Nota: qualche giorno fa ho ricevuto un
commento critico al mio servizio di rassegna stampa. Dopo un utile scambio di
opinioni, ho deciso, insieme con il mio interlocutore Simone, di pubblicare
questo confronto in fondo alla rasssegna di oggi, così da estendere il
dibattito a chi eventualmente volesse intervenire. Alessandro
Sbarbada
LOCALPORT.IT
XXIII°
raduno degli Alcolisti Anonimi Italiani Negli
ultimi tempi quasi non passa giorno senza che si verifichino drammatici
incidenti in cui molti ragazzi perdono la vita dopo una serata in discoteca e
sono sempre più frequenti le tragiche cronache di stragi compiute da autisti
ubriachi che guidano contromano o piombano su ignari passanti. Questi fatti,
che colpiscono per la loro brutalità, costituiscono forse l’aspetto più
evidente di un fenomeno molto complesso e in continua evoluzione: oggi in
Italia l’uso e la dipendenza dall’alcol hanno raggiunto dimensioni e risvolti
davvero inquietanti. I dati dell’Osservatorio alcol dell’Istituto Superiore di Sanità
non lasciano dubbi in proposito: oltre un milione di alcoldipendenti, oltre tre
milioni di individui ad alto rischio, trentamila decessi l’anno, elevatissimi
costi socio-sanitari per la collettività. Nonostante
queste cifre, si ha la sensazione che tale fenomeno, nel suo insieme, sia
ancora sottovalutato dall’opinione pubblica e che la stessa informazione da
parte dei media non riesca a coglierne per intero la complessità e il suo
impatto sulla società. Nell’intento di offrire un modesto contributo
di conoscenza, l’Associazione Alcolisti Anonimi (presente in centosessanta
Paesi e composta da milioni di alcolisti) avverte l’esigenza anche in Italia di
mettere a disposizione di chiunque sia interessato il suo patrimonio di
esperienza. Essendo i nostri Gruppi dislocati su tutto il territorio nazionale
e composti da persone che l’alcolismo lo vivono sulla propria pelle, A.A.
dispone di un osservatorio privilegiato in grado di monitorare costantemente la
realtà italiana e di percepirne i continui cambiamenti. Per fare qualche esempio, crediamo di poter
confermare che, in correlazione all’abbassamento dell’età in cui si inizia ad
assumere alcolici, si sta abbassando, e di molto, l’età di ingresso nell’area
della dipendenza; nell’arco di una
diecina d’anni, infatti, l’età media delle persone che arrivano ai nostri
Gruppi è scesa dai 45/55 anni ai 30/40; e non è infrequente l’ingresso di
giovani intorno ai 20/25 anni. E’
sempre più raro che chi arriva nei Gruppi sia solo dipendente da alcol; molti
infatti lo utilizzano in associazione con altre sostanze. E’ in
forte aumento nei nostri Gruppi la presenza delle donne, la cui età di ingresso
si sta notevolmente abbassando e il cui numero si avvia a raggiungere quello
degli uomini. E’ ancora poco visibile l’effetto dell’abuso
di alcol da parte degli immigrati. Anche se, per difficoltà linguistiche, non
sono ancora molti coloro che frequentano i nostri Gruppi, si può ritenere che
il fenomeno sia in espansione. Per chi desideri approfondire questi (e molti
altri) argomenti, magari attraverso testimonianze dirette, l’occasione può
essere costituita dal nostro XXIII° Raduno Nazionale che si terrà dal 21 al 23
settembre a Rimini presso il Palacongressi (vecchia Fiera). Il Raduno è l’evento più importante di A.A.
Italia; si tiene annualmente a settembre, a Rimini, e vede la partecipazione di
migliaia di alcolisti anonimi provenienti da tutte le regioni, e anche
dall’estero E’ un festoso incontro di amici e anche un momento di emozionante
condivisione dell’affrancamento dal problema. Nel corso del Raduno si tengono incontri su
argomenti di rilievo per il recupero individuale e per la crescita
dell’Associazione, e si organizzano seminari e convegni su temi legati
all’alcolismo, con interventi di personalità del mondo scientifico, culturale e
politico.
IL MESSAGGERO
Etilometri?
Annunciati e mai visti Di Carlo
Mercuri A Marco Ahmetovic danno i
"domiciliari" proprio il giorno prima (cioè oggi) della discussione
in aula, al Senato, del disegno di legge sulla sicurezza stradale. Quello dell’annunciato
"giro di vite", del pugno di ferro contro i killer della strada, lo
stesso provvedimento che fu stralciato il 3 agosto scorso per farne un decreto
"urgente", che aveva lo scopo di governare l’emergenza-incidenti
stradali durante i giorni caldi dell’estate. Quale effetto ha sortito quel decreto-stralcio
sulla pubblica incolumità? Uno dei suoi punti-chiave era la lotta senza
quartiere alla guida in stato d’ebbrezza, grazie anche all’acquisto - così
disse il ministro Bianchi - di circa mille etilometri. Ecco che l’etilometro
divenne, in quei giorni torridi, il totem della sicurezza stradale, l’ombrello
sotto cui proteggersi. Senonché, a
tutt’oggi, di quegli etilometri tanto sbandierati non se n’è vista traccia. Il
Ministero dei Trasporti fa sapere che la gara per aggiudicarsi le forniture
sarà bandita in settimana e che entro la fine dell’anno la procedura sarà
ultimata. Intanto, sempre il Ministero informa che ha già provveduto a
commissionare i ProVida e i "precursori", cioè i materiali di supporto
agli stessi etilometri. Ci vuole un bando e una gara pubblica, prima di
distribuire gli etilometri, non si scappa. Niente scorciatoie: è la democrazia,
bellezza. Però ce
lo potevano dire. Ci potevano dire che, nonostante il decreto al fotofinish, la
sicurezza stradale avrebbe continuato a essere tutelata come prima, scarsi
mezzi e solo buona volontà. Vedremo adesso che cosa uscirà fuori dal disegno di
legge. Francesco Storace (La Destra) parla già di un «Ddl blando. Il governo -
dice Storace - ha fatto grandi proclami, sbandierando l’inasprimento delle pene
peri trasgressori ma, se andiamo a leggere bene il provvedimento, scopriamo
addirittura che chi guida senza patente verrà arrestato solo se compirà
due volte lo stesso reato in un biennio. Il primo reato, di fatto, viene
"abbonato". Insomma -conclude- mentre annunciano la linea dura, si
preparano a varare una sorta di indulto anche sulla sicurezza stradale». Vedremo. Intanto, per fortuna, registriamo una
sorta di "miracolo italiano". Ci informa infatti la Polizia stradale
che, anche senza la ventilata invasione di, etilometri, gli incidenti stradali
sono diminuiti. Merito dell’aumentato impegno di cui si
parlava più sopra. Fatto sta che in strada sono state messe più pattuglie
(85.872) con un incremento del 4% rispetto allo stesso periodo (luglio-agosto)
dell’anno scorso. E i risultati si sono visti. Afferma la Polstrada: «Gli
incidenti sono diminuiti de 15% rispetto all’anno passato, gli incidenti
mortali del 3,6%». Non è solo etilometro insomma, sembrano dire i dirigenti
della Polizia stradale. «L’etilometro è uno strumento importante, ma non è
tutto», affermano. E per convincerci, snocciolano i dati: «Nei mesi di luglio e agosto abbiamo fatto 6.045 servizi di controllo
per violazioni della velocità e abbiamo accertato 6.568 violazioni per guida in
stato di ebbrezza. Abbiamo controllato 185.600 conducenti. L’anno scorso, nello
stesso periodo, i controlli furono 52.600».
