CORRIERE ADRIATICO Non solo
divertimento ma anche appelli al senso di responsabilità di chi è alla guida
dei mezzi Molti giovani per aggirare il problema organizzano perfino i pullman Boom di presenze
nella prima notte della festa di Ortezzano, stasera si replica Il vino è gratis
ma l’acqua si paga ORTEZZANO - Chiuderanno stasera a notte fonda i battenti
della quattordicesima festa del vino di Ortezzano, che per una settimana ha
regalato al borgo della Valdaso ancora una volta momenti esaltanti e indimenticabili. E si chiuderà nel modo più classico, con il rock dei 43°
Parallelo e le esibizioni dei molti artisti di strada. Perché la festa del vino è questo, musica e vino a volontà. Anche
se in questa settimana Ortezzano ha vissuto momenti di riflessione e momenti di
autentica eleganza. Pensiamo al convegno che si è svolto nei giorni scorsi che
aveva al centro della discussione l’eno-gastronomia di qualità, oppure al
concorso enologico che ha premiato con il massimo riconoscimento due importanti
cantine della Valdaso. Ma soprattutto pensiamo all’evento di venerdi scorso
realizzato in collaborazione con i ristoranti di Ortezzano, che hanno
contribuito alla realizzazione dell’elegantissima cena itinerante che si è
svolta lungo le vie del centro storico, con piatti unici preparati con le
antichissime ricette della gastronomia marchigiana. Oltre agli antipasti,
grissini con guanciale di maiale e pizza con erbe strascinate, nel menu erano
infatti presenti i vincisgrassi cotti con ricetta originale, i maccheroncini di
Campofilone e il coscio di vitella al sale, una ricetta antichissima che risale
alla metà dell’ottocento. In chiusura, gelato al pistacchio servito su
carrettino e applauso a scena aperta agli organizzatori da parte degli
illustrissimi ospiti. “Realizziamo questa cena itinerante da tre anni – ci ha
detto con una punta di genuino orgoglio il presidente della Pro Loco
l’instancabile Mario Borroni – ma quella dell’edizione 2007 si è svolta in
un’atmosfera davvero magica. Merito di tutti gli organizzatori, che hanno
preparato uno scenario da sogno, in cui non sono mancate le ortensie (simbolo
di Ortezzano, n.d.r.) e quel tocco di eleganza nell’allestimento e nella
selezione musicale”. Nel frattempo, da ieri sera prosegue il gran finale che
chiuderà il sipario su questa quattordicesima edizione, baciata dal bel tempo e
dall’enorme afflusso delle ragazze e dei
ragazzi che persino dalla costa si sono organizzati in pullman per
parteciparvi. E anche se lo
slogan che caratterizza questa festa è “l’acqua si paga, il vino è gratis”,
gli organizzatori tengono in modo particolare a lanciare messaggi per la guida
sicura e per la sicurezza stradale. “Il messaggio che
dobbiamo lanciare ai ragazzi con questa festa del vino – secondo il primo
cittadino, il sindaco Maura Malaspina – è che divertirsi significa saper bere
in modo sano e mangiare prodotti di qualità. Ma ciò non deve diventare il
pretesto per lo sballo ad ogni costo.” (*) ALESSIO RUTA (*) Nota: immaginate qualcuno che vi venga a dire: sono così
contrario alla pena di morte, che quelli favorevoli li ucciderei tutti!”. Parlando di problemi alcol correlati e di sicurezza
stradale, la logica proposta da questi organizzatori, e condivisa dal loro
Sindaco, non è molto diversa. Alle volte a stare zitti si fa più bella figura. IL GIORNALE Albanese ubriaco
alla guida Scontro frontale:
un morto Scontro frontale tra auto l’altra sera a Seveso tra un
giovane di 33 anni e un albanese: ubriaco
avrebbe fatto un sorpasso azzardato trovandosi di fronte l’altro mezzo, che sarebbe
stato sollevato di peso per l’impatto. L’immigrato si è salvato: ne avrà
per 40 giorni. Illeso il suo amico. KATAWEB.IT Folla di
appassionati per le giornate nazionali della marca italiana Sono stati tre
giorni di giochi, musica, eventi culturali e tante moto Moto Guzzi, che
festa In 17 mila a
Mandello Tutti pazzi per le Guzzi: quella che si chiude oggi a
Mandello del Lario - la quinta edizione delle Giornate Mondiali Guzzi- è stata
una festa davvero incredibile. Ossia tre giorni di giochi, musica, eventi
culturali e tante moto. Un successo straordinario per il più grande raduno di
appassionati Moto Guzzi. I numeri dicono che sono stati circa 17mila gli appassionati
guzzisti che, hanno preso d’assalto Mandello del Lario, dal 1921 sede storica
di Moto Guzzi, per il raduno GMG 2007. Ma la realtà invece è fatta di pazzi
scatenati che sono arrivati da tutta Europa, dalla Norvegia e dalla Sicilia. Il
gruppo straniero più numeroso? E’ arrivato a Mandello direttamente dalla
Danimarca. Dopo l’apertura, segnata dalla visita dell’attore scozzese Ewan
McGregor, poi ripartito alla volta di Londra in sella alla sua nuova Guzzi
California, Mandello è andata via via riempiendosi di moto e di allegria. E
anche nella mattinata di oggi (domenica) in centinaia continuano ad affluire a
Mandello. "Il clou - spiegano alla Guzzi - è stata la grande
festa di sabato sera, sulle rive de Lario, durante la quale, di fronte alle migliaia di guzzisti accorsi, tra musica e
fiumi di birra (*), sono stati premiati i gruppi italiani e stranieri, i
moto club e singoli driver. Quella per Moto Guzzi si è confermata una passione
trasversale, capace di accomunare intere generazioni: 60 anni esatti separano
il biker più giovane e il... meno giovane, nati nel 1991 e nel 1931 ed entrambi
premiati sabato sera sul palco delle GMG 2007". L’attesissima estrazione della prima Griso 8V uscita dalla
linea di Mandello, ha fatto felice una motociclista francese, Denise Martin.
