IL GAZZETTINO (Belluno) Il Centro alcologico territoriale chiama in campo cittadini
e istituzioni per far fronte a quella che è sempre più una piaga sociale Sinergia per combattere
l’alcol La prima fase del confronto si terrà stasera. Sono già stati
attivati un sito internet e un "numero amico" Feltre A 11 anni nel Feltrino si comincia già a bere. Dai 13-14
anni in poi si constata l’uso di alcol e in alcuni casi di cocaina associato ad
altri farmaci, tipo Viagra. La polvere bianca viene assunta in tutte le età da
persone di ogni estrazione sociale (anche laureati e benestanti). La birra è
molto diffusa invece in ambito sportivo. Anche gli anziani assumono alcol. È decisamente allarmante il quadro dipinto da questi dati
ufficiali e non si può sottovalutare il rischio che corre l’intera comunità per
tutte le conseguenze che comportano le varie dipendenze e i problemi alcol
correlati. Perciò tutti i 18 Comuni dell’Ulss 2 hanno subito aderito al
programma di prevenzione, informazione e trattamento proposto da Arcat, il
centro alcologico territoriale presieduto da Alfio De Sandre e coordinato
dall’equipe di Milena Maia, con l’appoggio delle comunità Landris e Dumia. Sindaci, assessori, carabinieri, poliziotti, gestori di bar,
medici, insegnanti, genitori, consulte giovanili e centri pastorali si
siederanno attorno a un tavolo questa sera per un confronto diretto che porti a
intervenire rapidamente ed efficacemente in un gioco di squadra. Il fatto più
preoccupante che deve far riflettere tutti è che è proprio in famiglia che,
magari con brindisi apparentemente innocenti, si prende confidenza con l’alcol,
una droga "legale", ma una "droga cancello" come la
definisce l’Oms perché poi porta all’assunzione di altre sostanze. Ma spesso le famiglie non
percepiscono o sottovalutano la problematica o non sanno come affrontarla. Sono attivi l’indirizzo email siamo.inascolto@libero.it e il
numero 3406954137 che garantisce l’anonimato (martedì dalle 10 alle 12 e
mercoledì dalle 18 alle 20). Data la preoccupante diffusione del fenomeno, si
procederà con un approccio sociale innovativo, cercando di informare e
correggere stili di vita non salutari e di sradicare false credenze
sull’innocuità del bere: oltre all’euforia, esso in realtà procura dipendenza
psichica e fisica e danni psichici, causa tumori e scatena violenze anche fra
le mura domestiche. Fino ai 18 anni gli enzimi che assimilano l’alcol non sono
sviluppati e quindi il suo effetto sugli adolescenti è ancora più dannoso. L’equipe
finanziata dalla legge regionale n. 309 ha varato un piano triennale di
interventi: nel primo anno ha creato una rete di operatori per le campagne di
sensibilizzazione già iniziate in quattro scuole superiori feltrine. Verrà
usato anche un camper dotato di etilometro ed esperti a disposizione di
chiarimenti. Verranno effettuate serate informative per genitori e per ragazzi
in locali pubblici: il 4 ottobre alla birreria Locanda, grazie alla Consulta
giovanile, suoneranno band musicali e non si venderanno alcolici per tutta la
serata. Al Pronto soccorso sarà presente personale per aiutare ad
affrontare un coma etilico o per gestire i frequenti ritiri di patenti per
guida in stato di alterazione. La Procura della Repubblica interverrà nelle
scuole con i cani anti-droga. Laura Cenni LETTERA DELLA ASSOCIAZIONE EUROPEA FAMIGLIARI E VITTIME
DELLA STRADA Latina, 23 Settembre 2007 Al Sig. Presidente del Consiglio On. Romano Prodi 22.09.2007: a Ferrara un camionista ubriaco travolge due
persone, le uccide, scappa. 22.09.2007: a Firenze una drogata “porta via una figlia
appena ventiduenne”. 22.09.2007: Nel milanese un pirata investe due motociclisti,
una donna è in fin di vita. Nel mentre in tante parti d’Italia si manifesta per
ricordare giovani che non ci sono più, a Suzzara (RE), per esempio, in 300
ricordano il giovane Daniel, da domani ci si preoccuperà di ricordare anche
Thabata, Federica, Luca, alcune delle vittime degli incidenti di ieri. E dal
prossimo fine settimana??? Il quesito posto oggi è inquietante, ma purtroppo
non ci sono domande di riserva, il problema della strage stradale resta
d’attualità e la cronaca ci indica che le misure giuste per prevenirla, per
arginarla, per attenuarla, non sono purtroppo quelle scelte dal nostro governo.
