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Rassegna stampa Alcol e guida del 13 settembre 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

In fondo alla rassegna potete trovare la risoluzione del Parlamento europeo sulla strategia comunitaria per ridurre i danni derivanti dal consumo di alcol
Ringraziamo Anna Boldo per averci fornito il testo


SESTOPOTERE

PARLAMENTO UE, ZERO ALCOL PER I NEOPATENTATI
Bruxelles - 13 settembre 2007 - Tasso alcolimetrico pari a zero per i neopatentati. Lo ha deciso l’Assemblea plenaria del Parlamento europeo, unitamente ad altre misure finalizzate a ridurre l’incidentalità stradale nell’Unione europea.
Innanzi tutto sanzioni più severe per chi guida ubriaco. Il Parlamento Ue sollecita, in primo luogo, l’attuazione di misure volte a prevenire il consumo di alcool da parte di minori, donne in gravidanza e guidatori e propone limiti severi al consumo di alcool per i giovani e tasso zero per i neopatentati.
Tenuto conto del fatto che ogni anno nell’Unione europea sono 17.000 le vittime di incidenti causati dal consumo di alcool, il testo approvato chiede controlli più restrittivi ed un inasprimento delle sanzioni, come il prolungamento del ritiro della patente di guida.
Il Parlamento ha invitato poi la Commissione europea a intraprendere, entro la fine dell’anno, uno studio comparato sull’impatto e l’efficacia delle campagne di informazione attuate dagli Stati membri per ridurre il consumo pericoloso di alcool.


IL TIRRENO

GIOVEDÌ, 13 SETTEMBRE 2007
«Pronto al referendum sulla September» 

Possl, storico organizzatore della festa della birra: esagerate le accuse del Sap, diamo voce ai cittadini 
CARRARA. «Quello che per me conta veramente non sono le polemiche, ma il consenso che ci ha sempre dimostrato il nostro pubblico. Ma, se la maggior parte dei carraresi lo vorranno veramente, io sono anche disposto a far cessare la September Fest». È con queste parole che Werner Possl, storico organizzatore della Festa della birra, conclusasi sabato scorso, ribatte alle dure critiche mosse contro la sua manifestazione dal Sap, il sindacato autonomo di polizia che, in una richiesta ufficiale inoltrata a sindaco, prefetto e questore, è arrivato a richiedere l’abolizione della Festa, definita “troppo disagevole e pericolosa” a causa dell’eccessivo consumo di alcool e degli atti di vandalismo derivanti, annunciando anche la volontà di promuovere una petizione.
«Nei prossimi giorni mi riservo di rispondere in modo più approfondito e specifico alle accuse mossemi dai signori del sindacato di polizia Sap -afferma Possl - ma vorrei comunque anticipare una cosa. L’unica autorità ad avere il potere di sospendere o abolire un appuntamento come la la September Fest è il Comune di Carrara. Se davvero tra la popolazione è presente tutto questo malcontento, cosa sulla quale nutro forti dubbi, sarebbe opportuno promuovere un referendum per stabilire se la maggior parte dei cittadini carraresi è favorevole al proseguimento della manifestazione oppure no. Nel caso dovesse prevalere la linea del no, io, nel rispetto della democrazia, sarei disposto a farmi da parte e a non organizzare più la Festa della birra».
Possl ha voluto anche smentire l’accusa secondo la quale durante la Festa, in totale violazione delle leggi, sarebbero stati venduti alcolici a minorenni. «Durante i 14 giorni della manifestazione - ha detto - non ho visto minorenni bere birra. Il nostro pubblico era composto prevalentemente da adulti. Anche l’allarme lanciato sotto il profilo della sicurezza mi pare eccessivo. A seguito di alcuni episodi di teppismo il sindaco ci ha imposto di allestire a nostre spese un gruppo di vigilantes ed è quel che abbiamo fatto subito. All’interno della Festa, infatti, non ci sono stati particolari problemi di ordine pubblico. E’ chiaro che però non possiamo rispondere anche di ciò che avviene fuori dei cancelli, quando lo spettacolo è terminato». (*)
Dal punto vista degli incassi e del successo di pubblico il patron della September Fest, pur evidenziando un leggero calo rispetto allo scorso anno, si è detto soddisfatto di questa 31ª edizione dell’evento. «Anche questa volta - ha fatto notare - il pubblico non ha mancato di attestarci tutto il suo gradimento ed affetto. La quantità di birra consumata si aggira intorno agli 82 mila litri, mentre i partecipanti sono stati circa 130 mila. Gli incassi sono stati di poco inferiori ad un milione di euro. Rispetto allo scorso anno abbiamo dovuto aumentare il prezzo della birra di 50 centesimi in più a litro. Questo a causa delle spese dovute al rinnovo di palco, birreria e cucina. Certo, l’edizione dello scorso anno, essendo quella del giubileo, ha fatto registrare maggior successo, con 10 mila partecipanti in più, ma ci riteniamo ugualmente molto soddisfatti e, al di la di tutte queste polemiche, speriamo di poter continuare a far divertire il pubblico italiano ancora molto a lungo».
David Chiappuella 
(*) Nota: la pericolosità dei comportamenti delle persone sotto effetto di alcolici si esaurisce quando viene smaltito l’alcol, non quando escono dal cancello di chi ha dato loro da bere. Lo stesso dovrebbe essere per la responsabilità di chi somministra alcolici. Secondo la Corte di Cassazione, (sentenza 45484 del 24/11/2004), i baristi sono responsabili del comportamento dei loro clienti anche fuori dal loro esercizio pubblico.