Giunta da Cannes in sella alla California del marito se ne torna oggi in Francia
guidando la nuova Griso 8V, la moto protagonista delle GMG 2007. (*) Nota: all’inizio della rassegna di ieri abbiamo
pubblicato un bel comunicato dell’AMI – Associazione Motociclisti Incolumi
onlus – che criticava duramente il “Motoraduno della Vernaccia” per
l’inaccettabile combinazione alcol – moto. Purtroppo tale combinazione, dagli effetti disastrosi, la
ritroviamo molto, troppo, spesso negli articoli di giornale che descrivono
iniziative di motoraduni. L’ARENA di Verona PREVENZIONE.
Iniziativa per la sicurezza dei clienti che hanno alzato il gomito al Nessun
Dorma di Monteforte Una safety car
porta gli sbronzi a casa loro Quattro safety car
per portare a casa chi dopo una serata al disco bar crede di non essere in
condizione di guidare: sono quelle che hanno debuttato l’altra notte al Nessun
Dorma di Monteforte d’Alpone. Così, inserendo il servizio nella loro campagna
«Guido con Prudenza», i cinque giovanissimi titolari del locale hanno deciso di
dire no alle stragi del sabato sera. «La frequenza
spaventosa con cui accadono incidenti stradali gravissimi per guida in stato
d’ebbrezza ci ha convinti a estendere un servizio che facevamo già per gli
amici», dicono Luca Baldo e Gianluca Elponti, 26 anni, titolari del Nessun
Dorma assieme a Daniele Baldo, 23, a Michele Riccardi, 26, e a Dario
Marchesini, 20. «Ci siamo detti che quella opportunità non doveva essere solo
per una cerchia ristretta di persone». La novità della stagione, quindi, è nella coppia Guido e
Prudenza, i giovanissimi che compaiono nei manifesti del disco bar. Nel fumetto
che invita a far giusto uso dei locali si dà così notizia del nuovo servizio
gratuito: «Ti portiamo a casa noi! Nessun Dorma safety car». Nessun costo,
nessun limite chilometrico ma anche nessun obbligo: «Se qualcuno, nelle serate
del venerdì e del sabato, non se la sente di guidare lascia la macchina qui e
ad accompagnarlo a casa è uno dei soci. La sua macchina la recupererà il giorno
dopo», aggiunge Baldo. Vien da chiedersi
se così facendo non si rischia di incoraggiare la sbronza libera. Baldo esita
un attimo, ma replica: «Se ci fossimo fermati a questo aspetto, il servizio non
sarebbe partito. Fortunatamente sempre più spesso vediamo che nelle compagnie
c’è un componente che beve acqua o analcolici. È capitato di offrir passaggi,
ma nessuno è mai venuto a chiederli». «Buona iniziativa», commenta Matteo Crivellente,
sambonifacese, 25 anni, «i ragazzi hanno un pensiero in meno». D’accordo
l’amico Federico Bajuolo, 26 anni: «Idea originale. Di solito, se capita che
qualcuno non sia in grado di guidare, o si aspetta o si approfitta di qualche
amico». Una ventunenne in arrivo da un paese della vallata, fa capolino: «Ci voleva perché a volte guida chi sta meno
peggio. Poi senti degli incidenti: se capitano a estranei dici poveretti ma se
perdi un amico ti monta la rabbia e non ci stai a che tutto finisca così, in un
minuto, per una leggerezza». Christian e Alessandro Padoan, 26 e 21 anni, i
dj del venerdì notte scelgono il paragone con la safety car della Formula uno,
«quella che costringe tutti ad andar piano», nell’annunciare l’iniziativa.
«Lodevole. Iniziative così sono il futuro». «Era una cosa che semplicemente
andava fatta», conclude Elponti. P.D.C. L’ARENA di Verona CONTROLLI E
SOSTANZE PERICOLOSE. La nuova campagna di vigilanza che vede insieme polstrada
e medici del Sert ha evidenziato il nuovo «stile» degli automobilisti Coca, nuova
compagna al volante «Non bevo ma
sniffo» sembra essere lo slogan di molti conducenti: su 112, 21 i risultati
positivi ai test L’età media è sui
30 anni e quasi sempre si tratta di single reduci da feste private. Rare le
coppie Il modello
veronese è destinato a fare scuola nel Veneto: se ne discuterà in prefettura I controlli su strada
per verificare le alterazioni da sostanze alcoliche rappresentano da oltre un
decennio un’abitudine per la Polstrada. Quelle invece per stabilire se i
conducenti assumono sostanze stupefacenti, in grado comunque di «deformare» le
capacità del conducente, sono la novità introdotta da metà agosto su iniziativa
della Prefettura per contrastare un fenomeno, quello degli incidenti stradali
provocati da chi si mette alla guida in condizioni psico-fisiche non ottimali,
in preoccupante crescita. Un affiancamento tra forze di polizia e medici che ha
rivelato un dato preoccupante: se su 112
conducenti sottoposti a test alcolimetrico il 31,2 per cento è risultato
positivo del rimanente 68,8 per cento di «astemi» il 21 per cento risultava
aver assunto cocaina. «Non bevo ma sniffo», pare essere questo l’elemento
