LETTERA INVIATA QUESTO POMERIGGIO AL TG2 –
MEDICINA33
Oggi, alle ore 13.40, TG2 “Medicina 33”
ha proposto un “servizio-marchetta”, ovvero una palese promozione al prodotto
vino, fatta passare per informazione scientifica. E’ stato riproposta, dal nutrizionista
Carlo Cannella, la vecchia leggenda del vino che previene le malattie
cardiovascolari per merito del resveratrolo, contenuto nella buccia dell’uva. Naturalmente il Professor Cannella si è
dimenticato di dire che il resveratrolo non viene nemmeno assorbito
dall’organismo umano quando introdotto mediante l’assunzione di vino. Naturalmente ha omesso di dire che la
molecola del resveratrolo è contenuta in 72 diversi vegetali, tramite i quali
può essere assunta senza introitare alcol, sostanza tossica e potenzialmente
cancerogena. Naturalmente si è dimenticato di dire
che, se pure venisse assorbito, per assumere una quantità “terapeutica” di
resveratrolo attraverso vino, un umano dovrebbe bere una quantità giornaliera
tale da far morire il povero telespettatore del TG2, il primo giorno di cura,
da intossicazione acuta da alcol. Un modo originale, ma sicuramente
efficace, di prevenire le malattie
cardiovascolari. La prossima volta, almeno, siate più
corretti e scrivete “MESSAGGIO PROMOZIONALE”, così che chi è a casa si possa
regolare meglio. Cordiali saluti.
Alessandro
Sbarbada a.sbarbada1@tin.it
IL VELINO
Alcol,
Foglietta (Uen): Strategie comuni nella lotta agli abusi Strasburgo, 11 set (Velino) - “Dobbiamo
sensibilizzare i cittadini europei ad un consumo responsabile di bevande
alcoliche. Dobbiamo tutelare la salute pubblica e proteggere i nostri giovani
dall’abuso di alcol”. Sono parole di Alessandro Foglietta, eurodeputato del
gruppo “Unione per l’Europa delle nazioni” (Uen), che interpellato dal VELINO spiega
il pieno consenso ottenuto in sessione
plenaria del Parlamento Ue sui punti salienti della sua relazione
riguardante una strategia comunitaria per affiancare gli Stati membri nei loro
sforzi per ridurre i danni derivanti dal consumo di alcol. Il Parlamento
europeo ha infatti approvato la settimana scorsa un documento con cui chiede misure volte a prevenire il consumo nocivo
e pericoloso di alcol da parte di minori, donne in gravidanza e guidatori,
propone campagne di sensibilizzazione, limiti d’accesso severi agli alcolici
per i giovani e zero alcol per i neopatentati. E per chi guida in stato di
ebbrezza propone che venga inflitta una sospensione prolungata della patente. “Si avverte la necessità di incoraggiare gli
Stati membri a garantire la disponibilità di mezzi di trasporto pubblici
alternativi per i conducenti che hanno consumato alcolici e promuovere
l’estensione dei programmi sul conducente di turno attraverso canali educativi
– spiega Foglietta –. Ritengo inoltre
opportuno promuovere sanzioni più pesanti per la guida in stato di ebbrezza,
quali la sospensione prolungata della patente di guida, e fissare un livello
massimo di alcolemia nel sangue pari allo 0,5 g/l per i conducenti di un mezzo
di trasporto che richieda una patente di guida di categoria A e B e pari allo
0,2 g/l per i conducenti di un mezzo di trasporto che richieda una patente di
guida di categoria superiore e per gli autisti professionisti”. Per i
deputati europei è necessario adottare misure volte a limitare l’accesso dei
giovani alle bevande alcoliche e la loro disponibilità, ad esempio applicando rigorosamente la legislazione in
vigore che proibisce la vendita di alcol ai giovani, intensificando i controlli
sui rivenditori e i distributori, come bar e ristoranti, supermercati e punti
di mescita. “I giovani spesso fanno uso di questi prodotti senza rendersi
conto del loro notevole tasso alcolico: da adesso in poi dobbiamo in primis
evitare che nei locali l’acqua costi più delle bevande alcoliche - continua
l’eurodeputato -. È evidente che a livello europeo, anche se si possano
riscontrare gli stessi preoccupanti vizi del bere tra giovani di diversi Stati
membri, sarebbe impossibile varare un’unica politica uniforme in materia di
alcol”. È necessaria pertanto, secondo Foglietta, “un’azione concertata a
livello europeo, mentre la Commissione
europea dovrebbe sollecitare gli Stati membri a perseguire una politica
efficace e ambiziosa contro il consumo nocivo e pericoloso di alcol”. L’Ue esprime anche preoccupazione per
l’aumento del consumo di alcol tra minorenni e giovani, prendendo atto della
loro allarmante tendenza “a iniziare a bere in sempre più giovane età e ad
assumere abitudini pericolose”. Il
Parlamento chiede quindi alla Commissione europea di indicare e quantificare i
concreti effetti nocivi del consumo di alcol tra i giovani negli Stati membri
per poi procedere alla formulazione di obiettivi europei destinati agli Stati
membri. Commissione e Stati membri sono inoltre invitati a lanciare
campagne di sensibilizzazione sui rischi connessi al consumo nocivo e
pericoloso di alcol, in particolare attraverso programmi educativi scolastici
destinati ai bambini e agli adolescenti, incoraggiandoli soprattutto a
praticare una regolare attività sportiva. Un diffuso consenso nel Parlamento e
in Commissione ha registrato l’idea dell’on. Foglietta di diffondere lo strumento del cosiddetto “intervento
breve” (un questionario Audit promosso dall’Organizzazione mondiale della
