Su 300.000 schede telefoniche Telecom viene riprodotta la campagna Asaps contro le stragi del sabato sera: "E’ meglio che torni a casa un figlio senza patente che una patente senza figlio”
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Scheda telefonica Telecom con
la campagna Asaps
L’ASAPS è da molti anni
impegnata in campagne per la prevenzione della cosiddetta Violenza Stradale ed
ha prodotto numerosi esempi di comunicazione attiva. L’ultima iniziativa, dal
titolo “E’ meglio che torni a casa un figlio senza patente, che una patente
senza figlio” ha avuto un notevole successo, tanto da essere stata pubblicata
più volte da “Il Corriere della Sera”, “La Gazzetta dello Sport” ed il “Quotidiano
Nazionale”.
La stessa campagna sta per essere pubblicata ora sulle schede prepagate di
Telecom Italia, con una tiratura di 300mila copie del valore di 5 euro l’una,
grazie ad un’iniziativa voluta con forza dall’associazione proprio sulla scorta
del successo ottenuto dall’iniziativa.
“L’ultima campagna di sensibilizzazione che ci ha visto protagonisti – commenta
il presidente dell’Asaps Giordano Biserni – ha avuto un forte impatto sociale.
Abbiamo ricevuto, dopo la pubblicazione sui maggiori quotidiani nazionali, sulla
nostra rivista il Centauro e sul portale www.asaps.it
, moltissimi incoraggianti segnali non solo da parte dei nostri referenti sul
territorio e dai nostri soci, ma anche da persone che ci hanno conosciuto in
questa occasione. Così è nata l’idea di costruire qualcosa che potesse durare più
di un giorno. Una scheda prepagata Telecom è spesso destinata a restare a lungo
in tasca o nel raccoglitore del collezionista, ed è un’occasione che abbiamo
voluto sfruttare”.
“La pubblicità non è solo un’attività tipicamente aziendale, diretta ad
incrementare il consumo di un bene. Quando il fine è esclusivamente sociale –
aggiunge Biserni – o quando lo scopo di uno spot è la tutela della vita, siamo
sicuri che il messaggio non resta inascoltato. Basta usare il linguaggio
giusto”.
“È meglio che torni a casa un figlio senza patente, che una patente senza
figlio” nasce una domenica mattina qualunque, in uno dei tanti uffici di
polizia sparsi sul territorio italiano. Vi sono due situazioni diverse: da una
parte, un genitore che si inalbera con gli agenti che, nel corso della notte,
hanno ritirato la patente al proprio figlio che ha bevuto (fareste meglio a
prendervela con i pirati, i delinquenti); dall’altra, agenti che riconsegnano
ad un altro genitore la patente di guida di un ragazzo che è in rianimazione o
è rimasto ucciso in un incidente stradale.
“L’idea non è frutto dell’inventiva di un pubblicitario: è la sintesi della
nostra quotidianità – spiega il presidente dell’Asaps – eternamente in sospeso
tra chi accusa le forze di polizia di
eccessiva intransigenza e tra chi imputa loro di non essere sufficientemente
presenti sulla strada. Lo scopo di questa campagna è appunto questo: chiedere
maggiori controlli sulle strade e far capire alle famiglie il significato della
prevenzione. Una patente ritirata oggi, potrebbe essere una vita salvata domani”.
La scheda prepagata riportante la campagna dell’Asaps, sarà presto disponibile
sul sito www.collezionismo.telecomitalia.it.