REUTERS ITALIA L’ADIGE Giudicarie, feste «alcol free» Proposta di delibera ai Comuni per
manifestazioni senza eccessi di ALBERTA VOLTOLINI TIONE - La presenza di trenta sindaci, o loro delegati, sul numero complessivo di quaranta, all’incontro di lunedì sera, ha fatto sì che il presidente del Comitato di distretto sanitario Giudicarie e Rendena Vincenzo Zubani non presentasse le dimissioni, minacciate dopo che, nelle ultime riunioni, non era stato raggiunto il numero legale. «In questo modo - ha spiegato Zubani - ho cercato di ridare un ruolo, una dignità al Comitato. Occuparsi di salute è interessarsi dei cittadini. Soprattutto in merito all’informazione sulla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita, l’amministrazione pubblica ha un ruolo di ponte tra il cittadino e l’Azienda sanitaria. Il Comitato di distretto non ha poteri decisionali, ma un compito comunque importante, propositivo, di coordinamento e incontro. Ha la non facile funzione di tradurre in pensiero le esigenze del cittadino». Lunedì il Comitato di distretto sanitario ha approvato la proposta di delibera che, su interessamento e sollecitazione del Comitato «Coordinamento salute e sicurezza - Comitato alcol guida», prendendo a modello un provvedimento fatto proprio dal Comune di Rovereto, passerà ora alla discussione delle giunte dei quaranta comuni giudicariesi. Una volta adottata, la delibera permetterà ai comuni di impegnare le associazioni locali e le Pro loco a rispettare delle precise regole in merito al consumo di alcolici durante manifestazioni ed iniziative. Secondo un regolamento in cinque punti che prevede: il divieto d’intitolare la manifestazione ricorrendo a prodotti alcolici; il divieto di somministrare e vendere bevande superalcoliche; la sospensione della somministrazione e della vendita di bevande alcoliche un’ora prima della chiusura della manifestazione (nel caso che si protragga oltre l’una); l’organizzazione di una giornata e/o serata «alcol free» (se la manifestazione dura più giorni); un prezzo delle bevande alcoliche che non dev’essere inferiore a quello medio di vendita nei pubblici esercizi. «Con questa delibera - ha affermato il presidente del Comitato di distretto sanitario - le amministrazioni pubbliche riconoscono che l’alcol è un problema e fissano dei paletti. È la prima volta che un provvedimento del genere viene preso da un territorio così ampio come le Giudicarie». Donata Oliana , assessore all’istruzione, cultura e politiche sociali del Comune di Bondo è stata votata come nuova vice-presidente del Comitato di distretto sanitario. Subentra a Silvana Riccadonna di Bocenago che, in conseguenza al commissariamento della sua municipalità, ha visto venire meno l’incarico di vice-Zubani.L’ADIGE Il problema non riguarda solo Rovereto e la
Vallagarina Il problema non riguarda solo Rovereto e la Vallagarina. Ma di certo Rovereto e la Vallagarina non possono chiamarsi fuori. Il problema sono i fiumi di alcool che troppo spesso accompagnano le serate di giovani e giovanissimi, soprattutto nei fine settimana, dal venerdì alla domenica. E che possono preludere a conseguenze ben più gravi di una sbornia da smaltire in fretta e di un brutto mal di testa che ti accompagna per tutto il giorno seguente. Che molti giovani eccedano con l’assunzione di alcool (e non solo) è un dato di fatto. E anche per questo nella serata di venerdì scorso la polizia di Rovereto ha deciso di intraprendere un servizio di prevenzione sul territorio con posti di blocco, servizio di controllo di alcuni esercizi pubblici e servizi antiprostituzione. Nella rete degli agenti del commissariato di via Sighele sono cadute tre persone. A carico di una è scattato il sequestro dell’auto, oltre che una sanzione amministrativa, per non aver ottemperato alla revisione del mezzo. Ma il fatto più importante riguarda il titolare dell’Art Cafè di piazza Malfatti, denunciato a piede libero alla procura della Repubblica per violazione dell’articolo 691 del codice penale. Ovvero aver somministrato bevande alcoliche ad una persona in stato di manifesta ubriachezza. Reato di competenza peraltro del giudice di pace e che, in caso di condanna, prevede la chiusura dell’esercizio in questione per un periodo di 15 giorni. Nei guai è finito anche l’ubriaco, un uomo di 40 anni del posto, che dovrà rispondere anche di «ubriachezza», reato peraltro depenalizzato L’ADIGE Il direttore del distretto sanitario: «Sono
