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Rassegna stampa 14/11/2004

Rassegna stampa del 12 Novembre 2004

Rassegna stampa del 12 Novembre 2004

 



Da “Il Secolo XIX”    del 12 novembre 2004

Apre la caserma della polstrada

Sarà operativa nell’area del casello di Mondovì.

Trasferiti agenti da Carcare

Raffaele Sasso


 

Mondovì. Entrerà in attività entro la fine della prossima settimana la nuova caserma della polizia stradale, costruita all’interno dell’area del casello di Mondovì, dell’autostrada Torino-Savona.

La notizia è confermata dal comandante regionale della polstrada, Paolo Di Fonzo: «La caserma sarà già in funzione la prossima settimana e sostituirà le due sottosezioni di Roreto di Cherasco e Carcare, che continueranno a svolgere il servizio sulla viabilità normale. L’inaugurazione ufficiale invece si terrà prima della fine dell’anno».

Stessa conferma anche da parte dell’amministratore delegato dell’autostrada Torino-Savona, Mario Battaglia: «La caserma – ha spiegato - è pronta da alcuni mesi e tutto è pronto per iniziare l’attività». Nel corso dei prossimi giorni i primi agenti che saranno in servizio nella nuova caserma prenderanno possesso degli Uffici. Si tratta di un primo contingente di 35 uomini, spostato parte da Roreto di Cherasco e parte da Carcare, che dovrà verificare la funzionalità della struttura, in modo che non vi siano inconvenienti per la sua entrata in attività.

La nuova caserma sarà operativa con le funzioni di sottosezione autostradale e avrà la competenza per i servizi lungo tutti i 126 chilometri della Torino-mare. Secondo indiscrezioni al comando sarà chiamato l’attuale comandante di Roreto di Cherasco, Angelo Di Palma.

Per quanto concerne invece la funzionalità delle due caserme che sino ad oggi si occupano dell’autostrada, è certo che non chiuderanno ma continueranno l’attività di servizio lungo le strade del territorio di riferimento, con competenze che non comprenderanno più l’autostrada Torino-Savona.

 


Da “Il Messaggero”   del 12 novembre 2004

MEZZO CHILO FRA HASHISH E COCA

Da Roma con la droga in auto: preso


 

Mezzo chilo di droga tra cocaina e, soprattutto, hascisc sono stati sequestrati nel corso di un’operazione condotta dalla polizia stradale di Perugia e dalla squadra mobile di Roma che hanno arrestato un romano di 40 anni, Fabio Bultrini.

L’uomo viaggiava a bordo di una Hyundai Atos fermata per un controllo sulla E45 nella zona di Balanzano, non lontano dal capoluogo umbro. A Bultrini la polizia stradale - diretta da Massimiliano Ponti - ha sequestrato 13,96 grammi di cocaina e 14,54 di hascisc, nonché 15,11 di mannite, una sostanza da taglio. La droga è stata trovata nascosta nella vettura.

È stata quindi allertata la squadra mobile di Roma che ha perquisito l’abitazione di Bultrini. Nell’appartamento gli investigatori hanno trovato altri circa 26 grammi di cocaina e poco più di 370 grammi di hascisc insieme a un bilancino di precisione.

Le indagini svolte per ricostruire i movimenti di Bultrini hanno permesso alla polizia di individuare un altro appartamento, a Perugia, nella zona di Fontivegge, dove sono stati trovati quattro extracomunitari clandestini a cui la droga era probabilmente destinata. Per loro l’ufficio immigrazione della questura ha proceduto all’espulsione.

 


Da “Il Corriere Romagna”     del 12 novembre 2004

Giovane rischia l’assideramento in strada


 

VERGHERETO. Allarme due sere fa attorno alle 22.30 per un giovane di nazionalità rumena trovato in stato confusionale due notti fa nella strada che da Canili porta a Valsavignone. Il 22enne, avvistato da un’automobilista, è stato soccorso dalla Polstrada di Bagno di Romagna. camminando a piedi nella fredda notte valligiana, da molti chilometri, aveva rimediato un principio di assideramento. Trasportato in ospedale è stato scaldato e rifocillato prima della dimissione dal pronto soccorso.

 


Da “Trend Online”  del 12 novembre 2004

Istat: cala il numero di incidenti stradali in Italia


 

Gli incidenti stradali causano ogni anno un costo sociale e umano elevatissimo, tanto che i Paesi dell’Unione europea si sono posti l’obiettivo di ridurre del 50% entro il 2010 il numero di morti e di feriti causati da incidenti stradali (Piano nazionale della sicurezza stradale). Lo ricorda l’Istat, che in una nota specifica come ogni giorno in Italia si verificano in media 617 incidenti stradali, che causano la morte di 16 persone e il ferimento di altre 874. Nel complesso, spiega l’Istat, nell’anno 2003 sono stati rilevati 225.141 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 6.015 persone, mentre altre 318.961 hanno subito lesioni di diversa gravità. Rispetto al 2002 si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti (-5,9%), del numero dei morti (-10,7%) e del numero dei feriti (-6,6%).

