KATAWEBMOTORI "Drivers Against Drug and Drunk" è il nome
dell’iniziativa è rivolta ai giovani dai 13 ai 35 anni che coinvolgerà piloti e
volti noti della tv Nuova campagna contro le
"stragi del sabato sera" Non conosce tregua la lotta alle
"stragi del sabato sera". Le cronache quotidiane continuano a
riportare notizie di incidenti stradali che insanguinano tutta la penisola
coinvolgendo persone di ogni età. La causa, spesso, è da attribuire all’abuso
di sostanze alcoliche, problema particolarmente "caldo" nei fine
settimana, al ritorno da serate trascorse in discoteca. Per contrastare il fenomeno
"sul nascere" è partita da poco la campagna per la sicurezza stradale
e per la prevenzione delle stragi del sabato sera denominata "DADD
-Drivers Against Drug and Drunk". L’iniziativa è rivolta ai giovani
dai 13 ai 35 anni e intende informare dettagliatamente su quello che può
accadere mettendosi alla guida di qualsiasi veicolo a motore dopo aver bevuto
un bicchiere di troppo o dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti. La campagna, interamente
sostenuta da capitali privati benché patrocinata da diverse importanti
istituzioni, utilizzerà come testimonial dei famosi piloti di auto e di moto e
volti noti del mondo televisivo e dello spettacolo in una serie di eventi
collaterali alle gare più prestigiose del Campionato italiano Rally e del
Campionato italiano Velocità motociclistico. In questo modo sarà possibile
avvicinare i giovani delle località dove si svolgono gli eventi agonistici,
presso le scuole o i locali o i centri di aggregazioni giovanili, per portare
direttamente "nella loro vita" il messaggio della campagna. Si tratta quindi di una ulteriore
campagna tesa a contrastare un fenomeno che sta assumendo proporzioni sempre
più tragiche nella cui lotta tutte le iniziative che possano salvare anche una
sola vita, sono benvenute. Per tutte le informazioni dettagliate e gli
aggiornamenti è disponibile il sito www.dadd.eu (m. r.) EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto Da
RAIUTILE.RAI.IT) Alcol alla guida: circolare sul sequestro dei veicoli Con una circolare inviata a tutte
le Prefetture, la Polizia Stradale precisa i casi in cui si attua il sequestro
dei veicoli ai conducenti in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di
stupefacenti, così come sancisce il Decreto legge del 3 agosto che ha
modificato il Codice della Strada. Il sequestro preventivo del veicolo non può
infatti essere disposto in ogni caso di accertamento, ma "solo quando
ricorrono i presupposti richiesti dall’articolo 321 del Codice di procedura
penale per la sua applicazione" esso deve dunque essere considerato
"una misura estrema". La circolare riporta alcuni esempi
significativi: nel caso in cui "il veicolo possa essere consegnato ad
altra persona idonea a condurlo, presente a bordo dello stesso ovvero
prontamente reperibile, anche in relazione alle indicazioni fornite dal
contravventore per rintracciarlo e alle prioritarie attività operative degli
organi accertatori", non è necessario il sequestro del mezzo. Anche nei casi
in cui "pur mancando una persona idonea, il trasgressore, a sue spese e
con un rapporto contrattuale direttamente gestito dallo stesso, sia in grado di
far intervenire un veicolo di soccorso o un altro mezzo idoneo al recupero e al
trasporto del veicolo presso la propria residenza, nel luogo di abituale
stazionamento ovvero in un altro luogo idoneo", non è possibile ricorrere
al sequestro del veicolo. Diverso è il caso dei motocicli, per i quali invece
continua a valere la norma che impone in ogni caso il sequestro del mezzo. EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da
ESPRESSO.REPUBBLICA.IT) Spritz, il 40% dei ragazzi ubriaco Sinigaglia: dal prossimo week-end le multe e il ritiro della patente 17/09/07 - «I baristi degli
spritz puntano alla fidelizzazione della sbronza. Abbiamo in mano dati
allarmanti, fra i gestori ci sono iniziative da brividi e fanno finta di
nulla». Più che una polemica, quella del vicesindaco Claudio Sinigaglia è
un’autentica dichiarazione di guerra. Il «casus belli» è, ancora una
volta, il beverone superalcolico servito dai bar lungo il Piovego. Dopo il
resoconto della sesta (e ultima) giornata di prevenzione con l’etilometro, e di
fronte a numeri preoccupanti, Sinigaglia se la prende contro iniziative
«promozionali», del tipo «due spritz al prezzo di uno». «Perché fanno queste
sparate? Questa è una vera e propria campagna pubblicitaria che incita ad
alzare il gomito. Più di qualcuno offre spritz supercarichi a prezzi scontati.