IL GAZZETTINO (Treviso)

RIESE Sarà attivo nel week end 

Gli ubriachi rincaseranno col pulmino del Comune 

Rientro sicuro per chi "eccede" alla sagra

(g.z.) Hai bevuto un po’ di più alla sagra paesana? Non ti fidi di rincasare in auto? Nessun problema, ci pensa il Comune con un pulmino a disposizione per chi è.un po’ alticcio. L’iniziativa potrebbe far storcere il naso a qualche benpensante o prestarsi ad errate interpretazioni, invece è stata pensata ed organizzata dal Comune e soprattutto dal neonato assessorato alla Sicurezza, solo ed esclusivamente per dare più tranquillità e sicurezza al cittadini che in questi giorni frequentano la sagra paesana in corso di svolgimento a Riese Pio X. In pratica il Comune di Riese-Assessorato alla Sicurezza ha predisposto una serie di iniziative durante la sagra paesana di San Matteo per sensibilizzare l’opinione pubblica verso il problema della sicurezza stradale. Ci sarà infatti, all’interno del capannone della sagra, grazie all’interessamento del consigliere provinciale Dina Baggio, uno stand della provincia di Treviso con materiale inerente proprio la sicurezza stradale. Inoltre il Comune ha predisposto la presenza nei due fine settimana di festa di un pulmino di nove posti. Questo mezzo ha un duplice utilizzo. Da una parte trasporterà i portatori di handicap del Comune che desiderano partecipare alla sagra. Inoltre avrà il compito, sicuramente nuovo, di accompagnare a casa quei cittadini di Riese che magari per aver fatto un po’ più di baldoria preferiscono lasciare l’auto in parcheggio. Questo servizio sarà predisposto nei fine settimana con tre turni di chiamata: 22,30, 23,30 e 0,30.

Inoltre la sagra di Riese recependo da subito un’ordinanza regionale dall’1 non somministrerà più alcolici.


IL GAZZETTINO (Padova)

Sabato scorso al Naviglio su 121 ragazzi che si sono sottoposti alla prova dell’etilometro più della metà è risultato oltre il limite di legge 

Troppo alcol, linea dura con chi si ubriaca

Per l’assessore Sinigaglia gli interventi di prevenzione non bastano. E annuncia controlli a sorpresa e sanzioni

Non più solo controlli preventivi, ma anche sanzioni. Ad annunciarlo è il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali, Claudio Sinigaglia, ovvero colui che l’alcol-test, a scopo preventivo-educativo l’ha portato lungo le rive del Piovego, tra i gazebo dello spritz. I risultati dell’ultima verifica effettuata, dopo settimane di polemiche sulla gestione del "Naviglio", sembra siano proprio stati la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Lo scorso sabato notte infatti su 121 ragazzi che si sono sottoposti al test dell’etilometro 66 sono risultati essere sopra il limite dello 0,5 per cento di alcol nel sangue previsto dalla legge. Per l’assessore troppo.

«Ci vuole una chiara inversione di rotta - ripete sconsolato Claudio Sinigaglia -, perché così non si può più andare avanti. Con le forze dell’ordine concorderemo controlli a sorpresa al "Naviglio" e nelle zone adiacenti come la stazione ferroviaria, la fiera, il Portello. La prevenzione non basta, bisogna sanzionare chi dopo aver bevuto si mette alla guida». (*)

«E poi mi impegnerò in prima persona - continua il vice sindaco - per proibire le campagne praticate dai baristi che vendono due spritz ad 1 euro e mezzo. Ma come si fa? Così si avvelenano i ragazzi solo per un tornaconto economico. Basta. È ora di smetterla, perché quello che si sta verificando è un fenomeno di degrado della coscienza giovanile. Abbiamo quindi bisogno dell’aiuto da parte di tutti: dai baristi alle associazioni di categoria». (**)

Ricordiamo al vice sindaco che qualche settimana fa il presidente della provincia, Vittorio Casarin, aveva auspicato l’apertura di un tavolo tecnico per cercare di arginare e risolvere il problema-spritz. «Di tavoli tecnici ne abbiamo fatti tanti, forse anche troppi - è la secca replica di Claudio Sinigaglia -. Ora servono i fatti, non le parole».

