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Rassegna stampa Alcole e guida del 17 settembre 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

KATAWEBMOTORI

"Drivers Against Drug and Drunk" è il nome dell’iniziativa è rivolta ai giovani dai 13 ai 35 anni che coinvolgerà piloti e volti noti della tv

Nuova campagna contro le "stragi del sabato sera"

Non conosce tregua la lotta alle "stragi del sabato sera". Le cronache quotidiane continuano a riportare notizie di incidenti stradali che insanguinano tutta la penisola coinvolgendo persone di ogni età. La causa, spesso, è da attribuire all’abuso di sostanze alcoliche, problema particolarmente "caldo" nei fine settimana, al ritorno da serate trascorse in discoteca.

Per contrastare il fenomeno "sul nascere" è partita da poco la campagna per la sicurezza stradale e per la prevenzione delle stragi del sabato sera denominata "DADD -Drivers Against Drug and Drunk".

L’iniziativa è rivolta ai giovani dai 13 ai 35 anni e intende informare dettagliatamente su quello che può accadere mettendosi alla guida di qualsiasi veicolo a motore dopo aver bevuto un bicchiere di troppo o dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti.

La campagna, interamente sostenuta da capitali privati benché patrocinata da diverse importanti istituzioni, utilizzerà come testimonial dei famosi piloti di auto e di moto e volti noti del mondo televisivo e dello spettacolo in una serie di eventi collaterali alle gare più prestigiose del Campionato italiano Rally e del Campionato italiano Velocità motociclistico. In questo modo sarà possibile avvicinare i giovani delle località dove si svolgono gli eventi agonistici, presso le scuole o i locali o i centri di aggregazioni giovanili, per portare direttamente "nella loro vita" il messaggio della campagna.

Si tratta quindi di una ulteriore campagna tesa a contrastare un fenomeno che sta assumendo proporzioni sempre più tragiche nella cui lotta tutte le iniziative che possano salvare anche una sola vita, sono benvenute. Per tutte le informazioni dettagliate e gli aggiornamenti è disponibile il sito www.dadd.eu 

(m. r.)


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto Da RAIUTILE.RAI.IT)

Alcol alla guida: circolare sul sequestro dei veicoli

Con una circolare inviata a tutte le Prefetture, la Polizia Stradale precisa i casi in cui si attua il sequestro dei veicoli ai conducenti in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, così come sancisce il Decreto legge del 3 agosto che ha modificato il Codice della Strada. Il sequestro preventivo del veicolo non può infatti essere disposto in ogni caso di accertamento, ma "solo quando ricorrono i presupposti richiesti dall’articolo 321 del Codice di procedura penale per la sua applicazione" esso deve dunque essere considerato "una misura estrema". La circolare riporta alcuni esempi significativi: nel caso in cui "il veicolo possa essere consegnato ad altra persona idonea a condurlo, presente a bordo dello stesso ovvero prontamente reperibile, anche in relazione alle indicazioni fornite dal contravventore per rintracciarlo e alle prioritarie attività operative degli organi accertatori", non è necessario il sequestro del mezzo. Anche nei casi in cui "pur mancando una persona idonea, il trasgressore, a sue spese e con un rapporto contrattuale direttamente gestito dallo stesso, sia in grado di far intervenire un veicolo di soccorso o un altro mezzo idoneo al recupero e al trasporto del veicolo presso la propria residenza, nel luogo di abituale stazionamento ovvero in un altro luogo idoneo", non è possibile ricorrere al sequestro del veicolo. Diverso è il caso dei motocicli, per i quali invece continua a valere la norma che impone in ogni caso il sequestro del mezzo.


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da ESPRESSO.REPUBBLICA.IT)

Spritz, il 40% dei ragazzi ubriaco

Sinigaglia: dal prossimo week-end le multe e il ritiro della patente

17/09/07 - «I baristi degli spritz puntano alla fidelizzazione della sbronza. Abbiamo in mano dati allarmanti, fra i gestori ci sono iniziative da brividi e fanno finta di nulla». Più che una polemica, quella del vicesindaco Claudio Sinigaglia è un’autentica dichiarazione di guerra.