sanità – Oms) presso tutti i medici di base per garantire un maggiore screening
del problema e che consenta di individuare rapidamente le persone a rischio ancor
prima che si rendano conto di avere un problema legato all’alcol. “Bisogna contrastare con fermezza la cultura
dello sballo tra i giovani che si sta diffondendo in maniera preoccupante anche
nel nostro paese senza rinunciare alla nostra sana tradizione di un buon
bicchiere di vino a tavola”, dice ancora Foglietta. Il successo della relazione del parlamentare
italiano consiste nell’aver raccolto un
quadro completo sui danni causati dall’abuso di alcol, quadro quanto mai
desolante e preoccupante: altissima mortalità giovanile, in particolare per
incidenti stradali, maltrattamenti in famiglia, aumento dei casi di sindrome
fetale da alcool, malattie epatiche e alcool-dipendenza sempre più diffusa,
anche fra i giovani, in tutti gli Stati europei. “Grazie alla
collaborazione di tutti è stato possibile ottenere una relazione ragionata,
equilibrata e completa su un argomento particolarmente articolato e complesso
che, infine, ha visto confrontarsi opinioni talvolta distanti - conclude
Foglietta -. La strategia, così come modificata dal Parlamento, potrà apportare
un valore aggiunto sostanziale rispetto alle singole politiche nazionali,
soprattutto perché avrà il potere di indirizzare l’operato degli Stati membri
verso obiettivi comuni”. (Marino
Petrelli)
L’ADIGE
Il
presidente della Pro loco: «Evitare l’alcol? Sarebbe il fallimento» Ton,
«ecofesta» di grande successo TON - Grande successo per la «Festa del
turista» organizzata dalla Pro loco di Ton da anni guidata da Ettore Battan:
almeno tremila persone hanno partecipato alla manifestazione, tutte le
iniziative hanno avuto grande successo e i complimenti non sono mancati. Il
presidente ringrazia per tutti coloro che hanno contribuito alla buona
riuscita, per primi i numerosi volontari; sottolineando il buon risultato
ecologico: le stoviglie monouso sono state sostituite da quelle in ceramica.
limitando fortemente la produzione di rifiuti. Ettore Battan spende invece un’ultima considerazione sulle feste «no
alcol». «Evitare la somministrazione di alcolici vorrebbe dire il completo
fallimento della festa, sia a livello di presenza di pubblico, sia a livello di
introiti finanziari» (*), afferma. «Se vogliamo promuovere questo tipo di
feste, almeno nei giorni della manifestazione, a livello comunale, si dovrebbe
impedire la vendita di alcolici in tutti i locali pubblici presenti sul
territorio: sarebbe altrimenti vanificato il lavoro, da parte dei Cominati
organizzatori, ad evitare la vendita di tali bevande mentre sarebbero
tranquillamente somministrati nei locali pubblici poco distanti dal luogo in
cui la manifestazione si svolge». (*) Nota: è una preoccupazione comprensibile,
anche se proprio in provincia di Trento sono già numerose le occasioni di feste
analcoliche che hanno riscosso grande successo di pubblico. A volte basta provare per rendersi conto che sono
moltissime le persone che sarebbero felici di partecipare a manifestazioni
senza alcol.
ANSA
DUE
UBRIACHI DANNEGGIANO 15 AUTO A CATTOLICA, ARRESTATI DA CC (Ansa) - Rimini - 11 settembre 2007 - Hanno
danneggiato 15 vetture, prendendole a calci, salendo sui cofani e rompendo gli
specchietti retrovisori. Il ’raid’ di due clandestini ucraini di 24 e 19 anni a
Cattolica (Rimini) è stato interrotto dai carabinieri, che li hanno arrestati
per concorso in danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. I
due, ubriachi, hanno compiuto la loro bravata l’altra notte e, all’arrivo dei
militari, hanno assunto un atteggiamento aggressivo anche nei loro confronti,
cercando di opporsi ai controlli. Sono stati immediatamente bloccati e
arrestati.(Ansa)
COMUNICATO ACAT MILANO
Dopo
un’estate durante il quale i media e i politici hanno scoperto l’alcolismo, la
Regione Lombardia ci toglie la sede... Carissimi tutti, sono Mariangela Terzi come Voi tutti sapete, spero, abbiamo una sede in Via Alzaia Naviglio
Pavese 256. La struttura è l’ex casello che comandava la chiusa dei Navigli
anni e anni fa. Questa casa è di proprietà della Regione Lombardia che nel 1995
ci assegnò in COMODATO GRATUITO per l’interessamento della Dott.ssa Raffaella
Rossin e del Sig. Bruno Volpi La struttura, ci fu consegnata in uno stato di
degrado assoluto e pertanto gli accordi furono che noi avremmo dovuto
ristrutturarla. Naturalmente furono impegnate tutte le poche
forze economiche che l’Acat aveva, rinunciando anche a versare, per un periodo, le quote alla nostra
Associazione Regionale (ARCAT). La Caritas Ambrosiana ci venne incontro con
una quota cospicua e la Regione
Lombardia anche. Il Sig. Bruno Volpi, responsabile della
Comunità Famiglia di Villapizzona, allora nostro Presidente impegnò GRATIS alcuni uomini della Sua comunià, per i
lavori di manovalanza. Due amici dell’associazione,in particolare Mario Boglioli e Andrea
Montemezzani, impegnarono ore e ore anche loro per lavori di muratura e
manovalanza, sempre gratis. E così la casa si rese abitabile come ora la vedete. Lo scorso inverno si è resa
necessaria la sostituzione della caldaia, poiché quella vecchia era
irreparabile. In data 23/12/2004 la Regione Lombardia ha
deliberato che, alcuni immobili di sua proprietà, venissero messi in vendita.
