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Articoli 10/09/2007

Finisce nel sangue il secondo weekend di settembre

Giovani vite spezzate, anziani investiti, ladri in fuga: nessuno è risparmiato dall’ordinaria violenza stradale. sugli eventi più drammatici pesa, su tutto, la velocità


Soccorritori all’opera, di notte: scena ormai usuale sulle nostre strade (archivio Asaps)

(ASAPS) 10 settembre 2007 – Chi pensava che l’estate fosse finita con i primi soffi di tramontana, si sbagliava di grosso. È ancora caldo e sulle strade si muore, a frotte, come in un qualsiasi weekend contrassegnato dal bollino rosso o nero. Abbiamo raccolto gli episodi più gravi e li proponiamo per una giusta riflessione. I motociclisti, come al solito, pagano un tributo altissimo, insieme ai giovani. Per loro, che hanno perso la vita, invochiamo un maggior rispetto delle regole. La velocità eccessiva, la guida in stato di ebbrezza, il mancato rispetto delle norme di comportamento, continuano ad essere le ragioni principali di questa mattanza, alla quale devono essere aggiunte le altre consuete cause, prima tra tutte la condizione spesso precaria di segnaletica ed infrastrutture. È ora di porre rimedio. Venerdì scorso, a Ciocchino (Brescia), due persone sono morte in un tragico scontro tra una moto ed una bicicletta: Pierina Pennacchio, pensionata di 71 anni, è morta mentre tornava a casa in bici dopo essere andata a trovare la nipotina. La donna stava percorrendo la provinciale che collega Maclodio a Trenzano, poco dopo le 16,30, quando la Suzuki 1000 con a bordo R.Z., carpentiere di 33 anni, l’ha centrata in pieno. I due sono morti sul colpo. La pensionata è stata sbalzata sul ciglio della strada, mentre il centauro ha finito la corsa in un fosso. La Polizia Stradale di Chiari sta cercando di ricostruire la dinamica, ma dalle tracce sembra che la moto abbia imboccato una semicurva a velocità molto alta, trovandosi sulla corsia opposta, in quel momento percorsa da un’auto. Il tentativo di uscire dal contromano sarebbe stato vanificato dall’urto con la ruota di un’altra moto che lo seguiva a breve distanza. Un impatto lieve, che però ha proiettato la Suzuki del giovane fuori controllo, impattando con la bici. Il secondo motociclista, è rimasto illeso. Gli investigatori cercheranno di capire se i due fossero “ingarellati”. Altre due persone sono invece morte nella tarda mattinata a Torricella in Sabina (Rieti), sulla Salaria all’altezza del chilometro 64+800. nello scontro frontale tra due auto sono morte la 45enne Margherita Ciancarelli, reatina, alla guida di una Peugeot, e l’83enne Gradito Cipollini, di Marcetelli, al volante di una Punto che avrebbe invaso la corsia opposta. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco ed i sanitari del 118, oltre alla Polizia Stradale. Poche ore prima, nella notte, a Napoli, un uomo di 36 anni, residente a Ponticelli, è morto nella caduta dallo scooter sul quale stava viaggiando in qualità di passeggero. Il motoveicolo, condotto da un 22enne di Napoli, stava percorrendo la corsia preferenziale in Corso Umberto I, nei pressi dell’Università Federico II. La Polizia Municipale sta cercando di capire la causa della rovinosa perdita di controllo, ma i due non avrebbero indossato il casco. Peraltro, da quando la strada è stata riassaltata, la velocità dei veicoli su quel tratto di arteria si sarebbe pericolosamente alzata. Sempre a Napoli, nella notte, una donna rumena di 57 anni è stata uccisa da un pirata della strada mentre stava attraversando all’altezza di via Piedigrotta. I Vigili Urbani stanno cercando di risalire all’identità del killer. Ad Olbia (Sassari), un giovane Finanziere in servizio all’aeroporto “Costa Smeralda”, è rimasto ucciso nello scontro tra la propria moto e l’auto condotta da un turista. Il militare, sposato con due figlie in tenera età, era molto conosciuto in città per la sua opera di volontario nell’associazione di protezione civile “Gaia”. A Rosa (Vicenza), una moto della Polizia Stradale in servizio di staffetta alla gara ciclistica Astico-Brenta ha investito la bicicletta con a bordo un’anziana donna di 81 anni, ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale di Vicenza. