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(ASAPS) 13 settembre 2007 – Citiamo il lancio
ansa: un cioccolatino con ciliegia sotto spirito può portare a superare lo
0,5%, di presenza di alcol nel sangue rilevabile dall’alcoltest, che si basa
sull’esame del fiato: per l’AIS (Associazione Italiana Sommelier), “è
necessario portare in primo piano il fattore alimentazione sia per prevenire
gli incidenti stradali che per valutare l’effettiva assunzione di alcolici e la
conseguente ebbrezza”. Possibile? Non sarebbe meglio non bere affatto? Secondo i degustatori, che probabilmente cercano
di allargare il fronte in materia di contrasto allo stato di ebbrezza per
alleggerire il fardello che ormai pesa sul vino, un cioccolatino che contenga
sostanze alcoliche, per l’appunto una ciliegia sotto spirito (come dimenticare
la celebre pubblicità del ricevimento dato dall’ambasciatore?), potrebbe
incidere pesantemente sulla positività di un’eventuale accertamento. Ma allora, cosa fare? Bere meno vino e lasciarsi un po’ di riserva
per il cioccolatino alcolico? Oppure evitare proprio di bere, se ci si deve
mettere alla guida? “Dopo aver mangiato e bevuto, è bene sostare
una mezz’ora a chiacchierare senza bere, in modo che l’assimilazione di alcol
sia diluita con l’alimentazione”, ha detto all’Ansa uno dei portavoce dell’AIS,
che ha tenuto una serata informativa a Vicenza, entrando anche nel merito della
procedura d’accertamento da parte delle forze dell’ordine, spiegando come ci si
deve comportare durante tale operazione, commettendo però (almeno nella notizia
d’agenzia), un errore piuttosto grossolano. “Mezzora dopo – ha aggiunto – gli
effetti sono completamente diversi, bisogna tener presente che l’alcotest (ci
si riferisce evidentemente all’etilometro, ndr) viene misurato nel cavo orale,
nell’espirato: ma quello che interessa davvero è l’effettivo stato di ebbrezza
o meno”, precisando anche che, “…nel caso l’assunzione sia stata modesta, ma
rilevata dall’alcoltest, l’automobilista può chiedere verifica con le analisi
del sangue”. Questo, francamente, non ci risulta. In caso
di positività all’etilometro, il trasgressore viene immediatamente denunciato a
piede libero e subisce il ritiro della patente per la successiva sospensione. Lo slogan dell’iniziativa è “bere sano con la
testa”, e nel corso della serata sono stati proposti anche assaggi di vino,
birra e grappa “per testare la reazione individuale del proprio fisico
all’assunzione di alcol”. Senza scadere in integralismi, ci sembra
venuto il momento – nell’interesse della salute – di arrivare ad un cambio di
mentalità, e cominciare a vedere le cosa da un punto di vista oggettivo. L’alcol è sempre incompatibile con la guida e
con dosi non contenute anche con la salute. “Come categoria – spiega la delegata AIS di
Vicenza – noi sommellier siamo a rischio, perché per lavoro dobbiamo assaggiare vini per
forza. Ci troviamo anche nella necessità – ha aggiunto – di avere informazioni
sulla nuova normativa, in modo da comunicarle ai consumatori”.
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