Il «casus belli» è, ancora una volta, il beverone superalcolico servito dai bar lungo il Piovego. Dopo il resoconto della sesta (e ultima) giornata di prevenzione con l’etilometro, e di fronte a numeri preoccupanti, Sinigaglia se la prende contro iniziative «promozionali», del tipo «due spritz al prezzo di uno». «Perché fanno queste sparate? Questa è una vera e propria campagna pubblicitaria che incita ad alzare il gomito. Più di qualcuno offre spritz supercarichi a prezzi scontati. Ma perché lo fanno? Non è la promozione del supermercato che ti vende due televisori al prezzo di uno. Forse questi signori non ci pensano, che si tratta di bevande che danneggiano la salute e possono mettere sulla strada delle bombe umane».

Lo sfogo di Sinigaglia è la conseguenza dell’ennesima «strage» dell’alcol. Una strage che per ora è (fortunatamente) solo sulla carta, perché sabato scorso si è svolta la serata conclusiva della campagna estiva di prevenzione contro l’eccesso di alcol per chi si mette alla guida. In collaborazione con la Motorizzazione civile di Venezia e l’associazione che si è occupata del punto di ristoro chill-out, con crackers, biscotti, acqua e sdraio. Più che ristoro, insomma, uno smaltitoio a cui si sono rivolti diversi giovani con qualche milligrammo di alcol da eliminare prima di mettersi al volante.

«Dei 140 giovani che si sono sottoposti al controllo del tasso alcolico», riferisce Sinigaglia, «ben 61 hanno dimostrato un valore superiore al massimo consentito dal Codice della strada (ovvero 0,5 grammi di alcol per litro di sangue). E’ un dato pazzesco, che supera il 40% degli utenti dei Navigli. Loro sono le bombe alcoliche che poi girano per la città. E’ ora di darsi una regolata, anche perché con sabato finisce la fase della prevenzione e scatta quella della sanzione. Io mi auguro che non tutti quelli trovati fuori regola si siano messi alla guida. E che abbiano fatto tesoro dell’insegnamento».

Il futuro è tutto da disegnare, anche se qualche idea Sinigaglia ce l’ha già: «Abbiamo previsto l’acquisto di due etilometri per la prevenzione (costo: 800 euro l’uno, circa). Ma il punto è che a fine settembre lo spritz sul Piovego chiuderà, e torneranno tutti nelle piazze. Continueremo lì, ma sarà fondamentale la collaborazione con i baristi. Ci vuole un codice di comportamento, senza nascondersi dietro a scuse a cui siamo ormai in grado di replicare, numeri alla mano. Io, intanto, li invito a realizzare degli spritz a bassissimo contenuto alcolico, e a vendere quelli al 50%. Non possiamo prima insegnare a questi ragazzi a ragionare con la propria testa, e poi rimbambirli con botte alcoliche da 30 gradi. Poi, non scandalizziamoci se dei 1.249 giovani controllati nelle sei uscite che abbiamo fatto, 343 sono risultati ubriachi. E da sabato scattano le multe».

Cristina Chinello


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da AREZZOWEB.IT)

Nei bar aretini, «tolleranza zero» contro l’abuso di alcol

A breve saranno affissi in bar e ristoranti cartelli per ricordare il divieto di somministrare alcolici a minorenni

AREZZO - Il presidente provinciale dei pubblici esercizi di Confcommercio Mearini: "i nostri locali sono luoghi di svago e i nostri clienti valgono più di un bicchiere d’alcol in più venduto una sera". A breve saranno affissi in bar e ristoranti cartelli per ricordare il divieto di somministrare alcolici a minorenni e persone in evidente stato di ebbrezza.

Un cliente vale più molto più di un bicchiere di alcol. È questo il motto con cui i pubblici esercizi aretini aderiscono alla campagna contro l’abuso di alcolici "Tolleranza zero", promossa a livello nazionale da Ministero della Salute , Ministero dell’Interno e da FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Confcommercio.

"I nostri locali sono e vogliono rimanere luoghi dello svago e del divertimento, dove la gente ha diritto di stare in piena sicurezza" dice Lucio Mearini, presidente provinciale della FIPE Confcommercio "non abbiamo nessun interesse a servire alcolici ai minori o tanto meno a chi ne fa abuso. Sarebbe un danno sociale per i nostri clienti, ma anche un danno economico e di immagine per il nostro locale, che potrebbe farsi una cattiva fama ed essere additato come poco raccomandabile dai consumatori". Insomma, per un bicchiere di alcol in più venduto una sera si metterebbero a rischio le consumazioni di tutti gli altri giorni.

