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Rassegna stampa 12/11/2004

Rassegna stampa del 11 Novembre 2004


Rassegna stampa del 11 Novembre 2004

Da "Il Messaggero" del 11 novembre 2004
SULL’A14 NEI PRESSI DI VASTO SUD
Agente della Polstrada si salva gettandosi nella scarpata
Stava prestando soccorso ad un auto in avaria che è stata centrata da un furgoncino, il cui conducente è morto

di GIANNI QUAGLIARELLA

VASTO. E’ un periodo nero per le strade del Vastese, dove continuano a succedersi in maniera impressionante gli incidenti stradali. Ieri mattina, nei pressi del casello Vasto Sud della A14, ha perso la vita un giovane di Triggiano, in provincia di Bari, mentre un agente della polizia stradale del distaccamento vastese, per sfuggire alla carambola mortale, si è salvato grazie alla sua prontezza di riflessi, lanciandosi nella scarpata assieme ad un operatore di un veicolo del soccorso stradale.
Erano le 9 quando sulla carreggiata nord dell’Adriatica, al confine tra Abruzzo e Molise, Pasquale Priolo, 27 anni, a bordo di una Renault "Kangoo", ha perso il controllo del veicolo che ha cominciato a sbandare: a poche decine di metri di distanza, sulla corsia d’emergenza, era ferma una Lancia "K" di una donna di Termoli, A.V., di 32 anni, che stava per essere agganciata da un veicolo di soccorso a causa di noie meccaniche. Sulla banchina d’emergenza, con C.A., meccanico termolese di 35 anni, c’era anche un agente della Polstrada, Giuseppe Cipriani, 47 anni, che hanno avuto il tempo di vedere la Renault piombare loro addosso senza più controllo. Con un balzo i due uomini si sono lanciati nella scarpata, mentre l’automezzo commerciale, dopo aver urtato con violenza le vetture in sosta, si è fermato sulla carreggiata. Per il suo conducente non c’era più nulla da fare, ucciso da lesioni interne, mentre la donna è rimasta illesa. Contusioni leggere, per fortuna, per il meccanico e il poliziotto, il primo ricoverato al "San Timoteo" di Termoli, l’altro medicato al "San Pio" di Vasto e già dimesso. Il traffico sulla A14 ha subìto rallentamenti per un paio d’ore.

 

Da "ANSA" del 11 novembre 2004
Sicurezza stradale: anche le auto dotate di "scatola nera"


ROMA. Una ’scatola nera’ anche per le automobili: e’ l’ipotesi ora all’esame delle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera. A proporre che anche sulle auto venga installata la scatola nera come sugli aerei, per capire la dinamica di eventuali incidenti, e’ il provvedimento (4119) che ha come primo firmatario il deputato Ermete Realacci. Il testo propone inoltre di applicare sulle auto nuove un dispositivo che non permette di accendere il motore senza allacciare le cinture.

Da "Il Gazzettino" del 11 novembre 2004
SCATTA IL PIANO ANTIRAPINA
Due banditi fuggono in auto dalla Bpv di Dueville.
La Polstrada li arresta lungo la A4
Assalto in banca, presi dopo un quarto d’ora

m.a.


Vicenza. Rapinano armati del solito taglierino la filiale di Dueville della Banca Popolare Vicentina: fuggono, pochi minuti dopo mezzogiorno, su una Fiat Uno, risultata rubata nel veneziano, con un bottino di circa trentamila euro.
"Ormai è fatta" si saran detti imboccando a tutta velocità la vicina autostrada Valdastico.
Invece tanta euforia è durata meno di un quarto d’ora: la loro auto viene intercettata e bloccata da una pattuglia della Polstrada lungo l’A4, tra i caselli di Vicenza Ovest e Montecchio Maggiore in direzione Milano.
Le manette sono scattate ai polsi di due catanesi, Marco Leanza, 27 anni, pregiudicato e di Vincenzo Pappalardo, 35 anni, incensurato: ora sono detenuti in una cella del carcere San Pio X.
A bordo del veicolo, gli agenti del comandante Antonio Macagnino hanno recuperato anche parte dei contanti, per l’esattezza 13.850 euro, sottratti poco prima all’istituto di credito.
Il resto forse era già stato spartito con altri due complici e pare che i poliziotti siano sulle tracce di una seconda macchina che è riuscita a eludere i posti di blocco: le indagini sono tuttora in corso.
Determinante per la cattura dei malviventi, il coordinamento delle forze dell’ordine. Subito dopo l’allarme, infatti, è scattato il piano antirapina predisposto dal questore di Vicenza, Dario Rotondi, che ha fatto convergere nella zona le unità di polizia a disposizione.
In campo, oltre alla Polstrada anche i poliziotti delle volanti che hanno fornito un valido supporto ai colleghi del comando di via Muggia.
La vettura dei banditi è stata fermata nei pressi dell’autogrill di Vicenza Ovest e al suo interno è stato rinvenuto anche il taglierino usato come arma di minaccia per entrare nella banca.
Al momento dell’irruzione, oltre a diversi dipendenti, in fila agli sportelli c’erano cinque clienti che hanno vissuto attimi di panico e concitazione.
I due rapinatori hanno agito a volto scoperto e molto probabilmente erano attesi all’esterno da altri due "compari", forse su auto distinte con il motore acceso, pronti per dare gas e scappare.