ROMAGNA OGGI
Ubriaco
travolge ed uccide pensionato in bici RUSSI – Si era messo al volante del suo Toyota
Rav 4 nonostante avesse nel sangue valori di alcol quattro volte superiore ai
limiti consentiti dalla legge (0,50 gr/lt). Mentre stava percorrendo la
Faentina ha travolto ed ucciso sul colpo un pensionato di 84 anni, Z.T., che si
stava spostando in bicicletta dal centro verso la periferia. L’ennesima
tragedia stradale per colpa dell’alcol si è consumata lunedì attorno alle 19 a
Russi. Chiesto per il giovane l’arresto. Sul posto sono intervenuti gli agenti della
Polizia Municipale e i Carabinieri per i rilievi del caso. Secondo una prima
ricostruzione, effettuata dagli agenti della Polizia Municipale e dai
Carabinieri, l’automobilista, un ragazzo ravennate, ha travolto e caricato sul
cofano del suo Toyota l’anziano poi caduto rovinosamente a terra. Per l’84enne
la morte è sopraggiunta all’istante. Le forze dell’ordine hanno sottoposto il
conducente all’alcol test riscontrando valori di alcol nel sangue pari a 2
grammi per litro. L’incidente ha comportato inevitabili disagi
alla circolazione stradale, tornata alla normalità solo a tarda serata.
CORRIERE ADRIATICO
Ieri
mattina nell’ufficio del gip ha confessato di avere partecipato alla tentata
rapina all’ufficio postale di Maltignano. Per questo subirà un altro processo Ahmetovic
va ai domiciliari ASCOLI - Marco Ahmetovic, il Rom che con un
furgone uccise quattro ragazzi guidando ubriaco, non è più in carcere. Si trova
agli arresti domiciliari ospite di un ascolano in una località conosciuta solo
ai magistrati e alle forze dell’ordine. Dopo quasi 5 mesi di detenzione preventiva per
omicidio colposo plurimo lascia la sua cella di Marino del Tronto, ma il 5
ottobre sarà di nuovo davanti al giudice Bartoli per la sentenza. Nel corso
dell’udienza di ieri al tribunale di Ascoli il legale della difesa, Felice
Franchi, ha chiesto di rinunciare ai testimoni e di proseguire il processo allo
stato delle prove raccolte dal pm. Dopo il sì del pubblico ministero il giudice
ha accolto l’istanza respingendo invece quella per il patteggiamento della pena..
Amaro il commento dei parenti delle
vittime sui cui volti si leggevano ancora la rabbia e il dolore per aver visto
spezzarsi in un attimo le vite di quattro ragazzi. “Voglio augurarmi che alla fine venga emessa
una sentenza equa rispetto alla gravità di quanto è accaduto la sera del 23
aprile scorso - ha detto Giuseppe Antolini, zio di uno dei ragazzi uccisi -
anche se, ad esser sincero, al riguardo ho forti dubbi. Ahmetovic è uno di
quelli che l’ amministrazione comunale di Appignano difendeva e proteggeva.