"L’impegno degli esercenti è fondamentale. Siamo a contatto diretto con la gente, ne raccogliamo sfoghi e stati d’animo; in più, siamo in grado di percepire gli umori del quartiere o del paese dove lavoriamo" sottolinea Mearini. "Per questo possiamo essere portatori di dialogo, cultura e società, impegnandoci a sensibilizzare i nostri clienti sul problema dell’alcolismo, che oggi sta mietendo vittime in molte fasce della popolazione, a partire dai più giovani".

A breve, gli esercizi associati alla FIPE esporranno in posizioni ben visibili cartelli o locandine per rammentare alla clientela il divieto di somministrazione di alcol a minori di sedici anni e a persone in evidente stato di ebbrezza. (*) "Esattamente come è accaduto per il divieto di fumo, si tratta di un modo semplice ma efficace per ricordare di rispettare la legge", dice il presidente dei baristi aretini "a cui seguiranno una serie di iniziative per far passare il messaggio in maniera più coinvolgente, soprattutto ai più giovani".

(*) Nota: analisi logica dell’ Art. 689. - Somministrazione di bevande alcooliche a minori o a infermi di mente - L’esercente un’osteria (soggetto) o un altro pubblico spazio di cibi o di bevande, il quale somministra, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, bevande alcooliche a un minore degli anni sedici, o a persona che appaia affetta da malattia di mente, o che si trovi in manifeste condizioni di deficienza psichica a causa di un’altra infermità, è punito (verbo) con l’arresto (complemento di mezzo) fino a un anno. L’articolo 689 del codice penale riguarda gli esercenti, non i clienti, per i quali non è prevista del resto nessuna sanzione. Perché avvertirli di una circostanza che dovrebbe rientrare nella normalità? A meno che non si voglia considerare l’osservanza della legge un fatto così straordinario da dover mettere letteralmente i manifesti.


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da CORRIERE.IT)

Bevuto troppo? Le Banque «SiCuraDiTe»

In alto i calici e facciamo un brindisi alla nuova gestione de «Le Banque» perché se lo merita davvero. Il celebre locale, nato all’interno di un palazzo ex sede di una banca in via G. Porrone 6 ( www.lebanque.it ), riapre la stagione non solo avendo rinnovato gli arredi interni, ma offrendo al suo pubblico un «servizio cortesia» attualmente unico nel suo genere. Le Banque «SiCuraDiTe» è infatti la nuova lodevole iniziativa che Claudio Rizzelli, il nuovo gestore del locale, ha voluto fortemente per salvaguardare l’incolumità dei suoi clienti che hanno alzato il gomito. Se a fine serata si risulta essere un po’ troppo alticci è possibile farsi riaccompagnare a casa o in albergo con un’auto messa a disposizione da Le Banque. Un’ottima idea sostenuta anche dalle istituzioni, e in particolare dagli assessori Terzi e De Albertis, rispettivamente a capo dello Sport e tempo libero e della Salute, che hanno espresso un’opinione entusiasta e favorevole nei confronti di un intervento degli imprenditori nella più ampia campagna di sensibilizzazione contro l’abuso dell’alcol e le tristemente note stragi del sabato sera.


L’ADIGE

Tre ubriachi sono stati pizzicati dai carabinieri
Sbronzo, patente sospesa per la quinta volta

Definirlo recidivo, visti i fatti, è il minimo. Ad un 35enne di Trento, per la quinta volta, i carabinieri hanno ritirato la patente per guida in stato di ebbrezza (in realtà una sesta volta gli era stata sospesa perché era scaduta). Un record di cui andare poco fieri, naturalmente. Anche perché il giovane è stato pizzicato alticcio al volante nel pomeriggio. L’uomo è stato fermato dai militari del radiomobile a Ravina per un normale controllo: sottoposto ad alcoltest, il conducente aveva valori ben oltre il limite consentito dalla legge, più del doppio. Per la quinta volta, dunque, la sua patente è stata sospesa. Evidentemente, i lunghi periodi nei quali è stato costretto ad andare a piedi o ad utilizzare i mezzi pubblici, non sono bastati a fargli passare la passione per l’alcol e così sabato pomeriggio si è messo di nuovo alla guida sbronzo. Stesso guai per un altro automobilista che alle 3.30 di notte è stato pizzicato brillo alla guida del mezzo, in via Giusti: anche in questo caso i valori registrati dall’etilometro erano il doppio del consentito. Patente ritirata anche ad un ventenne boliviano fermato poco dopo mezzanotte dai carabinieri di Roveré della Luna nella zona di Mezzolombardo: aveva un tasso alcolico poco superiore allo 0.50.