Ma perché lo fanno? Non è la promozione del supermercato che ti vende due
televisori al prezzo di uno. Forse questi signori non ci pensano, che si tratta
di bevande che danneggiano la salute e possono mettere sulla strada delle bombe
umane». Lo sfogo di Sinigaglia è la
conseguenza dell’ennesima «strage» dell’alcol. Una strage che per ora è
(fortunatamente) solo sulla carta, perché sabato scorso si è svolta la serata
conclusiva della campagna estiva di prevenzione contro l’eccesso di alcol per
chi si mette alla guida. In collaborazione con la Motorizzazione civile di Venezia
e l’associazione che si è occupata del punto di ristoro chill-out, con
crackers, biscotti, acqua e sdraio. Più che ristoro, insomma, uno smaltitoio a
cui si sono rivolti diversi giovani con qualche milligrammo di alcol da
eliminare prima di mettersi al volante. «Dei 140 giovani che si sono
sottoposti al controllo del tasso alcolico», riferisce Sinigaglia, «ben 61
hanno dimostrato un valore superiore al massimo consentito dal Codice della
strada (ovvero 0,5 grammi di alcol per litro di sangue). E’ un dato pazzesco,
che supera il 40% degli utenti dei Navigli. Loro sono le bombe alcoliche che
poi girano per la città. E’ ora di darsi una regolata, anche perché con sabato
finisce la fase della prevenzione e scatta quella della sanzione. Io mi auguro
che non tutti quelli trovati fuori regola si siano messi alla guida. E che
abbiano fatto tesoro dell’insegnamento». Il futuro è tutto da disegnare,
anche se qualche idea Sinigaglia ce l’ha già: «Abbiamo previsto l’acquisto di
due etilometri per la prevenzione (costo: 800 euro l’uno, circa). Ma il punto è
che a fine settembre lo spritz sul Piovego chiuderà, e torneranno tutti nelle
piazze. Continueremo lì, ma sarà fondamentale la collaborazione con i baristi.
Ci vuole un codice di comportamento, senza nascondersi dietro a scuse a cui
siamo ormai in grado di replicare, numeri alla mano. Io, intanto, li invito a
realizzare degli spritz a bassissimo contenuto alcolico, e a vendere quelli al
50%. Non possiamo prima insegnare a questi ragazzi a ragionare con la propria testa,
e poi rimbambirli con botte alcoliche da 30 gradi. Poi, non scandalizziamoci se
dei 1.249 giovani controllati nelle sei uscite che abbiamo fatto, 343 sono
risultati ubriachi. E da sabato scattano le multe». Cristina Chinello EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da
AREZZOWEB.IT) Nei bar aretini, «tolleranza zero» contro l’abuso di alcol A breve saranno affissi in bar e
ristoranti cartelli per ricordare il divieto di somministrare alcolici a
minorenni AREZZO - Il presidente
provinciale dei pubblici esercizi di Confcommercio Mearini: "i nostri
locali sono luoghi di svago e i nostri clienti valgono più di un bicchiere
d’alcol in più venduto una sera". A breve saranno affissi in bar e
ristoranti cartelli per ricordare il divieto di somministrare alcolici a
minorenni e persone in evidente stato di ebbrezza. Un cliente vale più molto più di
un bicchiere di alcol. È questo il motto con cui i pubblici esercizi aretini
aderiscono alla campagna contro l’abuso di alcolici "Tolleranza
zero", promossa a livello nazionale da Ministero della Salute , Ministero
dell’Interno e da FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Confcommercio. "I nostri locali sono e
vogliono rimanere luoghi dello svago e del divertimento, dove la gente ha
diritto di stare in piena sicurezza" dice Lucio Mearini, presidente
provinciale della FIPE Confcommercio "non abbiamo nessun interesse a
servire alcolici ai minori o tanto meno a chi ne fa abuso. Sarebbe un danno
sociale per i nostri clienti, ma anche un danno economico e di immagine per il
nostro locale, che potrebbe farsi una cattiva fama ed essere additato come poco
raccomandabile dai consumatori". Insomma, per un bicchiere di alcol in più
venduto una sera si metterebbero a rischio le consumazioni di tutti gli altri
giorni. "L’impegno degli esercenti è
fondamentale. Siamo a contatto diretto con la gente, ne raccogliamo sfoghi e
stati d’animo; in più, siamo in grado di percepire gli umori del quartiere o
del paese dove lavoriamo" sottolinea Mearini. "Per questo possiamo
essere portatori di dialogo, cultura e società, impegnandoci a sensibilizzare i
nostri clienti sul problema dell’alcolismo, che oggi sta mietendo vittime in