Dieci anni fa i rom sono stati accolti nel nostro territorio e quando si sono
accorti del pericolo che rappresentavano per le persone volevano mandarli via
ma ormai era troppo tardi. La tragedia che stiamo vivendo sicuramente sarebbe
stata evitata. E’ vero che è stato fatto quanto consentito dalle leggi per
tenerlo dietro le sbarre, ma la verità è che in Italia molte leggi sono
sbagliate e tendono a proteggere chi commette reati gravi”. Il giudice Bartoli aveva stabilito, per motivi
di ordine pubblico e di sicurezza, che potessero presenziare all’udienza
soltanto 20 persone più i parenti delle vittime. Lo stesso Bartoli, che ha
preso il posto del dimissionario Pocci, ha ammonito i presenti spiegando che
non avrebbe tollerato alcuna intromissione che avesse disturbato il
dibattimento. In ogni caso va rilevato che non ci sono stati episodi di
intolleranza che caratterizzarono la prima udienza. Il legale
dell’assicurazione Duomo, Davide Aliberti, ha chiesto al giudice che la
compagnia venisse estromessa dal processo avendo depositato su un libretto la
somma del massimale assicurativo, 750.000 euro complessivi, ma tale richiesta è
stata respinta. La mattinata del ventiduenne Marco Ahmetovic
era iniziata molto presto nell’ufficio del Gip. E’ lì che lo zingaro ha confessato d avere
partecipato alla tentata rapina all’ufficio postale di Maltignano del novembre
2006. Anche per questo reato, nonostante il parere contrario del pubblico
ministero Carine Pirozzoli, gli sono stati concessi i domiciliari. Il Rom quindi subirà anche un altro processo
dopo che gli esami sul Dna avevano dimostrato al 99 per cento la sua presenza
durante quel colpo fallito. Difficilmente comunque tornerà dietro le sbarre. GIANNI
BERNARDI
CORRIERE ADRIATICO
Uccise i
ragazzi del muretto ASCOLI - Era
il 23 aprile scorso quando quattro studenti tra i 16 e i 18 anni di Appignano
furono falciati ed uccisi da un furgone guidato da uno slavo ubriaco. Li
chiamavano “i ragazzi del muretto”. Alle 22.45 di quel maledetto lunedì si
consumò la tragedia. Alla guida di quel “Ducato” c’era il ventiduenne Marco
Ahmetovic, un Rom originario di Caserta, da diversi anni residente in un
accampamento di zingari a Valle Orta. Le vittime, tutte del posto, furono: Alex
Luciani, 16 anni, studente dell’Istituto d’Arte, Davide Corradetti, 16 anni,
studente Ipsia, Danilo Traini, 17 anni, studente Ipsia ed Eleonora Allevi, 18
anni, studentessa presso l’Istituto Commerciale. La comunità di zingari che da
anni si era insediata a Valle Orta, era al centro di una durissima polemica per
le condizioni igieniche in cui versava e per la difficile integrazione con il
territorio. Erano le 22 quando un gruppo di otto ragazzi, da tutti conosciuti
come quelli del “Muretto”, perchè erano soliti sedere sul muretto della
circonvallazione del paese, decise di andare a Castel di Lama per gustare un
gelato, quattro non tornarono più.
IL TEMPO
Falciata
a Torino È fuori
anche l’investitore di Claudia IL 15 luglio scorso Corrado Avaro, 30 anni, a cui in precedenza era già stata ritirata
la patente per guida in stato di ebbrezza, ha investito Claudia Muro, una
ragazza di Torino mentre questa usciva da una discoteca. Ed era di nuovo ubriaco. La ragazza è morta in seguito alle ferite
riportate e l’uomo è stato incarcerato nel carcere di Saluzzo. Appena un
mese di cella e lo hanno messo agli
arresti domiciliari con la motivazione che l’uomo non ha compiuto il gesto con
dolo, ma era convinto con la sua abilità di non costituire alcun pericolo.
Dopo questo episodio il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi aveva
chiesto di inasprire le pene e ricorrere all’arresto obbligatorio nel caso in
cui si accerti che il guidatore sia ubriaco o sotto l’effetto di sostanze
stupefacenti. «Inaspriremo le sanzioni
per le infrazioni più gravi, la sicurezza stradale è ormai una vera e propria
emergenza», aveva detto il ministro Bianchi.
COMUNICATO ASSOCIAZIONE “VIVIAMO LA VITA”
Proposta
dell’ associazione Viviamolavita presentata al ministro Bianchi il giorno 11/ 9
/ 07 nell’ incontro avvenuto in provincia sul tema degli incidenti stradali. Siamo una associazione di genitori e persone
sensibili che si stanno impegnando sulle problematiche degli incidenti
stradali, e in particolare per cercare di arginare il tragico fenomeno delle
stragi del sabato sera. Per questo abbiamo elaborato un proposta
nella quale si chiede di anticipare opportunamente l’apertura di tutti i locali
pubblici e privati e la loro chiusura alle ore 1 , per fare in modo che verso
le 2 , 2,30 i giovani possano far rientro alle loro case. E questo a livello
nazionale. Tale proposta parte da una semplice
considerazione: qualsiasi essere umano che si sveglia alle 7 del mattino e
trascorre la giornata sul lavoro, studiando o praticando una qualsiasi
attività, arrivato verso le ore 2 ha un drastico calo fisiologico dovuto ai
limiti che la natura ci ha dato. Oltrepassare incautamente tali limiti ci
espone a rischi gravissimi poiché i tempi di reazione si allungano , il campo
visivo si modifica ecc…causando in definitiva improvvisi colpi di sonno responsabili
di tante morti assurde nei venerdì e sabati notte. Fin qui per quello che riguarda un individuo
che non ha assunto alcool. Indubbiamente
l’ alcool aumenta esponenzialmente i rischi illustrati. Da più parti arriva la proposta apparentemente
giusta di interrompere la vendita di sostanze alcoliche prima che i giovani si
mettano al volante in modo che abbiano il tempo di smaltire il tasso alcolico
affinché scenda al di sotto dei limiti stabiliti per la guida. Tuttavia anche se l’ individuo dopo un certo
lasso di tempo riuscisse a rientrare all’ interno del tasso previsto dalla
legge, è innegabile che l’organismo è comunque in stato di sofferenza generale
la quale amplifica la stanchezza. Riteniamo inoltre che siano anche
profondamente non educative e deleterie, oltre che logisticamente inattuabili,
le proposte di navette per rientro dai locali notturni, in quanto oltre al
problema di raggiungere capillarmente le abitazioni dei giovani, cosicché non
abbiano da prendere l’ auto per tornare a casa dal luogo in cui la navetta
stessa li ha scaricati, insorge anche il
problema educativo in quanto iniziative tali servono comunque ad istigare e
giustificare comportamenti di sballo, in quanto sapendo di tornare in un modo o
nell’ altro a casa, non hanno più alcun freno nel consumo di alcool. Sicuramente
non è questo che una società veramente civile può avvallare e tanto meno un