che emerge, sopra gli altri, dai controlli effettuati dallo staff del
Dipartimento delle Dipendenze dell’Asl 20 diretto dal dottor Giovanni
Serpelloni. Due i «posti di appoggio» che nella notte tra venerdì e
sabato hanno monitorato i giovani automobilisti diretti o provenienti da
discoteche, il primo in via Germania dove medici e infermieri hanno accolto i
conducenti fermati in autostrada, zona fiera e viale del Lavoro. Il camper
attrezzato con il sofisticato laboratorio «da asporto» era invece alla Bassona
«dove alle 5.30 il traffico era
paragonabile a quello urbano in un giorno qualunque», sottolinea il
comandante della Polstrada Daniele Giocondi. Una notte in piedi e il bilancio
che fornisce il campione a sostegno della necessità di proseguire con il
progetto di affiancamento: «Diciannove patenti ritirate, 11 a causa di ebbrezza
alcolica e 6, ovvero quasi il 30 per cento, per assunzione di stupefacenti. In tre casi, due dei quali erano ragazze,
positività sia all’alcol che alla cocaina», prosegue il comandante, «siamo
partiti molto prudentemente e questa è la quinta esperienza di collaborazione,
ma creda, nessuno dei conducenti si sottrae al test o protesta. Il fatto di
avere anche tre psichiatri che dialogano con i giovani controllati
probabilmente fornisce a questa iniziativa un’immagine diversa. Ripeto, abbiamo
iniziato con cautela ma mi pare che l’esperienza abbia avuto un esito
particolarmente stimolante, tant’è che il 26 settembre il prefetto ha indetto un incontro proprio per discutere dell’efficacia
di questo sistema che non si esclude possa essere allargato a tutte le Asl del
Veneto, la collaborazione dello staff medico si estenderebbe anche a
carabinieri e polizia municipale». Una sorta di «laboratorio» itinerante
che rappresenta non solo uno strumento di controllo ma soprattutto di
intervento laddove il personale specializzato ascolta i conducenti, con tanto
di modulistica ad hoc, nulla osta della Procura per la legittimità dei prelievi
e i campioni prelevati sono per 4 mesi a disposizione dell’autorità
giudiziaria. Ma la «fotografia» che emerge dai controlli di chi alla
patente per il momento dovrà rinunciare è di conducenti sui trent’anni, che
hanno bevuto o sniffato, provenienti non
solo da locali pubblici ma, quelli positivi alla cocaina, da feste private.
«Rispetto al passato sulle auto ci sono gruppi di solo ragazze o solo maschi»,
aggiunge Giocondi, «poche coppie, come se si muovessero su due piani
indipendenti. La cosa che comunque mi ha stupito, in senso positivo ovviamente,
è che nessuno si è opposto alle verifiche, al prelievo di saliva, sangue e
urina». Rassegnati? Forse finiti in una rete dalle maglie troppo fitte per
poterne uscire. F.M. L’ARENA di Verona LO STUDIO.
Psichiatri e sociologi affiancano lo staff medico che esegue i prelievi e
ricostruiscono la serata da sballo «Usano droghe ma
non è un problema» L’attesa per i
test oscilla tra i 3 e i 15 minuti «Proporremo il controllo anche per i
minorenni Non solo esami di laboratorio con conseguente, in caso di positività,
ritiro del documento di guida. L’iniziativa sollecitata dalla Prefettura
che trova nel Dipartimento delle Dipendenze e nel suo direttore un sostegno
insostituibile ha anche un altro scopo, quello di «ricostruire» il percorso di
chi viene fermato in condizioni alterate. «Questo è importante per capire le
abitudini di chi assume sostanze», esordisce il responsabile dell’Osservatorio
regionale delle dipendenze Giovanni Serpelloni, «il colloquio con sociologi e
psichiatri serve a questo e guardi che
il quadro che ne esce non è per nulla rassicurante. Se poi pensiamo che i
dati si riferiscono al venerdì notte e il sabato il numero degli automobilisti
cresce allora motivi di preoccupazione ce ne sono, fondamentalmente per un
motivo: non hanno consapevolezza che
assumere cocaina o droghe sia un problema». Già, una sorta di stile di vita
alimentato anche da informazioni e personaggi pubblici che non solo ammettono
di farne uso ma nonostante questo sono diventati uomini e donne «immagine».
Così se dai dati raccolti emerge che la
cocaina è decisamente la droga più usata, emerge anche che quasi mai viene
assunta da sola, spessissimo è abbinata all’alcol. «Questo provoca un
effetto decisamente più tossico, l’alcol si abbina e crea cocaetilene in grado
di agire sull’aspetto neurologico e così ad esempio, al test che viene
eseguito sulla reattività in vivo e riguarda la simulazione di guida, sono
apparentemente perfetti perchè l’alcol aumenta il grado di recettività ma commettono una serie di errori incredibili,
ad esempio non distinguono i colori, il verde dal rosso o dal giallo.