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri della locale stazione, l’anziana stava attraversando la strada in prossimità di un semaforo, dove le altre auto erano ferme per il passaggio dei corridori e che in quel momento ostacolavano la vista dell’agente. In A22, tra i caselli di Reggiolo (Reggio Emilia) e Carpi (Modena), all’alba di sabato, la Toyota Yaris con a bordo un gruppo di amici, che stavano tornando a casa da una discoteca nel mantovano, è uscita di strada dopo aver centrato una cuspide. A seguito dell’impatto, l’utilitaria è finita in un dirupo saltando il guardrail e schiantandosi contro un albero: due impiegati bolognesi, Nunzio Coppa, 30 anni, originario della provincia di Taranto ma residente a Calderara di Reno, e Luca Manara, 29 anni, residente a S. Lazzaro di Savena, sono morti sul colpo. I due superstiti, Samanta Grelli, di 23 anni, e Domenico Bussichella, di 26, se la sono cavata con lievi ferite. La Stradale di Modena Nord è intervenuta per i rilievi ed i soccorsi, portati insieme a quattro ambulanze ed all’automedica di Guastalla. Anche la seconda domenica di settembre è stata costellata da una serie impressionante di incidenti, molti dei quali plurimortali. Il più grave è avvenuto a Cima Grappa (Treviso), dove un’auto che stava percorrendo – sembra a forte velocità – la strada che conduce alla vetta è uscita di strada dopo aver sfondato una spalletta, finendo in un burrone di oltre 600 metri. Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco, i sanitari del 118, i tecnici del soccorso alpino e la Polizia Stradale della sezione trevigiana, ma nessuna delle quattro persone a bordo della macchina è sopravvissuto. Bilancio terribile anche a Pomezia (Latina), dove due motociclette si sono scontrate frontalmente provocando la morte di tre persone. i Carabinieri hanno reso noto che si tratta di due giovani romani di 30 e 27 anni e di un 30enne di Castelgandolfo. Un uomo di 43 anni di Teramo, Orlando Puliti, è invece morto nello schianto tra la sua vettura, una Fiesta, ed un albero della SS80, nei pressi di Giulianova (Teramo). L’uomo, che era solo a bordo, potrebbe aver perso il controllo per un malore od un colpo di sonno, ma la velocità non lo ha purtroppo aiutato: quando i Vigili del Fuoco sono riusciti a togliere il suo corpo dalla lamiere, era già spirato ed ai sanitari del 118 non è rimasto che redigere una constatazione di decesso, lasciando alla Polizia Stradale il compito di ricostruire la dinamica dell’evento. Nelle Marche, a Montecassiano (Macerata), Guido Marzioli, 83enne in sella ad un ciclomotore, è stato investito dalla Fiat Punto condotta da un 73enne di Tolentino, lungo la SS77, morendo poco dopo il ricovero. La dinamica è ancora incerta, tanto che la Stradale non si è ancora espressa sulle presunte cause.A Roma, in via di Lunghezzina, strada ad est della capitale che costeggia l’A24, una ragazza di 24 anni – alla guida della propria auto – è rimasta coinvolta in una spettacolare carambola, innescata pare dalla perdita di controllo del veicolo senza il coinvolgimento di terzi. Quando i soccorsi sono arrivati, anche per lei non c’era più nulla da fare. Dell’episodio si sta occupando la Polizia Municipale. Sembra che sia invece la velocità ad aver provocato un altro terribile impatto, stavolta a Torino, dove un uomo ha perso la vita ed una donna, la moglie, è ricoverata in coma. Meno gravi, per fortuna, le condizioni della figlia dei due, ricoverata in ortopedia. L’auto su cui la famiglia stava viaggiando ha prima effettuato una lunga sbandata, finendo prima contro un albero e poi in una scarpata. Per estrarre il corpo senza vita dell’uomo e permettere i soccorsi alla moglie e alla bambina, sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco. Chiudiamo questo bollettino di morte con un evento registrato a Perugia, in pieno centro storico: due magrebini in sella ad un motorino rubato, si sono schiantati su un albero: il conducente è morto, mentre il passeggero è ricoverato in prognosi riservata al Sant’Andrea delle Fratte. Nessuno dei due nordafricani aveva con sé i documenti, ed ora la Polizia Municipale sta cercando di risalire alle loro generalità. (ASAPS)

© asaps.it

Di Lorenzo Borselli

Lunedì, 10 Settembre 2007
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