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Notizie brevi 13/09/2007

I cittadini europei “sono schiavi” dell’automobile

Secondo un’indagine Eurobarometro l’81% degli intervistati possiede una vettura e per il 51% è il mezzo di trasporto principale

foto Coraggio - atchivio Asaps

(ASAPS)Anche se l’automobile privata rimane il principale mezzo di trasporto, i cittadini Ue sono ben consapevoli del suo impatto sull’ambiente e sul traffico. Lo attesta un’indagine di opinione condotta da Eurobarometro, in cui si evidenzia come la maggior parte degli europei è a favore di misure che promuovano l’utilizzo dei trasporti pubblici per incoraggiare una mobilità più sostenibile. Il sondaggio ha coinvolto i 27 Stati membri dell’Unione europea su un campione scelto a caso di circa 26mila persone e ha affrontato questioni relative alla politica dei trasporti dell’Ue, tra cui la mobilità urbana, l’ambiente, il traffico, la sicurezza aerea e i diritti dei passeggeri aerei. Lo studio conferma come il trasporto motorizzato privato predomini nell’Unione europea. L’81% dei cittadini Ue possiede un’automobile nel proprio nucleo familiare. La maggioranza dei cittadini (51%) indica l’automobile come il principale mezzo di trasporto, seguita dai mezzi pubblici (21%), dagli spostamenti a piedi (15%) e dalla motocicletta (2%). Gli europei lo sanno: i miglioramenti del trasporto pubblico, orari (29%) e maggiori collegamenti verso destinazioni abituali (28%), potrebbero incoraggiare quanti utilizzano principalmente l’automobile per gli spostamenti quotidiani ad usarla meno frequentemente. Tuttavia, una percentuale significativa (22%) di automobilisti dichiara che in nessun caso sarebbe disposto a diminuire l’uso dell’automobile. La stragrande maggioranza dei cittadini Ue (78%) è del parere che il tipo di veicolo e il modo in cui viene utilizzato abbiano un impatto importante sull’ambiente. Per il 35% il miglior mezzo per invertire il trend di crescita delle emissioni di anidride carbonica (CO2), dovute al trasporto stradale, sarebbe permettere solo la vendita di veicoli meno inquinanti. Per il 30%, invece, il metodo più efficace consisterebbe nell’incoraggiare, soprattutto tramite agevolazioni fiscali, l’acquisto di veicoli a ridotto consumo di carburante. Alla domanda sul metodo da essi utilizzato nel corso dell’ultimo anno per risparmiare carburante, più della metà ha risposto di aver modificato il proprio stile di guida (57%) o di essersi spostato maggiormente a piedi o in bicicletta (56%). E’ invece inferiore la percentuale di persone che ha scelto i trasporti pubblici (26%) o sono passati ad un’automobile a ridotto consumo di carburante (25%), mentre il 16% non ha utilizzato nessuno dei metodi proposti nel questionario e il 4% ha utilizzato tutti i metodi citati. Secondo il 36% dei cittadini Ue, il metodo migliore per incoraggiare l’utilizzo di biocarburanti è quello renderli meno costosi tramite agevolazioni fiscali. Seguono, con il 32% di favorevoli, misure miranti a imporre ai costruttori la produzione di automobili a biocarburante. Tre cittadini Ue su quattro (74%) sono ben consapevoli che il tipo di automobile e il modo in cui sono utilizzate hanno un’influenza importante sulla situazione del traffico nel loro ambiente immediato. La stragrande maggioranza (90%) ritiene che la situazione del traffico nella loro area dovrebbe essere migliorata tramite un adeguato sistema di trasporti pubblici (49%), l’introduzione di restrizioni all’accesso al centro città (17%), limiti di velocità (17%) o pedaggi (5%). Una esigua maggioranza è disposta a pagare di più per utilizzare mezzi di trasporto meno inquinanti (54%). Tuttavia, il 60% dei cittadini dell’Unione non condivide l’affermazione che tutti gli utenti della strada dovrebbero pagare un pedaggio per compensare la congestione e i danni ambientali, mentre il 35% si dichiara d’accordo. (ASAPS)

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Giovedì, 13 Settembre 2007
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