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Blaco – archivio Asaps (ASAPS) – Disposti a tutto per migliorare la propria condizione, perché
tanto non hanno nulla da perdere. Anche a rischio della propria vita. Se si
potesse leggere il pensiero dei cittadini stranieri che rischiano continuamente
la pelle per abbandonare il proprio paese, dove ormai per loro c’è solo fame e
miseria, sarebbero sicuramente queste le parole che vi si potrebbe leggere.
Parole che nascondono una disperazione profonda. E’ la disperazione che, nella
notte tra lunedì e martedì, ha spinto un gruppo di 37 extracomunitari, quasi
tutti di nazionalità pakistana, indiana e afgana, a salire nel container di un
tir con targa slovacca per iniziare il loro “viaggio della speranza”. Un
viaggio trascorso pigiati in un piccolo vano del cassone di un tir, ben
nascosto dalla merce trasportata. Un viaggio interrotto, o forse iniziato, nei
pressi di Treppo Grande, in provincia di Udine, lungo l’autostrada A23 dove una
pattuglia della Polizia Stradale di Amaro, durante un controllo del mezzo
pesante, entrato nel nostro paese dall’Austria, ha scoperto i clandestini
nascosti. Ad insospettire gli agenti è stato un rumore sospetto che proveniva
dal retro del veicolo. A quel punto gli agenti hanno perquisito il rimorchio e
dietro a numerosi bancali di merce hanno trovano il vano con dentro gli
extracomunitari. Gli agenti li hanno trovati in pessime condizioni igienico
sanitarie, senza coperte, nonostante la temperatura rigida e, stando alle
testimonianze, erano segregati in quello spazio da molte ore, più di 24, senza
mai bere né mangiare. L’autista del tir, un cittadino slovacco di 32 anni, è stato
arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e l’autotreno è
stato sequestrato. (ASAPS) |
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