
inquirenti, non agevolando il compito di chi sta indagando. In base ai primi riscontri pare che il
ferimento sia conseguenza di una rissa divampata di colpo tra i due albanesi e
un connazionale. Nelle vicinanze del luogo dell’accoltellamento c’è un locale
pubblico, ma dal bar nessuno avrebbe nè sentito, nè visto alcunchè. Gli investigatori possono solo, per ora,
avanzare ipotesi. La più accreditata è che si sia trattato di una rissa
scoppiata dopo una discussione. Nulla di grave, secondo gli investigatori, ma a
rendere più pesante la situazione il fatto che i due feriti, e presumibilmente
anche l’aggressore, avessero alzato troppo il gomito. Sarebbe stato l’abuso di
alcol a far apparire insormontabile il contrasto e a armare la mano
dell’aggressore. Gli inquirenti non nutrono alcun dubbio sulla
nazionalità dell’aggressore: è un albanese. La discussione fra i tre sarebbe
stata notata da alcuni passanti, gli stessi che hanno richiesto l’intervento
del 118 e dei carabinieri della zona. I testimoni avrebbero sentito che i tre
litigavano nella loro lingua. L’aggressore, dopo aver accoltellato i due
connazionali, è fuggito a piedi, svanendo nel nulla. Gli elementi a
disposizione degli investigatori per rintracciare l’aggressore non sono molti,
ma i carabinieri non disperano di riuscire a individuare l’albanese che l’altra
sera ha quasi ucciso un 25enne e ferito un altro connazionale.W.P.
IL GAZZETTINO (Belluno)
La rocambolesca serata ha visto protagonista,
in un locale di Belluno, un 39enne di Longarone in stato di ebbrezza Notte brava con furto,
botte e arresto Si appropria di un
motorino, inveisce contro un pubblico ufficiale, manda all’ospedale un
poliziotto Belluno (R.G.) Serata rocambolesca, quella di martedì,
per il longaronese F.G. di 39 anni. La movimentata nottata ha avuto inizio con
il furto, in piazza dei Martiri, di un motorino. Quest’ultimo, parcheggiato
all’esterno dell’Antica Birreria di via Mezzaterra, è stato riconosciuto da un
giovane come quello rubato poco prima a un’amica. Immediata la chiamata alla
Polizia. Il presunto autore dell’indebita sottrazione,
che si trovava all’interno del locale, grazie alle indicazioni delle persone
presenti è stato identificato per F.G. di 39 anni da Longarone. Inizialmente sembrava che l’uomo volesse collaborare
con gli operatori della Volante. Ma in seguito, probabilmente anche per il suo
stato di ebbrezza alcolica, egli ha iniziato a inveire nei loro confronti e con
fare minaccioso ha tentato di rientrare in possesso del suo documento di
identità. Per la presenza di numerosi avventori, alcuni
dei quali alterati dall’alcool, e per gli schiamazzi effettuati da F.G., il
clima nel locale ha iniziato a surriscaldarsi. Tant’è che anche i clienti hanno
iniziato ad avere un comportamento ostile verso i poliziotti. Alla luce di ciò l’uomo è stato accompagnato
in questura per il proseguimento dell’attività. Tuttavia egli ha continuato con
il suo modo di fare pericoloso, riuscendo a colpire con calci e pugni un
operatore di polizia che è stato costretto a farsi medicare presso il Pronto
Soccorso. Per lui una prognosi di 5 giorni. Vista la gravità dei fatti e la pericolosità
del soggetto, F.G. è stato arrestato e condotto nel carcere di Baldenich a
disposizione del magistrato di turno.
LA SICILIA
Altro episodio di cronaca
«nera»(…)Altro episodio di cronaca «nera» si è
registrato a seguito di un incidente stradale. Trasportato in ospedale, dopo un
incidente, un uomo si è scagliato contro medici ed infermieri. Così per
Epifanio D.,33 anni, è scattato l’arresto per danneggiamento e violenza e
resistenza a pubblico ufficiale. Martedì sera sera l’uomo era rimasto coinvolto
in un incidente sull’autostrada A29. Quando i poliziotti della stradale sono
intervenuti, l’uomo era riverso sul sedile passeggero in evidente stato di
ebbrezza, ma cosciente. Un’ambulanza del 118 lo ha trasportato al pronto
soccorso dell’ospedale «Villa Sofia». Non appena arrivato nel nosocomio, però,
l’uomo ha messo a soqquadro i locali e ha insultato e aggredito i medici, gli
infermieri e gli agenti. I poliziotti non hanno potuto far altro che
arrestarlo.
IL GAZZETTINO (Padova)
NOVENTA Ritirata la
patente e mezzo sequestrato
Ubriaco alla guida
Noventa Padovana(C.A.) Ieri notte alle 3 i carabinieri della
Stazione di Noventa, nel corso di un normale pattugliamento, hanno fermato una
Fiat Stilo di colore grigio che procedeva in direzione Padova a zig zag. A
bordo un marocchino e M.Z., 56 anni, rappresentante di Milano, che al momento
soggiorna in un Hotel di Stra, con accanto un’altra persona. Quando i
carabinieri hanno chiesto i documenti e richiesto all’autista l’esame
dell’etilometro la coppia è andata in escandescenze. Sul posto sono intervenute
anche due pattuglie del nucleo Radiomobile di Padova. Mentre il marocchino si
disperava, per aver accettato probabilmente un passaggio, M.Z. ha tentato di
rimettere in moto l’auto e fuggire, ma è stato bloccato immediatamente dai
carabinieri. Entrambi con precedenti, per M.Z., in qualità di recidivo al
controllo alcolemico è scattata anche la revoca della patente di guida e la
denuncia per guida in stato di ebbrezza. L’auto è stata messa sotto sequestro.