MANTOVA.COM

Guardia giurata che spara a un giovane: si sente un vendicatore

Brescia. Un elemento che tradisce il suo “stato” potrebbe arrivare dalle frasi farneticanti che pronuncia dalla sua cella del carcere. Fa il saluto militare agli agenti e rivendica una “pulizia” dai drogati e chissà di quali altri categorie del genere umano. Michele Petraroli, la guardia giurata 29 enne, residente a Mantova, che venerdì sera ha colpito a sangue freddo un giovane bresciano con la sua pistola d’ordinanza, si sente una sorta di vendicatore. Venerdì si trovava in un locale di Brescia, dove aveva bevuto parecchio. All’uscita incrocia un ragazzo con cui ha uno scambio di battute per motivi banali. Ad un certo punto gli intima di coricarsi a terra. Gli spara un colpo con la pistola. Il ragazzo ha un polmone perforato e la spalla rotta. Non è più in pericolo di vita.


RISCHI DELL’ALCOL 

Si addormenta sotto un fuoristrada, ma l’auto non parte. Salvo

Alcol tanto, a fiumi per l’intero week end. Litigi, piccole risse, stati di alterazione, qualche danneggiamento, alcuni malori, polemiche sui prezzi e altro...E un uomo salvato per puro caso. Infatti un frequentatore di Friuli dc, arrivato da Brugnera, nella notte di sabato distrutto dal vino e dalla stanchezza, ha pensato di cercarsi un rifugio sicuro per la notte. Ha scelto di infilarsi sotto un fuoristrada parcheggiato in centro e di dormire sereno. Lo ha fatto fino a ieri mattina, quando il proprietario dell’auto è salito e ha messo in moto la vettura. Ma il fuoristrada non partiva: bloccato. Prova e riprova, è sceso per controllare se ci fosse qualche danno nel motore. Chinandosi ha visto "spuntare" l’uomo. Stanco, confuso, ma illeso. Scherzi dell’alcol anche a Lignano dove un uomo aveva tentato di sottrarsi ad un controllo della polizia municipale mentre, in evidente stato di ubriachezza, si trovava all’interno della Pizzeria Alba a Sabbiadoro. Il pluripregiudicato romano ma residente a Trieste, Saimon Suffer di 20 anni è stato trasferito al carcere di Udine.


IL GAZZETTINO

Senza tornare nei luoghi comuni ...

Senza tornare nei luoghi comuni della critica, basta dire che sull’abuso di alcol e sui divieti part-time ci saremmo aspettati dal legislatore regionale più un atto di reale conoscenza che di mera coscienza.

Eh sì, perché l’approvazione della legge sui pubblici esercizi e il divieto di somministrazione dall’1 alle 6 appare sempre più, a un’analisi obiettiva, tecnica - sia psicologica che commerciale, sia morale che medica - puramente un atto per mettere la coscienza a posto di chi non conoscendo, e non volendo conoscere il problema, ha tirato dritto.

Grida manzoniane, quasi un’interpretazione sociologica che ricorda le elucubrazioni del povero Don Ferrante - e della mogliettina ligia e compìta, Donna Prassede - che dava la colpa alle congiunture astrali se la peste imperversava. È proprio vero, non è che mancasse il buon senso, solo che se ne stava in disparte per la paura del senso comune. Le consultazioni con le categorie ci sono state. L’occasione per aprire un dibattito serio, scientifico, c’è stata.