genitore, poiché i nostri figli li vogliamo a casa si vivi ma anche non
alcolizzati. Come associazione riteniamo sia indispensabile
spostare il campo di battaglia dalle ore 2 – 6 alle ore 20 –1: poiché di
battaglia si tratta visto che centinaia sono i soldati americani morti sul
fronte in Iraq dal 2003, e centinaia sono anche i giovani italiani morti nel venerdì sera e
sabato sera sul fronte del divertimento…se non è guerra questa! Stiamo avanzando su un campo minato con una
serie di ostacoli insormontabili , anche se ogni automobile dei giovani che
circolano in QUELLE ORE fosse seguita da una pattuglia non potrebbero impedire
gli incidenti mortali dovuti alla stanchezza . Con la nostra proposta siamo convinti che la
grande maggioranza di ragazzi potrà essere a casa prima di quelle ore ad
elevatissimo rischio e comunque la minima percentuale in circolazione con le
forze dell’ ordine attualmente in campo, ragionevolmente potenziate potranno
sicuramente svolgere un servizio con risultati molto più soddisfacenti di
quelli attuali sia sul alcol che droga nonché velocità eccessive. In questa nostra proposta naturalmente siamo
tutti interpellati dal punto di vista educativo, in primis la famiglia , la
scuola , le confessioni religiosi , la politica ecc. riteniamo che porre dei
sani limiti che in questo caso è compito delle istituzioni politiche sia il
solo modo di costruire delle stabili fondamenta sulle quali poggiare il
positivo per il futuro . Ogni genitore sa bene che se concediamo ai
nostri figli tutto ciò che desiderano ben presto diventano incontentabili , non
apprezzano più ciò che hanno ma vanno alla ricerca esasperata di cose nuove
illudendosi che possano appagare i loro desideri. Il grave problema attuale
è proprio questo, esiste un malessere di
fondo per cui ormai troppi ragazzi non riescono a trovare la felicità nelle
cose che la natura ci offre ed è per questo che sempre più si attaccano a
paradisi artificiali con le conseguenze che tutti riscontriamo. Noi non vogliamo sindacare sulle colpe , chi è
senza peccato scagli la prima pietra . Vogliamo semplicemente invertire la rotta. In
pochissimo tempo sono state raccolte più di 35.000 firme . Abbiamo le firme di
tanti anziani , nonni e nonne che ci raccontano il loro modo assennato di
divertirsi : A mezzanotte tutti a casa . Ci sono le firme di tanti papà e mamme che ci
hanno cercati dicendoci , io ho un figlio di 13 anni , io ho una figlia di 20
anni , io ho un figlio di 25. Ci sono le
firme di tanti , di troppi genitori che ci hanno detto ; Io avevo un figlio di
18 anni . io avevo una figlia di 22 anni , io avevo un ragazzo di 16 … e se ne
vanno mormorando, fate qualcosa . Abbiamo le firme di tanti ma di veramente
tanti papà e mamme giovanissimi che vengono a firmare spingendo una carrozzina,
a questi noi facciamo l’ immancabile domanda . Ma voi non siete mai andati nei
locali notturni? Eccome ci rispondono .. E allora perchè venite a firmare? Ci
siamo resi conto del rischio che abbiamo corso e non vogliamo pensare neppure
lontanamente che i nostri figli possano essere esposti anche loro a tali rischi. Abbiamo le firme di una parte di giovani , a
loro e a tutti gli altri vogliamo dire , non aspettate di diventare papà e
mamme per rendervi conto che la vita è bella , unica irripetibile e
preziosa poiché molti vostri coetanei
non ce l’ hanno fatta. Ci sono
infine i giovanissimi i minorenni che in
tanti ci hanno manifestato la loro approvazione. E tutto
questo è l’espressione popolare di una
volontà che dice basta a questa anarchia : ripartiamo da regole di buon senso,
i genitori sono esasperati di attendere tutta la notte i propri figli perché i
locali aprono all’ora che dovrebbero chiudere. Chiediamo inderogabilmente la chiusura alle
ore 1 e da subito con questa azione faremo già un lavoro educativo enorme
presso le giovani leve che ancora non frequentano i locali notturni, in quanto
entreranno già nell’ordine di idee per cui il divertimento non è sballo tutta
la notte. Questo sarà il primo vero passo per il bene
dei nostri figli, della famiglia e della società. Sarà la strada che ci darà la speranza per uno
stile di vita migliore per le nuove generazioni, in modo da evitare di dover
tornare in futuro a discutere sulle solite proposte, che purtroppo per ora non
hanno portato a nessun risultato tangibile sulla questione delle stragi del
sabato sera. Vogliamo ancora ribadire che questa proposta è
una base di partenza sulla quale ognuno di noi deve sentirsi moralmente
impegnato a dare il proprio contributo per
far si che tutte le problematiche che portano a perdere la vita sulle strade
siano affrontate con coraggio, pensando che certi drammi non sono soltanto ad
appannaggio altrui. Sicuramente questa proposta va a cozzare
contro diversi ostacoli: uno è di carattere culturale, sovente infatti si sente
affermare che questo stile di vita è ormai radicato nella nostra cultura e non
si può più cambiare. Tuttavia una cultura che porta a questi risultati non è
degna sicuramente di essere menzionata come tale, per cui siamo convinti che va
urgentemente cambiata, eliminata. Il
secondo grosso ostacolo è indubbiamente quello economico però sabbiamo bene che
se si vuole una soluzione si può comunque trovare, i nostri imprenditori del
divertimento non peccano certamente di fantasia…però quando si perde un figlio
nel fiore degli anni e potrebbe essere il figlio di ognuno di noi, non esistono
più soluzioni ma solo tanto, tanto dolore e …silenzio.
CITY.CORRIERE.IT
Uomo
ubriaco tenta di rapire un bimbo Al
flaminio Un uomo
ubriaco ha tentato di rapire un bambino che giocava a palla. È stato bloccato
da una poliziotta libera dal servizio. Era in
piazza Melozzo da Forlì giocando con i suoi figli quando ha sventato il rapimento
di un bambino. Madre e
agente Una poliziotta libera dal servizio domenica
pomeriggio, ma il fatto si è saputo solo ieri, era nello spazio pubblico del
Flaminio con i suoi bimbi, quando è arrivato S. P., romeno di 36 anni. L’uomo evidentemente ubriaco cercava di
avvicinare alcuni bambini che giocavano a palla. Qualche genitore ha cercato i
farlo allontare. Ma il 36enne, per tutta risposta ha afferrato un piccolo di 10
anni e ha cominciato a fuggire. L’assistente di polizia immediatamente è
scattata dietro il rapitore e si è qualificata. A quel punto il romeno ha
lasciato il bambino cercando di fuggire il più velocemente possibile, ma la
poliziotta dopo uno sprint di una cinquantina di metri è riuscita a bloccarlo.
