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Rassegna stampa 19/12/2004

Rassegna stampa del 18 Novembre 2004


Rassegna stampa del 18 Novembre 2004

Da "Il Messaggero" del 18 Novembre 2004
Stop all’etilometro se non c’è l’avvocato
Per il giudice la ”prova del palloncino” sugli automobilisti è nulla in assenza di un legale

di ANTONIO DI MUZIO

L’AQUILA
"Scusi, mi chiede se posso avvertire il mio avvocato?". Questa è la domanda che le forze dell’ordine potranno ricevere durante il controllo con l’etilometro. Per il giudice monocratico dell’Aquila, infatti, l’alcool-test è nullo se non viene prospettata dalle forze dell’ordine la possibilità per l’automobilista fermato di far intervenire all’esame un suo legale. Il giudice Giuseppe Romano Gargarella, ha infatti annullato nei giorni scorsi il provvedimento di accertamento dell’alcool-test in quanto, si legge nel verbale, "non sono state rispettate le garanzie difensive della persona secondo gli articoli 354 e 356 del codice di procedura penale, comunque trattandosi di atto irripetibile ovvero ispezione corporale". In pratica quando si è alla guida di un mezzo e si è sottoposti alla cosiddetta ”prova del palloncino” per valutare il tasso alcolico, l’accertatore deve chiedere all’automobilista se vuole essere assistito da un legale.
L’avvocato Stefano Rossi, che rappresentava un imputato sotto processo per guida in stato di ebbrezza, ha fatto notare al giudice questa opportunità non usufruita dal suo assistito chiedendo quindi la nullità dell’accertamento. Il pubblico ministero Andrea Marin si è opposto alla richiesta, ma il giudice ha dato ragione all’avvocato Rossi. Un provvedimento giudiziario sicuramente eclatante che da ora in avanti potrebbe stravolgere il sistema di controllo degli organi deputati alla sicurezza stradale. "Una richiesta ineccepibile - ha spiegato l’avvocato Rossi - pienamente recepita dal giudice. La legge è chiara: l’accertatore ha l’obbligo di chiedere all’automobilista la facoltà di farsi assistere da un legale, ma non ha l’obbligo di attendere il difensore. Insomma ci vuole l’avviso per la persona soggetta a controllo in quanto è in pratica il primo passaggio di un’indagine".

Da "Help Consumatori" del 18 Novembre 2004
Sicurezza stradale
Commisione Ue e Costruttori Europei Motocicli presentano prima ricerca su incidentalità dei due ruote

Errore umano e condizioni delle infrastrutture su strada sono le cause principali degli incidenti su due ruote. Nel 70% dei casi la velocità di impatto del motocicli è minore di 50 km/h e la percentuale sale al 90% per i ciclomotori. Questi i risultati principali della ricerca MAIDS (Motorcycle Accidents In-depht Study), il primo studio europeo specifico sulla incidentalità dei motocicli e ciclomotori presentata oggi a Roma. La ricerca è stata condotta all’Associazione dei Costruttori Europei di Motocicli (ACEAM) con la collaborazione della Commissione Europea, al fine di migliorare la sicurezza della circolazione dei veicoli a due ruote nell’Unione Europea
Lo studio, avviato nel 1999, ha interessato 4 paesi europei, Italia, Francia, Germania, Spagna ed Olanda, esaminando un totale di 921 casi. Dalle indagini è emerso che tre sono gli elementi principali che contribuiscono al verificarsi di un incidente: il fattore umano, infrastrutturale e meccanico, in relazione alle caratteristiche del veicolo.
In particolare, l’eccessiva velocità non sembra essere uno degli elementi chiave degli incidenti stradali per motocicli e ciclomotori. Basse le percentuali anche delle stragi causate da abuso di alcol e sostanza stupefacenti (intorno al 5% per entrambe le cause). L’errore umano da parte dell’altro conducente sembra essere il principale colpevole, principalmente per mancanza di percezione del veicolo a due ruote. Guardarail e jersey non costituiscono
“L’impegno dimostrato dagli ideatori di questo progetto contribuisce ad approfondire il tema della sicurezza stradale, ormai uno degli obiettivi prioritari della politica sociale europea. Questo tema diventa ancor più delicato se si riferisce alle due ruote, considerando che i motociclisti sono i soggetti più vulnerabili della strada. Al centro del dibattito per la prima volta il concetto di “velocità inadeguata”, senza tralasciare quello di “velocità eccessiva”. “Non è escluso – ha aggiunto il Ministro - che si inserisca il sistema della patente a punti anche per i mezzi a due ruote”.