Per non parlare poi della condizione imposta dalle regole di buon vicinato con le altre regioni: se non si raggiungerà un accordo con il sobrio Sudtirol, con il vivace Trentino, con l’enolocentrico Friuli Venezia Giulia, e infine, con quel paese della cuccagna che chiamasi Romagna (l’Emilia, la consideriamo seria), allora il divieto, udite udite, scatterà dalle 2 di notte. E non ho dimenticato la Lombardia: certo, perché i ragazzi, il nostro Renzo farà adesso il percorso inverso, Mincio compreso, mentre la nostra Lucia sarà un po’ meno Mondella e un po’ più monella. Ma a 100 chilometri dalla sua discoteca abituale di Spresiano...

Occhio non vede, cuore - e fegato, perché di alcol si parla - non duole.

Dopo qualche secolo ritornerà il contrabbando di casse di spritz, di gin, di prosecco. Ma magari si scatenerà la moda del before hour: prima dell’ora fatidica si trincherà di tutto, buttalo giù con una spinta, poi vedrai che bella festa - così una canzone dei tempi che furono, quando bastava un fiasco per far contenta un’allegra brigata.

Adesso occorre l’internet drink, rigorosamente privé, a casa di questo o di quello, se no non sei nessuno. Ma qui mi fermo: magari suggerendo altre idee di marketing per ovviare al divieto mi becco una denuncia per istigazione al reato. Già, quale? Quello di contrabbando tra la Serenissima e la Spagna? O Gli Stati pontifici. E che grave, se fosse con l’Austria? Quello di corruzione di giovani?

Forse è meglio tornar sobri e chiudere qui. Ah dimenticavo: per la cronaca, nonostante la loro rigorosa disciplina, i coniugi manzoniani sono crepati lo stesso.

Di peste, naturalmente.


NOVE I MULTATI 

Controlli dei vigili: guidava ubriaco, ritirata la patente 

(S.Mas.) Non bastano più nemmeno i cartelli di avvertimento, imposti dal decreto Bianchi, per indurre gli automobilisti a correre di meno sulle strade. Sono state ben 9 sabato notte le multe inflitte dalla polizia locale di Treviso, impegnata nel pattuglione del fine settimana, ad altrettanti conducenti colpevoli di aver premuto un po’ troppo l’acceleratore. Gli appostamenti dei telelaser sono stati effettuati in via Benzi e Bernardi a San Giuseppe, e a Fiera in viale IV Novembre. Gli agenti sono stati costretti a ritirare una patente per guida in stato di ebbrezza; in tutto sono stati 20 i veicoli controllati, togliendo alle patenti 75 punti sia per velocità che per infrazioni varie.


IL GRECALE

San Severo, si scaglia contro i carabinieri, arrestato

Un commerciante di Lucera è accusato di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale

di Aurelia Balestrucci

San Severo - E’ rimasto coinvolto in un incidente e, dopo essere stato soccorso, si è scagliato contro il personale medico dell’ospedale e i carabinieri che erano intervenuti. Un commerciante di Lucera, Ivano Leo, è stato così arrestato dai carabinieri di San Severo per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. L’uomo, in evidente stato di ebbrezza, è stato trasportato all’ospedale per farsi medicare delle ferite riportate in un incidente avvenuto sulla statale 160. Una volta al pronto soccorso, il commerciante è andato in escandescenza, iniziando ad insultare ed assalire i medici e i carabinieri presenti.


KATAWEBNEWS

Rumeno aggredisce un bambino in un parco, denunciato

Un rumeno di 35 anni ha aggredito un bambino di 10 anni che stava giocando con altri coetanei in piazza Melozzo da Forlì, nel quartiere flaminio di Roma.

17 settembre 2007 - L’uomo, sotto gli effetti dell’alcool, ha infastidito alcuni bambini poi quando diversi genitori hanno tentato di allontanarlo ha afferrato il piccolo di 10 anni per le braccia tentando anche di portarlo via. L’immigrato è stato bloccato da una poliziotta che si trovava nella piazza insieme ai suoi figli ed ha dovuto anche sottrarlo a un tentativo di linciaggio da parte degli altri genitori che avevano assistito alla scena. Il bambino è stato successivamente medicato presso il pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo mentre il rumeno è stato denunciato per lesioni dagli agenti del commissariato Villa Glori.


IL GAZZETTINO

POLIZIA 

Fanno i bisogni in centro: denunciati

Insoliti interventi per le pattuglie della Polizia.