Venuti a sapere questa cosa per caso e ci premurammo di scrivere all’allora
Presidente che è anche l’attuale, On Roberto Formigoni. Il suo ufficio,
naturalmente, non tenendo minimamente in considerazione l’attività dei Club
Alcolisti in Trattamento –CAT, ci girò al settore U.O. Patrimonio e Servizi ci ricevettero in primavera del 2005 e ci
dissero che avrebbero valutato la situazione e ci avrebbero fatto sapere. A luglio 2007 si sono presentate in sede due
persone della Regione per vedere la casa. L’ 08/08/2007 il settore U.O. Patrimonio e
Servizi ci ha inviato una raccomandata che, essendo noi in ferie e la sede chiusa, abbiamo ritirato in posta il
04/09/07. Nella raccomandata ci chiedono di lasciare libera la casa entro il
30/09/2007 con la seguente motivazione: “ L’immobile dovrà essere riconsegnato
alla scrivente entro il 30/09/20078, essendo in corso a cura di Infrastrutture
Lombarde S.p.A. la procedura di alienazione dello stesso alla quale, se
interessata, codesta Associazione può partecipare”. Il Direttivo Acat Milano si è riunito ed ha
deciso rispondere alla U.O. Patrimonio e Servizi, che fino a che non sarà
trovata una soluzione adeguata, da lì non ci muoviamo, e poi abbiamo riscritto
a Formigoni. Attendiamo qualche giorno la risposta e poi si
pensa di partire con i giornali ecc.. Pertanto chiediamo la collaborazione di
tutti Voi, i se avete qualche nominativo di giornalisti sensibili al problema,
che ci possano dare una mano, o contatti con assessori vari, o Fondazioni o
qualsiasi cosa Vi venga in mente fatecelo sapere. Spero con questa mia di averVi trasmesso un
po’ del mio vecchio entusiasmo, che purtroppo dopo venti anni va sempre più
scemando. Attendiamo Mariangela Terzi Cell
3392115053 -mail acat_milano@yahoo.it
HELP CONSUMATORI
SICUREZZA
STRADALE. Incidenti, Asaps: "Troppi stranieri coinvolti. Serve
maggiore informazione" Secondo l’Asaps i gli automobilisti stranieri
rischiano di più rispetto agli italiani: secondo gli ultimi dati in possesso
dell’associazione, nei primi sette mesi del 2007 il 20% degli incidenti ha
coinvolto uno straniero. La ricerca - sostiene l’Asaps - non pretende di avere
i crismi dell’ufficialità, ma dovrebbe stimolare ad approfondire il problema. Secondo l’associazione, infatti, bisogna accertare
più scientificamente il portato di questa situazione, analizzando i rilievi dei
sinistri fatti da tutte le forze di polizia, e questo possono farlo solo le
istituzioni. Inoltre, l’osservatorio Asaps ha rilevato che gli stranieri
vittime di incidenti si dividono quasi equamente tra chi li ha causati e chi li
ha incolpevolmente subiti. Ma cosa rende più rischioso il rapporto tra
stranieri e strade? I fattori sono tanti, dalle macchine più vecchie e quindi
meno sicure a una mobilità che ha fattori di rischio più elevato rispetto a
quella nei Paesi d’origine, che però non vengono percepiti. All’Asaps puntano inoltre il dito contro le
conversioni automatiche delle patenti, dovute a rapporti di reciprocità con i
paesi d’origine, che non presuppongono una reale verifica delle capacità di
guida in contesti del tutto nuovi per chi è al volante. Serve, quindi, una
grande campagna di comunicazione per spiegare bene in quali condizioni ci si
mette in macchina, i limiti di velocità, di assunzione dell’alcol, i tempi di
guida e di riposo, come si regolamenta il trasporto merci.
IL GAZZETTINO (Padova)
Viste le
perizie il pm Sorti starebbe per formalizzare le accuse di tentato omicidio e
lesioni personali Pugnalate
ai body guard, indagine chiusa (Ro) Lite con accoltellamento all’esterno
della discoteca Uagamama, in viale Aquileia a Pordenone: la Procura
pordenonese, sulla base delle perizie tecniche, starebbe per formalizzare le
ipotesi d’accusa di tentato omicidio nei confronti dell’operaio romeno Oprea
Mihaita, 24 anni, di Padova (a lungo ai domiciliari). Con la complicità di
alcuni connazionali (alcuni sarebbero stati identificati, ma per il momento non
risulterebbero indagati) il giovane - secondo quanto ricostruito dal pm Sorti
sulla base degli elementi di prova raccolti dagli investigatori della Squadra
Mobile della Polizia - avrebbe accoltellato due "responsabili della
sicurezza" del locale pubblico. Il motivo? I "Body guard"
avrebbero negato l’accesso alla discoteca al gruppo di romeni, giudicandoli "pericolosi e troppo turbolenti"
in quanto - è emerso dalle indagini - avevano la mente annebbiata
dall’assunzione di alcolici. A quel punto ne sarebbe nata un’animata
discussione, sfociata nella violenta aggressione. Mihaita - secondo gli
investigatori della Polizia sulla base delle testimonianze raccolte - avrebbe
estratto di tasca un coltello, colpendo alla schiena Mario Pizzaga, 38 anni, di
Cordovado (gli bucò un polmone, procurandogli ferite che i medici lo
giudicarono guaribili in 35 giorni) e ad una gamba Fabrizio Ferretti, 29 anni,
di Sequals (ferita ad una gamba che il personale del pronto soccorso giudicò
guaribile in almeno 40 giorni). Dopo aver pugnalato i "buttafuori" i
romeni pensarono a non farsi identificare. Nei minuti successivi Mihaita e i
connazionali, arrivati con un’auto targata Padova, scapparono a piedi,
prendendo direzioni diverse. Alcuni riuscirono a eclissarsi mentre Mihaita
venne rapidamente individuato, bloccato e arrestato dai poliziotti della
Sezione "Volanti", che erano stati fatti convergere su viale Aquileia
da alcuni testimoni. Il romeno, che era però riuscito a disfarsi del coltello,
venne poi condotto in carcere, con le ipotesi d’accusa di tentato omicidio e
lesioni personali gravi. Nei giorni successivi il giudice Eugenio
pergola convalidò l’arresto, concedendo gli arresti domiciliari a Padova al
cittadino straniero. La Procura, nel frattempo, aveva ordinato perizie tecniche
sulle ferite dei body guard per determinare l’eventuale volontà d’uccidere
dell’indagato. Nel frattempo gli inquirenti erano riusciti a ritrovare il
coltello, utilizzato durante l’aggressione.