Nel frattempo è giunto sul posto un collega della donna. Rabbia La
poliziotta ha anche dovuto difendere il fermato da un tentativo di linciaggio
da parte di alcun testimoni la scena. Il piccolo malcapitato, visitato poi al San
Giacomo ha avuto tre giorni di prognosi. L’immigrato invece è stato denunciato
per lesioni al commissariato Villa Glori. Alessandro
Conti
IL TIRRENO
Montecatini
Ubriaco
investe una donna La
passante si trova in prognosi riservata all’ospedale Tasso
alcolico oltre il limite di legge ed erano le 9 di mattina PESCIA.
Ha rischiato di uccidere una passante mentre si trovava alla guida della sua
auto, ed erano appena le 9 di mattina. Vittima dell’incidente una donna
residente a Pescia, di origine Rumena, che attualmente si trova in prognosi
riservata all’ospedale. La donna è stata travolta, domenica mattina, in via
Fiorentina da un automobilista pure rumeno. Sul posto è intervenuta dopo pochi
minuti una pattuglia della polizia municipale, che ha sottoposto il guidatore
alla prova dell’etilometro, che ha
confermato un tasso alcolemico molto al di sopra di quanto prevede la legge per
chi si mette alla guida di un qualsiasi mezzo. La
donna è stata trasportata immediatamente in ambulanza all’ospedale dove i
medici, viste le sue condizioni, l’hanno sottoposta a un delicato intervento
chirurgico all’addome, al termine del quale hanno emesso una prognosi
riservata. Dopo le formalità di legge al
conducente dell’auto è stata ritirata la patente di guida ed è stata
sequestrata l’auto. O.B.
IL TIRRENO
Piombino
- Elba Vandali
scatenati contro le auto in centro storico Gomme
tagliate e portiere sfregiate, la polizia ferma un gruppetto di minorenni Ubriachi
e storditi dall’hashish avevano iniziato il raid senza curarsi delle tante
persone che potevano vederli: gli agenti della volante hanno interrotto la
scorribanda PIOMBINO. Ubriachi, la testa annebbiata da
qualche spinello, un sabato sera da non saper come riempire. Non si sa chi
abbia avuto l’idea, nel gruppetto di ragazzi, ma dev’essere subito piaciuta a
tutti. Così dopo il giro degli aperitivi è iniziata la spedizione in centro
storico, obiettivo le auto parcheggiate nel tratto che porta dagli ex licei a
Marina: auto da sfregiare o a cui tagliare le gomme, usando probabilmente un
pezzo di vetro. Almeno una decina le macchine danneggiate, prima che qualcuno
si accorgesse di cosa stava accadendo e chiamasse il 113. La miscela di alcol e fumo infatti deve
aver fatto perdere ai ragazzi, tutti minorenni, oltre a ogni inibizione, anche
un minimo di prudenza. Si sono lanciati così, in questo raid improvvisato,
con assoluta incoscienza del fatto che erano in tanti quelli che potevano
vederli, alle nove di sera di un sabato di fine estate col centro storico pieno
di gente. Ma nel
breve periodo intercorso tra l’inizio dei vandalismi e l’arrivo della polizia,
hanno fatto in tempo a fare danni davvero notevoli. Scegliendo a caso si sono
accaniti su un gran numero di auto (al momento le segnalazioni sono una decina,
ma è possibile che arrivino altre denunce) tagliando in qualche caso tutte le
gomme, e in qualche altro sfregiando le fiancate. In
centro storico circolano ipotesi diverse sulle modalità che hanno portato alla
fine della scorribanda, tra cui quella dell’intervento di altri ragazzi e di
una breve colluttazione seguita dalla fuga del gruppetto. Ipotesi non
confermate, con l’unica certezza costituita dall’arrivo della volante della
polizia, che ha bloccato il gruppetto di ragazzi nella zona del porticciolo. Dal
commissariato di via Ferrer precisano che le responsabilità dei ragazzi fermati
sono ancora in fase di esame, e che per attribuire a ognuno un ruolo nella
vicenda dovranno essere completate le indagini che comporteranno anche la
necessità di ascoltare alcuni testimoni. I
ragazzi comunque sono stati portati in commissariato, e in tasca a uno di loro
sono stati trovati quattro grammi di hashish. Alterati dal fumo e
dall’alcol hanno risposto con fatica alle domande degli agenti e dopo
l’identificazione sono stati rilasciati, anche se per loro è in arrivo la
denuncia. Stavolta nelle analisi del fatto e dei protagonisti non sarà
possibile cavarsela con generici riferimenti alle difficoltà di inserimento o
all’incultura di giovani immigrati, dal sud del Paese o dall’Africa piuttosto
che dall’Est Europa: i ragazzi fermati
sabato sera dalla polizia sono infatti tutti piombinesi, e di “buona famiglia”,
come si usava dire fino a un po’ di tempo fa. I
proprietari delle auto in quasi tutti i casi si sono accorti dell’accaduto il
giorno dopo e a loro non è rimasto che chiamare il carrattrezzi o portare la
macchina dal carrozziere, a seconda dei casi. Il raid
vandalico di sabato è stato seguito ieri da tante proteste (anche al centralino
della nostra redazione) da parte di chi abita nella parte vecchia della città,
che si lamenta soprattutto del caos e del rumore a ogni ora del giorno e della
notte: proteste che ripropongono la questione della non facile convivenza tra i
residenti del centro storico e i frequentatori di bar, pub e ristoranti, tutti
ormai concentrati a Trastevere. C.Loz.
BRESCIA OGGI
L’ALLARME.