sempre di più. Serve una nuova cultura» «Troppi ragazzini in coma etilico» TIONE - «L’educazione alla salute - ha commentato il direttore del Distretto sanitario Franco Fiorentini in riferimento alla delibera "anti-alcol" - è più complessa della cura e il volontariato, essendo vicino alla popolazione, può consigliare corretti stili di comportamento per migliorare la qualità della vita. Gli incidenti stradali, in molte regioni d’Italia, stanno decimando intere generazioni e rendendo invalidi numerosi giovani. Parecchi ragazzi arrivano in ospedale in coma etilico, tra essi ci sono anche ragazzine. Fino a qualche tempo fa si trattava di casi sporadici, ai quali si guardava anche con una certa tolleranza ora, invece, sono frequenti, si registrano tassi di alcolemia molto elevati e la preoccupazione, di conseguenza, è grande. C’è una relazione tra l’utilizzo di alcol e gli incidenti che avvengono sul lavoro, ma anche sulle piste da sci. L’alcol, unito all’attività fisica e al freddo, in poco tempo fa abbassare gli zuccheri sotto il livello minimo e le gambe cedono». Il sindaco di Preore Enzo Ballardini ha chiesto e ottenuto di inserire, nella premessa della proposta di delibera, una frase riferita alla generale promozione della vita sana per stemperare «i troppi divieti». Giorgio Marchetti, primo cittadino di Bolbeno, ha aggiunto che c’è il rischio che «vietando si ottenga il contrario». Graziella Trenti (presidente Tribunale diritti del malato) e Luciano Bonazza (assessore del Comune di Breguzzo) hanno invece sottolineato l’importanza della delibera nel senso che «le indicazioni che le amministrazioni daranno alle associazioni hanno l’obiettivo di ingenerare cultura, in famiglia e nella comunità, per crescere insieme».LOCALPORT.IT XXIII° raduno degli Alcolisti Anonimi ItalianiNegli ultimi tempi quasi non passa giorno senza che si verifichino
drammatici incidenti in cui molti ragazzi perdono la vita dopo una serata in
discoteca e sono sempre più frequenti le tragiche cronache di stragi compiute
da autisti ubriachi che guidano contromano o piombano su ignari passanti.
Questi fatti, che colpiscono per la loro brutalità, costituiscono forse
l’aspetto più evidente di un fenomeno molto complesso e in continua evoluzione:
oggi in Italia l’uso e la dipendenza dall’alcol hanno raggiunto dimensioni e
risvolti davvero inquietanti. I dati dell’Osservatorio alcol dell’Istituto
Superiore di Sanità non lasciano dubbi in proposito: oltre un milione di
alcoldipendenti, oltre tre milioni di individui ad alto rischio, trentamila
decessi l’anno, elevatissimi costi socio-sanitari per la collettività.Nonostante queste cifre, si ha la sensazione che tale fenomeno,
nel suo insieme, sia ancora sottovalutato dall’opinione pubblica e che la stessa
informazione da parte dei media non riesca a coglierne per intero la
complessità e il suo impatto sulla società.Nell’intento di offrire un modesto contributo di conoscenza,
l’Associazione Alcolisti Anonimi (presente in centosessanta Paesi e composta da
milioni di alcolisti) avverte l’esigenza anche in Italia di mettere a
disposizione di chiunque sia interessato il suo patrimonio di esperienza.
Essendo i nostri Gruppi dislocati su tutto il territorio nazionale e composti
da persone che l’alcolismo lo vivono sulla propria pelle, A.A. dispone di un
osservatorio privilegiato in grado di monitorare costantemente la realtà
italiana e di percepirne i continui cambiamenti.Per fare qualche esempio, crediamo di poter confermare che, in
correlazione all’abbassamento dell’età in cui si inizia ad assumere alcolici,
si sta abbassando, e di molto, l’età di ingresso nell’area della dipendenza;
nell’arco di una diecina d’anni, infatti, l’età media delle persone che
arrivano ai nostri Gruppi è scesa dai 45/55 anni ai 30/40; e non è infrequente
l’ingresso di giovani intorno ai 20/25 anni. E’ sempre più raro che chi arriva nei Gruppi sia solo dipendente
da alcol; molti infatti lo utilizzano in associazione con altre sostanze.E’ in forte aumento nei nostri Gruppi la presenza delle donne, la
cui età di ingresso si sta notevolmente abbassando e il cui numero si avvia a
raggiungere quello degli uomini.E’ ancora poco visibile l’effetto dell’abuso di alcol da parte
degli immigrati. Anche se, per difficoltà linguistiche, non sono ancora molti
coloro che frequentano i nostri Gruppi, si può ritenere che il fenomeno sia in