Soprattutto però non hanno consapevolezza del problema e aumenta il livello di
aggressività, ad esempio per la nostra richiesta di eseguire esami, ma non è
mai stato prelevato alcunchè senza consenso, viene spiegato loro che hanno
diritto ad avere i campioni per poter produrre delle contro analisi. Ma finora
nessuno ha presentato esami diciamo “alternativi”». Tempi brevi per gli accertamenti: si va dai 3 minuti di
attesa per la verifica se nelle urine sono presenti le sette sostanze
stupefacenti ai 13 minuti complessivi per il test della saliva. Ma in tutto gli
automobilisti positivi a sostanze restano sotto controllo per almeno un’ora. «Vengono sottoposti a test neurologico e parlano con
sociologi e psichiatri», prosegue Serpelloni, «prima degli accertamenti clinici
viene loro chiesto se hanno assunto sostanze e molti ci dicono cosa hanno
usato, viene loro ricordato che la norma del codice della strada prevede la
sospensione della patente da sei mesi a due anni e una multa che va dai 2500 ai
10mila euro. Insomma sono tentativi di responsabilizzarli. Abbiamo anche
chiesto se ritenevano fosse utile questo tipo di modus operandi e l’87 per
cento ritiene che gli esami siano utilissimi, il 20 per cento lamenta i tempi
di attesa». Quattro uscite che dai primi di agosto possono contare sullo
staff di medici e infermieri che volontariamente hanno aderito al progetto e
passano la notte del venerdì in piedi. «Mi auguro che tutto ciò prosegua. I costi? Sono sostenibili, si tratta di
pagare gli straordinari al personale infermieristico, le analisi hanno un costo
accettabile e le forme di collaborazione non mancherebbero. La rete di
dipartimento del Sert può sostenere questo progetto, serve cambiare mentalità e
uscire per strada». E per le cifre si basa sui dati: se 100 test in un mese hanno portato al ritiro di 50 patenti significa
che sono state «eliminate» 50 occasioni di incidenti che incidono sui costi
sociali. «Non trova che il rapporto sia di gran lunga vantaggioso e soprattutto
sostenibile? Senta, abbiamo trovato
conducenti positivi alla droga che trasportano altri giovani, minorenni
soprattutto. Per questo motivo ora l’attenzione si sposterà anche sui
ragazzini, su quelli che vanno in motorino e che escono tra le 18 e le 20. Non
immagina in che condizioni circolino per strada. E controllarli diventa un
ulteriore nostro obiettivo». Guerra globale. F.M. IL GAZZETTINO (Treviso) Fermato dagli
agenti l’altra notte sul Terraglio a Preganziol un ragazzino che sfrecciava su
una Volkswagen Passat Quattordicenne
sbronzo al volante Aveva preso l’auto
del padre: denunciato per guida senza patente e in stato di ebbrezza Correva un po’ troppo velocemente lungo il Terraglio a
Preganziol, e proprio per questo i poliziotti di pattuglia notturna, venerdì,
l’hanno fermato. Lui non li ha visti subito, ma quando è riuscito ad arrestare
la Passat, gli agenti sono rimasti allibiti: alla guida di quella macchina
c’era un ragazzino sicuramente minorenne e per giunta visibilmente sbronzo.
Solo il padre, arrivato da Mogliano per riprendersi l’intraprendente figliolo,
ha svelato la sua vera età: appena 14
anni. Ne compirà infatti 15 ad ottobre. Anche il suo tasso alcolemico era di
tutto "rispetto": 1,08. Il ragazzino aveva preso senza
autorizzazione la macchina del padre, una Passat, ed era andato a Treviso per
una serata con gli amici. Là aveva bevuto un po’ troppo, ma è incappato nella
Polizia che l’ha denunciato per guida senza patente e in stato di ebbrezza. IL GAZZETTINO (Treviso) Polizia annonaria
in azione Controlli dei
vigili ai locali notturni: sei multe ai pub del centro storico "Blitz" dei vigili urbani contro i locali
notturni: una ventina in centro città quelli controllati dagli agenti del
Nucleo Annonaria della polizia locale. Per alcuni, 6 per l’esattezza, è stato
necessario elevare delle contravvenzioni. I controlli dei vigili si sono
concentrati sulle mancate chiusure dei pub e sul mancato sgombero dei locali e
dei plateatici, oltre che sul disturbo alla quiete pubblica. Moltissime delle
segnalazioni e delle "richieste di aiuto" sono arrivate dagli stessi
residenti che, nonostante sia finita l’estate, sono ancora infastiditi dal volume
della musica e dagli schiamazzi degli avventori dei locali vicino alle loro
abitazioni. Gli agenti hanno operato in borghese, effettuando giri
perlustrativi all’esterno dei pub e notificando ai titolari le eventuali
infrazioni. Non è stato utilizzato il fonometro, che richiede una procedura
lunga di rilevazione. Le contravvenzioni elevate nei giorni scorsi dagli agenti
dell’Annonaria potrebbero avere però un seguito: i vigili stanno valutando
alcune posizioni di pub "recidivi", che già all’inizio dell’estate
erano stati colti con i clienti ancora all’interno o a somministrare bevande
ben oltre l’orario di chiusura (le 2 di notte per quasi tutti i bar). Non sono state ancora effettuate verifiche
sul rispetto della nuova legge regionale che prevede lo stop all’alcol dall’1
alle 6 di notte, visto che la delibera deve ancora essere recepita
dall’amministrazione trevigiana che probabilmente chiederà delle deroghe
avocando a sè i controlli con gli etilometri. Ma di fronte a alcuni locali
del centro storico che trasgrediscono le normative comunali sui rumori e le
chiusure dell’attività notturna, altri bar vengono "puniti" dagli
stessi clienti già ubriachi quando non somministrano loro da bere. E’ accaduto
al gestore del "Mamamia" a porta San Tomaso, Claudio Benedetti. Al giovane barista, venerdì a mezzanotte, è
stato chiesto da bere da I.I.U., senegalese 38enne, evidentemente già ubriaco.