E il vice sindaco mette sul tavolo i dati di quella che sembra essere la nuova moda che imperversa tra i giovanissimi, tra gli 11 e i 18 anni, ovvero il "binge drinking": bere per ubriacarsi cinque drink di seguito. In Italia è un comportamento seguito dal 5,2 per cento dei ragazzi. In Veneto dal 10,1 per cento, praticamente il doppio rispetto alla media nazionale. E sempre rimanendo in tema di spritz ad intervenire questa volta è l’assessore alla Mobilità e al Verde pubblico, Ivo Rossi, che precisa: «Nell’area di Brusegana, ovvero lungo il Bacchiglione, la volontà di creare un nuovo spazio per lo spritz non è mai esistita. Semmai il target sono le famiglie e l’idea è quella di realizzare una sorta di "salotto estivo" per loro, non certo un luogo dell’ubriacatura». (***)

Infine un’ulteriore precisazione. «Il signor Federico Contin - conclude Ivo Rossi - non c’entra assolutamente nulla con le iniziative previste nell’area».

Matteo Bernardini

(*) Nota: dopo anni di discussioni, comitati, consigli comunali aperti, esperti del settore (baristi, enologi e sommelier), per prevenire gli incidenti stradali si è deciso di applicare il codice della strada. Come han fatto a non pensarci prima!

Ai tempi di “mucca pazza” si svolse a Torino un importante convegno nazionale di veterinaria, la conclusione fu: (testualmente) “i bovini sono vegetariani e devono nutrirsi prevalentemente di foraggio).

(**) Nota: coerentemente con la scelta di sanzionare chi si mette alla guida in stato di ebbrezza, si dovrebbe sanzionare chi somministra da bere oltre il consentito ed ai minori di sedici anni.

 

(***) Nota: i luoghi dell’ubriacatura sono quelli dove si somministrano alcolici.


IL GAZZETTINO (Udine)


ALTO FRIULI Alcol e incidenti domestici: sono queste le cause di morte evitabili 

Ubriachi alla guida 

È capitato al 44% degli intervistati: lo dice un’indagine sanitaria

Gemona - Alcol e incidenti domestici, oltre che malattie cardiovascolari, tra le cause dell’aumento della "mortalità evitabile" nel territorio montano in cui ricade l’Azienda sanitaria Alto Friuli. E proprio dalla recente indagine "Passi" (Progressi nelle aziende sanitarie per la salute in Italia), realizzata dal Dipartimento di Prevenzione dell’azienda su commissione del Ministero alla Sanità, emergono gli stili di vita dei residenti in Alto Friuli: «La mortalità evitabile, ovvero la media di vite perse sotto i 75 anni - spiega Andrea Iob, referente dell’indagine - nel nostro territorio è fra le più alte d’Italia, per questo motivo abbiamo svolto un’indagine in proposito, e per la prima volta abbiamo dei dati dettagliati sugli stili di vita dei nostri utenti. Per realizzare l’indagine, sono state fatte interviste telefoniche a un campione di 200 persone tra i 18 e i 69 anni». Se molta attenzione dei sanitari è posta oggi sull’insorgere di malattie cardiovascolari (ogni anno il 20% dei decessi è causato da queste ultime), non da meno lo è sull’uso dell’alcol: il 36,5% degli intervistati ha fatto sapere di avere abitudini di consumo considerabili a rischio. Allo stesso tempo, in tema di sicurezza stradale, il 44% ha invece dichiarato di aver guidato in stato di ebbrezza nel mese precedente alla data dell’intervista: il 24%, addirittura, di essere stato trasportato, da chi guidava in stato di ebbrezza.Attenzione rivolta anche allo svolgimento della vita domestica: secondo i dati raccolti, il 13% degli intervistati ha riferito di aver subito un infortunio domestico, anche se di lieve entità, nell’ultimo anno. Dall’altro lato, il 56% ha invece fatto sapere di ritenere molto bassa la percezione del rischio infortunistico in ambito domestico. «In termini di infortuni domestici - spiega Iob - riteniamo che i nostri operatori sanitari che entrano in contatto diretto con le persone, possano dare delle indicazioni su quali possano essere le abitudini migliori per mantenere alto il livello di sicurezza in casa». L’indagine ha pure posto l’attenzione sui problemi che riguardano i tumori al colon retto: secondo i dati, solo il 23% degli ultracinquantenni riferisce di aver eseguito almeno una volta un test a scopo preventivo. Solo il 9% ha effettuato un accertamento negli ultimi due anni. «Sulla disponibilità di controlli in quel senso - spiega ancora Iob - ci sarà un impegno dell’azienda nei prossimi mesi. Rispetto all’indagine, visti i buoni risultati che abbiamo ottenuto, essa continuerà in modo continuo, con 25 interviste al mese: in questo modo, potremo disporre non solo di un rapporto, ma anche di dati che ci indichino i trend della salute in alto Friuli». I dati raccolti, saranno distribuiti alle famiglie nelle prossime settimane.