C’è voluto circa un’ora per riportare la situazione alla normalità, l’effetto
dell’alcol aveva alterato l’autista che non voleva assolutamente rassegnarsi all’idea
di aver sforato il limite del test di almeno il doppio. Il costante impegno
notturno delle forze dell’ordine lungo le strade rappresenta un importante
deterrente verso automobilisti fin troppo "amanti" del dio Bacco.
IL GAZZETTINO (Padova)
Ospedaletto.
L’annegato trovato vivo e vegeto a casa
Ospedaletto EuganeoScatta l’allarme per un probabile annegamento,
ma si tratta solo di un brutto scherzo: l’altro ieri i carabinieri di Este, su
segnalazione di un passante, hanno rinvenuto nei pressi di una profonda pozza
d’acqua in aperta campagna un portafoglio e dei vestiti. Allarmati, si sono
messi alla ricerca del padrone degli oggetti, subito identificato grazie i
documenti trovati nel portafogli, temendo che fosse annegato nel laghetto.
Questi però era vivo e vegeto, a casa sua.Il fatto è stato così ricostruito dai militi.
Pare che la sera precedente, durante un’uscita particolarmente turbolenta con
alcuni amici, avesse deciso di farsi un bagno proprio in quella pozza. I suoi
compagni, probabilmente alticci come lui, gli avevano nascosto i vestiti ed il
portafogli, rinvenuto poi dai militari. (f.g.)
IL MATTINO
Etilometro per una
suora Tolleranza zero anche per la sicurezza
stradale e i controlli non risparmiano nessuno, nemmeno le suore. Dopo un
incidente verificatosi sulla variante di Avellino, infatti, la Polstrada ha
sottoposto alla prova dell’etilometro una religiosa del Sacro Cuore di Gesù di
Salerno che era alla guida di una «Punto», tamponata da una «Chia». (*) La
verifica è imposta dalla legge per tutti i conducenti di vetture coinvolte in
un incidente. Dai controlli delle Stradale è emerso che la suora non aveva
assunto alcol prima di mettersi alla guida della «Punto», sulla quale
viaggiavano anche tre sue consorelle. L’incidente non ha provocato feriti. (*) Nota: non siamo solo uguali di fronte a
Dio ed al codice della strada, ma anche di fronte agli alcolici. L’alcol ha
tanti difetti, ma si comporta in modo molto democratico: non fa distinzioni in
base alle categorie sociali.
LA REPUBBLICA SALUTE
I fattori di rischio
sono epatite B e C
FegatoL’epatocarcinoma è oggi una della maggiori
forme di tumore in Asia (in Cina ogni anno muoiono 35 uomini su 100.000 e 13
donne su 100.000) ma non è trascurabile in Europa (mortalità rispettivamente 12
uomini e 5 donne su 100.000; incidenza 27 uomini e 12 donne su 100.000 in
Italia, con previsione per il 2007 di quasi diecimila decessi totali, secondo i
dati di www.tumori.net). La sopravvivenza a 5 anni è ancora bassa, dell’8,9 %,
secondo i dati di Lancet Oncology. Questo tumore è favorito da patologie del
fegato, come le infezioni croniche da epatite B e C, e la cirrosi. Quest’ultima
comporta la trasformazione di tessuto sano in cicatriziale, il che predispone
allo sviluppo di tumori. Nemico principale, oltre all’epatite: l’alcol. Vi è un nuovo test (Hepatology di agosto) per
diagnosticare il cancro al fegato negli stadi iniziali. Si basa su poche gocce
di sangue e permette di rivelare il 50% dei casi a rischio in più rispetto a
prima. L’analisi è stata condotta su 450 pazienti cinesi affetti da cirrosi da
epatite B, nei quali la presenza di due particolari glicani (zuccheri) varia
sia con il progredire della cirrosi sia con la crescita della massa tumorale.
Il GlycoHCC Test dà risultati molto simili a quello che ora si conduce per
rilevare l’alfa feto proteina- AFP, un marcatore specifico. Gli scienziati
Xue-en Liu, Liesbeth Desmyter, Cuiying Chen e Roland Contreras del Flanders
Institute for Biotechnology, Ghent, Belgio e collaboratori hanno utilizzato una
nuova scienza, la "glicomica".
AGI vip LILY ALLEN UBRIACA
DISTURBA DISCORSO DI MADONNA A LONDRA Londra, 6 set. - Non corre davvero buon sangue
tra la popstar britannica Lily Allen e Madonna. Dopo aver criticato tempo fa in
maniera abbastanza feroce la ’Material Girl’, la Allen ha disturbato il
discorso di Madonna durante il ’GQ Men of the Year Awards’ di Londra, parlando
ad alta voce e ridendo. La Allen, visibilmente ubriaca, e’ stata accompagnata
fuori da alcuni suoi amici prima che la situazione degenerasse. Madonna stava
presentando la premiazione dell’architetto David Collins ma si e’ potuto
seguire pochissimo del suo discorso a causa degli schiamazzi della Allen: ’Dopo
aver bevuto parecchio al bar - spiega il Daily Mail - Lily ha aspettato che
toccasse a Madonna parlare e si e’ scatenata, dando fastidio e ridendo
sguaiatamente’.
LA NUOVA VENEZIA
sì alla legge anti-stragi niente alcol
dall’una alle 6
CORRIERE VENETO
Regione, ok al blackout alcolico Niente drink
dall’una fino alle sei Test in strada: droga e alcol per 6 ragazzi su
10 Poliziotti aggrediti Ubriaco arrestato
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