Benedetti, rispettando le normative che impongono di non somministrare alcolici
ai clienti già alticci, ha rifiutato e ha invitato l’extracomunitario ad
andarsene dal Mamamia. Lo straniero ha "obbedito", ma è andato poco
distante in un altro pub dove il whisky gliel’hanno servito eccome. Poi è
tornato a porta san Tomaso, ha avvicinato Benedetti e l’ha pesantemente
insultato. All’invito del barista ad andare via, l’extracomunitario ha dato in
escandescenze prendendolo a pugni e ferendolo. In quel momento è arrivata
una Volante della Questura che ha fermato il cliente nigeriano, divenuto
violento per effetto dell’alcol, l’ha denunciato per lesioni multandolo anche
per ubriachezza. Serena Masetto IL TIRRENO All’esterno degli
esercizi troppi ubriachi, schiamazzi e fatti incresciosi: quindici giorni di
stop per entrambi Risse e caos,
licenza sospesa ai bar Da Gigi a Grosseto
e il pub Chiaroscuro di Arcidosso puniti dal questore GROSSETO. Non solo i night club, nel mirino della polizia
come locali a rischio. È notizia di ieri, infatti, che il questore di Grosseto
ha ordinato la sospensione della licenza (quindici giorni di stop all’attività)
per due noti esercizi commerciali, un bar e un pub, della Maremma. Colpiti dal
provvedimento sono il bar da Gigi di Grosseto, quello al servizio del
distributore Esso in via Aurelia Sud, e il pub Chiaroscuro di Arcidosso,
ritrovo serale tra i più frequentati dai giovani amiatini. Entrambi i locali
erano sotto osservazione già da tempo. Il bar da Gigi, in particolare, era
tenuto d’occhio dalla polizia perché - spiegano in questura - tra i suoi habitué ultimamente comparivano
troppi pregiudicati e alcuni giovani inclini a ubriacarsi e facili alla rissa.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è caduta mercoledì scorso, quando
all’esterno del locale un uomo è stato aggredito - sembra a colpi di manganello
- da un’altra persona. L’episodio, denunciato alle forze dell’ordine, è stato
segnalato al questore che a sua volta ha scelto il pugno duro. Per due
settimane, dunque, niente caffè e brioche notturna all’area Esso. Vicenda molto simile
quella che vede coinvolto il pub Chiaroscuro, che si trova nel centro storico
di Arcidosso. Qui però le ripetute e corpose segnalazioni di situazioni
“incresciose” portano la firma dei carabinieri del comando arcidossino,
intervenuti più volte a sedare schiamazzi e microvandalismi. In particolare a
disturbare, nelle ore notturne, la quiete pubblica del borgo amiatino sarebbero stati gruppi di giovani in sosta
all’esterno del locale, ubriachi fradici e spesso dediti (tra l’altro) a
urinare sulla pubblica via. Al punto che gli
stessi militari arcidossini, a fine agosto, richiamati per l’ennesima volta dal
vicinato inferocito erano arrivati a denunciarne tre per il reato di
ubriachezza molesta. Anche per il Chiaroscuro, dunque, quindici giorni di ferie
forzate. Questo genere di
provvedimenti non è nuovo al questore di Grosseto, che sembra aver imboccato la
via della tolleranza zero nei confronti di quei gestori che - a giudizio delle
forze dell’ordine - sono troppo inclini a lasciar correre dentro e fuori dai
propri locali comportamenti incivili e pericolosi. CORRIERE ADRIATICO Schianto frontale
con due feriti, uno era ubriaco POTENZA PICENA - Incidente frontale nella notte fra venerdì
e sabato, poco prima delle 2, lungo la strada provinciale che da Porto Potenza
sale verso Potenza Picena, nei pressi di Montecanepino. Uno dei due automobilisti coinvolti nello scontro è poi risultato
positivo alla prova dell’etilometro. E’ stato denunciato e gli è stata ritirata la patente. Lo
schianto è avvenuto fra una Opel Corsa condotta da R.C., 53 anni, di Potenza
Picena, e una Lancia Y con al volante J.G., 27 anni, anche lui di Potenza
Picena. L’impatto è stato molto violento tanto che sul posto, oltre ai mezzi
allertati dal 118 provinciale, sono andati i vigili del fuoco di Civitanova che
hanno provveduto a estrarre dalle lamiere l’uomo più anziano, che era rimasto
incastrato fra cruscotto e sedile della vettura. E’ stato poi trasportato al
pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova e quindi ricoverato. Dovrebbe
guarire, secondo la prima prognosi emessa dai medici, in una quarantina di
giorni. Molto meno gravi le ferite riportate dal ragazzo. I
problemi, per lui, sono arrivati dopo, quando, anche verificata la dinamica
dell’incidente, i carabinieri lo hanno sottoposto all’alcoltest al termine del
quale la percentuale di alcol nel sangue ha superato gli 0,5 grammi per litro,
il massimo consentito dalla legge. Tra l’altro ora le sanzioni sono diventate
molto più salate secondo quanto prevedono i ritocchi al codice della strada. La
ricostruzione di quanto avvenuto è ancora in corso, anche se la Lancia Y condotta dal ragazzo avrebbe
invaso la corsia contraria dove in quel momento stava passando l’altro vettura.
Inevitabile l’urto. Per la serata di ieri erano poi previsti altri servizi di
controllo con l’alcoltest in particolare lungo la fascia costiera della
provincia, dove nelle notti dei weekend il traffico è molto intenso. Servizi di
prevenzione che hanno ormai portato al sequestro di centinaia di patenti. CORRIERE ADRIATICO Ubriaco semina il
panico in centro MONTEGRANARO – Mattinata movimentata ieri in centro storico.
Un uomo, in preda ai fumi dell’alcol, ha
dato in escandescenza in una delle vie sottostanti piazza Mazzini. Per
riportare la calma sono dovute intervenire le forze dell’ordine e anche
un’ambulanza della Croce Gialla che ha provveduto a trasportare l’uomo
all’ospedale di Fermo. Attimi concitati. Il gran baccano non è passato
inosservato. Così come inosservati non sono passati i suoni delle sirene.