Piero Cargnelutti


CORRIERE ADRIATICO

Un uomo che aveva a carico altri due episodi si è visto sospendere la patente a tempo indeterminato Luzi: “Ogni volta che ci saranno i presupposti, agiremo in questo modo” La nuova linea è stata annunciata dal procuratore della Repubblica

Ubriachi, tolleranza zero

ANCONA - Tolleranza zero contro gli ubriachi alla guida. C’è un vuoto legislativo che rischia di ingoiare la sicurezza in strada, e che la procura cerca di coprire sollecitando il prefetto e facendo perno su una sentenza innovativa del tribunale del Riesame che in questi giorni ha rigettato l’istanza di un legale per la revoca del sequestro della patente a un suo assistito. La vicenda giudiziaria inizia nel luglio scorso quando un quarantenne di Senigallia viene sorpreso a un controllo con un tasso di alcol troppo elevato nel sangue: 1,10 per il test, ben più in là del nuovo limite consentito di 0,50.

Scatta il provvedimento del prefetto che gli ritira la patente per 25 giorni e trasmette gli atti alla procura. Il magistrato apre il fascicolo e ritiene troppo blanda la sospensione del permesso di guida per uno che nel 2002 un’altra volta è incappato in una segnalazione per guida in stato di ebbrezza, e nel 1989 è stato condannato per omicidio colposo per violazione del codice della strada. Il pm Mariangela Farneti chiede al Gip Francesca Grassi il sequestro penale permanente della patente, motivandolo con il pericolo della reiterazione del reato. Il giudice ha accolto il congelamento sine die, ritenendo i 25 giorni sono un periodo di tempo troppo esiguo per garantire la collettività. La pensa in questo modo anche il Tribunale del Riesame, che ha respinto la richiesta della parte di evitare l’impedimento a tempo indeterminato a mettersi al volante. Un provvedimento contro il quale il legale, l’avvocato Domenico Liso, farà ricorso in Cassazione evidenziando, tra l’altro, “un’invasione di campo dell’autorità giudiziaria, perché la legge specifica che il provvedimento cautelare può essere adottato solo dall’autorità amministrativa”. L’atto, definito “anomalo” dagli addetti ai lavori, serve invece alla procura come un importante precedente. “Ogni volta che ci sono i presupposti agiremo in questo modo”, avverte il procuratore della Repubblica Vincenzo Luzi, convinto della necessità di utilizzare il pugno di ferro per arginare i pericoli che corrono sulle strade. Il rischio è dietro l’angolo, compagno di viaggio di automobilisti con la mente e i riflessi annebbiati uno stato psicofisico alterato. Perché ha bevuto. O magari ha appena assunto metadone al Sert, e poi si rimette alla guida. E nel caso fosse fermato sarebbe impossibile segnalarlo alla Motorizzazione per avviare le procedura di verificare dell’idoneità a guidare a causa della privacy. “E’ un problema normativo, serve maggior coordinamento bisogna intervenire sulla legge”, è l’auspicio della procuratore. Che intanto però utilizza ogni strumento utile per evitare di mettere in pericolo vite innocenti.

E. C


AUDIONEWS.IT

Guida ubriaco. Uccide un motociclista

Giovedì 13 settembre - Ancora un incidente provocato da un ubriaco, questa volta nella frazione Talloria di Diano d’Alba, nel cuneese. Vittima ieri sera un motociclista 18enne, investito da un’auto che ha sbandato. L’uomo, al quale è stata ritirata la patente, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza.


IL TIRRENO

GIOVEDÌ, 13 SETTEMBRE 2007
Fuggito dopo uno scontro, sospesa anche la patente 
Pirata della strada e ubriaco operaio patteggia un anno 
MONTECATINI. Ha patteggiato un anno con la condizionale e per due avrà la patente sospesa, Rinaldo Ruffo Bonaldi, 38 anni, operaio di Massa Cozzile, arrestato per omissione di soccorso e lesioni personali dopo aver investito un 27enne in scooter ed essere fuggito dal luogo dell’incidente.
L’operaio è stato giudicato in tribunale a Pistoia con rito direttissimo dopo il fermo di polizia giudiziaria operato dai carabinieri del nucleo radiomobile qualche ora dopo l’episodio avvenuto in via Marconi a Pieve a Nievole intorno alle 2 di notte.
Bonaldi era alla guida della sua Bmw quando ha investito il giovane scooterista. Nell’impatto un fanale anteriore della macchina e un pezzo del paraurti erano rimasti sull’asfalto.
Elementi utili per risalire al pirata della strada da mettere insieme alle preziose testimonianze raccolte dai militari tra chi aveva assistito alla scena.
I carabinieri sono andati a casa dell’operaio e hanno visto l’auto ammaccata nei punti corrispondenti ai rottami trovati in strada. L’uomo è stato poi sottoposto al test dell’etilometro ed è risultato essere positivo con un valore di oltre 2 grammi di alcol per litro quando il limite massimo è di 0,5 grammi per litro. Non solo.
Dal luglio scorso aveva la patente sospesa. Dopo la lettura della sentenza Bonaldi è stato rimesso in libertà. L’auto sarà dissequestrata, ma il proprietario senza patente per due anni la terrà in garage.
P.B. 