 


Da “Il Corriere della sera”    del 12 novembre 2004

Analisi Aci-Censis: le 18 l’ora più a rischio, di notte quelli mortali

Incidenti stradali, è venerdì il «giorno nero»

Il 75% avviene sulle strade urbane, solo il 6% in autostrada
Le cause più comuni sono la guida distratta e la velocità


 

RIMINI. Giugno «il mese shock», venerdì il giorno nero, le 18 «l’ora più a rischio» e la notte, dalle 22 alle 6 del mattino, il periodo con il più alto tasso di mortalità: questi i dati che emergono dall’analisi sugli incidenti stradali del 2003, effettuata da Aci e Istat. Lo scorso anno, ogni giorno sono successi in media 617 incidenti, il 75% dei quali sulle strade urbane, con 16 morti e 874 feriti. Le cause più comuni sono state «guida distratta, mancato rispetto delle distanze di sicurezza ed eccesso di velocità». Il rapporto è stato presentato al secondo Salone internazionale della sicurezza stradale, in programma a Rimini fino a domenica.

STRADE E CAUSE - E’ quindi sulle strade urbane che avviene il maggior numero di incidenti, contro il 6% sulle autostrade. Le strade urbane guidano ampiamente anche la classifica degli scontri mortali, con il 40,2% delle vittime (l’11,2% sulle autostrade). Secondo i dati, 7.524 incidenti sono stati causati per ebbrezza da alcool, 1.970 quelli dovuti a malore o colpo di sonno, 7.490 gli scontri dovuti ad attraversamenti irregolari della strada da parte dei pedoni. Fra quelli provocati da difetti o avarie dei veicoli, sono stati registrati 912 incidenti per rottura o insufficienza dei freni, 762 per scoppio o eccessiva usura dei pneumatici.

REGIONI E PROVINCE - Le regioni con più incidenti sono risultate la Lombardia (48.719 incidenti, con 936 morti e 66.971 feriti), il Lazio (27.099 incidenti, con 482 decessi e 37.891 feriti), e l’Emilia- Romagna (24.712 sinistri, con 700 morti e 34.158 feriti). Le regioni con meno incidenti sono state le più piccole: Valle d’Aosta, Molise e Basilicata, rispettivamente con 413, 619 e 786 incidenti. Fra le province, in cima alla lista ci sono Milano (28.296 incidenti) e Roma (21.821), mentre il minor numero di incidenti si è verificato a Vibo Valentia (279) e Potenza (313).

 


Da “Il Gazzettino”     del 12 novembre 2004

RAPINA IN BANCA A DUEVILLE

Fondamentale l’iniziativa di un automobilista che, intuito il colpo appena commesso, non ha esitato a mettersi all’inseguimento e a dare l’allarme

Da cliente a segugio: fa catturare i banditi

m.a.


 

Si sta recando in banca, quando nota due persone vestite elegantemente uscire in tutta fretta, salire su una Fiat 500 nuovo modello e sfrecciare via. Nessuna esitazione. Si mette sulla scia dell’auto che, dopo pochi chilometri, viene scambiata con una Fiat Uno verde. A uno stop, vede gli occupanti passare, attraverso il finestrino, un sacchetto ad alcuni uomini dentro una Bmw grigio-scuro affiancata. Poi le vetture imboccano decise la Valdastico in direzione Venezia-Milano. È a questo punto che l’imprenditore di mezza età, residente a Dueville, chiama il 112. La sua segnalazione è precisa e circostanziata. I carabinieri allora allertano la Polstrada: tra il casello di Vicenza Ovest e Montecchio, la Fiat Uno viene intercettata e bloccata. I due uomini, Marco Leanza, 27 anni e Vincenzo Pappalardo, 35 anni, catanesi, vengono arrestati. Sono i presunti rapinatori della Popolare Vicentina di Dueville: la descrizione fornita dagli impiegati e dai clienti presenti al momento dell’irruzione coinciderebbe. Pappalardo rimane al centro del locale: tiene una mano in tasca come se avesse un’arma. Leanza invece salta il bancone, strattona un cassiere e si fa aprire la cassaforte dove ci sono 38.000 euro in contanti, come denuncerà più tardi il direttore della filiale Luciano Civelli. La cattura dei banditi avviene verso le 12.30 di mercoledì nel giro di un quarto d’ora dal colpo: risolutivo l’intervento del privato cittadino. Manca all’appello oltre metà del bottino: nella Fiat Uno, infatti, oltre a un taglierino, sono stati rinvenuti "solo" 13.850 euro: gli altri, molto probabilmente erano contenuti nel sacchetto trasferito al volo nella Bmw (a bordo i basisti?), ritrovata in serata in via Carta, in quartiere dei Ferrovieri. Tutte le macchine risultano rubate alcuni giorni fa nel veneziano: ora sono al vaglio della scientifica. A margine è stata perquisita, senza esito, l’abitazione di uno slavo residente a Vicenza, il cui nominativo era scritto su un foglio ben celato nel portafogli di Leanza: finora è l’unico collegamento emerso fra i due "pendolari" e Vicenza. A ricostruire, ieri mattina, le fasi della movimentata operazione è stato il comandante della Polstrada, Antonio Macagnino, che ha tenuto a sottolineare l’incisività del coordinamento interforze sperimentato: «Abbiamo lavorato gomito a gomito con carabinieri, mobile e volanti. Un particolare plauso anche ai miei uomini perché un inseguimento in autostrada è tutt’altro che semplice».


Domenica, 14 Novembre 2004
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