Nel tardo pomeriggio di sabato ai Giardini Due Torri la Volante è stata chiamata perchè c’era K.M., 39 anni, polacco che, calzoni abbassati, stava facendo i bisogni davanti ai bambini che giocavano e ai loro accompagnatori. È stato denunciato. Stessa sorte, intorno alle 21, per M.I., 23enne operaio albanese abitante ad Arquà Polesine che invece stava urinando in Corso del Popolo nei pressi del cantiere dell’ex Upim. Pattuglia della stradale di Badia e Volante hanno accompagnato il giovane in Questura dove è stato multato per ubriachezza molesta.


BRESCIAOGGI

CONTROLLI

GUIDA ALCOLICA 13 PATENTI RITIRATE IN FRANCIACORTA

Tredici patenti di guida sospese per guida in stato di ebbrezza alcolica, quattro carte di circolazione ritirate per mancata revisione e una patente sospesa per guida pericolosa. E’ il bilancio dei controlli della Polizia stradale effettuati l’altra notte a Capriolo e a Paratico.


ADNKRONOS

Ha confessato anche una rapina

Ubriaco al volante uccise 4 giovani, concessi i domiciliari

Decisione del giudice di Ascoli Piceno: sta collaborando con la giustizia. Marco Ahmetovic, 22 enne Rom, con un furgone investì lo scorso 23 aprile quattro minori a bordo dei loro motorini nei pressi di Ascoli Piceno

Ascoli Piceno, 17 set. - Concessi gli arresti domiciliari a Marco Ahmetovic, il 22 enne di origine Rom, accusato di aver investito e ucciso lo scorso 23 aprile, mentre era ubriaco alla guida di un furgone, quattro minori a bordo dei loro motorini ad Appignano del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.

La decisione è stata presa oggi dal giudice del Tribunale della città marchigiana durante la seconda udienza del processo a carico di Ahmetovic. L’uomo ha dimostrato di collaborare, ha ammesso le proprie responsabilità ed ha anche dichiarato di essere uno dei tre autori del tentativo di rapina ai danni dell’ufficio postale di Maltignano (Ap), avvenuto il 10 novembre 2006, e per il quale i Carabinieri del Comando provinciale di Ascoli Piceno gli hanno consegnato un mandato di arresto venerdì scorso nel carcere ascolano, dove Ahmetovic e’ detenuto. La decisione del giudice per gli arresti domiciliari si e’ basata anche sul fatto che un cittadino italiano ha dichiarato di voler accogliere Ahmetovic, per motivi umanitari, nella propria abitazione dove rimarra’ fino alla prossima udienza del processo, prevista per il 5 ottobre.


CORRIERE ADRIATICO

Le vittime tutte tra i 16e i 18 anni furono Alex Luciani Davide Corradetti Danilo Trainied Eleonora Allevi Sette mesi fa da quella maledetta serata

