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Notizie brevi 21/09/2007

A confronto alcune fra le vetture più diffuse in Italia: in collaborazione Costi tagliandi e manutenzione Prezzi diversissimi fra modelli

LA TABELLA 

I LISTINI

Cara auto, ma quanto mi costi? Al quesito più difficile da sciogliere abbiamo cercato di rispondere grazie all’aiuto della Dat Italia, la società specializzata nell’analisi dei prezzi che ci fornisce tutti i dati per il gigantesco data base dei listini del nuovo e dell’usato che pubblichiamo on line.
La spesa per i normali tagliandi di manutenzione è infatti tutt’altro che chiara e a fronte di prezzi ormai molto precisi di listini e di optional a pagamento chi compra un’auto nuova ignora nel modo più totale quanto andrà a spendere per conservare in perfetta efficienza la propria auto (cosa ormai obbligatoria altrimenti decade la garanzia).
E la differenza di prezzi, fra una marca e un’altra è davvero grande: per 100 mila km si spendono 1700 euro per una Fiat Stilo e 1000 per una Focus, mentre una Volvo S40 costa come una Opel Astra. L’elenco delle sorprese è quasi infinito, si va dalla stranezze di spendere molto di più per la manutenzione di un’Audi A3 che per quella di una gigantesca Ford Galaxy a quella di avere un costo più elevato per gestire una Seat Leon che una Skoda Octavia.
"Chi compra un’auto non sa mai quanto andrà a spendere per la manutenzione della propria auto - spiega Antonio Coppola direttore generale della Dat Italia - l’unica notizia abbastanza facile da reperire è il costo chilometrico dell’auto, ma è una cosa molto diversa, che nasce da un’elaborazione statistica. I nostri dati invece sono assolutamente inconfutabili e certi".
Ecco quindi un’inchiesta su alcune fra le vetture più diffuse in Italia divise per marca e modello, per le quali abbiamo calcolato nel dettaglio, il costo totale per i tagliandi di 60 e 100.000 km.
Abbiamo poi calcolato convenzionalmente - indipendentemente da marca o modello - il costo della manodopera in 36€ oraria IVA inclusa, considerando poi in modo forfettario gli altri materiali di consumo.
Le note e le operazioni riportate per ogni intervento, sono invece ciò che il costruttore specifica come manutenzione ordinaria periodica o a seconda della percorrenza. Tutti i controlli opzionali che non sono riportati nel file per ovvie ragioni di spazio, possono generare delle spese accessorie a carico del cliente, che dovrebbero però essere preventivamente concordate con il cliente stesso, non appena un intervento extra si renda necessario.
In base all’esperienza della Dat Italia poi è stato ampliato il tagliando dei 60 km aggiungendo il cambio delle pastiglie freni e quello dei 100 km con la sostituzione della cinghia di trasmissione ove ne fosse richiesto o consigliato il controllo.

 
da Repubblica.it/motori


© asaps.it

di Vincenzo Borgomeo

INCHIESTA
Venerdì, 21 Settembre 2007
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