E poco importa a questo punto se i
risultati attesi con l’ultimo decreto tardino a venire – come in molti dicono -
per la mancanza di controlli, importa invece che lo stillicidio sulle strade
continua, evidentemente se la legge non è adatta al contesto in cui deve
operare, allora la legge stessa non era quella da adottare, deve essere dunque
migliorata, cambiata! Questa Associazione continua a proporre, con forza, quale
misura oramai indifferibile per porre un freno alla emergenza, il ripristino
della facoltà di arresto in flagranza dei più gravi reati colposi stradali. Propone altresì da oggi di abolire con effetto immediato il
bonus di 2 punti all’anno ai conducenti virtuosi che non abbiano infranto le
regole del CdS, perché guidare secondo le regole è dovere civico di ognuno e
non deve pertanto prevedere premi! Il Vice Presidente Nazionale Giovanni Delle Cave CORRIERE ADRIATICO Uno di loro ha effettuato il riconoscimento. Al giovane
operaio la patente era già stata ritirata due volte La strazio degli amici accorsi
sul luogo dell’incidente Pesaro
- Ieri mattina davanti al luogo dell’incidente c’erano tre ragazzi che
piangevano e altri ammutoliti guardavano la Mini One capovolta nel fosso di
strada Feltresca, in località Rio Salso. Domenico Sabatino, 27enne, operaio,
fino a qualche ora prima era uno di loro. Amava uscire, divertirsi e portare a
spasso gli amici a bordo della sua Mini One nera con pochi anni di vita. Il
ragazzo abitava assieme al fratello Ciro di 32 anni e alla sorella Rosa di 34 a
Sant’Angelo in Lizzola in via Da Vinci. Domenico e i fratelli originari di Torre del Greco, da
Napoli dove avevano vissuto con la madre e il padre in via Roma 49, avevano
deciso di trasferirsi in provincia di Pesaro. Domenico lavorava come operaio in
una ditta del posto. La sua simpatia e il senso dell’umorismo lo avevano reso
abbastanza celebre tra i suoi amici che ora dovranno fare a meno di lui. Da tempo infatti aveva iniziato a frequentare i ragazzi del
posto e altri originari della sua terra. Con loro aveva stretto rapporti
profondi. Tutte le sere si incontravano al circolo di Sant’Angelo per
trascorrere in compagnia qualche ora. Adesso amici e parenti piangono la sua
scomparsa avvenuta in modo così improvviso e tragico. Un sorpasso azzardato e
l’alta velocità gli sono costate la vita. A bordo di quella macchina che amava e curava tanto Domenico
ha trovato la morte. I consigli e gli inviti ad andare più piano e ad essere
più prudente sono stati purtroppo inutili. Il giovane aveva il vizio di calcare
forse troppo il pedale dell’acceleratore. Nel gennaio del 2004 aveva ricevuto
la prima sospensione della patente per trenta giorni. La polizia lo aveva
fermato per guida in stato di ebbrezza. Poi nel febbraio del 2005, un anno dopo , la seconda
sospensione per motivi analoghi. Altri trenta giorni di sospensione della
patente. Ieri mattina il tragico epilogo. (*) Poco dopo le 5 lo schianto fatale del veicolo e la
morte sul colpo del giovane guidatore che viaggiava probabilmente a velocità
elevata e senza cintura di sicurezza. A nulla sono serviti i provvedimenti
presi in passato. Tre anni dopo dalla prima sospensione pochi avrebbero
immaginato questa tragica fine. Un’altra giovane vittima della strada rubata