A colloquio con il dottor Paolo Marzollo, responsabile del 118: «Con la droga
forma un cocktail micidiale» «L’alcol
è la vera emergenza» La
fascia di età tra i 15 e i 24 anni è la più colpita nel periodo che va da
venerdì a domenica I tempi
di reazione si allungano, si avverte difficoltà nella visione laterale, si fa
fatica a coordinare i movimenti, si è abbagliati dalle luci dei fari, non ci si
riesce a concentrare sulla strada. Sono solo alcuni degli effetti dell’abuso di
alcol - che possono rivelarsi fatali quando ci si mette alla guida - elencati
dal dottor Paolo Marzollo, responsabile del Servizio 118. «La fascia di età fra i 15 e i 24 anni è la
più colpita negli incidenti stradali dal venerdì notte alla domenica - spiega
-. Spesso si tratta di ragazzi che hanno
assunto non solo alcol, ma cocktail di alcol e droga, che possono portare fino
alla perdita della coscienza». Nell’estate del 2007, da giugno a settembre,
il 118 ha affiancato alcune pattuglie delle forze dell’ordine sulle strade di
città e provincia, per effettuare se necessario dei test sul livello di alcol
nel sangue degli automobilisti fermati: 1.119
persone sono state sottoposte a controlli, e di queste, 686 sono risultate
positive per alcol e/o droga. «Mentre il tasso di alcol nel sangue si può
identificare facilmente con i test a disposizione, è più difficile dire con
certezza se sono presenti anche altre sostanze stupefacenti - dice Marzollo -,
dal momento che i test per rilevare l’assunzione di droghe esistono, ma sono
ancora costosi, e richiedono quindi una selezione preventiva delle persone da
sottoporre». La guida in stato di ebbrezza è la prima causa
di morte violenta per i giovani fra i 18 e i 30 anni, «i ragazzi spesso
ignorano quali siano le responsabilità penali che derivano dalla commissione
del reato, e non a caso stiamo notando, sulle strade, un aumento dei reati di
omissione di soccorso, a conferma del senso di deresponsabilizzazione che non è
facile arginare», dice il comandante di Polizia locale, Elsa Boemi. «Capita poi
che nemmeno la normativa ci aiuti: succede
di ritirare le patenti e poi doverle riconsegnare, perché il giudice decide il
differimento della sospensione della patente, che rappresenta invece, a nostro
parere, un ottimo deterrente». Per arginare il rischio dei sinistri dovuti
all’abuso di alcol, il decreto Bianchi, che in agosto ha modificato sull’onda
delle emergenze estive alcune parti del codice della strada, ha aggravato le
sanzioni previste per chi guida in quello stato, introducendo una gradualità
nelle misure in base ai livelli di alcol nel sangue. LI.CE.
IL TIRRENO
Guida
ubriaco e si finge il gemello L’operaio
aveva alcol nel sangue 4 volte il consentito e la patente scaduta VOLTERRA. Aveva un tasso alcolico nel sangue
quattro volte superiore al limite consentito. Non solo: era ben consapevole di
essere stato sorpreso alla guida con una patente scaduta da diversi mesi. Ma
lui, il conducente alticcio, non si è perso d’animo, ha cercato di mettere nei
guai il fratello-gemello. Tanto a quel punto aveva capito di essere finito in
un bel guaio. Ha pensato di uscirne dando al carabiniere che lo stava
controllando il nome del “povero” gemello. «Non ho la patente con me», ha detto
il conducente in un primo momento. Poi quando il carabiniere gli ha fatto
capire che dal riscontro al terminale risultava che la sua patente d era
scaduta il conducente ha giocato un’altra carta. «La macchina è intestata a mio
fratello gemello che ha la patente scaduta ma io sono l’altro fratello, la mia
patente è in regola», questo in sintesi la scusa trovata. A quel punto ai
carabinieri non è rimasto che scortare a casa - a Santa Luce - il “gemello
diverso” per un confronto. Che però non è avvenuto: quando l’automobilista
alticcio è arrivato a casa ha avuto un ripensamento. È arrivata l’ammissione...
«No, il mio gemello non c’entra, sono io quello con la patente scaduta» Una
serata da dimenticare per M. T., 60 anni,
operaio, di Santa Luce. È stato denunciato per guida in stato di ebbrezza,
guida senza patente e per sostituzione di persona. La patente gli è stata
ritirata e con la nuova normativa rischia pure la revoca. È
questa una delle denunce effettuate nei giorni scorsi dai carabinieri della
compagnia di Volterra che sono stati impegnati in alcuni servizi coordinati
disposti dal comando provinciale ed effettuati dopo l’arrivo del nuovo
comandante della compagnia, il capitano Massimo Russo. Nell’ambito di un
servizio che era mirato a contrastare la prostituzione sulle strade - fenomeno
scarsamente presente nel Volterrano - i militari hanno denunciato per porto
ingiustificato di un coltello di genere proibito T. V., 68 anni, nato a
Portoferraio e residente a Rio Marina. Nei guai anche S. G., 25 anni, nato a
Massa Marittima e residente a Campiglia, trovato con due coltelli di genere
proibito. È stato
sorpreso alla guida in stato di ebbrezza anche C. A., 22 anni, di Bergamo. Il
tasso alcolico è stato accertamento con l’etilometro. Per il giovane, patente
ritirata e segnalazione alla prefettura. La stessa denuncia è scattata anche
nei confronti di F. A. di Cecina, residente a Montescudaio. Nell’ambito di un servizio che era finalizzato
al contrasto del commercio di prodotti contraffatti è stato arrestato, dai
militari di Ponteginori, un albanese di 25 anni che non era in regola con il
permesso di soggiorno. È stato
inoltre denunciato in stato di libertà anche N. M., 24 anni, di Bolzano,
trovato con due mazze da baseball nell’auto. Oggetti che sono stati
sequestrati. Sabrina
Chiellini
PRIMADANOI.IT
Una task
force contro la vendita di alcol ai minori PESCARA. Un’azione di contrasto «immediata e
decisa» per il divieto di vendita di alcolici ai minori di 16 anni. A
richiederla Berardino Fiorilli di Pescara Futura. Fiorilli chiede
così al Comune di attivare «una task force permanente di Polizia Municipale per
il controllo e la repressione del fenomeno» della vendita di alcolici ai
giovanissimi. Una abitudine che in città esiste soprattutto nelle zone
frequentate dai ragazzi nel fine settimana. «Il ripristino della legalità su una materia
che non ammette né deroghe né eccezioni è urgente»: l’esponente di Pescara
Futura chiede che l’ordine venga risistemato al più presto. «Il compito è della
Polizia Municipale, molto attiva nell’attività di esazione ma ultimamente non
sufficientemente attenta ed operosa nella prevenzione e repressione verso
illeciti come questi». «Il
fatto che l’alcol sia accettato socialmente e sia facilmente reperibile»,
continua Fiorilli, «espone a rischi
enormi soprattutto i più giovani che non hanno gli strumenti necessari per
comprendere il disvalore sociale dell’abuso di tale sostanza. Tuttavia, non ci
sono azioni di contrasto decise verso la somministrazione di bevande alcoliche
ai minori» Eppure il codice penale all’art. 689, prevede un divieto
espresso per gli esercenti di pubblici esercizi di somministrare bevande
alcoliche ai minori di sedici anni. Un divieto che non sempre viene rispettato,
come avevamo scritto anche PrimaDaNoi.it qualche mese fa, anche a causa di
mancati controlli da parte di chi dovrebbe vigilare.