Da "Apcom" del 18 Novembre 2004
SICUREZZA STRADALE
ASSTRA: OGNI ANNO 9MILA MORTI PER INCIDENTI
Occorrono risorse economiche per rendere trasporti più sicuri

Roma
Novemila morti e 35mila invalidi. E’ questo il tragico bollettino degli incidenti che ogni anno si verificano sulle strade del Paese. A renderlo noto è Guido del Mese, direttore di ASSTRA, l’associazione delle aziende di trasporto pubblico locale, in occasione del Convegno sulla Sicurezza nei trasporti.
"Per rendere i trasporti più sicuri - dice Del Mese - occorrono risorse economiche finalizzate ad intraprendere per i trasporti pubblici un percorso simile a quello realizzato tra gli anni 70 e 90 per la messa in sicurezza del sistema bancario. L’attacco alle Torri gemelle di New York dell’11 settembre 2001 ha, infatti, trasformato per sempre la nozione di SICUREZZA del trasporto pubblico (SECURITY) determinando l’adozione di metodi e strumenti che, nati per difendere i sistemi di trasporto dal pericolo terrorismo, di fatto contribuiranno a rendere i trasporti pubblici più sicuri in assoluto contro qualsiasi tipo di violenza, attacco, incidente".
Ma per realizzare tutto questo "è indispensabile prevedere delle risorse specifiche, le aziende - aggiunge Del Mese - non possono farsi carico da sole di un problema che è innanzitutto di ordine pubblico. E’ indispensabile anche riuscire a contemperare con intelligenza il rispetto della privacy e le esigenze della sicurezza, pronti a sacrificare un pò di privacy quando c’è in ballo l’incolumità delle persone. Un altro fronte è la comunicazione. Bisogna fare molta attenzione ai messaggi. Diffondere informazione non allarmismo, anche perchè così si rischia di trasferire sempre più persone dal trasporto pubblico alle automobili e la strada, dove si consuma una strage: a causa degli incidenti scompare ogni anno l’equivalente di una cittadina di 9000 persone mentre nasce una cittadina di 35.000 persone invalide.

Da "Quotidiano Nazionale" del 18 Novembre 2004
PATENTE A PUNTI
La proposta di Lunardi: ’Estenderla anche ai motorini’


ROMA
La patente a punti potrebbe essere estesa anche alle due ruote: ad annunciarlo, in occasione della conferenza stampa ’Motocicli e sicurezza stradale’ è il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Pietro Lunardi.
Dopo l’arrivo del patentino il 1 luglio scorso per i ragazzi tra i 14 e i 18 anni e in vista dell’entrata in vigore il 1 luglio 2005 di quello per i maggiorenni che non hanno nessun altra patente, è allo studio del governo la patente a punti anche per le due ruote. "Stiamo verificando - ha detto Lunardi - di introdurre la patente a punti anche per i ciclomotori perché è giusto che chi viaggia sulle due ruote sia soggetto alle stesse regole a cui sono obbligati chi viaggia sui mezzi a quattro ruote. È questo per uniformare tutto il sistema".
Il ministro ha quindi insistito sul fatto che "il Governo ha fatto e sta facendo molto per ridurre l’incidentalità puntando su tre pilastri: il comportamento del conducente, le caratteristiche dei veicoli e le caratteristiche delle infrastrutture".
Il ministro ha quindi ricordato che "su 750mila richieste per il patentino ne sono state evase 550mila, 150 mila sono stati i bocciati". Lunardi ha quindi posto l’attenzione sul fatto che "gli insegnanti dovrebbero fare i corsi gratis, come volontari, vista l’alta valenza sociale di questi corsi. L’istruttore - ha rimarcato - non dovrebbe solo insegnare gli aspetti tecnici, ma anche lavorare sulle coscienze insegnando il rispetto e il valore per la vita umana propria e altrui. Non esiste codice stradale o norme che possono far fronte alle stragi del sabato sera. E’ un problema culturale che deve partire anche dalle famiglie che devono seguire piu’ attentamente i figli su questi temi".
Secondo Lunardi, "per ridurre o meglio evitare gli incidenti stradali occorre anche il contributo dei mezzi di informazione e televisivi con trasmissioni ad hoc".