alla vita. VALENTINA GALLI (*) Nota: la teoria della selezione naturale ideata da
Darwin, secondo la quale la sopravvivenza di una specie è legata alla capacità
degli individui di adattarsi all’ambiente in cui vivono, vale anche nella
società moderna, con la differenza che le capacità di sopravvivenza sono sempre
meno legate alle prestazioni fisiche e sempre più determinate dalla abilità di
sfuggire ai rischi a cui la vita moderna ci espone. Siamo in una fase di
transizione, le generazioni future sapranno forse gestire meglio le opportunità
e la tecnologia che il progresso ci offre. L’anello di congiunzione, tra gli animali e l’essere umano,
siamo noi. (Konrad Lorenz) IL GIORNALE DI VICENZA Cambiano le norme per i bar alcolici vietati dall’una alle sei I titolari di bar, pizzerie, ristoranti, bar bianchi, sale
da ballo, discoteche, circoli privati del mandamento di Bassano sono attesi
giovedì alle 16 nella sede dei commercianti per un’analisi della legge
regionale che dovrebbe essere approvata fra non molto e che cambierebbe
radicalmente il "modus operandi" degli esercenti. L’incontro avrà soprattutto carattere informativo: servirà
in primo luogo a far conoscere a tutti gli addetti ai lavori le normative
comprese nella legge che prevede tra l’altro l’unificazione delle tabelle. Tutti coloro che operano nel settore della somministrazione
di alimenti e bevande, potranno operare liberamente in qualsiasi ambito, vale a
dire come baristi, pizzaioli, ristoratori. L’unica limitazione sarà rappresentata dall’osservanza delle
norme igienico-sanitarie, sulla quale sovrintenderà l’Ulss. Si parlerà inoltre del giorno di chiusura che diventerebbe
facoltativo e non obbligatorio, del divieto di somministrazione di alcolici,
previsto dall’una di notte alle sei del mattino. Anche i responsabili dei circoli privati che operano in
questo settore saranno chiamati, una volta in vigore la legge, ad osservare le
norme previste per i pubblici esercizi. All’ordine del giorno dell’incontro ci
sono parecchi altri punti. «La legge - ha detto Giuseppe Fietta - creerà una
rivoluzione per me non negativa. É però necessaria l’informazione per coloro che operano nel
nostro ambito». Presidenti dei pizzaioli e dei ristoratori sono
rispettivamente Raffaele Dalla Rosa e Sergio Dussin. Gli interessati alle nuove normative sono oltre 500 e si
prevede quindi una consistente partecipazione all’incontro. L.Z. EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da PRIMADINOI) Valle Peligna, fine settimana
contro alcol e droga SULMONA. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile
del Comando di Compagnia di Sulmona, coordinati dal Maggiore Visidoro Tella,
durante il weekend hanno portato a termine una serie di operazioni. Il primo a cadere nella rete dei controlli è stato un
giovane operaio di Sulmona, Vincenzo Bifulco, trovato nella notte tra sabato e
domenica in possesso di 206 grammi di hashish, di cui 6 grammi suddivisi in
“stecche” pronte per lo spaccio. A seguito di perquisizione dell’abitazione è
stata ritrovata della cocaina, subito inviata ai laboratori per le analisi del
principio attivo. Immediatamente arrestato e trattenuto in camera di
sicurezza, questa mattina dovrà comparire dinanzi al giudice per l’udienza di
