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Bruci un semaforo rosso? Lo stato ti toglie un mese di stipendio

In Grecia comincia la “linea dura” contro la trasgressione al volante

(ASAPS) ATENE, 17 settembre 2007 – La Grecia non è un paese modello, in materia di sicurezza stradale. Il paese conta poco più di 10 milioni di abitanti e, nel 2004, ha contato 1.619 vittime. Da Atene però sembra essere partita una linea nuova, decisamente più aggressiva in materia di contrasto alla sinistrosità, che punta molto sia sull’effetto preventivo costituito da maggiori e più puntuali controlli, sia sulla dissuasione vera e propria, portata avanti a suon di mazzate per il portafoglio del trasgressore. Un esempio tra tutti: bruciare un semaforo rosso comporterà una sanzione amministrativa molto pesante, non fissata stabilmente dal codice stradale, ma calcolata in relazione al reddito del multato. L’ispirazione è probabilmente giunta dai paesi nordici (la Svezia applica questo tipo di calcolo), ma l’iniziativa presa nei dintorni del Peloponneso – dove il salario minimo è di circa 700 euro al mese – rappresenta una novità assoluta per tutta l’area mediterranea. Del resto, la percentuale di mortalità stradale per milione di abitanti, è in Grecia molto più alta della media europea: 146 contro 91. Fonte IBSR (Istituto Belga per la sicurezza stradale), dal n. 74 "via secura".(ASAPS)

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Lunedì, 17 Settembre 2007
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