molte fasce della popolazione, a partire dai più giovani". A breve, gli esercizi
associati alla FIPE esporranno in posizioni ben visibili cartelli o locandine
per rammentare alla clientela il divieto di somministrazione di alcol a minori
di sedici anni e a persone in evidente stato di ebbrezza. (*) "Esattamente
come è accaduto per il divieto di fumo, si tratta di un modo semplice ma
efficace per ricordare di rispettare la legge", dice il presidente dei
baristi aretini "a cui seguiranno una serie di iniziative per far passare
il messaggio in maniera più coinvolgente, soprattutto ai più giovani". (*) Nota: analisi logica dell’ Art.
689. - Somministrazione di bevande alcooliche a minori o a infermi di mente
- L’esercente un’osteria (soggetto) o un altro pubblico
spazio di cibi o di bevande, il quale somministra, in un luogo pubblico
o aperto al pubblico, bevande alcooliche a un minore degli anni sedici, o a
persona che appaia affetta da malattia di mente, o che si trovi in manifeste
condizioni di deficienza psichica a causa di un’altra infermità, è
punito (verbo) con l’arresto (complemento
di mezzo) fino a un anno. L’articolo 689 del codice penale riguarda
gli esercenti, non i clienti, per i quali non è prevista del resto nessuna
sanzione. Perché avvertirli di una circostanza che dovrebbe rientrare nella
normalità? A meno che non si voglia considerare l’osservanza della legge un fatto
così straordinario da dover mettere letteralmente i manifesti. EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da
CORRIERE.IT) Bevuto troppo? Le Banque «SiCuraDiTe» In alto i calici e facciamo un
brindisi alla nuova gestione de «Le Banque» perché se lo merita davvero. Il
celebre locale, nato all’interno di un palazzo ex sede di una banca in via G.
Porrone 6 ( www.lebanque.it ), riapre la
stagione non solo avendo rinnovato gli arredi interni, ma offrendo al suo
pubblico un «servizio cortesia» attualmente unico nel suo genere. Le Banque
«SiCuraDiTe» è infatti la nuova lodevole iniziativa che Claudio Rizzelli, il
nuovo gestore del locale, ha voluto fortemente per salvaguardare l’incolumità
dei suoi clienti che hanno alzato il gomito. Se a fine serata si risulta essere
un po’ troppo alticci è possibile farsi riaccompagnare a casa o in albergo con
un’auto messa a disposizione da Le Banque. Un’ottima idea sostenuta anche dalle
istituzioni, e in particolare dagli assessori Terzi e De Albertis,
rispettivamente a capo dello Sport e tempo libero e della Salute, che hanno
espresso un’opinione entusiasta e favorevole nei confronti di un intervento
degli imprenditori nella più ampia campagna di sensibilizzazione contro l’abuso
dell’alcol e le tristemente note stragi del sabato sera. L’ADIGE Sbronzo, patente sospesa per la quinta volta Definirlo recidivo, visti i
fatti, è il minimo. Ad un 35enne di Trento, per la quinta volta, i carabinieri
hanno ritirato la patente per guida in stato di ebbrezza (in realtà una sesta
volta gli era stata sospesa perché era scaduta). Un record di cui andare poco
fieri, naturalmente. Anche perché il giovane è stato pizzicato alticcio al
volante nel pomeriggio. L’uomo è stato fermato dai militari del radiomobile a
Ravina per un normale controllo: sottoposto ad alcoltest, il conducente aveva
valori ben oltre il limite consentito dalla legge, più del doppio. Per la
quinta volta, dunque, la sua patente è stata sospesa. Evidentemente, i lunghi
periodi nei quali è stato costretto ad andare a piedi o ad utilizzare i mezzi
pubblici, non sono bastati a fargli passare la passione per l’alcol e così
sabato pomeriggio si è messo di nuovo alla guida sbronzo. Stesso guai per un
altro automobilista che alle 3.30 di notte è stato pizzicato brillo alla guida
del mezzo, in via Giusti: anche in questo caso i valori registrati
dall’etilometro erano il doppio del consentito. Patente ritirata anche ad un
ventenne boliviano fermato poco dopo mezzanotte dai carabinieri di Roveré della
Luna nella zona di Mezzolombardo: aveva un tasso alcolico poco superiore allo
0.50. MANTOVA.COM Guardia giurata che spara a un giovane: si sente un vendicatore Brescia. Un elemento che tradisce
il suo “stato” potrebbe arrivare dalle frasi farneticanti che pronuncia dalla
sua cella del carcere. Fa il saluto militare agli agenti e rivendica una
“pulizia” dai drogati e chissà di quali altri categorie del genere umano.