IL GAZZETTINO (Treviso)
LA
POLIZIA Meno
incidenti sulle nostre strade, ma più morti Il dato
da uno studio del comandante Scali: «Sbagliato parlare di viabilità killer, la
colpa è quasi sempre di chi è al volante» Quelle che si inerpicano sul massiccio del
Grappa, non sono strade killer. Perché quanto accaduto domenica pomeriggio, è
frutto di una tragica fatalità. Ormai chiara nella sua dinamica. Una
sottolineatura doverosa, quella fatta ieri dal dott. Giovanni Battista Scali,
da nemmeno un anno al comando della Polizia stradale di Treviso. Il dirigente
"assolve" dunque la provinciale 141, sia pure con la condizionale: «Certo, una qualsiasi barriera avrebbe
potuto evitare all’auto di precipitare, ma questo non lo diciamo solo noi».
Perché il povero Gianni Tombolato, che si trovava alla guida della Citroen C4
volata per oltre 400 metri dai piedi del Rifugio Bassano, forse avrebbe potuto
mantenere il veicolo in carreggiata, visto che stava procedendo ad andatura
turistica. La dinamica appare ormai scontata, alla luce
della testimonianza di Vito Mastroandrea, il militare in servizio alla Caserma
Milano, a Cima Grappa, che ha seguito gli allucinanti secondi durante i quali
la tragedia si è consumata. «Una fuoriuscita autonoma, le cui cause dovrebbero
essere ricondotte ad una fatale imprudenza». Perché il guidatore avrebbe accostato troppo sul ciglio della carreggiata,
distratto dal panorama, non rendendosi conto del pericolo. Le ruote di
destra hanno perso aderenza, facendo scivolare la vettura nel precipizio. Dinamica abbastanza chiara e certa, dunque,
mentre l’unica incombenza rimane quella del recupero dell’ammasso di lamiere
della Citroen, che verrà effettuato con l’utilizzo di un elicottero. «Ripeto, non lo dice il dirigente della
Polizia stradale, ma una barriera avrebbe potuto evitare la sciagura». Considerazione, quella del dott. Scali,
allargata a tutte le arterie della Marca: «Molto è stato fatto per migliorare
la sicurezza delle nostre strade, ed è
certo che nel 90 per cento dei casi, per non dire nel 99, gli incidenti sono
causati da chi guida». Il dirigente sta approntando uno studio statistico
sui sinistri stradali che avvengono nel Trevigiano: «Non sono aumentati
rispetto allo scorso anno, sono invece aumentati i decessi. E casi come quello
di domenica (quattro morti in una sola auto, ndr), spiegano tutto questo». Sicurezza è anche prevenzione, e la Polizia
stradale non abbassa la guardia in fatto di controlli. Ed ecco che lo scorso
week end, 41 pattuglie sono state impegnate sulle strade della Marca,
intervenendo in 16 incidenti, elevando 102 contravvenzioni e sottraendo 471
punti dalle patenti, cinque delle quali ritirate, così come altrettante carte
di circolazione. Undici (su 184 persone
"testate") le denunce per guida in stato di ebbrezza, compreso un
ventenne di Orsago sopreso a correre in centro abitato a 108 km orari, una per
guida sotto effetto di stupefacenti: complessivamente il 5 per cento degli
automobilisti sottoposti al test, mentre in tutto, i veicoli controllati sono
stati 548. Da rilevare anche l’arresto di un clandestino (sopreso col
telelaser). Giancarlo
D’Agostino
BRESCIAOGGI
ORVIETO RAPINA
IL TIR AL PADRE E SI ROVESCIA SULL’ A1: ARRESTATO Guidava
un tir lungo l’A1, ubriaco, dopo avere rapinato il mezzo al padre: così uno slavo di 22
anni è stato arrestato dalla polizia stradale di Orvieto dopo che il tir si era
ribaltato sull’Autosole
L’ADIGE
Mix di
droga e alcol, muore a 32 anni Daniele
Montanaro di Cles trovato senza vita nell’auto Alcol,
tanto alcol e la droga. Un mix fatale a Daniele Montanaro, 32 anni originario di
Lecce e domiciliato a Cles. Il suo cuore non ha retto ed il corpo senza vita è
stato trovato un giorno e mezzo dopo il decesso: era sulla sua auto, una
Volkswagen Golf, seduto al posto di guida, con le mani appoggiate sulle
ginocchia e a testa lievemente reclinata in avanti. Era composto. «Sembrava
stesse dormendo» raccontano i gestori dell’area di servizio Q8 della
tangenziale, in direzione sud. Ad accorgersi che qualcosa non andava in
quell’auto parcheggiata con il cofano rivolto al distributore è stato l’autista
della cisterna per il rifornimento di carburante: non riusciva a compiere una
manovra, quindi è sceso dal mezzo e si è avvicinato alla Golf per svegliare il
conducente. Ma non dormiva il giovane che era seduto al posto di guida.
L’autista ha subito avvertito il gestore dell’area di servizio, Giuliano
Odorizzi, e chiamato la polizia. Sono arrivate le volanti con la polstrada e la
squadra mobile. Il medico del 118 altro non ha potuto fare che constatare il
decesso. Daniele Montanaro sarebbe morto ancora sabato sera. Le immagini della
telecamera di sicurezza del distributore, visionate dalla polizia, mostrano
alle 22.30 circa di sabato le immagini della Golf che entra nell’area di
servizio e si ferma nel parcheggio. Il mezzo era sistemato bene nella zona di
sosta e l’automobilista, come detto, era seduto compostamente. Nessuno poteva
pensare che non fosse caduto in sonno profondo. «Càpita che qui si possano
fermare auto per qualche ora, che ci siano automobilisti che approfittino dei
parcheggi per riposarsi un po’», spiegavano ieri al distributore. Nulla,
dunque, poteva far pensare al peggio e non c’era neppure una siringa a rendere
chiaro l’accaduto. Daniele Montanaro è morto per arresto cardiocircolatorio: il suo cuore non ha retto all’impatto con
la droga e con l’alcol. All’interno dell’abitacolo gli agenti della volante
hanno trovato una bustina in plastica con tracce di sostanza stupefacente.