Da "Adnkronos" del 18 Novembre 2004
INCIDENTI: STRAGI DEL SABATO, NELLA NOTTE DEL WEEK END PIU’ DI META’ SINISTRI

Roma
Incidenti, il pericolo e’ la notte del week end. Nelle ore serali e notturne del sabato e della domenica si e’ verificato il 51% degli incidenti e il 53% delle vittime rispetto al totale dei sinistri stradali mortali e delle vittime registrati nella stessa fascia oraria (22-6) tra il 1 gennaio e il 31 ottobre 2004. Le cifre, che confermano la gravita’ del fenomeno delle ’stragi del sabato sera’, sono state diffuse in occasione della cerimonia di premiazione del progetto Icaro, campagna di sicurezza stradale promossa dalla Polizia.

Da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 18 Novembre 2004
Per la strada di notte si muore... di sonno.
Soprattutto se si è giovani e di venerdì
La stanchezza è causa di notte degli incidenti stradali che registrano il più alto tasso di mortalità.
Nel 2004, fino al 31 ottobre, nella fascia tra le 22 e le 6 ci sono stati 862 incidenti con 998 vittime

ROMA
Il colpo di sonno è in agguato, i riflessi rallentati, forse annebbiati da alcol o sostanze stupefacenti, la stanchezza incombe: è la notte il periodo in cui gli incidenti stradali registrano il più alto tasso di mortalità. Nel 2004, fino al 31 ottobre, nella fascia tra le 22 e le 6 ci sono stati 862 incidenti con 998 vittime, pari al 31% degli incidenti mortali ed al 32% dei morti. Il 45% delle vittime (453 persone), avevano un’età compresa tra i 18 ed i 30 anni. Sono i dati presentati oggi nel corso della cerimonia di premiazione dei vincitori del progetto Icaro, la campagna di sicurezza stradale promossa dalla polizia di Stato, in collaborazione con i ministeri delle Infrastrutture, Trasporti e dell’Istruzione.
Nelle ore serali e notturne del sabato e della domenica si sono verificati il 51% degli incidenti con il 53% delle vittime, rispetto al totale degli scontri Mortali e delle vittime della stessa fascia oraria (22-6).
Questa tendenza è confermata anche dai dati Istat sugli incidenti stradali del 2004 che evidenziano come il venerdì sia il giorno dove si concentrano il maggior numero degli incidenti e le 5 del mattino l’ora della notte in cui si registra il valore massimo del’indice di mortalità. Degli 862 incidenti mortali, registrati quest’anno di notte, il 53,5% si è verificato per la fuoriuscita dalla sede stradale senza collisione con altri veicoli, spesso dovuta a sbandamenti causati da eccesso di velocità, da guida distratta o, in alcuni casi, da alterazione dovuta al consumo eccessivo di alcol o droga. Il 53% degli scontri si è verificato sulle strade extraurbane, il 25 nei centri abitati ed il 15% in autostrada.
Complessivamente tra il primo gennaio e il 31 ottobre del 2004, la polizia stradale e l’arma dei carabinieri hanno rilevato 131.859 incidenti stradali, di cui 2.773 con esito mortale, con 3.105 persone decedute, 63.145 incidenti con lesioni con 94.444 feriti, e 65.941 scontri con solo danni a cose. Rispetto allo stesso periodo del 2003 si è registrata una diminuzione degli incidenti del 6,6%, un calo delle persone decedute dell’11,8% (415 in meno) e del 6,3% delle persone ferite (6.398 in meno).
Un segno evidente, fa sapere la polizia che la complessa strategia a tutela della sicurezza stradale, inaugurata lo scorso anno con l’introduzione della patente a punti, sta introducendo i suoi effetti positivi. Sempre nei primi dieci mesi dell’anno, Polstrada e carabinieri hanno accertato complessivamente 2 milioni e 670.787 infrazioni al codice della strada con una decurtazione complessiva di 3 milioni e 481.591 punti. Sono state ritirate 84.831 patenti e 52.905 carte di circolazione. Si è registrata una diminuzione delle violazioni sul mancato uso del casco (-57,4%) e delle cinture di sicurezza (-33,2%). C’è stato invece un incremento del 7% delle infrazioni per eccesso di velocità e del 24,7% di quelle per guida in stato di ebbrezza. Nel periodo in esame, polizia stradale e carabinieri hanno fatto quasi 121 mila controlli con etilometri e strumenti precursori, con un aumento del 22,8% rispetto alle stesso periodo dello stesso anno. Sempre tra il primo gennaio e il 31 ottobre, sono state accertate 4.070 violazioni per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.
A premiare gli studenti del concorso sono stati Lunetta Savino e Micky Cadeddu, Cettina e Ciccio della serie televisiva Un medico in famiglia, la medaglia d’oro alle olimpiadi di Atene, Valentina Vezzali e miss guida sicura, Erica Tarditi. Nel corso della cerimonia c’è stata anche la testimonianza di Samuel Piva, un ragazzo di 18 anni che è stato per 9 giorni in coma dopo un incidente in moto. Voleva diventare pilota dell’aeronautica, ma non potrà più farlo a causa delle conseguenze dell’incidente. "Sono uscito bene - ha detto Samuel ai ragazzi presenti - da una situazione gravissima. Ora che vado in macchina, guido piano, allaccio le cinture e sono prudente".