LETTERA
AICAT
Cari amici, Non so chi di voi ha visto la presentazione
del film "I giorni perduti" che è stata fatta da Giancarlo Giannni,
Katia Ricciarelli e Federica Andreoli la settimana scorsa nell’ambito del
Festival del Garda su RAI 2. Comunque ora ci sarà un’altra presentazione, giovedì prossimo, al Maurizio Costanzo
Show, la sera verso le ore 23, in cui ci dovrebbe essere anche Enzo Iacchetti,
ed in cui si parlerà dei problemi alcolcorrelati. Federica Andreoli dovrebbe
fare un accenno anche all’AICAT, e probabilmente verrà a fare un saluto anche
al nostro Congresso Nazionale. Saluti a tutti Ennio
Palmesino
TGCOM
Costanzo
show, al via su Canale5 Riparte
dalle battaglie sociali Al via da
martedì 18 settembre, in seconda serata su Canale 5, il Maurizio Costanzo
Show. Questa edizione autunnale 2007 prevede un doppio appuntamento
settimanale: il martedì alle 24 e il giovedì sera alle 23.25. Il programma di
Costanzo torna con uno dei suoi tratti caratterizzanti storicamente più forti:
le battaglie sociali. La prima puntata è
dedicata al dramma dell’alcolismo e agli incidenti stradali. Ospiti: il ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, Antonio Di Pietro, il magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo,
Eva Henger, l’attore Massimiliano Varrese come testimonial per la campagna
contro l’alcool e Anna Barbieri, moglie
di un ragazzo ucciso da un’auto guidata da un ubriaco. Costanzo dedica poi un ricordo speciale a Gigi
Sabani, mandando in onda un’intervista rilasciata dal presentatore, scomparso
di recente, quando fu ospite del Maurizio Costanzo Show, subito dopo lo
scandalo che lo vide coinvolto. In studio ci sarà anche la sorella di Gigi,
Isabella Sabani.
L’ARENA di Verona
TREGNAGO.
La luce (verde, gialla o rossa) avverte chi sta per rimettersi alla guida
dell’auto Sobri o
ubriachi? La prova si fa al bar Un
giovane esercente adotta la macchina che misura il grado di ebbrezza: «Voglio
solo far riflettere la gente» Paola
Dalli Cani Al bar per fare l’alcoltest: da venerdì alla
Bettola c’è una macchinetta che sta suscitando molta curiosità. Ricorda una
slot machine ma promette di dirti se sei in grado di metterti alla guida oppure
no. «La inseguivo da un anno perchè si
fa un gran parlare di controlli sulle strade ma in pochi sanno fino a che punto
l’alcool si concilia con la guida (*). Si va da un estremo all’altro, da
chi fa il pieno al bar a chi al ristorante evita di ordinare il quartino perchè
non sa se poi sarà fuori legge», spiega Nicola Battisti, 32 anni, titolare dell’albergo
che in via Bettola è anche bar e ristorante. La macchinetta staziona su un
tavolino all’ingresso del bar e il funzionamento è semplice: infilando un euro
apre il vano delle cannucce e contemporaneamente espelle l’aria. Poi una voce
metallica dà il via libera: basta infilare la cannuccia nell’apposito foro e
soffiare per tre secondi. Dopo qualche istante si illuminano tre led, diversi a
seconda dello stato rilevato, e la voce metallica commenta la prova. Se si accende il led «Good», un po’ il semaforo
verde, la voce attesta che è tutto ok. Il giallo è la spia del «warning»
(attenzione) e la voce ti ammonisce con un «Hai alzato un po’ il gomito».
L’accensione della spia «danger» (pericolo) si accompagna alla frase «Hai
bevuto più della Ferrari, fatti accompagnare dalla mamma». «La stima di attendibilità non è scritta da
nessuna parte, ma posso confermare che la macchina si comporta diversamente a
seconda di quanto si beve. Non ho mai pensato di averla per fare l’alcoltest,
ma solo per far riflettere e per favorire una maggiore consapevolezza», dice
Battisti. Quando parla pensa a tutta la
clientela, al neopatentato e ai pensionati: «Tutti sappiamo qual è il limite
massimo oltre il quale scatta la contravvenzione, ma nessuno sa a cosa
corrisponda. In questi giorni in molti la provano, per scherzo o per
curiosità. La cosa positiva è che dopo il test, che deve essere fatto almeno 15
minuti dopo aver bevuto e senza aver fumato, si discute. Per molti l’etilometro
è uno sconosciuto», osserva il ristoratore, «ma se fosse a portata di mano,
come in Germania o a Bibione, al problema della guida in stato di ebbrezza si
penserebbe di più». Senso civico a parte, è indubbio che il nuovo
attrezzo sia anche occasione di guadagno: 30 centesimi di quell’euro per togliersi
la curiosità restano alla Bettola, anche se c’è una certa differenza con le
macchinette del gioco d’azzardo. Sui titolari di locali e pubblici esercizi
sistematicamente sul banco degli imputati, Battisti obietta: «Se uno vuole far
festa e ubriacarsi l’alcol può portarselo da casa o andare a prenderselo al
market. Non do da bere ad un ubriaco ma chi mi dice che quando se ne va non
vada altrove per proseguire la sbronza? Ho voluto la macchinetta», aggiunge,
«per offrire a tutti un momento per riflettere. Non posso vietare a nessuno di
mettersi alla guida, ma posso far sì che uno sappia che può essere un pericolo
per se stesso e per gli altri». Intanto si procede coi test e Battisti è
intenzionato a scoprire se al ristorante il quartino può esserci o meno:
«Organizzerò con gli amici una cena completa dall’antipasto all’ammazzacaffè,
vino compreso, e poi tutti faremo il test». (*) Nota: eppure è molto facile. L’alcol non
si concilia con la guida. In nessuna occasione e in nessuna quantità diversa da
zero.