Secondo i primi accertamenti conteneva eroina: questa, dunque, la sostanza
assunta da Montanaro, anche se sono in corso ulteriori indagini per capire chi
abbia ceduto la bustina al giovane e che tipo di sostanza fosse dato che in un
primo momento si pensava alla cocaina. Ieri pomeriggio ai fratelli Massimiliano
e Alessio assieme al papà è spettato il drammatico rito del riconoscimento
della salma, alla camera mortuaria del cimitero. Daniele collaborava con l’impresa
edile familiare. I Montanaro sono originari di Lecce, dove tuttora Daniele
aveva la residenza; da 15 anni vivono in Trentino per lavoro. «Ogni tanto
tornava giù - spiegava ieri il fratello - trascorreva alcuni periodi in Puglia,
altri in Trentino. Nostra madre è rimasta a Lecce». Daniele, dunque lavorava
per l’impresa del papà con i fratelli Massimiliano e Alessio. Ieri, quando sono
stati raggiunti dalla drammatica notizia, erano al lavoro. «Vorrei che se ne
andasse in silenzio», mormora commosso il fratello Massimiliano, che abita a
Flavon assieme alla moglie. «Un ragazzo taciturno e solitario» spiegano in un
bar di Cles. Sul corpo di Daniele Montanaro verranno effettuati ulteriori
accertamenti sanitari prima del funerale.
IL TIRRENO
Donna
mette in trappola il molestatore Si è
fatta seguire in auto dall’uomo fino davanti al commissariato PIOMBINO. Una relazione sentimentale che va
avanti a strattoni, un’eccessiva
passione di lui per gli alcolici, una domenica sera di quasi autunno in una
città semivuota per ferie: questi gli ingredienti di una movimentata vicenda
che la notte scorsa si è conclusa al commissariato cittadino con un bello
spavento per lei e una denuncia per lui. Sono le
22,30 di domenica quando due auto si fermano proprio davanti al cancello del
commissariato in via Ferrer. Da una vettura scende un uomo in evidente stato di agitazione che si avvicina
all’altra auto tempestandola di pugni sul cofano e sul tetto; dentro alla
macchina c’è una donna. Un agente che vede la scena, esce subito in strada e
cerca di bloccare l’uomo infuriato; in quel momento la donna, terrorizzata, si
dà alla fuga. Mentre
altri poliziotti si danno da fare per far calmare l’uomo, altri rintracciano la
donna che ripresasi, racconta cosa era successo. Con l’uomo, un piombinese di
30 anni, lei (che di anni ne ha 38) intratteneva una saltuaria relazione
sentimentale. La sera di domenica, l’uomo
si è presentato alla donna in un grave stato di ubriachezza; il suo
comportamento, oltre che molesto, è stato anche violento, tanto da spaventare
la donna la quale è salita sulla propria auto cercando di allontanarsi.
L’uomo l’ha però seguita a bordo della sua macchina. È stato
a quel punto che la donna, mostrando freddezza e astuzia, ha lasciato che lui
la seguisse e dopo alcuni giri è arrivata davanti al commissariato dove ha
fermato la sua vettura e dove si è fermato anche il molestatore, e dove poi
sono intervenuti gli agenti. Per
lui, risultato alla guida con un tasso
alcolico di cinque volte superiore al consentito e forse anche sotto
l’effetto di stupefacenti, è scattata la denuncia.
IL SECOLO XIX
Si
accoltellano in pizzeria poi la rapina Campo Ligure Dopo la
pizza e qualche birra di troppo, i cinque clienti sono passati ai coltelli. Con
i quali hanno iniziato a colpirsi a vicenda, scatenando una rissa degna di un
film western. Una scazzottata che ha fatto fuggire terrorizzati gli altri
avventori del locale, una pizzeria di piazzale Marconi, a Campo Ligure. E dopo
la quale i cinque hanno pensato bene di rapinare i due titolari del ritrovo,
minacciandoli con i coltelli e una bottiglia di vetro rotta. Una scorribanda
conclusa intorno alla mezzanotte e mezza di domenica con l’arresto dei cinque.
Fermati dai carabinieri. «Erano
ubriachi, hanno distrutto il locale: noi ci siamo chiusi nel magazzino
perché avevamo paura che ci aggredissero. Venite presto». È l’allarme che la
padrona della pizzeria fa al 112. Le pattuglie arrivano nel ristorante di Campo
Ligure quando ormai dei violenti non c’è traccia. La porta-vetri dell’ingresso
è in frantumi. Macchie di sangue ricoprono buona parte del pavimento
all’interno e l’asfalto fuori del ritrovo, cocci sono sparsi ovunque. La donna e il marito raccontano ai militari
l’accaduto. I cinque mangiano assieme. Sono due uomini di 44 e 49 anni,
residenti a Campo Ligure. E un secondo gruppetto, composto da un portuale di 33
anni che abita a Pegli, un trentunenne pure lui pegliese e una ragazza di 21
anni che vive a Cornigliano. L’unica incensurata. La piccola comitiva cena. Il tempo passa e pure i boccali davanti ai
cinque. Finché la quantità di alcol non scalda gli animi. La compagnia inizia a litigare. A voce sempre
più alta volano insulti, mentre il resto della clientela inizia a preoccuparsi.
La coppia di gestori non riesce a capire il perché di tanta foga che i cinque
sono già passati alle mani. Nella sala prende forma una rissa in grande stile.