espansione. Per chi desideri approfondire questi (e molti altri) argomenti,
magari attraverso testimonianze dirette, l’occasione può essere costituita dal
nostro XXIII° Raduno Nazionale che si terrà dal 21 al 23 settembre a Rimini
presso il Palacongressi (vecchia Fiera). Il Raduno è l’evento più importante di A.A. Italia; si tiene
annualmente a settembre, a Rimini, e vede la partecipazione di migliaia di
alcolisti anonimi provenienti da tutte le regioni, e anche dall’estero E’ un
festoso incontro di amici e anche un momento di emozionante condivisione
dell’affrancamento dal problema.Nel corso del Raduno si tengono incontri su argomenti di rilievo per il recupero individuale e per la crescita dell’Associazione, e si organizzano seminari e convegni su temi legati all’alcolismo, con interventi di personalità del mondo scientifico, culturale e politico.IL GAZZETTINO (Belluno) Alcol e sicurezza la sensibilizzazione Alcol e sicurezza stradale, richiesta di esonero delle spese statali di esproprio e verifica dello stato di attuazione dei programmi tra gli argomenti discussi lunedì sera dal Consiglio comunale di Seren del Grappa. Su richiesta del consigliere Diego Pauletti, si è parlato dell’alcolismo, dell’inasprimento delle sanzioni, della necessità di informare la cittadinanza. L’assessore Livio Scopel ha ricordato l’incontro con i gestori dei bar e le associazioni sportive il prossimo 24 settembre per mandare un messaggio di prevenzione. All’Amministrazione è stato richiesto un maggiore sforzo riguardo al controllo della velocità e dei parcheggi. Nei posti auto vicino al Municipio verrà presto predisposto il disco orario.IL GAZZETTINO (Venezia) MARCON Incontro sulla sicurezza stradale Giovedì 20 settembre, alle ore 19 al Centro Civico di Marcon in via della Cultura incontro sulla sicurezza stradale: i pericoli della guida in stato di ebbrezza e alterazione psicofisica . L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, è dedicato soprattutto ai giovani neopatentati. Illustrare agli automobilisti, soprattutto i giovani neopatentati, i pericoli derivanti dalla guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze psicotropiche (farmaci e/o droghe). IL GAZZETTINO (Pordenone) Accordo tra Ass 6,
"Santa Maria degli Angeli" e Cro: una campagna con manifesti e
volantini nei reparti. E per i "camici bianchi" non mancheranno i
corsi di formazione Consumo di alcol, scatta la prevenzione in
corsia Un programma per tutti
gli ospedali: medici e operatori sanitari informati sui rischi dell’abuso
alcolico nella professione Hanno deciso di mettere assieme tutte le forze per dare la caccia
a uno dei mali più temuti, l’alcol consumato per la prima volta in Italia tra
gli 11 e i 12 anni. L’Azienda sanitaria 6, l’ospedale "Santa Maria degli
Angeli" e il Cro di Aviano si sono messi attorno a uno stesso tavolo
nell’ottica di prevenire l’uso di alcol in diversi ambienti, non da ultimo
quello sanitario facendo partire la campagna di sensibilizzazione
"Ospedali liberi da alcol", diffondendo la cultura del no-alcol anche
in corsia.Tutti i dipendenti saranno informati sui rischi dell’alcol nelle
pratiche sanitarie, attraverso l’affissione di un manifesto preso in prestito
dalla Regione Toscana in cui la classica flebo dell’ospedale è stata sostituita
da un "grand vin bordeaux rouge" del 2003. Oltre a questo gli
operatori della sanità verranno adeguatamente formati e raggiunti da depliant informativi
sulla problematica che ogni giorno in Friuli Venezia Giulia inchioda sui letti
ospedalieri 197 malati, con una spesa per la sanità non indifferente, tenuto
conto che il costo medio giornaliero di un ricovero si aggira sui 680 euro. Una
speciale clausola, inoltre, vieta la distribuzione di bevande alcoliche nei
servizi di ristorazione e mensa, come nei distributori automatici degli
ospedali. I tre direttori della rete degli ospedali, rispettivamente Nicola
Delli Quadri dell’Ass6, Giovanni Del Ben del Cro e Paolo Saltari dell’ospedale
di Pordenone, hanno ribadito quanto il progetto trovi la sua forza nella
sinergia e vada inteso per diverse categorie, dai lavoratori agli studenti. A
questo proposito sabato prossimo l’Ass6 - in collaborazione con l’Ascom - nel
padiglione 5 in fiera (nel programma di Pordenonelegge) è prevista la gara di
cocktail analcolici tra gli studenti degli istituti alberghieri tra cui lo Ial.