L’ARENA di Verona
VIGILI.
Nessun ferito Al
volante ubriachi causano due incidenti Ancora incidenti stradali causati
dall’abuso di bevande alcoliche. L’altra sera una pattuglia della polizia
municipale è intervenuta in piazza San Zeno per i rilievi di un incidente.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti del nucleo infortunistica, poco prima
delle 22 una Mini Cooper era andata a schiantarsi contro gli ombrelloni del
ristorante Al Calmiere, danneggiandone alcuni. Il conducente, sottoposto alla
prova etilometrica, è risultato positivo, con valori superiori di cinque volte
rispetto al tasso consentito. Ancora maggiore il tasso rilevato ieri mattina
per un incidente accaduto in corso Venezia. Poco prima delle 11 una monovolume
Chrysler, condotta da una trentasettenne straniera residente a Verona, è andato
a scontrarsi contro tre veicoli in sosta, due dei quali sono stati danneggiati
in modo piuttosto serio. I vigili di quartiere, intervenuti sul posto
per i rilievi, hanno sottoposto la conducente alla prova etilometrica: gli
esiti sono risultati sette volte superiori a quanto consentito dalla legge (0,5
grammi di alcol per litro di sangue). Anche in questo caso, fortunatamente, non
ci sono stati feriti. Entrambi i conducenti sono stati segnalati all’autorità giudiziaria
per guida in stato di ebbrezza. Intanto i vigili proseguono il servizio nei
quartieri: oggi saranno al mercato di Borgo Venezia, domani al mercato di Porto
San Pancrazio e piazza Cavalleri; giovedì in piazza Erbe e piazza Corrubio;
venerdì in via Emo.
LA NAZIONE del
17/09/2007
Divieto
di somministrare e vendere bevande in bottiglie di vetro e lattine Divieto
di somministrazione e vendita per asporto, nonché l’asporto da parte dei
consumatori, di bevande, alcoliche e non, contenute in bottiglie di vetro e in
lattine. Lo ha deciso un’ordinanza del sindaco che rimarrà in vigore tutti i
giorni, dalle 21 alle 6, fino al 7 gennaio 2008 Arezzo, 17 settembre 2007 - Vietata la
somministrazione e la vendita per asporto, nonché l’asporto da parte dei consumatori,
di bevande, alcoliche e non, contenute in bottiglie di vetro e in lattine. Lo
ha deciso un’ordinanza del sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani, che rimarrà in
vigore, tutti i giorni, dalle 21 alle 6, fino al 7 gennaio 2008. Il
divieto è dovuto dall’abbandono di bottiglie e lattine che rappresenta un
pericolo per l’incolumità dei cittadini e un danno al decoro ed all’immagine
della città. L’ordinanza è rivolta a tutti gli esercizi e alle attività che
effettuano tale somministrazione e vendita, ai laboratori artigianali di
prodotti alimentari, ai call-center, agli internet-point e ai distributori
automatici. Il provvedimento, inoltre, è esteso anche agli
esercizi temporanei di somministrazione e vendita, allestiti in occasione di
manifestazioni, fiere, sagre e spettacoli e alle imprese che esercitano il
commercio o la somministrazione su area pubblica di generi alimentari e
bevande, sia in sede fissa come i chioschi, che itinerante e che siano ubicati
o si trovino nel centro abitato di Arezzo.
IL TEMPO Roma
Maxirissa
fuori dalla discoteca Quindici rumeni nei guai di ANNA
PIERSANTI DAL BALLO di gruppo al fermo di gruppo. È
stato il pesante apprezzamento, forse nei confronti di una loro connazionale
che, domenica notte, intorno alle tre, ha innescato, all’interno della
discoteca «Bucaresti», in via del Barco, a Tivoli Terme, l’ennesimo episodio di
violenza tra cittadini dell’Est europeo, protagonisti di una maxirissa
scoppiati nel locale notturno. Una
decina di giovani, e tra questi una donna, tutti in preda ai fumi dell’alcol,
stavano dandosele di santa ragione, fuori dal piazzale del ritrovo quando
sono arrivati i carabinieri di Tivoli. Urla, sedie e tavoli che volavano fuori
dalla discoteca. Quattro le auto e le pattuglie dei carabinieri arrivate a
rinforzo e due i giovani che poi sono dovuti ricorrere alle cure dei medici del
pronto soccorso dell’ospedale di Tivoli per fratture varie e una prognosi di
venti giorni. Alla fine sono state otto le persone fermate mentre nelle stesse
ore altri cinque stranieri sono stati fermati a Olevano Romano e due a
Giardinetti dai carabinieri del gruppo di Frascati, tutti di nazionalità
rumena.
ROMAGNA OGGI
Ubriaco
prende a calci automobili, denunciato FORLI’ – Ubriaco fradicio stava smaltendo la
sbornia di alcol prendendo a calci alcune automobili parcheggiate nei pressi
dell’Hotel Principe di Forlì. Dopo la segnalazione arrivata al 113, una
Volante della Questura si è portata immediatamente sul posto trovato un
cittadino di nazionalità rumena che, alla
vista degli uomini in divisa, gli si è scagliato contro. L’alcol è costato
all’uomo una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
L’ADIGE
I
ragazzi rovinano l’happy hour Il
titolare del Fiorentina: gruppo di quindicenni incivili<
Mercoledì, 19 Settembre 2007
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