convalida. I carabinieri di Navelli, sempre la stessa notte, hanno
trovato un giovane aquilano in possesso di uno spinello già confezionato mentre
era alla guida della sua autovettura. L’uomo si è rifiutato di sottoporsi agli
esami del ’narco-test’ quindi, in applicazione del Decreto Legge 117/2007, i
militari gli ritiravano al patente, sottoponevano a fermo il veicolo e elevando
una multa. I carabinieri di Capestrano hanno denunciato, e
contestualmente proposto il ritiro della patente, un altro aquilano, G. F., 27
anni, idraulico, per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. Nella sua
autovettura, durante il controllo, era stata rinvenuta una siringa utilizzata
per somministrare una miscela di morfina e metadone, così come risultato dal
referto del laboratorio analisi dell’ospedale S. Salvatore dell’Aquila. I carabinieri di Vittorito hanno segnalato alla Prefettura
dell’Aquila un 18enne di Popoli (Pescara), in quanto trovato in possesso di due
dosi di hashish, pari a mezzo grammo. BRESCIAOGGI SICUREZZA. Il controllo di polizia, vigili urbani e
carabinieri ha interessato le zone di Desenzano e Rezzato Alcol: in una sola notte
ritirate ben 28 patenti Altissima la percentuale dei giovani trovati positivi al
test. Tra i denunciati una sola ragazza. Un anno di sospensione se il tasso è
oltre l’1.50 % Attenzione alla revisione: si rischia di rimanere senza il
documento Franco Mondini Servizio «antistragi» e lotta a chi guida alterato. Ventotto
le patenti di guida ritirate in una sola notte perché i conducenti erano
ubriachi. I controlli sono stati effettuati dalla polizia stradale a Desenzano
e dai vigili urbani e dai carabinieri a Rezzato. Controlli che proseguono a
livello autonomo la campagna «Guido con prudenza» che si è svolta durante l’estate
e che ha portato al ritiro di centinaia di patenti. SUL GARDA. Quindici maschi, un neopatentato e solo sei di
età superiore ai 32 anni. La maggioranza degli automobilisti risultati positivi
all’alcol - ben sette - hanno un’età tra i 23 e i 27 anni. Esito negativo per le prove con il narco-test che evidenzia
la presenza di stupefacenti, dalla cannabis all’eroina, dalla cocaina
all’ecstasy. Tutti positivi, invece, all’alcol con tasso superiore al limite
dello 0,50% e quindi denuncia penale, patente di guida sospesa e dieci punti
tolti. La sedicesima patente ritirata dalla polizia apparteneva a
una ragazza pure lei neopatentata. Ha fatto registrare un tasso di alcol tre
volte superiore al limite. Il controllo «antistragi» è stato effettuato nella notte tra
sabato e domenica nella zona di Desenzano. Impegnate cinque pattuglie della
polizia stradale che, sino all’alba, hanno istituito dieci posti di controllo
sulle strade principali e nelle vicinanze di discoteche e night. Sono state fermate 134 vetture e identificati i 147
occupanti. Un’auto è stata posta sotto sequestro, mentre sono state ritirate
quattro carte di circolazione per mancata revisione del veicolo. Per quanto
riguarda lo stato di ebbrezza alcolica, sono stati decurtati 160 punti; altri
22 per infrazioni diverse. A REZZATO il controllo ha impegnato una decina di persone
tra agenti della polizia locale e carabinieri sino alle sette del mattino in
via Mazzini. Dodici i giovani - età massima 35 anni - positivi all’alcol-test.
