(ASAPS)
– Il cellulare alla guida è più pericoloso dell’alcol. Lo sostengono
alcuni studi svolti in varie parti del mondo i cui risultati sottolineano come
la presenza disturbante del telefonino in auto riduca in media del 30% la
velocità di reazione del guidatore, anche se il dispositivo viene usato in
vivavoce o con l’auricolare (i due soli usi consentiti dalla legge). Stando
agli esperti, però, la possibile distrazione non sarebbe causata dal fatto di
tenere il telefonino in mano (comportamento comunque non regolamentare e
punibile con multe salatissime e riduzione dei punti sulla patente), quanto
piuttosto dalla conversazione in sé, che implica una concentrazione notevole e
un dispendio di energie psico-fisiche per non perdere il filo del discorso con
l’interlocutore e tenere al tempo stesso gli occhi e la testa sulla strada.
Secondo gli scienziati della «Injury Prevention and Trauma Care Division»
dell’Università di Sidney, chi telefona in macchina, anche con il vivavoce, ha
il quadruplo di possibilità di fare un incidente, mentre uno studio separato
del «Transport Research Laboratory» ha stabilito che la reazione media di
fronte a un imprevisto di un guidatore con il cellulare (in mano o in vivavoce)
sia inferiore del 30% rispetto alla capacità di reazione di uno che ha bevuto e
addirittura del 50% se paragonata a una persona sobria. Risultati pressoché
analoghi sono arrivati anche dai test eseguiti presso l’Università dello Utah.
Il cellulare però non rappresenta un serio pericolo solo per chi guida. Anche i
pedoni che camminano parlando al telefono sono maggiormente esposti ai pericoli
della strada o diventando, a loro volta, dei pericoli per gli automobilisti
perché distratti da quello che stanno dicendo. In base ai dati di una ricerca
dell’Università dell’Ohio si evince, infatti, che addirittura il 48% dei pedoni
che chiacchierano al telefono mentre camminano, non si curi delle macchine che
sopraggiungono. (ASAPS)
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