Michele Petraroli, la guardia giurata 29 enne, residente a Mantova, che venerdì
sera ha colpito a sangue freddo un giovane bresciano con la sua pistola
d’ordinanza, si sente una sorta di vendicatore. Venerdì si trovava in un locale
di Brescia, dove aveva bevuto parecchio. All’uscita incrocia un ragazzo con cui
ha uno scambio di battute per motivi banali. Ad un certo punto gli intima di
coricarsi a terra. Gli spara un colpo con la pistola. Il ragazzo ha un polmone
perforato e la spalla rotta. Non è più in pericolo di vita. RISCHI DELL’ALCOL Si addormenta sotto un fuoristrada, ma l’auto non parte. Salvo Alcol tanto, a fiumi per
l’intero week end. Litigi, piccole risse, stati di alterazione, qualche
danneggiamento, alcuni malori, polemiche sui prezzi e altro...E un uomo salvato
per puro caso. Infatti un frequentatore di Friuli dc, arrivato da Brugnera,
nella notte di sabato distrutto dal vino e dalla stanchezza, ha pensato di
cercarsi un rifugio sicuro per la notte. Ha scelto di infilarsi sotto un
fuoristrada parcheggiato in centro e di dormire sereno. Lo ha fatto fino a ieri
mattina, quando il proprietario dell’auto è salito e ha messo in moto la
vettura. Ma il fuoristrada non partiva: bloccato. Prova e riprova, è sceso per
controllare se ci fosse qualche danno nel motore. Chinandosi ha visto
"spuntare" l’uomo. Stanco, confuso, ma illeso. Scherzi dell’alcol
anche a Lignano dove un uomo aveva tentato di sottrarsi ad un controllo della
polizia municipale mentre, in evidente stato di ubriachezza, si trovava
all’interno della Pizzeria Alba a Sabbiadoro. Il pluripregiudicato romano ma
residente a Trieste, Saimon Suffer di 20 anni è stato trasferito al carcere di
Udine. IL GAZZETTINO Senza tornare nei luoghi comuni ... Senza tornare nei luoghi comuni
della critica, basta dire che sull’abuso di alcol e sui divieti part-time ci
saremmo aspettati dal legislatore regionale più un atto di reale conoscenza che
di mera coscienza. Eh sì, perché l’approvazione
della legge sui pubblici esercizi e il divieto di somministrazione dall’1 alle
6 appare sempre più, a un’analisi obiettiva, tecnica - sia psicologica che
commerciale, sia morale che medica - puramente un atto per mettere la coscienza
a posto di chi non conoscendo, e non volendo conoscere il problema, ha tirato
dritto. Grida manzoniane, quasi
un’interpretazione sociologica che ricorda le elucubrazioni del povero Don
Ferrante - e della mogliettina ligia e compìta, Donna Prassede - che dava la
colpa alle congiunture astrali se la peste imperversava. È proprio vero, non è
che mancasse il buon senso, solo che se ne stava in disparte per la paura del
senso comune. Le consultazioni con le categorie ci sono state. L’occasione per
aprire un dibattito serio, scientifico, c’è stata. Per non parlare poi della
condizione imposta dalle regole di buon vicinato con le altre regioni: se non
si raggiungerà un accordo con il sobrio Sudtirol, con il vivace Trentino, con
l’enolocentrico Friuli Venezia Giulia, e infine, con quel paese della cuccagna
che chiamasi Romagna (l’Emilia, la consideriamo seria), allora il divieto,
udite udite, scatterà dalle 2 di notte. E non ho dimenticato la Lombardia:
certo, perché i ragazzi, il nostro Renzo farà adesso il percorso inverso,
Mincio compreso, mentre la nostra Lucia sarà un po’ meno Mondella e un po’ più
monella. Ma a 100 chilometri dalla sua discoteca abituale di Spresiano... Occhio non vede, cuore - e
fegato, perché di alcol si parla - non duole. Dopo qualche secolo ritornerà il
contrabbando di casse di spritz, di gin, di prosecco. Ma magari si scatenerà la
moda del before hour: prima dell’ora fatidica si trincherà di tutto, buttalo