I ragazzi del muretto falciati da un furgone

ASCOLI - Era il 23 aprile scorso quando quattro studenti tra i 16 e i 18 anni di Appignano del Tronto furono falciati ed uccisi da un furgone guidato da uno slavo ubriaco. Li chiamavano “i ragazzi del muretto”. Alle 22.45 di quel maledetto lunedì si consumò la tragedia. Alla guida di quel maledetto “Ducato” c’era il ventiduenne Marco Ahmetovic, un Rom originario di Caserta, da diversi anni residente in un accampamento di zingari a Valle Orta. Le vittime, tutte del posto, furono: Alex Luciani, 16 anni, studente dell’Istituto d’Arte, Davide Corradetti, 16 anni, studente Ipsia, Danilo Traini, 17 anni, studente Ipsia ed Eleonora Allevi, 18 anni, studentessa presso l’Istituto Commerciale. La comunità di zingari che da anni si era insediata a Valle Orta, era al centro di una durissima polemica per le condizioni igieniche in cui versa e per la difficile integrazione con il territorio. Erano da poco trascorse le 22 quando un gruppo di otto ragazzi, da tutti conosciuti come quelli del “Muretto”, perchè erano soliti sedere sul muretto della circonvallazione del paese, decise di andare a Castel di Lama per gustare un gelato. Salirono in sella ai motorini ed imboccarono la provinciale appignanese. All’altezza del Fosso della Meta, dove termina il comune di Appignano ed inizia quello di Ascoli, il primo scuterista si trovò davanti l’autocarro condotto da Ahmetovic che stava procedendo contromano. Il ragazzo ebbe la prontezza di spirito di scartare verso la sua sinistra ed ha evitato l’impatto che sarebbe stato sicuramente mortale. Nella sua folle corsa, però, il Ducato falciò altri quattro motorini, in uno dei quali viaggiavano i fratelli Allevi. Altri due ragazzi, che si erano leggermente attardati anno avuto ebbero salva la vita. Non appena sono arrivarono, dopo pochi secondi, sul posto ai loro occhi si presentò uno spettacolo terrificante anche perché, data la violenza dell’urto, la miscela dei serbatoi che si era riversata sull’asfalto, forse a causa di una scintilla, aveva preso fuoco e le fiamme avevano ustionato i corpi di due giovani e avvolto anche un canneto che si trova sul ciglio della strada. Per tre ragazzi, Davide Corradetti, Danilo Traini e Eleonora Allevi, non c’era più nulla da fare, erano morti sul colpo. Alex Luciani, invece, dava ancora flebili segni di vita. Purtroppo, una volta trasferito al pronto soccorso del Mazzoni, il giovane cessò di vivere. Anche Leonardo Allevi appariva in gravi condizioni. Dopo le prime cure venne portato in sala operatoria e sottoposto ad intervento chirurgico per la riduzione della frattura del femore e per bloccare un’emorragia al polmone. Altri tre giovani sono rimasero leggermente feriti. Marco Ahmetovic aveva riportato un trauma cranico e diverse ferite al volto. Alcuni giorni dopo il campo nomadi venne dato alle fiamme. Di loro non si è saputo più nulla.


ROMAGNA OGGI

Drogato e ebbro imbocca l’A14 contromano: tragedia sfiorata 

FORLI’ – Ha imboccato nella notte di domenica a folle velocità il casello dell’A14 di Cesena Sud per poi prendere a tutto gas la carreggiata sud, ma in direzione Bologna. Prima di esser bloccato dagli agenti della Polizia autostradale al km 88, ha provocato due incidenti, fortunatamente senza conseguenze fisiche per gli automobilisti. I poliziotti hanno accertato che l’incosciente si trovava al volante della sua Audi A3 sotto l’effetto di alcol e droga.

Il protagonista della bravata è stato il 34enne ravennate C.M. (le sue iniziali), già in passato colpito da ritiri di patente per guida in stato d’ebbrezza. Gli agenti della PolStrada di Pieve Acquedotto, che per fermare il pazzo automobilista hanno dovuto imboccare contromano l’A14, hanno accertato che si trovava al volante della propria Audi con un tasso di alcol nel sangue superiore di tre volte il limite consentito dalla legge, fissato in 0,50 gr/lt.

Per l’incosciente, è scattato l’immediato ritiro della patente oltre ad una denuncia per guida in stato d’ebbrezza e stupefacenti.


IL TEMPO

Coinvolti tre giovanissimi: avrebbero ecceduto con l’alcol e fatto uso di sostanze stupefacenti

Incidente dopo il «festino»

di ALESSANDRA PASQUALOTTO - UNA festa che si trasforma in tragedia. Una storia di giovanissimi, come tante ne accadono dappertutto. E una notte passata a tirare tardi insieme agli amici, tra alcol e forse anche droga. È successo all’alba di sabato scorso, di ritorno da una festa dove qualcuno ha esagerato alzando il gomito noncurante dei pericoli sulle strade e dei controlli. Erano le 4.30 quando gli scooter di alcuni giovani sono finiti a terra, sull’asfalto lungo la Salaria, all’altezza di San Giovanni Reatino forse a causa dell’impatto con una automobile. Tre i feriti, di cui uno gravissimo. Si tratta di M. N. di 18 anni che è stato soccorso e trasferito d’urgenza in eliambulanza al Policlinoco Gemelli di Roma per un trauma grave. Le sue condizioni sono giudicate serissime e il giovane è in pericolo di vita. L’altro coetaneo rimasto ferito nell’incidente di sabato notte è L. P. di 17 anni trasportato in ospedale insieme all’altro giovane coinvolto M. C. di 24 anni. Sulla dinamica dell’incidente sta ora lavorando la Polizia stradale di Passo Corese, prima ad intervenire nel luogo dell’impatto. Per fare ulteriore chiarezza sulle cause dell’incidente sembrano siano stati effettuati anche alcuni esami tossicologici sui giovani. Test che, secondo qualche indiscrezione, avrebbero rivelato un uso oltre il consentito di alcol e perfino la presenza di sostanze stupefacenti. Una risposta amara che conferma come anche tra i giovanissimi della provincia sia ormai diffuso l’utilizzo di droghe e di alcol. In questi mesi estivi era stata proprio la Squadra Mobile di Rieti a chiudere il cerchio su un gruppo di giovani, alcuni addirittura minorenni, individuati dagli agenti dopo mesi di intercettazioni telefoniche e arrestati per spaccio di droga. Una rete di spacciatori che da Rieti si era ramificata anche nella vicina Umbria e nella Capitale. 