Per sei il tasso è risultato superiore all’1,50% e non potranno guidare per un
anno. Ritirate anche quattro carte di circolazione per mancata
revisione del veicolo, elevate sei contravvenzioni per mancato uso delle
cinture di sicurezza. Ancora, sequestrata una vettura perché senza
assicurazione. Denunciato, infine, un senegalese, che ha mostrato agli agenti
una patente di guida falsa. IL GIORNALE Camionista ubriaco, un’altra
strage di Redazione - lunedì 24 settembre 2007 Ferrara - Quattro
persone sono morte in incidenti stradali tra venerdì e sabato. Incidenti
causati dell’abuso di alcol e droga, nonostante il fatto che i controlli
dovrebbero essere aumentati e nonostante l’inasprimento delle pene previsto
dalle recenti modifiche al codice della strada. Sabato intorno alle 16 un
autotreno ha tamponato violentemente una Polo sulla statale Romea, nel
Ferrarese, all’altezza di Lido Nazioni. Le due persone a bordo, Federica
Biondi, 44 anni, e Luca Sforza, 46, sono morte sul colpo. La Polo inoltre è
stata sbalzata sulla corsia opposta e ha colpito altre due vetture i cui
conducenti sono rimasti lievemente feriti. Il conducente dell’autotreno, Gheorghe Rosca, romeno di 58
anni, ha tentato di fuggire ma è stato bloccato 7 km più avanti da una
pattuglia di due agenti in moto della Polizia stradale. Arrestato con l’accusa
di omissione di soccorso, è risultato positivo all’etilometro, con una
percentuale altissima di alcol nel sangue: 2,81 mg/l, più di cinque volte il
limite consentito. Ora, secondo la nuova legge, rischia una multa da 3 a 12mila
euro, un anno di reclusione e la sospensione della patente da uno a due anni. (…) IL TIRRENO La tragedia di Campi: patente sospesa FIRENZE. Patente sospesa per un anno alla donna di 25 anni,
C.F, di Campi Bisenzio, che due notti fa, guidando sotto l’effetto della
cannabis, a Campi Bisenzio ha provocato un incidente stradale in cui è morta
una fiorentina di 22 anni, Thamata Arangio ed è rimasto gravemente ferito il
suo fidanzato. E’ quanto disposto
dal prefetto di Firenze, Andrea De Martino. Ieri, C.F è stata denunciata per
omicidio colposo. La sospensione «in via cautelare» della patente per un anno,
spiega una nota della prefettura, è la massima sanzione prevista «per la
violazione dell’articolo 187, comma 7 del codice della strada (guida in stato
di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti)». Nel corso degli
accertamenti condotti dopo l’incidente «l’investitrice - spiega la nota - ha
dichiarato di aver perso il controllo dell’auto per un colpo di sonno. Sottoposta
al test sanitario per la verifica del tasso alcolico e tossicologico, è stata
riscontrata nel suo sangue una percentuale di cannabinoidi e metabolici nel
numero di 135 ug/l (il valore sufficiente a definire positivo il soggetto alle
sostanze stupefacenti basta sia superiore a 50 ug/l)». IL MATTINO Moldavo guida ubriaco si
schianta con l’auto bimbo salvo per miracolo Pagani. Sabato sera sfiorata una tragedia in via De Gasperi
all’altezza del civico 7. Il conducente ubriaco di una BMW 318 investe in pieno
un’altra auto con all’interno un bambino di 9 anni. Erano le 21.30 quando T.I.