giù con una spinta, poi vedrai che bella festa - così una canzone dei tempi che
furono, quando bastava un fiasco per far contenta un’allegra brigata. Adesso occorre l’internet drink,
rigorosamente privé, a casa di questo o di quello, se no non sei nessuno. Ma
qui mi fermo: magari suggerendo altre idee di marketing per ovviare al divieto
mi becco una denuncia per istigazione al reato. Già, quale? Quello di
contrabbando tra la Serenissima e la Spagna? O Gli Stati pontifici. E che
grave, se fosse con l’Austria? Quello di corruzione di giovani? Forse è meglio tornar sobri e
chiudere qui. Ah dimenticavo: per la cronaca, nonostante la loro rigorosa
disciplina, i coniugi manzoniani sono crepati lo stesso. Di peste, naturalmente. NOVE I MULTATI Controlli dei vigili: guidava ubriaco, ritirata la patente (S.Mas.) Non bastano più nemmeno
i cartelli di avvertimento, imposti dal decreto Bianchi, per indurre gli
automobilisti a correre di meno sulle strade. Sono state ben 9 sabato notte le
multe inflitte dalla polizia locale di Treviso, impegnata nel pattuglione del
fine settimana, ad altrettanti conducenti colpevoli di aver premuto un po’
troppo l’acceleratore. Gli appostamenti dei telelaser sono stati effettuati in
via Benzi e Bernardi a San Giuseppe, e a Fiera in viale IV Novembre. Gli agenti
sono stati costretti a ritirare una patente per guida in stato di ebbrezza; in
tutto sono stati 20 i veicoli controllati, togliendo alle patenti 75 punti sia
per velocità che per infrazioni varie. IL GRECALE San Severo, si scaglia contro i
carabinieri, arrestato Un commerciante di Lucera è accusato di resistenza e minaccia a
pubblico ufficiale di Aurelia Balestrucci San Severo - E’ rimasto coinvolto
in un incidente e, dopo essere stato soccorso, si è scagliato contro il
personale medico dell’ospedale e i carabinieri che erano intervenuti. Un
commerciante di Lucera, Ivano Leo, è stato così arrestato dai carabinieri di
San Severo per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. L’uomo, in evidente
stato di ebbrezza, è stato trasportato all’ospedale per farsi medicare delle
ferite riportate in un incidente avvenuto sulla statale 160. Una volta al
pronto soccorso, il commerciante è andato in escandescenza, iniziando ad
insultare ed assalire i medici e i carabinieri presenti. KATAWEBNEWS Rumeno aggredisce un bambino in
un parco, denunciato Un rumeno di 35 anni ha aggredito
un bambino di 10 anni che stava giocando con altri coetanei in piazza Melozzo
da Forlì, nel quartiere flaminio di Roma. 17 settembre 2007 - L’uomo, sotto
gli effetti dell’alcool, ha infastidito alcuni bambini poi quando diversi
genitori hanno tentato di allontanarlo ha afferrato il piccolo di 10 anni per
le braccia tentando anche di portarlo via. L’immigrato è stato bloccato da una
poliziotta che si trovava nella piazza insieme ai suoi figli ed ha dovuto anche
sottrarlo a un tentativo di linciaggio da parte degli altri genitori che
avevano assistito alla scena. Il bambino è stato successivamente medicato
presso il pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo mentre il rumeno è stato
denunciato per lesioni dagli agenti del commissariato Villa Glori. IL GAZZETTINO POLIZIA Fanno i bisogni in centro:
denunciati Insoliti interventi per le pattuglie della Polizia. Nel tardo pomeriggio di sabato ai
Giardini Due Torri la Volante è stata chiamata perchè c’era K.M., 39 anni,
polacco che, calzoni abbassati, stava facendo i bisogni davanti ai bambini che
giocavano e ai loro accompagnatori. È stato denunciato. Stessa sorte, intorno
alle 21, per M.I., 23enne operaio albanese abitante ad Arquà Polesine che
invece stava urinando in Corso del Popolo nei pressi del cantiere dell’ex Upim.