Soccorsi avvertiti da chi non sapeva cosa stesse accadendo. Si è pensato subito
al peggio. Poi, la situazione si è fatta più chiara. Qualche bicchiere di
troppo dietro quella reazione. La calma è comunque tornata in fretta. IL TIRRENO Ubriaco si
schianta contro un furgone Il giovane è
grave. Raffica di sospensioni per guida in stato di ebbrezza Troppo
alcol nel sangue anche per due ragazze e per un coetaneo di Poggio a
Caiano PRATO. Quello che è
accaduto venerdì sera in via del Campaccio a un giovane motociclista dimostra
che, alla faccia delle più severe norme che puniscono la guida in stato di
ebbrezza, sono ancora in molti a mettersi alla guida di auto e moto dopo aver
bevuto troppo. Un uomo di 27 anni si è schiantato contro un furgone fermo e ha
riportato gravi ferite. Mancavano pochi
minuti alle 22 quando il motociclista, percorrendo a forte velocità la strada,
è andato a sbattere contro lo spigolo di un furgone che era stato appena
parcheggiato da un cinese. L’impatto è stato molto violento e le condizioni del
giovane sono apparse subito molto gravi. Oltretutto la botta ha spostato il
furgone e anche un cinese che stava lì vicino ha riportato la frattura di una
gamba. Molto più serie le condizioni del giovane pratese, che è stato soccorso
e trasportato d’urgenza all’ospedale, dove gli
sono state riscontrate diverse fratture ed è stato giudicato guaribile in 30
giorni. I vigili urbani hanno poi accertato che aveva bevuto più del consentito
e gli verrà anche sospesa la patente. Un caso isolato? Non
proprio, a giudicare dall’esito dei controlli effettuati proprio venerdì sera
da vigili urbani, polizia e carabinieri. Dalle 2,45 alle 5,30
due pattuglie della polizia municipale e una della polizia hanno controllato 11
conducenti per prevenire la guida in stato di ebbrezza. E su 11, ben due sono
risultati non in regola. Si tratta di due ragazze entrambe di 26 anni,
residenti in città. In un caso è stato accertato un tasso alcolemico di 0,9
grammi per litro, nell’altro di 1,09. Entrambe dovranno pagare un’ammenda da
800 a 3.200 euro, sono state denunciate e non potranno guidare per almeno sei
mesi. Le auto delle due
ragazze, come previsto da una recente circolare del ministero dell’Interno,
sono state affidate alle amiche che avevano bevuto meno. Nelle stesse ore anche
i carabinieri di Poggio a Caiano erano impegnati nei controlli intorno alla
festa dell’Assedio, che è iniziata proprio venerdì sera. Una festa dedicata al vino, e dunque a rischio per quanto riguarda la
guida in stato di ebbrezza. Il bilancio comunque non è stato disastroso. Da
segnalare solo il ritiro di una patente per tasso alcolemico 1,5 volte
superiore al consentito a un pratese che non appena ha lasciato la festa ed è
salito in auto, parcheggiata nel parcheggio del supermercato Pam, è stato fermato
dai carabinieri a cui aveva commesso l’errore di rivolgere alcuni apprezzamenti
non proprio lusinghieri. E anche i
carabinieri di Montemurlo hanno denunciato un cinese di 34 anni sorpreso con un
tasso alcolico triplo al consentito. Ma non solo. L’uomo, che proprio non ne
voleva sapere di vedersi sospendere la patente, dovrà rispondere anche del
reato di minaccia. CORRIERE ADRIATICO Inseguito dalla
polizia stradale lungo la statale Adriatica un giovane di Calcinelli è finito
nei guai Non si ferma all’alt,
fugge e si schianta contro un albero FANO - Pessimo inizio di fine settimana per un giovane
residente a Calcinelli di Saltara. Ha perso in pochi minuti la patente e l’auto
poi è stata sequestrata per tre mesi. Inoltre dovrà rispondere dei reati relativi
alla guida in stato d’ebrezza e alla fuga dopo l’alt intimatogli da un agente
della polizia stradale fanese in servizio di pattuglia lungo la strada statale
16 Adriatica, non lontano dalla caserma dei carabinieri. Il giovane ha commesso
un imperdonabile errore di valutazione e anziché fermarsi e rispondere delle
eventuali infrazioni commesse ha pensato di darsi alla fuga, rischiando di
provocare incidenti o di investire qualcuno. E ha peggiorato la situazione. Erano le ore 7,35 di
ieri mattina e la pattuglia della polstrada impegnata in un normale
servizio lungo l’Adriatica, all’altezza del chilometro 252+500, nei pressi del
distributore di metano, ha intimato l’alt a un’Oper Astra che procedeva in
direzione nord, verso il centro di Fano. L’automobilista non si è fermato,
dandosi alla fuga. Una fuga breve, perché gli agenti, pure a bordo di una Fiat
Marea, hanno tallonato l’Astra diretta verso il Lido. Giunta in viale Cairoli,
nei pressi della gelateria Bon Bon, l’automobilista
ha perso il controllo del mezzo che si è schiantato contro un albero. Il
conducente e il passeggero hanno riportato ferite lievi, ma una volta
all’ospedale M. G., 24 anni, che era alla guida, è stato sottoposto agli
accertamenti del caso che hanno
evidenziato lo stato d’ebrezza. Finita la fuga sono iniziati i guai. IL SECOLO XIX Al bancone del bar
si può ordinare anche un etilometro l’iniziativa Il titolare del
Planet di via Trento ne mette quaranta a disposizione dei clienti: «Così
possono evitare guai» NELLA LISTA dei cocktail forse non ci sarà ancora, ma esiste
un locale a Genova dove presto insieme a un Mojito o un Cuba Libre sarà
possibile ordinare un etilometro. Un apparecchietto piccolo ma complesso, molto
simile a quello in dotazione alle forze dell’ordine: uno strumentino in grado
di rivelare al cliente di turno se il suo tasso alcolemico sia o meno al di
sopra dei limiti consentiti. Dandogli, in caso di esito positivo, un buon
motivo per fare guidare un amico. Evitando così spiacevoli conseguenze. L’ideatore dell’iniziativa è Luca Traverso, 30 anni, con un
passato da pr nelle discoteche della provincia e adesso gestore del bar Planet
di via Trento, in Albaro. È lì che da venerdì prossimo, in serata, sarà
possibile richiedere l’etilometro al bancone. «L’idea mi è venuta chiacchierando con un amico - racconta
Traverso - non si sente parlare d’altro, di questi tempi. Controlli, test...».