IL GAZZETTINO (Venezia)

Sbronzo di primo mattino al volante ...
Giovedì, 13 Settembre 2007 - Sbronzo di primo mattino al volante di una Renault 9 semina il panico in centro a Mestre. Fugge dopo aver investito una donna sulle strisce pedonali davanti all’ospedale civile di Mestre, inseguito dalle volanti e dai vigili urbani è bloccato in via Cavallotti di fronte alla Cesare Battisti, una scuola elementare con annesso asilo. Valeriu Alovici, moldavo di 38 anni, clandestino, finisce arrestato per omissione di soccorso e per resistenza a pubblico ufficiale. Sottoposto al test con l’etilometro, risulterà positivo con una percentuale di alcol quattro volte superiore al tasso consentito. Falsa anche la patente di cui è in possesso. Sono le 7.30 di ieri quando alla sala operativa del 113 giungono diverse segnalazioni circa una macchina che procede a zigzag lungo via Terraglio: «Abbiamo l’impressione che il conducente sia ubriaco perché continua a sbandare e rientrare». Scattano le ricerche e le pantere della polizia si mettono sulla scia dell’auto verso via Circonvallazione. È l’ora di punta con il traffico di chi reca al posto di lavoro. Pure i marciapiedi sono affollati anche da genitori che accompagnano i figlioletti a scuola. Quando la polizia arriva nei pressi dell’Umberto I sul passaggio pedonale regolato dal semaforo, proprio all’ingresso del nosocomio vede un assembramento di persone: a terra una cinquantenne con una vistosa ferita alla gamba. «L’hanno tirata sotto e poi sono scappati via senza minimamente preoccuparsi di quello che hanno fatto. Sono due criminali Li dovete prendere. Hanno imboccato via Piave. Fate presto». La gente è inferocita. La fuga del pirata della strada termina poco dopo, in via Cavallotti, una laterale di via Piave. Il trambusto è tanto anche perché la Renault viene bloccata accanto alla Cesare Battisti, poco prima delle otto, mentre i bimbi stanno per entrare in classe. L’automobilista scende dall’auto in visibile stato di ebbrezza e ingaggia persino una colluttazione con gli agenti. A bordo ci sono altre due persone: una ragazza di 26 anni M.S. e un ragazzo coetaneo D.G, entrambi moldavi, entrambi irregolari, la prima già arrestata a Bologna e colpita da un decreto di espulsione emesso dalla questura felsinea, il secondo incappato solo ieri nelle maglie della giustizia. Da quanto accertato i tre moldavi risultano domiciliati a Trevignano in provincia di Treviso. Con la loro auto, posta sotto sequestro, hanno superato il veicolo che li precedeva e che si era fermato al rosso per consentire l’attraversamento dei pedoni, travolgendo quindi un’infermiera del reparto di otorinolaringoiatria che stava entrando in servizio e che può davvero considerarsi miracolata. Trasportata al vicino pronto soccorso le è stata riscontrata la frattura del malleolo sinistro: guarirà in venti giorni. Nel pomeriggio ha sporto querela per lesioni.
Monica Andolfatto


IL GAZZETTINO (Belluno)

Fermato dai Carabinieri dopo alcune segnalazioni 

Camion procede a zig-zag Il conducente era ubriaco 

Domegge

(lm) Guidava un autoarticolato carico di legname con in corpo notevoli quantità di alcol, tanto da far schizzare l’etilometro a 1,91 contro la soglia massima tollerata di 0,5 grammi per litro di sangue. E l’effetto era visibile anche a occhio nudo, dato che più di un automobilista lo avrebbe notato procedere a zig zag.

F.G., 65 anni, di un comune limitrofo a Conegliano, è stato fermato dai carabinieri, sottoposto al test e quindi "appiedato" oltrechè denunciato per guida in stato di ebbrezza. Immediato il ritiro della patente di guida e il sequestro del mezzo. Per tornare a casa ha dovuto chiamare i parenti.

Il controllo, scaturito dalle segnalazioni giunte al 112, è stato effettuato dai carabinieri nei pressi di Domegge. Il camion stava procedendo verso nord, quando è stato raggiunto e fermato dai militari. All’invito dei carabinieri di "soffiare" non avrebbe opposto resistenza alcuna, limitandosi a subire le conseguenze di quei bicchieri di troppo.

Da sabato ad oggi, salgono così 5 le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza, dai carabinieri della compagnia di Cortina che, come accade in quasi tutti i fine settimana, procede con regolarità ai controlli di prevenzione per fermare le stragi provocate dall’eccesso di assunzione di alcol.