Da "ASCA" del 11 novembre 2004
PATENTE A PUNTI: LUCCHESI, BENE MA BATTAGLIA NON E’ ANCORA VINTA


Roma. Il riconoscimento dell’efficacia della patente a punti, ’’anche se siamo ancora lontani dalla
riduzione del 50% dei morti fissata dalla UE’’. L’invito al Governo a predisporre una norma che obblighi le case farmaceutiche a stampare un ’’avvertimento’’, ben visibile, sulla confezione di quelle medicine pericolose per chi si mette al volante. Il miglioramento dei meccanismi di controllo per contrastare la guida in stato di ebbrezza. Sono questi i punti principali sui quali si e’ fondato
l’intervento del presidente dell’Automobile Club d’Italia, Franco Lucchesi, nella giornata inaugurale del secondo Salone Internazione della Sicurezza Stradale, quest’anno ospitato alla Fiera di Rimini.
Lucchesi ha anche espresso perplessita’ sui tempi di comunicazione della riduzione dei punti sulla patente: ’’Centoventi giorni - ha spiegato - sono troppi. In questo modo si finisce per perdere la percezione della sanzione’’.
Non solo. Secondo il presidente dell’ACI ’’bisogna migliorare anche il meccanismo di recupero dei punti’’ perche’ cosi’ come e’ oggi ’’non educa e non forma’’. Lucchesi ha chiuso riconoscendo che ’’fino ad oggi e’ stato fatto molto’’ e che ’’questo Governo ha dimostrato di essere attento alla sicurezza stradale. Ma non bisogna abbassare la guardia. Il bilancio dei morti e’ inaccettabile e la battaglia e’ tutt’altro che vinta’’.

Da "Il Sole 24ore" del 11 novembre 2004
Patente: online i corsi di recupero dei punti
L’Aci ha presentato al ministro Lunardi il software per i corsi.

di Nicoletta Cottone e Roberto Giuliane


I corsi di recupero dei punti della patente persi viaggeranno on line. Lo annuncia il presidente dell’Aci Franco Lucchesi in occasione dell’inaugurazione della seconda edizione del Ssis, il Salone internazionale della sicurezza stradale inaugurato questa mattina a Rimini. Una quattro giorni per parlare di sicurezza, dello stato di salute dei tunnel, delle strade a rischio, dei dispositivi sempre più sofisticati di sicurezza passiva.
L’idea è quella di cercare di migliorare il meccanismo di recupero dei punti, che, così com’è, "non educa e non forma". L’Aci ha già presentato al ministro Lunardi il software testato per i corsi on line e la modifica legislativa necessaria sta per approdare in Parlamento. In pratica l’automobilista che ha perso punti sulla patente si reca all’autoscuola, si siede davanti al pc e segue un percorso formativo mirato. Il sistema ha dei meccanismi di riconoscimento che impediscono sostituzioni della persona che deve recuperare i punti. Fra le altre si tratta di un metodo a basso costo che consente anche alle piccole autoscuole di garantire corsi di recupero rapidi.
Positivo, comunque, il bilancio della patente a punti. "Ma la battaglia non è ancora vinta – sottolinea Franco Lucchesi – siamo, infatti, ancora lontani dalla riduzione del 50% dei morti fissata dalla Ue".
Farmaci con "avvertimento"
Avvisi sulle medicine a rischio per la guida. Dall’Aci arriva un invito al Governo per predisporre una norma che obblighi le case farmaceutiche a stampare un avvertimento ben visibile sulle confezioni di medicine con effetti pericolosi per chi si mette al volante. Chiesto anche un miglioramento dei meccanismi di controllo per verificare la guida in stato di ebbrezza.
La comunicazione del taglio dei punti
Troppo lento l’iter di comunicazione del taglio dei punti sulla patente. "Centoventi giorni – spiega Lucchesi – sono troppi. In questo modo si perde la percezione della sanzione". I tempi potrebbero essere ridotti drasticamente grazie alla tecnologia.