Dalla battuta di una serata il barman è passato così ai fatti: «Siamo andati su
internet, dove ormai trovi di tutto, e siamo capitati in un sito di un’azienda
che commercia questi sistemi». E lìè scattata la molla dell’imprenditore. Il lampo che ha
fatto capire a Traverso di avere di fronte una possibilità completamente
inesplorata: «Che io sappia a Genova nessuno si è ancora attrezzato in questa
maniera - spiega - Spero che faccia presa sui clienti: sono facili da usare,
senza fili ne altro. Almeno, uscendo,
evitano di prendersi multe stratosferiche». O, peggio ancora, mettere a rischio
la propria vita e quella degli altri. Gli etilometri del Planet, che riapre i battenti domani
sera, sono quaranta. «Li abbiamo provati e sono tarati perfettamente - dice
Luca Traverso - Perché non sono quelli fai-da-te, con il "semaforo"».
Strumenti semplificati, che si trovano facilmente su internet e che utilizzano
i tre colori rosso-giallo-verde per indicare all’utente la probabilità di
incappare in una denuncia per guida in stato di ebbrezza. «I nostri indicano il rapporto grammi di alcol per litro - spiega ancora
il gestore - e quindi l’esatto tasso alcolemico della persona». Da
confrontare poi con le fasce di gravità previste dal decreto legge di agosto
che modifica il codice della strada. E vai a sapere che proprio al Planet non
si scateni una nuova moda: «Iniziamo a prestarli ai clienti - conclude Luca Traverso
- ma se l’iniziativa dovesse avere successo, potremmo anche iniziare a
venderli». Magari alla stregua dei gadget griffati dal locale: al posto del
portachiavi, un etilometro. Marco Fagandini CORRIERE ADRIATICO Soddisfatto
Tartabini Subito esauriti i primi 1.200 esemplari Diffuso il materiale sui
rischi della guida in stato di ebbrezza Il ristorante ha
aderito all’iniziativa avviata dalla Zona territoriale 9 e dal Sert Alcol, la
prevenzione dell’Anton Sorprendente
successo dei kit distribuiti ai clienti per misurare il tasso RECANATI - E’ con soddisfazione che si scrivono certe
notizie e la presente è di quelle che fanno piacere a tutti perchè stanno
testimoniare la validità di certe iniziative prese di comune intesa tra il
privato e le istituzioni. Sono già andati esauriti i 1200 kit per il test
alcolemico che il ristorante “Anton” da qualche mese ha messo a disposizione
dei suoi ospiti. Si tratta di un’iniziativa che il locale recanatese ha attuato
in collaborazione con l’Asur-Zona 9 di Macerata e il Sert, nata dal progetto “Oggi sobri – Modera l’alcool, non roviniamoci la
festa” con l’obiettivo di invitare i clienti a moderare il consumo di alcol,
dando loro anche la possibilità di controllare il proprio tasso alcolemico.
Un successo, quello registrato presso l’ Anton, andato oltre
ogni aspettativa: grande la soddisfazione di Francesco Tartabini, uno dei
titolari del ristorante, che ha promosso con convinzione l’iniziativa e ha già
ordinato un nuovo stock di kit per il test. Si tratta di uno strumento per
evitare che tante persone, dopo cerimonie e banchetti che rappresentano un
momento di festa, si mettano alla guida in condizioni psicofisiche
assolutamente non ottimali: non di rado infatti capita che ai pranzi o alle
cene delle varie ricorrenze si ecceda con facilità nel consumo di alcolici, di
cui però non si percepisce la quantità eccessiva perché “diluiti” in un arco di
tempo di svariate ore e tra numerose portate. Di conseguenza, si tende a sottovalutare
i rischi che ciò comporta: inutile ricordare che già una piccola quantità di
alcol nel sangue peggiora la propria capacità di guida, riducendo in maniera
considerevole i riflessi e l’attenzione agli stimoli esterni. Non a caso la
legge stabilisce a 0,5 g/l il limite per la guida, che corrisponde a una goccia
di alcol puro su 2000 gocce di sangue, una quantità che un uomo di media
corporatura può superare già con due drink. Per questa ragione Francesco Tartabini ha deciso di aderire
all’iniziativa del Sert della Zona 9, affinché le bevande alcoliche siano
consumate con moderazione, nella giusta misura, il che permette tra l’altro di
gustarne meglio il sapore e di apprezzarne la capacità di esaltare le pietanze.