Da "Il Secolo XIX" del 18 Novembre 2004
POLSTRADA "In dotazione come il triangolo"

Come convincere gli automobilisti in transito sulla "28" ad avere a bordo le catene? L’opera di persuasione è affidata a polizia stradale e carabinieri poichè l’Anas nella sua ordinanza "demanda il controllo alle forze dell’ordine. "Se c’è un’ordinanza - annuncia il comandante della polizia stradale di Imperia, Andrea Frumento - la faremo rispettare. Gli automobilisti si abitueranno a pensare alle catene come al triangolo, una dotazione di sicurezza dell’auto".
Da "Il Secolo XIX" del 18 Novembre 2004
Scontro fra motocicli
Preso extracomunitario con quaranta identità
Incidente a Rapallo con fuga e inseguimento
G. Gn.

Rapallo
Un banale scontro fra motocicli. Uno scontro senza conseguenze immediate: niente feriti, nessuna chiamata al 118 per chiedere l’intervento di un medico. Eppure il tamponamento ha portato al fermo di un giovane cittadino di origine marocchina, accompagnato in Questura in attesa del provvedimento di espulsione. Piccolo delinquente per la qualità dei reati, grande per la quantità.
L’episodio è accaduto ieri pomeriggio intorno alle 15.30: i due ciclomotori si sono scontrati fra via Mameli e via Tito Speri a Rapallo. Entrambi sono finiti a terra. L’extracomunitario si è prontamente rialzato e, tornato in sella, si è dato alla fuga. L’altro centauro ha allora deciso di mettersi sulle sue tracce, non avendo avuto gli estremi dell’assicurazione e vedendo che il marocchino non si era sincerato delle sue condizioni di salute.
Ne è nato un inseguimento per le strade, che ha avuto termine nei pressi dello svincolo per il casello autostradale di Rapallo dove era appostata una pattuglia della polizia stradale di Chiavari. Gli agenti hanno stoppato entrambi.
Nel corso degli accertamenti hanno verificato che il giovane marocchino aveva quattro pagine di alias in tutta Italia, per un totale oscillante fra i trenta e i quaranta pseudonomi. Non sapendo quale fosse l’identità reale, perfino l’Ufficio Stranieri glie ne ha assegnata una d’imperio: S. A. le iniziali, 20 anni l’età, Ma potrebbe avere anche 23 anni e chiamarsi in qualsiasi altro modo.
Gli agenti della Polstrada chiavarese hanno scoperto che si tratta in ogni caso di un pluripregiudicato. E lo hanno portato in Questura in stato di fermo in attesa dell’espulsione.
Il giovane è già stato colpito da diversi provvedimenti di espulsione, e ad ogni alias è collegato tutta una serie di reati. Mai gravi, a livello di omicidi o associazione a delinquere. Ma furti o possesso d’armi.
Le impronte e le foto sono state inviate alla centrale operativa di Roma per la comparazione con quelle delle altre generalità. E già oggi gli agenti della Polstrada dovrebbero accompagnare il marocchino alla frontiere, probabilmente presso l’aeroporto di Malpensa.