Pattuglia della stradale di Badia e Volante hanno accompagnato il giovane in
Questura dove è stato multato per ubriachezza molesta. BRESCIAOGGI CONTROLLI GUIDA ALCOLICA 13 PATENTI
RITIRATE IN FRANCIACORTA Tredici patenti di guida sospese
per guida in stato di ebbrezza alcolica, quattro carte di circolazione ritirate
per mancata revisione e una patente sospesa per guida pericolosa. E’ il
bilancio dei controlli della Polizia stradale effettuati l’altra notte a
Capriolo e a Paratico. ADNKRONOS Ha confessato anche una rapina Ubriaco al volante uccise 4 giovani, concessi i domiciliari Decisione del giudice di Ascoli
Piceno: sta collaborando con la giustizia. Marco Ahmetovic, 22 enne Rom, con un
furgone investì lo scorso 23 aprile quattro minori a bordo dei loro motorini
nei pressi di Ascoli Piceno Ascoli Piceno, 17 set. - Concessi
gli arresti domiciliari a Marco Ahmetovic, il 22 enne di origine Rom, accusato
di aver investito e ucciso lo scorso 23 aprile, mentre era ubriaco alla guida
di un furgone, quattro minori a bordo dei loro motorini ad Appignano del
Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. La decisione è stata presa oggi
dal giudice del Tribunale della città marchigiana durante la seconda udienza
del processo a carico di Ahmetovic. L’uomo ha dimostrato di collaborare, ha
ammesso le proprie responsabilità ed ha anche dichiarato di essere uno dei tre
autori del tentativo di rapina ai danni dell’ufficio postale di Maltignano
(Ap), avvenuto il 10 novembre 2006, e per il quale i Carabinieri del Comando
provinciale di Ascoli Piceno gli hanno consegnato un mandato di arresto venerdì
scorso nel carcere ascolano, dove Ahmetovic e’ detenuto. La decisione del
giudice per gli arresti domiciliari si e’ basata anche sul fatto che un
cittadino italiano ha dichiarato di voler accogliere Ahmetovic, per motivi
umanitari, nella propria abitazione dove rimarra’ fino alla prossima udienza
del processo, prevista per il 5 ottobre. CORRIERE ADRIATICO Le vittime tutte tra i 16e i 18
anni furono Alex Luciani Davide Corradetti Danilo Trainied Eleonora Allevi
Sette mesi fa da quella maledetta serata I ragazzi del muretto falciati da
un furgone ASCOLI - Era il 23 aprile scorso
quando quattro studenti tra i 16 e i 18 anni di Appignano del Tronto furono
falciati ed uccisi da un furgone guidato da uno slavo ubriaco. Li chiamavano “i
ragazzi del muretto”. Alle 22.45 di quel maledetto lunedì si consumò la
tragedia. Alla guida di quel maledetto “Ducato” c’era il ventiduenne Marco
Ahmetovic, un Rom originario di Caserta, da diversi anni residente in un
accampamento di zingari a Valle Orta. Le vittime, tutte del posto, furono: Alex
Luciani, 16 anni, studente dell’Istituto d’Arte, Davide Corradetti, 16 anni,
studente Ipsia, Danilo Traini, 17 anni, studente Ipsia ed Eleonora Allevi, 18
anni, studentessa presso l’Istituto Commerciale. La comunità di zingari che da
anni si era insediata a Valle Orta, era al centro di una durissima polemica per
le condizioni igieniche in cui versa e per la difficile integrazione con il
territorio. Erano da poco trascorse le 22 quando un gruppo di otto ragazzi, da
tutti conosciuti come quelli del “Muretto”, perchè erano soliti sedere sul
muretto della circonvallazione del paese, decise di andare a Castel di Lama per
gustare un gelato. Salirono in sella ai motorini ed imboccarono la provinciale
appignanese. All’altezza del Fosso della Meta, dove termina il comune di Appignano
ed inizia quello di Ascoli, il primo scuterista si trovò davanti l’autocarro
condotto da Ahmetovic che stava procedendo contromano. Il ragazzo ebbe la
prontezza di spirito di scartare verso la sua sinistra ed ha evitato l’impatto
che sarebbe stato sicuramente mortale. Nella sua folle corsa, però, il Ducato
falciò altri quattro motorini, in uno dei quali viaggiavano i fratelli Allevi.