È così che da qualche mese all’uscita del ristorante sono
state sistemate delle brochure informative sui pericoli della guida in stato di
ebbrezza, ed è stato predisposto un kit con tanto di etilometro per valutare se
si è o meno in condizione di guidare subito al termine del pranzo o se è meglio
aspettare un po’ o farsi sostituire da qualcun altro al volante. Ed il successo
dell’iniziativa, con i 1200 kit terminati in poco tempo, dimostra che pian
piano sta crescendo la sensibilità su questo campo, nella consapevolezza che
anche un gesto semplice come quello di misurare il proprio tasso di alcol nel
sangue può salvare la vita a se stessi e agli altri. Francesco e gli altri
dell’Anton ci hanno creduto e la spesa è sicuramente valsa la candela perchè
quei ringraziamenti di molti ospiti del locale sono quanto mai significativi. GABRIELE MAGAGNINI BRESCIA OGGI CAPRIANO. Il gran
finale della Festa dell’uva Ecco i carri del
vino L’assessore
regionale al Commercio Franco Nicoli Cristiani sarà ospite della cerimonia di apertura
dell’ultima giornata della «Festa dell’uva e del vino» di Capriano. Alle ore
10.30, in piazza Mazzini, darà il via al programma conclusivo della rassegna
che, nel pomeriggio, avrà il suo momento più suggestivo nella sfilata dei carri
allegorici. A corollario del corteo, gli spettacoli di artisti di strada e gli
stand gastronomici che con menù nobilitati dai vini delle produzioni doc del
Montenetto. Nell’area della fiera è stata anche installata una postazione della Polizia locale, munita
di etilometro, per spiegare ai visitatori della rassegna, che la sana abitudine
di bere un bicchiere di vino a tavola non va confusa con il cattivo costume di
bere alcolici senza il minimo controllo (*). Una campagna di
sensibilizzazione importante soprattutto se lanciata fra i giovani. (*) Nota: spero che questo sia l’approccio pensato dal
giornalista, non quello proposto dalla Polizia locale. L’approccio corretto, a mio parere, è spiegare che prima di
guidare non si beve alcol. Che sia a tavola o al bar, che sia vino, birra o un altro
alcolico. IL GAZZETTINO (Udine) NELLA NOTTE Colpito da un
pugno in piazza San Giacomo Un ventenne di Pontebba, M.P., ieri alle 5 del mattino ha
raccontato di essere stato colpito, stando a quanto dichiarato da lui senza
alcuna ragione, a "freddo", da un altro giovane mentre si trovava in
piazza San Giacomo, nel cuore dei
festeggiamenti del Friuli doc. A quell’ora in giro non erano rimasti in
molti. Il ragazzo è stato soccorso dal 118 e condotto anche all’ospedale perchè
gli usciva sangue dal naso. Sul posto è intervenuta una Volante della Questura
anche se l’aggredito non ha manifestato per ora intenzione di sporgere
denuncia. E la polizia in piazza I Maggio, sempre nel contesto della grande
festa, ha ritirato anche una patente per guida in stato di ebbrezza. Il
conducente che si era messo al volante presentava un tasso alcolemico molto al
di sopra della norma, oltre 2, una soglia che per il codice della strada ora
prevede la sospensione della patente da 1 a 2 anni. CORRIERE DI NOVARA Niente alcol se
c’è la partita Novara - Niente alcol durante le partite di calcio allo
stadio “Silvio Piola”. L’ordinanza comunale, già emanata durante lo scorso
campionato in occasione della partita Novara-Pavia, sarà in vigore per tutti
gli incontri della stagione calcistica 2007-2008 ed è immediatamente esecutiva.
Insomma, a partire da domani pomeriggio, quando al “Piola” è in programma la
sfida tra Novara e Ternana, sarà vietato somministrare o vendere per asporto
bevande di contenuto alcolico, birra compresa, all’interno della struttura e
anche nell’area di parcheggio esterna. IL GIORNALE Sbronzo in
bicicletta: 3mila euro di multa Stava tornando a
casa in bici dopo qualche bevuta al bar. Ma per la via ha incontrato i vigili e
un codice stradale inflessibile con quanti, alzato il gomito, si mettono alla
guida di qualsiasi veicolo. Fosse pure a due ruote, come nel caso specifico.
Conclusione: l’alticcio ciclista si è beccato una denuncia penale per guida in
stato di ebbrezza, ma anche una mega multa di 3mila euro per essersi rifiutato
di sottoporsi al test che misura l’alcol che si ha in corpo. È successo l’altra sera a
Garbagnate Milanese; protagonista un quarantenne che stava percorrendo in bici
via Garibaldi. All’incrocio con via Monte Grappa per poco non è finito addosso a un bus. L’autista ha evitato
l’incidente, ma ha informato la Polizia Locale. Una volta arrivati
gli agenti si sono subito accorti che l’uomo era visibilmente alticcio e che
quindi costituiva un pericolo per sé e per gli altri. Codice alla mano gli hanno
contestato lo stato di guida sotto l’effetto dell’alcol, denunciandolo
penalmente e cercando di sequestrargli la patente, che però l’uomo non
possedeva. Poi gli hanno spiegato che
per commettere tale reato non occorreva guidare necessariamente un’auto o una
moto. Quando infine volevano allegare i risultati del test che misura
l’alcol, il ciclista che aveva
realizzato ben poco dell’accaduto si è rifiutato, beccandosi la mega multa. Vigilante ubriaco aggredisce ragazzo e gli spara al petto LA STAMPA Ubriachi al volante anche in centro città LA TRIBUNA DI TREVISO ebbro recidivo fermato gli sequestrano l’autocarro rifiuta da bere a un cliente, aggredito ubriaco in auto a 15 anni IL PICCOLO DI TRIESTE emozioni forti a vino e motori con lo stunt veneto mosele LA GAZZETTA DI MODENA ubriaco guida un suv e demolisce tre vetture CORRIERE DEL VENETO Gli nega il drink, ferisce il barista IL RESTO DEL CARLINO (Pesaro) Grande fuga contro un albero Ubriaco al volante salta posto di blocco della stradale. Inseguimento IL RESTO DEL CARLINO (Macerata) POTENZA PICENAUNO DEI CONDUCENTI AVEVA BEVUTO 0 Scontro
frontale, due feriti LA NUOVA FERRARA nei parchi gli ubriachi e non più i bimbi ALTO ADIGE IL CITTADINO L’Azienda farmacie comunali distribuirà gratis ai giovani il
classico etilometro a palloncino per insegnare a usarlo prima di guidare |
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