Da "AGI" del 18 Novembre 2004
PATENTE A PUNTI: BOOM DEI RITIRI, 282 AL GIORNO

Roma
Automobilisti italiani sempre piu’ indisciplinati: nei primi dieci mesi di quest’anno, ogni giorno 282 di loro si sono visti ritirare la patente per infrazioni commesse al volante. E’ uno dei dati resi noti dal dipartimento della Pubblica sicurezza in occasione della premiazione del "Progetto Icaro" svoltasi presso il Museo delle auto della Polizia alla Fiera di Roma.
In particolare, tra il 1 gennaio e il 31 ottobre 2004 Polizia stradale e Carabinieri hanno accertato complessivamente 2.670.787 infrazioni al Codice della strada, con una decurtazione complessiva di 3.481.591 punti: 84.831 le patenti di guida e 52.905 le carte di circolazione ritirate. Sempre nel periodo in questione, sono aumentate del 7% le infrazioni per eccesso di velocita’ (817.538) e del 24,7% quelle per guida in stato di ebbrezza alcolica (33.527), mentre sono diminuite del 57,4% le violazioni sull’uso del casco e del 33,2% quelle sull’uso delle cinture di sicurezza.
Il complesso dei dati - secondo gli esperti del dipartimento - conferma come "velocita’ eccessiva e guida in stato di ebbrezza rappresentino i comportamenti maggiormente pericolosi verso i quali e’ necessario mantenere alto il livello di attenzione per un’efficace prevenzione del fenomeno infortunistico". Tra gennaio e ottobre, Polizia stradale e Carabinieri hanno effettuato quasi 121mila controlli con etilometri e strumenti precursori, il 22,8% in piu’ rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. 4.070, infine, le infrazioni contestate per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti

Da "Giornale di Brescia" del 18 Novembre 2004
Patto in Broletto tra Provincia e Poste Italiane per ridurre le tragedie sulla strada
Francobolli speciali per la vita
Card per "pagare la prudenza", "pensieri in cartolina". Sì di scuola, sindaci e Polizia
La cartolina postale che invita ad allacciare la cintura di sicurezza