I clienti ancora nel locale si allontanano prima di rimanere coinvolti nella
baraonda. Dentro i partecipanti alla zuffa non sembrano cedere. I titolari
spaventati già pensano di chiamare i carabinieri, ma esitano. I quattro uomini impugnano dei coltelli, che
avevano con loro. Si feriscono, perdono sangue. Uno scontro all’arma bianca che
prosegue, serrato, fino a quando uno dei partecipanti afferra una bottiglia
vuota e la spacca sul bancone, dietro il quale sono rintanati i ristoratori.
«Dammi i soldi che hai in cassa», grida l’uomo, minacciando col vetro tagliente
la donna. I gestori scappano nel magazzino, nel retrobottega, e si chiudono a
chiave. Il gruppetto arraffa banconote e spiccioli e si dilegua. Una volta ricostruita la vicenda, i
carabinieri si mettono alla ricerca dei responsabili della devastazione. Il
quarantanovenne viene trovato nella sua abitazione: ha con sé il coltello
sporco di sangue, e la moglie gli sta medicando diversi tagli al braccio. Pure
il quarantaquattrenne è in casa. Entrambi vengono arrestati per rapina, rissa e
porto abusivo di coltello di genere proibito. I tre fuggitivi sono scappati su
una Fiat Punto bianca lungo la statale del Turchino. I militari li rintracciano
a Voltri. Anche per loro arresto con le stesse accuse. Nell’auto vengono
trovati altri coltelli sporchi di sangue. Marco
Fagandini
INTOSCANA.IT
Pontassieve,
un incontro su “I giovani e l’alcol” Il Club degli Alcolisti, con la collaborazione
del Servizio tossicodipendenze ASL zona sud-est ed il patrocinio del Comune di
Pontassieve organizza mercoledì 12 settembre alle ore 21,00 presso il circolo
Croce Azzurra di Sieci un incontro sul tema dell’uso di alcol da parte dei
giovani. Tale incontro fa parte del progetto “Salute e alcol: una rete per
sviluppare le risorse nei comuni del sud est fiorentino”. Le associazioni che
promuovono questo progetto sono associazioni di volontariato, senza scopo di
lucro, che si occupano del trattamento e della riabilitazione di persone con
problemi dovuti all’uso di alcol e delle loro famiglie e della prevenzione
nella comunità. Nella provincia di Firenze sono presenti 43 Club. In
particolare i Club degli Alcolisti in Trattamento (CAT) presenti nella Zona
Fiorentina Sud-Est sono 6 e coinvolgono nei loro programmi circa 50 famiglie.
TICINO ONLINE
Alcol ai
minorenni, la polizia grigionese è preoccupata In
un’indagine condotta dalla polizia cantonale a Coira sono risultati molti i
locali in cui i giovani hanno potuto tranquillamente ricevere alcolici. COIRA - A
Coira i giovani non hanno nessun problema a procurarsi bevande alcoliche,
sebbene la legge fissi a 16 anni l’età minima per acquistare birra e vino e a
18 anni quella per poter comprare superalcolici. Lo rivela un’indagine
della polizia cittadina condotta lo scorso venerdì, fra le 16 e le 23, presso
negozi, ristoranti, chioschi e spacci di distributori di benzina. In 18 dei 23 casi i ragazzi mandati alle casse
non si sono visti chiedere un documento, né a volte nemmeno l’età, indica oggi
la polizia. Questo sebbene il personale - come risultato in seguito - fosse
perfettamente al corrente delle disposizioni legali. Gli
esercizi interessati sono stati denunciati alla magistratura. Visto che i
controlli hanno dato risultati molto preoccupanti, saranno ripetuti anche in
futuro,
ha annunciato il comandante della polizia comunale Ueli Caluori.
LA SICILIA Siracusa
Ubriaco
in auto tra la folla Sortino. I Cc lo
fermano in tempo e lo denunciano. Ritirate numerose patenti Sortino. Un giovane sortinese, mentre erano in corso i festeggiamenti patronali,
e quindi in corso Umberto c’era tanta gente, alla guida della sua auto
percorreva la via senza curarsi della folla e dei limiti di transito. Bloccato
da una pattuglia di carabinieri, il giovane automobilista è stato portato in
caserma, anche perché erano evidenti i segni del suo stato di ebbrezza. Per misurare lo stato alcolico del sangue è
stato fatto intervenire il nucleo radiomobile di Augusta che ha in dotazione un
etilometro. L’esame ha dato un risultato record che, a detta degli stessi
esperti dell’Arma, non era stato mai registrato. Infatti il giovane presentava
il dato record di 3,40 grammi per litro: quasi sette volte superiore alla
soglia di tolleranza stabilita che è di 0,50. Fortunatamente l’intervento
dei carabinieri è stato effettuato in tempo. Il giovane è stato denunciato
all’autorità giudiziaria in stato di libertà. Sono state tante le patenti di guida che in
quest’ultimo fine settimana i carabinieri del centro ibleo hanno ritirato ad
automobilisti alla guida in stato di ebbrezza. I controlli dei militari
dell’Arma sono scattati nella zona del quartiere periferico California e in
centro. Quello della via principale di Sortino, il corso Umberto, è stato il
caso più eclatante. Quello che è accaduto nel centro ibleo è solo
uno dei tanti episodi in cui ogni giorno rimangono coinvolti giovani e meno
giovani al volante. In più occasioni si hanno queste situazioni, con
automobilisti che, sottoposti al test dell’etilometro, ai controlli delle forze
dell’ordine presentano un tasso alcolemico superiore alla norma. E la norma
risponde a precise necessità di tutela della salute individuale e collettiva. Nonostante
che gli spot televisivi invitino gli automobilisti a «metterci la testa» e non
mettersi alla guida dopo avere bevuto sostanze alcoliche, sono molti coloro i
quali non hanno recepito questo messaggio. E’ ormai certo che l’alcol è la causa
di oltre il 40% degli incidenti automobilistici. P. M.