ventinovenne moldavo domiciliato a San Marzano sul Sarno ha invaso la corsia
opposta andando a sbattere contro una Smart condotta da M.A. di 44 anni. La
Smart è finita a sua volta contro una Fiat Tempra con alla guida una
trentacinquenne. Padre e figlio che viaggiavano nella piccola utilitaria di
casa Mercedes hanno riportato lesioni guaribili in pochi giorni, salvati
dall’uso delle cinture di sicurezza e dall’airbag. Sul posto sono intervenuti i
carabinieri di Pagani e Nocera Inferiore. Dalle prime indagini è risultato che
il moldavo guidava in stato di ebbrezza alcolica così come accertato presso
l’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Lo straniero aveva un tasso
alcolemico pari a 3,3 g/l. Da ulteriori indagini T.I. è risultato anche
sprovvisto della patente di guida e come se non bastasse la sua BMW era
sprovvista della copertura assicurativa. Il moldavo ha riportato lesioni
guaribili in 10 giorno. I carabinieri hanno denunciato T.I. in stato di
libertà. luigi falcone L’ECO DI BERGAMO Senza patente, si schianta MADONE - Senza patente, senza permesso di soggiorno e con il
tasso alcolico quattro volte oltre il limite previsto dalla legge. Soltanto per
fortuna non si è trasformato in una strage l’incidente che ha avuto come
protagonisti quattro cittadini ucraini clandestini, nella notte tra sabato e
ieri in via Rodi, a sud di Madone. Poco dopo la mezzanotte i quattro immigrati sono usciti di
strada e si sono schiantati su una Honda Civic contro una pianta. Il conducente
e uno dei passeggeri sono rimasti feriti in modo lieve, illesi invece gli altri
due loro connazionali. I quattro ucraini stavano percorrendo la strada che
collega Madone con Filago forse a velocità elevata: all’improvviso il
conducente ha perso il controllo del mezzo che, all’altezza di una curva, si è
schiantato contro un albero a lato della carreggiata. Il giovane alla guida del
mezzo - I. Y., 22 anni, domiciliato a San Donato Milanese - è risultato
positivo all’alcoltest: il suo tasso alcolico era di circa 2 grammi per litro,
quattro volte oltre il limite consentito dalla legge (0,5 grammi per litro). Il
giovane ucraino si trovava alla guida della Honda Civic risultata intestata al
padre, regolare in Italia e residente a San Donato. Non aveva inoltre alcuna
patente italiana con sé, ma soltanto un documento di guida ucraino, sulla cui
regolarità sono in corso accertamenti da parte della polizia stradale di
Treviglio, intervenuta per i rilievi dopo l’incidente. Anche gli altri tre ucraini che erano sull’auto, tutti senza
fissa dimora, sono risultati sprovvisti del permesso di soggiorno: D. K., di 20
anni; M. M., di 23; I. H., di 23. Uno di loro nell’incidente ha riportato
alcune contusioni, così come il conducente. Sono stati soccorsi dal personale
del 118 e accompagnati rispettivamente agli Ospedali Riuniti di Bergamo e al
policlinico di Ponte San Pietro. Se la caveranno entrambi nel giro di alcuni
giorni. I due loro connazionali rimasti illesi sono stati tratti in arresto
dalla polizia stradale di Treviglio per violazione della legge
sull’immigrazione e sono stati accompagnati nelle celle del comando della
Polstrada di Bergamo. Oggi saranno processati al tribunale di Bergamo. Lo stesso
accadrà anche ai due feriti, non appena saranno dimessi dall’ospedale. Fa. Co. ADNKRONOS MATERA: GUIDA SOTTO EFFETTO ALCOL E COCAINA E FINISCE CONTRO
MURO E’ RIMASTO LIEVEMENTE FERITO Matera, 24 set. - Quattro persone sono state denunciate in
una serie di servizi di controllo del territorio disposti in tutta la provincia
di Matera dal comando provinciale dei carabinieri. In azione i militari della
compagnia di Tricarico. A Garaguso un giovane di 26 anni e’ stato denunciato
per guida in stato di alterazione dovuta all’uso di droghe. Aveva assunto
cocaina ed alcol ed ha perso il controllo della vettura andando a finire contro
un muro, senza coinvolgere altre persone. Il ferito e’ stato trasportato presso
l’ospedale di Matera dove gli esami alcolemici e tossicologici hanno dato esito
positivo. Ha riportato lievi ferite. IL GAZZETTINO (Rovigo) POLSTRADA Due incidenti notturni con guida
in stato di ebbrezza Due incidenti nella notte polesana, con conseguenze
fortunatamente lievi per chi era in auto, ma pesanti per i guidatori. La
polstrada di Badia è dovuta intervenire una prima volta verso le 1.30