Tonino Zana

BRESCIA
La partita per la vita, per la riduzione delle morti sulla strada passa anche per la filigrana di un francobollo, per la curiosità di una cartolina in arrivo, per il gadget avvincente come i colori della squadra del cuore. Ciò che importa è di collegare un’immagine ad un impulso, la vista di cinture di sicurezza dipinte su un francobollo alle reali cinture di sicurezza, la vita sicura nella cartolina alla vita sicura nella tua automobile, sulla tua moto, sulla bicicletta di famiglia. Congiungere il virtuale con il reale, la teoria con la pratica, l’intenzione con la volontà, l’idea facile di prudenza con la pratica difficile dell’agire prudentemente sulla strada. Quante volte la vita si perde per l’assenza di un gesto? Ieri, nella sala del Consiglio provinciale, in Broletto, si è aumentata la pressione per l’aggancio, per il click della cintura di sicurezza, per un insegnamento concentrico alla prudenza. Attori, le Poste Italiane, l’Amministrazione provinciale, le scuole bresciane, le Polizie municipali e provinciali, la politica e l’educazione politica su un capitolo fondamentale dell’educazione civica, che è l’educazione stradale. Sui banchi del Consiglio, presidente e assessori provinciali, sindaci, direttori didattici, Polizia municipale e provinciale, funzionari delle Poste Italiane, i media. Di fronte, idealmente, tutti i guidatori di motorini e automobili. Di fronte, soprattutto, il rimorso per la montagna di ombre sulle spalle della vita bresciana e l’angoscia per quell’altra montagna di persone, giovani e meno giovani, che nessuno vorrebbe mai perdere e che la statistica, figlia di un baratro burocratico e morale al momento insormontabile, candiderebbe ad una consegna barbarica per i prossimi anni. Ma, ieri, in Broletto, il presidente della Provincia, Alberto Cavalli, il vicepresidente Massimo Gelmini, gli assessori Mauro Parolini, Corrado Ghirardelli, il consigliere Giampaolo Mantelli, i sindaci, la direttrice della Divisione Filatelia delle Poste Italiane, Marisa Giannini, la regista creativa e operativa dell’intera operazione "sicurezza stradale - prodotti filatelici", Antonella Foschetti si sono candidati a contribuire, per la loro parte, a dimezzare la tragedia entro il 2010, secondo l’indirizzo delle proprie coscienze e delle circolari europee. Brescia è tra le prime città e le prime province sconvolte dall’olocausto della strada, Brescia e la provincia bresciana sono al primo posto per disinnescare il filo che collega la velocità alla morte, l’imprudenza alla fine, il "pensare ad altro" "al non pensare più", se non al buio dello schianto. L’iniziativa parte dalla volontà politica della Provincia e dalle Poste Italiane, dalla bella testa di Antonella Foschetti, la quale crede al valore dei prodotti filatelici come conduttori di bellezza e di bontà, come fornitori di concentrazione. Perchè anche di questo si tratta, di sapere che si sta guidando, mentre si guida. Card, cartoline, francobolli saranno consegnati, scambiati, spediti, richiamando i molti titoli della sicurezza stradale. "Continua il trend di diminuzione degli incidenti e delle morti, nonostante un luglio impressionante - ha ricordato il presidente Cavalli -, ma non bisogna abbassare la guardia. Queste campagne di sensibilizzazione sono molto utili". "Ho subito apprezzato il progetto della dott. Foschetti - ha dichiarato il vicepresidente Gelmini -. Un grazie alle Poste, ai Comuni e alla Polizia con cui continueremo il tragitto già incominciato alcuni anni fa". "Solo una battaglia combattuta tutti i giorni - ha concluso l’assessore Mauro Parolini - può consentire il raggiungimento di risultati significativi sul fronte della sicurezza stradale". Si aggiunge un altro capitolo alla complessa strategia di difesa della vita sulla strada; si rinforza il sistema per irretire gli scatti contro le regole, si incita la vita al volante a convincersi che si perde, se non pensa a se stessa.
Alla vita.

Da "L’Arena" del 18 Novembre 2004
LA NOVITÀ.
La Giunta approva un piano di interventi in tutti i quartieri
Percorsi "protetti" per i pedoni E 50 strisce saranno più sicure
Verranno collocate isole al centro della strada per costringere le auto a rallentare

b.pi

Non si tratta solo della povera vecchina, modello classico del caso. Attraversare la strada spesso è un’impresa ardua per chiunque. Anche sulle strisce perdonali. Quante volte si assiste a timidi tentativi di allungare la gamba per saggiare il terreno, neanche si dovesse affrontare un ponte tibetano, tentativi subito scoraggiati dall’inciviltà di automobilisti che non si fermano e nemmeno rallentano? Questione di civiltà, appunto. Ma se si riesce a piazzare qualche rimedio sulla strada, meglio. Questione di sicurezza, stavolta. È quanto intende fare l’amministrazione di Palazzo Barbieri, che ieri ha approvato un piano di protezione degli attraversamenti per il quale spenderà 900 mila euro, il 60% di tasca comunale e il 40% forniti dalla Regione Veneto nella cornice dei finanziamenti del piano nazionale per la sicurezza stradale.
"Si tratta di proteggere l’attraversamento dei pedoni in circa 50 punti di diverse zone della città", ha spiegato ieri il sindaco Paolo Zanotto al termine della riunione della giunta. "Saranno collocate "isole" pedonali al centro della strada per facilitare il passaggio da una parte all’altra e costringere gli automobilisti a rallentare. Mio desiderio personale è che tutti questi punti siano anche illuminati dall’alto".
È lo stesso sistema di sicurezza già installato in diverse strade cittadine a grande scorrimento. Per esempio via IV Novembre in Borgo Trento, dove le banchine al centro della strada effettivamente riescono a tenere più controllata la velocità delle auto e a offrire un senso di protezione a chi attraversa. Il finanziamento di 900 mila euro consentirà di effettuare una cinquantina di interventi in tutti i quartieri della città.
Fra gli attraversamenti delicati che saranno attrezzati e protetti con le "isole" da segnalare quelli di Castelvecchio davanti all’Arco dei Gavi, a fianco del municipio lato piazza Cittadella, alcuni in via Mameli e via Trento e allo Stadio.