IL GIORNALE DI VICENZA
CENTRO.
UBRIACO TRAVOLGE TUTTO Strike
sul plateatico Aveva tanto alcol in corpo da non essere
più in grado di controllare la sua auto. All’1,20 di sabato scorso un giovane
di Campese alla guida della sua Fiat Uno è piombato in via Vittorelli a
velocità elevata, sbandando e finendo contro la pedana del plateatico della
pasticceria-gelateria “Golosità”, esercizio posto al termine della via
all’angolo con piazza Garibaldi. La Uno
ha scaraventato pedana, tavolini e sedie contro due incolpevoli auto in sosta,
una Smart e una Mercedes danneggiandole. Fortuna ha voluto che, pur essendo la
notte tra venerdì e sabato, non ci fosse nessuno. In quei minuti, le due piazze
erano affollate di giovani. Sul posto sono giunti agenti della polizia
locali e del Commissariato di Bassano. Il giovane è stato sottoposto ad
alcoltest che è stato assai eloquente: il giovane aveva in tasso alcolico quasi
cinque volte superiore al limite massimo fissato dalla legge. CA.B.
IL GAZZETTINO (Rovigo)
Aveva
bevuto più di tre volte il ... Aveva
bevuto più di tre volte il limite consentito. D.Z., 25enne di Bevilacqua (*) in provincia di
Verona, è stato fermato dai carabinieri del Nucleo operativo Radiomobile mentre
stavano effettuando un servizio di controllo e prevenzione sul territorio.
All’altezza di Bergantino, la pattuglia ha intercettato una Seat Ibiza guidata
dal giovane veronese che stava probabilmente tornando a casa dopo un sabato
sera trascorso all’insegna del divertimento in qualche locale notturno e
dell’eccesso. Verso le 6 del mattino il ragazzo aveva accumulato un tasso
alcolico pari a tre volte il limite ed è stato denunciato all’autorità
giudiziaria. Immediato il ritiro della patente e il sequestro dell’auto. (*) Nota: non la faccio neanche, battuta:
troppo facile.
LA PROVINCIA DI COMO
Controlli
automatici per chi guida ubriaco L’uggiatese
Tersilio Quadranti ha brevettato il congegno «L’etilometro
scatta passando ai posti di blocco o ai caselli» UGGIATE TREVANO Ridurre gli incidenti causati
da mezzi condotti da conducenti ubriachi. È questo l’obiettivo di Tersilio
Quadranti, artigiano nel settore automobilistico ormai in età di pensione, che
ha ideato un dispositivo «per segnalare automaticamente a un posto di controllo
fisso o mobile il valore del tasso alcolico superiore alla norma per il
conducente di un veicolo in movimento». Dispositivo che ha depositato alla
Camera di commercio di Como per l’esclusività del brevetto. «La guida in stato
di ebbrezza ? spiega Quadranti - ha causato numerose sciagure stradali, tra
queste anche quella del Gottardo, e in autostrada. Il mio dispositivo è in
grado di segnalare a un posto di controllo fisso o mobile se nel sangue del
conducente del mezzo in movimento c’è un tasso alcolico superiore al limite
consentito. Nel caso verrà fermato prima dell’attraversamento del traforo
alpino o dell’ingresso in autostrada». Il congegno brevettato da Tersilio
Quadranti manda un segnale ai posti di blocco delle forze dell’ordine. È in
grado, ad esempio, di scoprire il tasso alcolico presente nel sangue dei
conducenti dei tir in transito dalla dogana di Chiasso. Segnalando anche se il
conducente si è sottoposto autonomamente all’esame: in questo caso potrà essere
facilmente individuato e, se ritenuto opportuno, fermato per le verifiche
tradizionali. «Sul tir si dovrà installare questo dispositivo che - aggiunge
Quadranti - abbinato a un sensore (nel quale il conducente dovrà soffiare)
invierà i dati rilevati da una centralina elettronica installata nell’abitacolo
del mezzo. La centralina selezionerà in base al dato raccolto: se il tasso
risulta negativo invia un segnale al palo ponte radio, se invece risulta
positivo il segnale arriverà al posto di controllo della polizia, con l’invio
dei dati identificativi del tir, per procedere al fermo del mezzo e constatare
lo stato di salute del conducente. Questa operazione è valida anche per i
conducenti che non hanno voluto soffiare nel sensore». Quadranti ha inviato la
documentazione al direttore del Dipartimento delle Istituzioni di Bellinzona,
Luigi Pedrazzini precisando che si tratta «di un’informazione all’autorità
competente per una maggiore sicurezza stradale, applicabile alle varie vie di
comunicazione. Da ritenerla, nel caso non venga tenuta in considerazione, carta
straccia anche se è coperta da brevetto». Il capo della polizia stradale del
Canton Ticino, tenente Marco Guscio, rispondeva affermando che «pur trattandosi
di un’iniziativa onorevole, le attuali disposizioni legali e finanziarie non ci
permettono di entrare in merito». Entrando nel dettaglio Tersilio Quadranti
spiega «che il dispositivo collegato alla chiave si attiva con l’avviamento del
motore e si disattiva con lo spegnimento dello stesso. Nel caso il conducente si dimentichi di soffiare nel sensore, la
centralina emette un segnale di allarme. Al casello dell’autostrada il posto di
controllo sarà sostituito dalla sbarra che ricevuto il segnale di allarme dal
palo ponte radio si abbasserà vietando l’ingresso del veicolo in autostrada».
