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Notizie brevi 14/09/2007

Un cioccolatino alla festa dell’ambasciatore? No grazie, devo guidare

Allarme dell’Associazione Italiana dei Sommelier: se il dolcetto contiene alcol, si può superare la soglia legale

Foto dalla rete

(ASAPS) 13 settembre 2007 – Citiamo il lancio ansa: un cioccolatino con ciliegia sotto spirito può portare a superare lo 0,5%, di presenza di alcol nel sangue rilevabile dall’alcoltest, che si basa sull’esame del fiato: per l’AIS (Associazione Italiana Sommelier), “è necessario portare in primo piano il fattore alimentazione sia per prevenire gli incidenti stradali che per valutare l’effettiva assunzione di alcolici e la conseguente ebbrezza”. Possibile? Non sarebbe meglio non bere affatto?
Secondo i degustatori, che probabilmente cercano di allargare il fronte in materia di contrasto allo stato di ebbrezza per alleggerire il fardello che ormai pesa sul vino, un cioccolatino che contenga sostanze alcoliche, per l’appunto una ciliegia sotto spirito (come dimenticare la celebre pubblicità del ricevimento dato dall’ambasciatore?), potrebbe incidere pesantemente sulla positività di un’eventuale accertamento.
Ma allora, cosa fare?
Bere meno vino e lasciarsi un po’ di riserva per il cioccolatino alcolico?
Oppure evitare proprio di bere, se ci si deve mettere alla guida?
“Dopo aver mangiato e bevuto, è bene sostare una mezz’ora a chiacchierare senza bere, in modo che l’assimilazione di alcol sia diluita con l’alimentazione”, ha detto all’Ansa uno dei portavoce dell’AIS, che ha tenuto una serata informativa a Vicenza, entrando anche nel merito della procedura d’accertamento da parte delle forze dell’ordine, spiegando come ci si deve comportare durante tale operazione, commettendo però (almeno nella notizia d’agenzia), un errore piuttosto grossolano. “Mezzora dopo – ha aggiunto – gli effetti sono completamente diversi, bisogna tener presente che l’alcotest (ci si riferisce evidentemente all’etilometro, ndr) viene misurato nel cavo orale, nell’espirato: ma quello che interessa davvero è l’effettivo stato di ebbrezza o meno”, precisando anche che, “…nel caso l’assunzione sia stata modesta, ma rilevata dall’alcoltest, l’automobilista può chiedere verifica con le analisi del sangue”.
Questo, francamente, non ci risulta. In caso di positività all’etilometro, il trasgressore viene immediatamente denunciato a piede libero e subisce il ritiro della patente per la successiva sospensione.
Lo slogan dell’iniziativa è “bere sano con la testa”, e nel corso della serata sono stati proposti anche assaggi di vino, birra e grappa “per testare la reazione individuale del proprio fisico all’assunzione di alcol”.
Senza scadere in integralismi, ci sembra venuto il momento – nell’interesse della salute – di arrivare ad un cambio di mentalità, e cominciare a vedere le cosa da un punto di vista oggettivo. L’alcol è sempre incompatibile con la guida e con dosi non contenute anche con la salute.
“Come categoria – spiega la delegata AIS di Vicenza – noi sommellier siamo a rischio, perché per lavoro dobbiamo assaggiare vini per forza. Ci troviamo anche nella necessità – ha aggiunto – di avere informazioni sulla nuova normativa, in modo da comunicarle ai consumatori”.  


© asaps.it
Venerdì, 14 Settembre 2007
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