Altri due ragazzi, che si erano leggermente attardati anno avuto ebbero salva
la vita. Non appena sono arrivarono, dopo pochi secondi, sul posto ai loro
occhi si presentò uno spettacolo terrificante anche perché, data la violenza
dell’urto, la miscela dei serbatoi che si era riversata sull’asfalto, forse a
causa di una scintilla, aveva preso fuoco e le fiamme avevano ustionato i corpi
di due giovani e avvolto anche un canneto che si trova sul ciglio della strada.
Per tre ragazzi, Davide Corradetti, Danilo Traini e Eleonora Allevi, non c’era
più nulla da fare, erano morti sul colpo. Alex Luciani, invece, dava ancora
flebili segni di vita. Purtroppo, una volta trasferito al pronto soccorso del
Mazzoni, il giovane cessò di vivere. Anche Leonardo Allevi appariva in gravi
condizioni. Dopo le prime cure venne portato in sala operatoria e sottoposto ad
intervento chirurgico per la riduzione della frattura del femore e per bloccare
un’emorragia al polmone. Altri tre giovani sono rimasero leggermente feriti.
Marco Ahmetovic aveva riportato un trauma cranico e diverse ferite al volto.
Alcuni giorni dopo il campo nomadi venne dato alle fiamme. Di loro non si è
saputo più nulla. ROMAGNA OGGI Drogato e ebbro imbocca l’A14
contromano: tragedia sfiorata FORLI’ – Ha imboccato nella notte
di domenica a folle velocità il casello dell’A14 di Cesena Sud per poi prendere
a tutto gas la carreggiata sud, ma in direzione Bologna. Prima di esser
bloccato dagli agenti della Polizia autostradale al km 88, ha provocato due
incidenti, fortunatamente senza conseguenze fisiche per gli automobilisti. I
poliziotti hanno accertato che l’incosciente si trovava al volante della sua
Audi A3 sotto l’effetto di alcol e droga. Il protagonista della bravata è
stato il 34enne ravennate C.M. (le sue iniziali), già in passato colpito da
ritiri di patente per guida in stato d’ebbrezza. Gli agenti della PolStrada di
Pieve Acquedotto, che per fermare il pazzo automobilista hanno dovuto imboccare
contromano l’A14, hanno accertato che si trovava al volante della propria Audi
con un tasso di alcol nel sangue superiore di tre volte il limite consentito
dalla legge, fissato in 0,50 gr/lt. Per l’incosciente, è scattato
l’immediato ritiro della patente oltre ad una denuncia per guida in stato
d’ebbrezza e stupefacenti. IL TEMPO Coinvolti tre giovanissimi: avrebbero ecceduto con l’alcol e fatto uso
di sostanze stupefacenti Incidente dopo il «festino» di ALESSANDRA PASQUALOTTO - UNA
festa che si trasforma in tragedia. Una storia di giovanissimi, come tante ne
accadono dappertutto. E una notte passata a tirare tardi insieme agli amici,
tra alcol e forse anche droga. È successo all’alba di sabato scorso, di ritorno
da una festa dove qualcuno ha esagerato alzando il gomito noncurante dei
pericoli sulle strade e dei controlli. Erano le 4.30 quando gli scooter di
alcuni giovani sono finiti a terra, sull’asfalto lungo la Salaria, all’altezza
di San Giovanni Reatino forse a causa dell’impatto con una automobile. Tre i
feriti, di cui uno gravissimo. Si tratta di M. N. di 18 anni che è stato
soccorso e trasferito d’urgenza in eliambulanza al Policlinoco Gemelli di Roma
per un trauma grave. Le sue condizioni sono giudicate serissime e il giovane è
in pericolo di vita. L’altro coetaneo rimasto ferito nell’incidente di sabato
notte è L. P. di 17 anni trasportato in ospedale insieme all’altro giovane
coinvolto M. C. di 24 anni. Sulla dinamica dell’incidente sta ora lavorando la
Polizia stradale di Passo Corese, prima ad intervenire nel luogo dell’impatto.