Tersilio Quadranti non è nuovo a questi tipi di invenzioni ne ha create altre
che gli hanno procurato vari riconoscimenti sia in campo nazionale che
internazionale. Grazie a queste sue invenzioni il suo curriculum si è
ulteriormente arricchito: è stato premiato ai saloni internazionali delle
invenzioni e tecnologie innovative di Ginevra e Bruxelles; ha ricevuto ampi
riconoscimenti dal ministre de l’education nationale le ministre Bertoville e
la medaglia d’oro dal Comune de Saint Josse Ten-Nood; ancora è stato premiato
con medaglia d’oro di vermeil e d’argento al Bruxelles Eureka e medaglia d’oro
e d’argento al tredicesimo salone di Ginevra. Fortunato
Raschellà
COMUNE DI BRESCIA
Incontro
pubblico sul tema “ALCOOL e STRADA” Sala Piamarta – Via S. Faustino Lunedì
17 settembre 2007 ore 17 Programma Ore
17.00 - Presentazione dei lavori e saluto ai partecipanti Dr. Ettore Brunelli – Assessore Ambiente e
Mobilità Dionigi Guindani – Assessore alla Polizia
Locale Ore
17.15 – Il monitoraggio degli incidenti: il caso di Brescia Ing. Stefano Sbardella – Responsabile Servizio
Mobilità e pianificazione Comune di Brescia Ore
17.30 - Le novità legislative e le azioni della Polizia Locale Dr.ssa Elsa Boemi – Comandante Polizia Locale Comm.rio Agg.to Sergio Gelmini – Responsabile
Infortunistica stradale Ore
18.00 – Le strade, l’alcool, la droga ed il 118 Prof. Paolo Marzollo – Direttore Dipartimento
Emergenza Accettazione Spedali Civili Ore
18.15 – I problemi alcool correlati nella comunità Dr. Ferdinando Brandi – Operatore della salute
– Club degli alcolisti in trattamento. (*) Ore
18.30 – Ed ora che fare? Spunti dall’etica Dr.ssa Daniela Corioni – Operatore della
salute – Club degli alcolisti in trattamento (*) Modera il dibattito il Dr. Gianluca Gallinari
del Giornale di Brescia (*) Nota: sia Daniela che Ferdinando sono da
tempo “abbonati” a questa rassegna stampa
BORSA ITALIANA
Russia:
40mila morti per alcol Viceministro
dell’Interno: 10mila vittime per droga (ANSA) - MOSCA, 11 SET - Ogni anno in Russia
muoiono circa 50 mila persone, di cui almeno 40 mila per alcolismo ed altre
diecimila per droga. Il vice ministro dell’Interno, Cekalin, ha riferito alla
Duma, il ramo basso del parlamento russo, che "il consumo pro capite di
alcol in Russia supera del 100% il limite stabilito come critico
dall’Oms". Inoltre, ha aggiunto, "il livello di alcolismo tra le
donne e’ raddoppiato in 30 anni. Scesa a 14 anni l’eta’ media in cui i
minorenni iniziano a bere". (*) (*) Nota: allora in Italia i bambini iniziano
prima. Il limite stabilito come “critico” dall’OMS è
6 litri/anno pro capite.
TRENTINO
Laura
Caldiroli solidale con l’assessore dimissionario «Manzana,
ci mancherai» ROVERETO. Le dimissioni dell’assessore Manzana
hanno innescato critiche e polemiche. Laura Caldiroli vuole esprimergli la sua
piena stima e solidarietà. «Non mi
intendo tanto di politica - scrive - però vorrei dire la mia su questo
assessore su cui si sono spese parole tutt’altro che positive. Perché, anche in
questo caso, è più facile vedere un lato della medaglia piuttosto che la
medaglia intera. Nella
mia esperienza, ho sempre visto durante i colloqui con lui una persona che ha
saputo spendersi per i giovani della Città e i loro problemi. Tante critiche le
ha avute da alcuni degli stessi giovani, ma credo che non sapremo mai quanti giovani ed educatori hanno apprezzato
il suo stile. Il merito di Manzana è quello di aver
insistito tanto sulle problematiche giovanili affinché, finalmente, la Città ne
prendesse consapevolezza. Nel suo modo di fare ho visto proprio il desiderio e
la voglia di impegnarsi al massimo. Nel suo ruolo non ha cercato solo di
aumentare le strutture, le occasioni d’incontro e le esperienze rivolte ai
giovani, ma, cosa per me molto positiva, ha cercato di andare oltre imbastendo
progetti educativi di lungo periodo. Resto
fuori dal mondo della politica che spesso risulta un mistero. Mi dispiace solo
che Rovereto abbia perso una persona di così grande valore di cui certamente
sentiremo la mancanza. E in mezzo a
tante critiche, facendomi portavoce di altre persone che l’hanno apprezzato
vorrei ringraziarlo».
CORRIERE ADRIATICO
Degustazioni
alla festa del vino di Ortezzano Fino a
giovedì “Per Bacco” ORTEZZANO – La passione per il buon vino non
si spegne mai ad Ortezzano, fino a giovedì 13 settembre degustazione di alta
qualità con il programma “Per…Bacco”. La 14^ edizione della Festa del Vino,
continua a promuovere i prodotti della nostra terra anche nei giorni
infrasettimanali con degustazione di prodotti tipici accompagnati da vini di
qualità con l’iniziativa “Per…Bacco”, che sarà in funzione fino a giovedì dalle
ore 20 in poi in piazza. Intanto continua
a far parlare di sé il convegno di sabato a cui erano presenti molte
personalità tra cui il sen. Amedeo Ciccanti e Natale Frega, preside della
facoltà di Agraria della Politecnica delle Marche. (*) (*) Nota: in questi anni ne abbiamo lette
tante, di stranezze (le chiamo così per buona educazione), con uomini di
scienza che sono andati a cercare infinitesimali particelle (benefiche)
nell’uva, dimenticando la ben più cospicua presenza (tossica) dell’alcol nel
vino. Il nome di questo signore, mi richiama una
delle migliori, veramente straordinaria: riuscire a sostenere l’utilità del
consumo di vino per prevenire problemi epatici!!! Vi copio questo articolo-capolavoro di quasi
tre anni fa, che ricordo sempre con tanto affetto, ma senza nostalgia.
Mercoledì, 12 Settembre 2007
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