all’incrocio di via Tre martiri con la tangenziale per lo scontro avvenuto tra
una Clio e una Bmw 320, per cause in via di accertamento. La prima era condotta
da S.M, rodigino di 23 anni, con a bordo altre quattro persone, la Bmw era
guidata da P.S., 39 anni, di Adria. Nella Clio quattro persone sono rimaste
ferite, ma in modo leggero, mentre il conducente della Bmw si è rifiutato di
sottoporsi all’etilometro e per questo è stato multato ed egualmente denunciato
per segni di guida in stato di ebbrezza. Negativo al test, invece, il
conducente della Clio. Verso le 3.30, poi, gli agenti sono dovuti andare al
passaggio a livello di via della Conciliazione a Sant’Apollinare, dove N.L., 30
anni, di Rovigo, alla guida di un’Alfa 147 è finito contro l’apparato delle
sbarre. Anch’egli è stato sottoposto all’etilometro ed è risultato avere un
tasso alcolemico che era il doppio del limite consentito. Per lui sono scattate
le sanzioni di legge. ROMAGNAOGGI Fosso Ghiaia: guida in stato
d’ebbrezza, ritirata la patente RAVENNA - Nella notte fra sabato e domenica tre pattuglie
della Polizia municipale hanno effettuato controlli sulla statale Adriatica,
all’altezza del centro abitato di Fosso Ghiaia, con l’ausilio dell’etilometro.
Sono stati controllati trentasei veicoli e trentasei persone. E’ stata ritirata
una patente per guida in stato di ebbrezza ed è stata contestata un’infrazione
per guida pericolosa. IL TIRRENO Maxi scazzotatta tra giovani in piazza Bovio PIOMBINO. Ancora una volta giovani piombinesi protagonisti
in negativo. Dopo gli atti di vandalismo ai danni delle auto, questa volta la
scazzottata. È avvenuta sabato sera tra le 23 e le 23.30 in piazza Bovio,
protagonisti alcuni giovani piombinesi tra i 18 e i 21 anni. Apparentemente
senza un motivo, un ragazzo, in evidente stato di ebbrezza, ha iniziato a rivolgere
pesanti insulti ad alcuni coetanei seduti su una panchina della piazza. Come
quasi sempre avviene in questi casi, il passo tra le parole ed i fatti è stato
breve. In un primo momento urla, offese, poi qualche pedata e pochi colpi
all’addome. Fino al duro chiarimento avvenuto dopo che i due sono stati divisi.
Tutto finito? Niente affatto. Nel frattempo si è formato sul posto un folto
gruppo di giovani, almeno cinquanta, fra tifosi dei due contendenti e semplici
curiosi. Proprio quando le
acque sembravano essersi calmate, altri due ragazzi hanno iniziato ad
azzuffarsi, uno di loro è stato sbattuto violentemente contro un’auto ferma nel
parcheggio, un terzo è stato improvvisamente spinto a terra. Infine, lentamente,
la calma ristabilita, tra accuse e promesse di vendetta reciproche. Nessuna
conseguenza seria per i rissosi, “solo” un coccio arrecato all’auto
parcheggiata e l’ennesima prova di malcostume offerta dai ragazzi di Piombino. IL GIORNALE Proteste contro il rom che
investì 4 ragazzi di Redazione - lunedì 24 settembre 2007 Una manifestazione di protesta ieri a San Benedetto del
Tronto, davanti al residence dove da una settimana si trova agli arresti
domiciliari Marco Ahmetovic, il rom che il 23 aprile scorso, ubriaco, uccise
quattro ragazzi ad Appignano investendoli con un furgone. I manifestanti, una
sessantina di persone tra parenti e amici dei ragazzi uccisi e militanti del
movimento di estrema destra Forza nuova, hanno protestato contro la decisione
del gip di concedere i domiciliari ad Ahmetovic. Il rom, il suo avvocato e
anche il gip hanno ricevuto lettere minatorie negli ultimi mesi. EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da LIBERTA’.IT) Alcolizzato, costringeva il figlio di 5 anni a chiedere l’elemosina Cinque minorenni appartenenti a tre differenti famiglie sono
stati collocati in strutture protette su disposizione del Tribunale dei minori
di Bologna. Si tratta di bambini di età compresa fra i 3 e i 15 anni, tutti
residenti in città con le loro famiglie. Di questi allontanamenti è stato reso
noto ieri in questura. Come spiegato dal dirigente della squadra mobile della
questura Stefano Vernelli e dall’ispettore capo della sezione minori della
mobile Fausto Gaudenzi, questi allontanamenti sono avvenuti in seguito a
diverse segnalazioni dei servizi sociali e della stessa sezione minori della
squadra mobile. All’origine storie di disagio e di alcolismo. Il primo caso ha interessato tre fratellini in tenera età.