IL TEMPO

TRASTEVERE
Ubriaca danneggia le auto in sosta e picchia gli agenti, arrestata
E’ stata arrestata per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale D.M. una giovane di 22 anni, nata in Colombia ma cittadina italiana, che due sere fa, in stato di ebbrezza, dava in escandescenze in via della Scala, nel cuore di Trastevere. È avvenuto poco dopo l’una. Quando gli agenti di una «volante» sono giunti sul posto, dopo che qualcuno aveva segnalato al 113 che una persona stava danneggiando le auto, hanno trovato la donna in stato di agitazione, che si è subito scagliata contro di loro. Nel commissariato D.M. ha tentato di danneggiare i mobili e graffiare gli agenti ed è stata arrestata.


CORRIERE ADRIATICO

Rissa durante il banchetto tra i 50 invitati ad un matrimonio
CASTEL DI LAMA - Della serie “Scene da un matrimonio”, purtroppo però non si tratta della celebre pellicola del ’73 di Ingmar Bergman, bensì dei litigi sfociati poi in una furibonda rissa sviluppatasi in un noto ristorante alle porte di Ascoli Piceno in occasione del convivio nuziale di due giovani abruzzesi. Tutto è cominciato sul finire del luculliano banchetto cui partecipavano ben oltre 300 invitati provenienti per lo più dal vicino Abruzzo. Forse il caldo, forse l’alcool, forse qualche apprezzamento di troppo nei confronti di qualche ragazza, sembrerebbero esser stati i comunque futili motivi che avrebbero scatenato la rovente colluttazione cui hanno preso parte almeno una cinquantina degli invitati, nientemeno che divisi su due fronti, ovvero quello dell’entroterra e quello della costa. Per sedare i diversi tafferugli sviluppatesi nella sala del ristorante ed all’esterno del locale c’è voluta oltre un ora e mezza e l’intervento anche di tutto il personale della struttura ristorativa, dopo che nemmeno i due sposi erano riusciti a placare le ire dei loro invitati più esagitati. Addirittura i due sposini vista l’impossibilità di riportare la calma in tempi brevi hanno anche deciso bene di allontanarsi dalla struttura prima della fine preventivata della festa. I due sposi erano letteralmente scioccati per tutto quello cui hanno dovuto assistere nel banchetto di quello che probabilmente prima di quella incredibile rissa era stato probabilmente il più bel giorno della loro vita. Scene che, se non c’erano persone che se le davano davvero di santa ragione, sarebbero state degne della migliore commedia all’italiana o di un film di quelli dei migliori Bud Spencer e Terence Hill. Per fortuna, però, a quanto si è appreso nessuno si sarebbe davvero fatto seriamente male nel corso della colluttazione al punto da dover ricorrere alle cure dei sanitari, come altresì sembra che nessuno, almeno ad oggi abbia voluto rivolgersi alle autorità per far eventualmente valere le proprie ragioni. Insomma una scazzottata in stile vecchio west, dopo un lauto banchetto, dove sicuramente in tanti, complice anche il grande caldo di quei giorni di fine agosto, hanno alzato un po’ troppo il gomito.


ALGHERO NOTIZIE

Senegalese si denuda in un bar, era ubriaco

Dapprima si è esibito in uno sproloquio e raffiche di imprecazioni, poi si è denudato. Interrogato dai finanzieri per qualche ora, poi rilasciato

ALGHERO - Un ambulante senegalese ha voluto accendere un sereno e caldo pomeriggio di settembre. In preda ai fumi dell’alcool, è entrato in un bar nei pressi della sede della Guardia di Finanza, e ha iniziato a disturbare i clienti.

Dapprima si è esibito in uno sproloquio e raffiche di imprecazioni; poi si è denudato poiché sentiva caldo, e come se non bastasse ha completato lo show disturbando i clienti del locale che increduli lo hanno dapprima ignorato sperando che se ne andasse, in seguito hanno avvisato i militari della vicina tenenza delle fiamme gialle. L’uomo non ha opposto resistenza, è stato accompagnato nelle stanze dei finanzieri per qualche ora, è stato identificato ed interrogato per diversi minuti.

Non sono state emesse denuncie a suo carico; il suo era forse il tentativo innocuo di attirare l’attenzione senza provocare alcun danno. L’uomo da diverso tempo in città, lavora come ambulante, con regolare permesso di soggiorno. Quel pomeriggio, complice il poco traffico nelle spiagge o forse il troppo sole gli hanno fatto perdere la lucidità. Per lui, solo una strigliata che se non dovesse bastare si trasformerà in un estradizione. 