Per fare ulteriore chiarezza sulle cause dell’incidente sembrano siano stati
effettuati anche alcuni esami tossicologici sui giovani. Test che, secondo
qualche indiscrezione, avrebbero rivelato un uso oltre il consentito di alcol e
perfino la presenza di sostanze stupefacenti. Una risposta amara che conferma
come anche tra i giovanissimi della provincia sia ormai diffuso l’utilizzo di
droghe e di alcol. In questi mesi estivi era stata proprio la Squadra Mobile di
Rieti a chiudere il cerchio su un gruppo di giovani, alcuni addirittura
minorenni, individuati dagli agenti dopo mesi di intercettazioni telefoniche e
arrestati per spaccio di droga. Una rete di spacciatori che da Rieti si era
ramificata anche nella vicina Umbria e nella Capitale. L’A.F.P. (AGENCE FRANCE PRESSE) Annuncia che il sei volte
campione del mondo di Formula 1, Michael Schumacher, rappresenterà una marca de
bevanda alcolica, a partire dal inizio del 2008, per delle campagne di
responsabilizzazione sui pericoli del alcol alla guida. (*) (*) Nota: Non vediamo veramente come! Forse per dire
che bisogna bere "moderatamente", quando sappiamo benissimo, che il bere è sempre a rischio! Dal prossimo
gennaio 2008, "Schumi" sarà il "testimonial della campagna del
produttore di liquore Bacardi, "Non guidate se avete bevuto" che sarà
accompagnata da un messaggio generale sul consumo "responsabile"
delle bevande alcoliche". L’ex-pilota della Ferrari ha dichiarato che
"la Bacardi va elogiata per il suo impegno responsabile delle bevande
alcoliche". Il "grande Schumi" sa che i ragazzi (che non guidano
ancora da 14 a 17 anni!!!) si bevono a volte più di quattro bottiglie di
alcolpop...Bacardi da 6g/l? sempre con tanta...moderazione! GERMANIA. . (www.preventionroutiere.asso.fr) Alcol totalmente proibito alla
guida per i nuovi guidatori. 12.09.2007 - "bere o guidare: bisogna scegliere". Il 13 settembre
entrerà in vigore l’interdizione totale dell’alcol alla guida per i nuovi
guidatori. Questa misura, apparsa sulla gazzetta ufficiale il 19 luglio,
riguarda i guidatori di meno di 21 anni (quale che sia il numero di anni di
guida), ma anche i guidatori che hanno appena avuto la patente, durante i primi
due anni che seguono l’ottenimento della patente. I colpevoli rischiano da 125
euro, due punti e una estensione del periodo probatorio di due a quattro anni e
una partecipazione a dei corsi. LE FIGARO 13.09.2007 - Il CIRC
(centro internazionale di ricerca sul cancro) a pubblicato un rapporto alla termine di due anni di
lavoro con l’Accademia di medicina e l’Accademia delle science. Riconoscendo
che siamo ancora lontani di capire tutto sul cancro, il rapporto stima tuttavia
che nel 45% per gli uomini e per il 30%
per le donne, le cause del cancro sono identificabile: Il numero uno è il
tabacco, oggi responsabile del 27% dei cancri per gli uomini e del 33% dei
decessi. Per le donne gli sono
attribuiti il 9,6% della mortalità. Per l’alcol. Il consumo di bevande alcoliche aumenta i rischi di cancro
(bocca, fegato, esofago, colon). Malgrado la diminuzione del consumo, questo
tossico sarebbe responsabile del 11% dei casi di cancro nel uomo (9,4% di
decessi) e di 4,5% nella donna (3% di
decessi). Il 10% dei cancri al seno sarebbe legato a l’uso a l’alcol. Il
Dottore Autier, membro del centro internazionale di ricerca, consiglia dunque
alle donne di limitare il loro consumo a "non più di due bicchieri al
giorno". L’HUMANITE’ 14.09.2007. BRESCIA OGGI PANORAMA Slogan anche contro l’alcol IL CENTRO Fiorilli: troppo alcol ai giovani
serve una task force di |
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