L’A.F.P. (AGENCE FRANCE PRESSE)

Annuncia che il sei volte campione del mondo di Formula 1, Michael Schumacher, rappresenterà una marca de bevanda alcolica, a partire dal inizio del 2008, per delle campagne di responsabilizzazione sui pericoli del alcol alla guida. (*)

(*) Nota: Non vediamo veramente come! Forse per dire che bisogna bere "moderatamente", quando sappiamo benissimo, che il bere è sempre a rischio! Dal prossimo gennaio 2008, "Schumi" sarà il "testimonial della campagna del produttore di liquore Bacardi, "Non guidate se avete bevuto" che sarà accompagnata da un messaggio generale sul consumo "responsabile" delle bevande alcoliche". L’ex-pilota della Ferrari ha dichiarato che "la Bacardi va elogiata per il suo impegno responsabile delle bevande alcoliche". Il "grande Schumi" sa che i ragazzi (che non guidano ancora da 14 a 17 anni!!!) si bevono a volte più di quattro bottiglie di alcolpop...Bacardi da 6g/l? sempre con tanta...moderazione!


GERMANIA. . (www.preventionroutiere.asso.fr)

Alcol totalmente proibito alla guida per i nuovi guidatori.

12.09.2007 - "bere o guidare: bisogna scegliere". Il 13 settembre entrerà in vigore l’interdizione totale dell’alcol alla guida per i nuovi guidatori. Questa misura, apparsa sulla gazzetta ufficiale il 19 luglio, riguarda i guidatori di meno di 21 anni (quale che sia il numero di anni di guida), ma anche i guidatori che hanno appena avuto la patente, durante i primi due anni che seguono l’ottenimento della patente. I colpevoli rischiano da 125 euro, due punti e una estensione del periodo probatorio di due a quattro anni e una partecipazione a dei corsi.


LE FIGARO

13.09.2007 - Il CIRC (centro internazionale di ricerca sul cancro) a pubblicato un rapporto alla termine di due anni di lavoro con l’Accademia di medicina e l’Accademia delle science. Riconoscendo che siamo ancora lontani di capire tutto sul cancro, il rapporto stima tuttavia che nel 45% per gli uomini e per il 30% per le donne, le cause del cancro sono identificabile: Il numero uno è il tabacco, oggi responsabile del 27% dei cancri per gli uomini e del 33% dei decessi. Per le donne gli sono attribuiti il 9,6% della mortalità.

Per l’alcol. Il consumo di bevande alcoliche aumenta i rischi di cancro (bocca, fegato, esofago, colon). Malgrado la diminuzione del consumo, questo tossico sarebbe responsabile del 11% dei casi di cancro nel uomo (9,4% di decessi) e di 4,5% nella donna (3% di decessi). Il 10% dei cancri al seno sarebbe legato a l’uso a l’alcol. Il Dottore Autier, membro del centro internazionale di ricerca, consiglia dunque alle donne di limitare il loro consumo a "non più di due bicchieri al giorno".


L’HUMANITE’

14.09.2007.
Il Professore Aurengo dichiara: "quello che mi ha colpito, è il predominio dei fattori che dipendono dei comportamenti umani, così come il tabacco, l’alcol, l’inattività fisica" per precisare che secondo lui, un cambiamento dei comportamenti potrebbe ridurre di più di un terzo, la mortalità dovuta al cancro.


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Slogan anche contro l’alcol

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Martedì, 18 Settembre 2007
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