FARMACIA.IT

SPERIMENTATO PER LA PRIMA VOLTA IL RESVERATROLO SULL’UOMO
13 settembre 2007
In Inghilterra, a Newcastle, si sperimenterà per la prima volta un farmaco a base di resveratrolo sull’uomo. Il resveratrolo è un costituente del vino rosso, che dovrebbe alleviare i disturbi dovuti all’invecchiamento. Come si legge sul quotidiano inglese Times, la molecola sarà testata su 30 pazienti colpiti dalla sindrome di Melas. Tale patologia attacca i mitocondri, gli organi che danno energia alla cellula. (*)
Già nel 1999 si scoprì che un singolo gene della molecola, il Sirt-1 è alla base del processo, visto negli animali, secondo il quale riducendo del 40% le calorie assunte si allunga la vita del 50%. La molecola, che si trova naturalmente nel vino rosso, è riuscita ad mettere in azione il gene.
Il Sirt-1 si sviluppa accrescendo il numero di mitocondri nelle cellule e aumentando la potenza muscolare. Perciò i malati di sindrome di Melas sono stati preferiti per i primi. Fa sapere a proposito, Patrick Chinnery, dell’Università di Newcastle, che seguirà la sperimentazione: “Chi è affetto da questa malattia ha effetti su tutto il corpo - perchè non riescono a convertire il cibo in energia correttamente. Tale patologia colpisce il cervello, il cuore e i muscoli degli arti”.
Annalisa De Dominicis
(*) Nota: è una ulteriore dimostrazione che il resveratrolo non c’entra niente con il vino. Se così fosse in questa sperimentazione avrebbero usato il vino e non un farmaco per testare l’efficacia del resveratrolo.


CORRIERE DELLE ALPI

Camionista ubriaco al volante del tir


IL MESSAGGERO

Tolleranza zero nei confronti di chi si farà sorprendere più volte a guidare in stato di ebbrezza…