Da "TGCom" del 11 novembre 2004
Autostrada, si viaggia con il Tutor
Nuovo sistema di rilevamento velocità


Andare a 150 all’ora in autostrada si può. Basta avere il Tutor. Non si tratta dell’obbligo di trasportare un passeggero che raccomanda costantemente prudenza, ma di un innovativo e sofisticato sistema di rilevamento della velocità che sarà testato sulla Firenze Mare dal ministero delle infrastrutture. Rispetto ai tradizionali autovelox il Tutor, un vero e proprio Grande Fratello della strada, monitorerà tutto il traffico e non tratti limitati.
Il nuovo strumento è stato ideato e omologato con la collaborazione della Polizia Stradale e, come detto, rappresenta un deciso passo in avanti rispetto ai vecchi mezzi di rilevamento della velocità attualmente presenti sulle autostrade italiane. Il Tutor supera infatti l’Autovelox e apparecchiature similari, disponendo di sensori posizionati sui tralicci dei pannelli di segnalazione in grado di leggere l’andatura di ogni singolo veicolo in transito, rilevandone la velocità media e l’eventuale superamento dei limiti.
Un discorso che non vale solo per le automobili, ma anche per chi come gli autotreni oltre le 12 tonnellate non può superare gli 80 chilometri orari. Inoltre il severo e preciso meccanismo del Tutor lascerebbe pochissimo spazio alle proteste dei guidatori colti in fallo. Infine è probabile che chi viaggia sapendo di avere un occhio costantemente puntato addosso lo faccia con maggiore prudenza. A fare i conti con il Grande Fratello autostradale saranno per primi gli automobilisti che si troveranno a transitare sulla A11, la Firenze Mare, ad una velocità che potrà toccare i 150 km orari, anziché i canonici 130 Km/h. A comunicare l’avvio della fase sperimentale è stato Vito Gamberale, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, nel corso di un’audizione alla Commissione Trasporti alla Camera.


Da "L’Adige" del 11 novembre 2004
Il proprietario è un albanese, incensurato, residente a Trento. L’acquisto effettuato regolarmente, tre mesi fa
Sequestrata l’auto presa a Colonia
Aveva il telaio contraffatto: risulta rubata in Germania

Da settembre aveva cambiato l’auto investendo il proprio denaro in una Volkswagen Passat di seconda mano trovata ad un mercatino di compravendita di Colonia, in Germania. Il passaggio di proprietà è avvenuto regolarmente e, senza alcun intoppo burocratico, l’auto è arrivata in Italia con targa doganale e quindi reimmatricolata.
Il proprietario del mezzo, un cittadino albanese residente a Trento, incensurato, ha avuto un’amara sorpresa martedì: il mezzo è stato sequestrato perché risultava rubato. Per l’acquisto della Passat, del 1997, l’uomo tre mesi fa aveva concordato un equo prezzo ad un mercatino autorizzato per la vendita, a Colonia. Le varie operazioni si sono svolte sotto la luce del sole, senza alcun tentativo di aggirare la legge.
Comprensibile lo sconcerto dell’albanese quando si è visto portare via l’auto. Ad operare a Trento è stata la squadra di polizia giudiziaria della sezione Polizia stradale attraverso un’informazione pervenuta dai colleghi tedeschi. L’auto sequestrata aveva i documenti in regola, ma il telaio contraffatto: la Passat sarebbe dunque stata scambiata al momento della vendita con una vettura simile. Nessuna responsabilità dell’acquirente nell’accaduto.
La scorsa estate a due trentini capitò un’esperienza simile: la polizia sequestrò le loro auto perché risultavano rubate. Anche in quel caso si trattava di Volkswagen Passat, si scoprì che entrambe risultavano importate dalla Germania e reimmatricolate in Italia ed in tutti e due i casi il numero di telaio era stato contraffatto. Ma con una differenza: l’albanese a settembre si era recato di persona in Germania per comperare l’auto, mentre i due trentini si erano rivolti ad un concessionario di vetture di Trento, dove è stato formalizzato l’acquisto.
Il sequestro avvenuto martedì non è da collegare al filone di indagini della scorsa estate.
 


Venerdì, 12 Novembre 2004
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