Da "L’Adige" del 18 Novembre 2004
Pub e discoteche "visitate" dagli agenti
Una azione interforze contro alcol e droga
Il dirigente Grasso: prevenzione per la vita

Che avranno pensato i giovani che nella notte tra sabato e domenica scorsa si trovavano in uno degli otto tra pub e discoteche di Riva e di Arco "visitate" da una ventina di agenti delle forze dell´ordine? "Sono rimasti sconcertati, sorpresi, molti sono apparsi infastiditi, qualcuno ha reagito male", dice il dirigente del Commissariato di Riva Giuseppe Grasso che ha illustrato il significato dell´iniziativa anche a nome dei responsabili delle altre "forze" che hanno partecipato all´operazione.
"Ma, quel che più conta - afferma Giuseppe Grasso, - è che lo scopo è stato centrato. Si voleva dare un segnale forte. Che è a favore della vita, contro l´alcol e contro la droga. É bene che si sappia che d´ora in poi azioni di questo tipo, di controllo, di repressione ma in una prospettiva di prevenzione, ce ne saranno ancora, e a sorpresa".
L´azione interforze è stata disposta con ordinanza del Questore. Hanno partecipato agenti del Commissariato, della Stradale, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza; con loro ha operato nei locali anche un cane addestrato a cercare la droga. L´azione dall´una di notte alle sette di mattina di domenica scorsa. Cinque i provvedimenti assunti: due contravvenzioni per ubriachezza manifesta (articolo 688 del codice penale, sanzione da 51 a 69 euro) e tre le patenti ritirate. Numerosi i giovani controllati. "Quella dell´alcol tra i giovani - considera il dirigente Giuseppe Grasso, - è un vera e propria piaga.
L´abuso di alcol e, talvolta di droga, è causa di terribili incidenti stradali. Diventano un pericolo per se stessi e per gli altri. Per questo non ci possono essere dubbi, intendiamo segnalare questo nostro impegno perché questo possa essere un motivo per riflettere, per mantenere il divertimento nei limiti consentiti, perché non si creino situazioni di pericolo. La tolleranza zero, in quest´ottica, diventa un dovere ed una responsabilità morale.
Altro aspetto che intendiamo segnalare con forza è quello che si riferisce alla responsabilità dei gestori; è bene ricordare che chi somministra bevande alcoliche ad un minore di 16 anni viola l´articolo 689 del codice penale, è previsto fino ad un anno di arresto e il ritiro della licenza. Inoltre (articolo 690) viene punito anche chi fornisce bevande alcolico ad un amico minorenne. Sono stati stampati dei cartelli che segnalano il divieto di servire bevande alcoliche ai minori di 16 anni: è bene che i gestori dei pub e delle discoteche provvedano ad esporli e a rispettare con fermezza questa fondamentale norma di legge".

Da "La Gazzetta di Parma" del 18 Novembre 2004
Fuggiva perchè senza patente

BRESCELLO - Si è presentato al comando della polizia stradale di Guastalla per denunciare il furto dell’auto, il tunisino 22enne intestatario della Bmw che lunedí sera ha rischiato di investire un militare del nucleo radiomobile di Guastalla, ma gli agenti che hanno raccolto la denuncia del giovane si sono insospettiti ed hanno rivolto una serie di domande al ragazzo nordafricano. Alla fine di una breve indagine gli uomini dell’Arma, invitati dalla polizia stradale per " analizzare " il caso, hanno appurato che era lo stesso proprietario alla guida dell’auto lunedí sera, quando quella Bmw ha tentato di investire un carabiniere e poi si è data alla fuga, schiantandosi contro l’argine a Gualtieri, e cosí hanno denunciato il giovane tunisino per simulazione di reato, oltre a contestare al ragazzo una serie di gravi infrazioni al codice della strada; all’origine del tentativo di fuga, la mancanza di assicurazione sul veicolo e della patente di guida.


Domenica, 19 Dicembre 2004
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