Non solo, il direttore Delli Quadri ha in programma di interessare la Direzione
scolastica per stabilire una strategia di interventi preventivi strutturati,
una volta stabiliti i target di fragilità, attraverso programmi mirati che
coinvolgeranno i soggetti maggiormente predisposti al rischio.Attenzione, quindi, al nuovo target: gli adolescenti più
vulnerabili a causa di una ridotta capacità del loro organismo di metabolizzare
l’alcol. Gli ultimi dati regionali a tale proposito sono allarmanti: la prima
causa di morte tra i 15 e i 25 anni è rappresentata dagli incidenti stradali
che per il 50 per cento sono imputabili all’alcol o all’alcol correlato. In
regione il picco dei ricoveri dal 2001 al 2004 si è verificato nelle persone di
età compresa tra i 55 e i 65 anni. Gli effetti diventano più gravi nelle donne
una decina d’anni prima degli uomini, cioè tra i 45-55 anni. L’alcol, spesso
correlato al fumo, provoca danni al fegato, al pancreas, all’esofago e allo
stomaco. E per più di qualcuno funge da droga, viene utilizzato cioè per
rispondere all’ansia o alle difficoltà di stare con gli altri. Così la scuola e
il mondo del lavoro si portano dentro i disagi familiari. «Si può vivere bene -
ha ricordato il direttore del Cro - senza fare uso o abuso dell’alcol",
sfatando il detto che "il vino fa buon sangue"». Ferro e calorie, difatti,
si trovano negli alimenti, senza provocare cirrosi epatiche, tumori, incidenti
e malattie croniche.Sara CarnelosIL TRENTINO Controlli straordinari
della polizia nei locali del centro, gli agenti del commissariato creano un
precedente importante Serve alcolici agli ubriachi, denunciato Nei guai l’Art Cafè: il giudice potrebbe
imporre 2 settimane di chiusura ROVERETO. E’ un precedente importante, vista la rarità
dell’evento. Un locale del centro è stato deferito alla magistratura per aver
somministrato alcol a clienti già ubriachi fradici. La denuncia della polizia,
sortita da un controllo straordinario effettuato venerdì scorso da una squadra
del commissariato, potrebbe avere conseguenze pesanti. Il reato, contemplato
dal codice penale, è materia di competenza del giudice di pace. Il quale, se
trovasse colpevole il titolare del bar, potrebbe costringerlo alla chiusura. La
pena parte da un minimo di quindici giorni di serrande abbassate. Il locale in
questione è l’Art Cafè di via Portici, uno dei due esercizi controllati dalla
polizia, che per l’operazione ha approntato un team di nove persone. L’altro è
il Goldfinger di Sant’Ilario, dove però non la polizia non ha ravvisato
irregolarità, limitandosi a invitare i gestori a far rispettare nei limiti del
possibile la quiete del vicinato. Impresa non facile da quando la legge impone
il divieto di fumo nei pubblici esercizi. Di fatto, costringendo i clienti
fumatori a uscire per godersi una sigaretta. Questo fenomeno, come molti
avranno già notato, ha creato i naturali capannelli di persone davanti a quasi
tutti i bar, una situazione in cui ciascuno chiacchierando sovrappone la
propria voce a quella degli altri. Il risultato è un rumoroso brusìo che spesso
infastidisce il vicinato.La questione dell’Art Cafè invece è più seria, servire alcolici a un cliente palesemente ebbro è una di quelle regole auree che tutti gli operatori dovrebbero adottare. Invece spesso, come ben sanno i frequentatori della notte roveretana, prevale l’accondiscendenza. Si tratta di un reato penale, ancorchè di lieve entità. Da queste accuse dovrà difendersi il titolare, quando sarà convocato a processo.ROMAGNAOGGI Ubriaco travolge ed uccide pensionato in biciRUSSI – Si era messo al volante del suo Toyota Rav 4 nonostante
avesse nel sangue valori di alcol quattro volte superiore ai limiti consentiti
dalla legge (0,50 gr/lt). Mentre stava percorrendo la Faentina ha travolto ed
ucciso sul colpo un pensionato di 84 anni, Z.T., che si stava spostando in
bicicletta dal centro verso la periferia. L’ennesima tragedia stradale per
colpa dell’alcol si è consumata lunedì attorno alle 19 a Russi. Chiesto per il
giovane l’arresto. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale e i
Carabinieri per i rilievi del caso. Secondo una prima ricostruzione, effettuata
dagli agenti della Polizia Municipale e dai Carabinieri, l’automobilista, un
ragazzo ravennate, ha travolto e caricato sul cofano del suo Toyota l’anziano
poi caduto rovinosamente a terra. Per l’84enne la morte è sopraggiunta
all’istante. Le forze dell’ordine hanno sottoposto il conducente all’alcol test
riscontrando valori di alcol nel sangue pari a 2 grammi per litro.L’incidente ha comportato inevitabili disagi alla circolazione stradale, tornata alla normalità solo a tarda serata.
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