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Risoluzione del Parlamento europeo del 5 settembre 2007 su una strategia comunitaria volta ad affiancare gli Stati membri nei loro sforzi per ridurre i danni derivanti dal consumo di alcol (2007/2005(INI))
Il Parlamento europeo,
 visto l’articolo 152 del trattato CE,
 vista la comunicazione della Commissione su una strategia comunitaria volta ad affiancare gli Stati membri nei loro sforzi per ridurre i danni derivanti dal consumo di alcol (COM(2006)0625),
 vista la raccomandazione 2001/458/CE del Consiglio, del 5 giugno 2001, sul consumo di bevande alcoliche da parte di giovani, in particolare bambini e adolescenti(1) ,
 viste le conclusioni del Consiglio del 5 giugno 2001 relative a una strategia comunitaria intesa a ridurre i pericoli connessi con l’alcol(2) ,
  vista la raccomandazione 2004/345/CE della Commissione, del 6 aprile 2004, relativa all’applicazione della normativa in materia di sicurezza stradale(3) ,
 vista la dichiarazione sui giovani e l’alcol adottata alla Conferenza ministeriale europea sui giovani e l’alcol dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), tenutasi a Stoccolma il 19–21 febbraio 2001,
 viste diverse sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee (causa Franzen (C-198/95), causa Heinonen (C-394/97), causa Gourmet (C-405/98), causa Loi Evin (C-262/02 e C-429/02)),
 vista la risoluzione dell’OMS del 25 maggio 2005 sui problemi di sanità pubblica derivanti dal consumo nocivo di alcol (WHA 58.26),
 visto l’obiettivo 12 di Salute 21 dell’OMS del 1999 nonché il piano d’azione europeo sull’alcol 2000-2005 adottato dall’ufficio regionale europeo dell’OMS,
 visto l’articolo 45 del suo regolamento,
 vista la relazione della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (A6-0303/2007),
A.  considerando che la terminologia da utilizzare in sede di discussione dei danni derivanti dal consumo di alcol dovrebbe basarsi sulla terminologia ufficiale stabilita dall’OMS, in modo da evitare ambiguità di formulazione e significato,
B. considerando che il problema del consumo nocivo e pericoloso di alcol, soprattutto tra i giovani, è evidente a livello europeo; che tale consumo danneggia l’organismo umano, in particolare nei giovani e nei bambini, ed è causa di decessi legati a malattie correlate e ad incidenti nonché di problemi sociali e criminalità, provocando nel contempo gravi danni all’economia europea, e che la necessità di applicare strategie in materia di alcol basate sulle evidenze è oggi una priorità per tutti gli Stati membri,
C. considerando che il consumo nocivo e pericoloso di alcol è un importante fattore determinante della salute nonché una minaccia per la salute pubblica, che è responsabile di un’ampia gamma di danni sanitari e sociali,
D. considerando che l’articolo 152 del trattato sancisce la competenza e la responsabilità della Comunità ad affrontare i problemi di sanità pubblica integrando le politiche nazionali in questo campo; che l’azione a livello dell’UE volta a identificare e diffondere le buone pratiche, la quale ha condotto a positivi risultati in materia, costituisce un importante complemento alle misure della strategia nazionale; che i provvedimenti a livello nazionale dovrebbero per analogia basarsi sull’esame degli efficaci piani d’azione adottati da altri Stati membri onde ottenere sinergie a livello nazionale,
E. considerando che i fattori economici e sociali (stress sul lavoro, onere eccessivo di lavoro, disoccupazione, precarietà, ecc.) possono avere un ruolo essenziale nel consumo nocivo e pericoloso di alcol e svolgere un ruolo determinante nell’accelerare la dipendenza nei confronti dell’alcol,
F. considerando che gli Stati membri applicano strategie diverse per contrastare il consumo nocivo e pericoloso di alcol e/o limitare i danni alla salute provocati dall’alcol,
G. considerando auspicabile che la Comunità europea formuli obiettivi generali per ridurre i dannosi effetti legati al consumo nocivo e pericoloso di alcol negli Stati membri e che essa può prendere misure, in stretta cooperazione con gli Stati membri, al fine di prevenire i danni legati all’alcol che colpiscono sia i bevitori sia terze persone; che tra i danni si annoverano effetti nocivi per la salute, quali la sindrome fetale alcolica (FAS), i disturbi dello spettro fetale alcolico (FASD), le malattie epatiche, il cancro, l’ipertensione arteriosa e gli infarti, nonché gli incidenti stradali e gli infortuni sul lavoro, ma anche danni sociali quali la violenza domestica e familiare, la negligenza nei confronti dei bambini, la disoccupazione, la povertà, la stigmatizzazione e l’esclusione sociali,
H. considerando che la Corte di giustizia delle Comunità europee ha ripetutamente confermato che la lotta ai danni derivanti dall’alcol costituisce un importante e valido obiettivo sanitario,
I. considerando che, sebbene si possano riscontrare gli stessi preoccupanti vizi del bere tra giovani di diversi Stati membri, le abitudini e le tradizioni del bere variano tra le varie zone dell’Unione europea, un fatto da tener presente al momento di formulare un’impostazione europea per i problemi legati all’alcol, in modo che ogni Stato membro possa adattare la propria risposta ai problemi e alla natura dei danni provocati dall’alcol; che sarebbe impossibile varare un’unica politica uniforme in materia di alcol per tutti gli Stati membri; che sussistono tuttora numerose questioni relative alla politica in materia di alcol le quali rivestono carattere transfrontaliero e che rendono sempre più difficile per i singoli Stati membri attuare la politica in materia di alcol a livello nazionale; che pertanto si rende necessaria un’azione concertata a livello UE; che la Commissione dovrebbe sollecitare gli Stati membri a perseguire una politica efficace e ambiziosa contro il consumo nocivo e pericoloso di alcol fornendo a tal fine agli Stati membri il massimo sostegno,
J. considerando che i provvedimenti politici a livello nazionale o dell’UE non possono mai sostituire la responsabilità di un consumo moderato e limitato di alcol che, in ultima istanza, incombe al singolo e alla famiglia,
K. considerando che possono essere indicati orientamenti per un consumo a basso rischio attraverso campagne europee destinate al pubblico e adatte alle specifiche circostanze degli Stati membri; che occorre adottare energiche misure mirate volte a prevenire il consumo nocivo e pericoloso di alcol tra i guidatori e i lavoratori; che è necessario altresì adottare misure per prevenire il consumo di alcol da parte dei minori e delle donne in stato di gravidanza,
L. considerando che è la società a farsi carico di gran parte dei costi derivanti dal consumo nocivo e pericoloso di alcol; che, di conseguenza, tutti trarrebbero beneficio da una riduzione efficace dei danni correlati all’alcol; che è pertanto ragionevole adottare talune restrizioni all’accesso alle bevande alcoliche,
M. considerando che, a norma del regolamento (CE) n. 1924/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari(4) , le indicazioni sulla salute sono vietate sulle bevande alcoliche, mentre le indicazioni nutrizionali sono consentite solo in casi eccezionali,
N. considerando che il consumo di alcol influisce considerevolmente sul metabolismo di varie sostanze nutritive; che il consumo di alcol influisce sull’azione di vari medicinali a causa dell’interazione esistente tra essi,
O. considerando che sono stati ben definiti gli effetti dannosi del consumo di alcol a livello epatico così come a livello del sistema nervoso centrale e periferico, effetti tanto più evidenti nell’attuale società in via di invecchiamento,
1. si compiace dell’impostazione adottata nella comunicazione dalla Commissione in merito al consumo nocivo e pericoloso di alcol e alle sue dannose conseguenze per la salute; chiede comunque alla Commissione, senza pregiudicare il principio di sussidiarietà, di formulare ambiziosi obiettivi generali per gli Stati membri, al fine di ridurre il consumo nocivo e pericoloso di alcol; chiede agli Stati membri di prestare particolare attenzione alle categorie sociali che richiedono protezione, come i bambini, i giovani e le donne in gravidanza, e di contrastare il problema del consumo nocivo e pericoloso di alcol da parte dei giovani, dei lavorat

Venerdì, 14 Settembre 2007
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