Erano affidati al padre rimasto vedovo, assistito dai servizi sociali. L’uomo
avrebbe finito con il mancare spesso da casa e con lo spendere il denaro
dell’assicurazione (ricevuto per la morte della moglie) destinato al
mantenimento e all’istruzione dei bambini. Così la sezione minori su disposizione del Tribunale dei
minori di Bologna, ha collocato in una località protetta i tre bambini. La stessa sorte è toccata ad un bambino di 5 anni che viveva
con il padre, avente problemi di alcolismo. La madre del piccolo si era
allontanata da tempo dal nucleo familiare. Il piccolo, già seguito dai servizi
sociali, sarebbe stato utilizzato dal padre, per ottenere degli assegni di
mantenimento e sarebbe anche stato utilizzato per chiedere aiuti a vicini di
casa e in qualche circostanza anche denaro. Così le segnalazioni degli
assistenti sociali e della sezione minori della mobile hanno indotto il
Tribunale dei minori di Bologna a collocare in una località protetta il
piccolo. Il terzo caso ha interessato una famiglia di stranieri, di
nazionalità albanese, da dove era scomparsa una quindicenne. La ragazza,
rintracciata dagli agenti della questura, ha quindi raccontato ai poliziotti
una storia di violenze e percosse incominciati fin da quando aveva quattro
anni. La minorenne ha raccontato di essere stata picchiata più volte dal padre
e di essere scappata di casa, in seguito alle ultime botte che aveva subito. Così anche di questo caso è stato informato il Tribunale dei
minori di Bologna che ha disposto il collocamento della minorenne presso una
struttura protetta. Adesso per il padre si configura l’ipotesi di reato di
maltrattamenti in famiglia;in corso ulteriori accertamenti da parte della
polizia. PORTA DI MARE GALLIPOLI Arrestato un 29enne, coniugato, per tentata estorsione nei confronti della propria madre. lunedì 24 settembre 2007 - Il giovane, nella notte tra il 22 e il 23 settembre, costringeva,
mediante minacce e percosse, la donna a corrispondere continue somme di denaro
per acquistare alcool e psicofarmaci. Lo stesso era stato arrestato 3 mesi fa per aver picchiato
la moglie incinta di poche settimane sempre per lo stesso motivo. L’altro giorno, appena uscito da una comunità, di
riabilitazione il giovane è tornato a minacciare e a percuotere la madre con
schiaffi e pugni al volto sempre per ottenere soldi; provvidenziale
l’intervento dei carabinieri che hanno bloccato l’uomo ed hanno evitato che
portasse a termine il suo disegno criminale. Dopo le formalità rito, il
gallipolino è stato trasferito nella casa circondariale di Lecce a disposizione
del giudice. ASAPS Francia Pedalare in stato di ebbrezza
resta un reato: la patente di guida può essere comunque revocata – anche se non
necessaria alla conduzione di un velocipede – ma non si possono intaccare le
riserve di punti PARIGI, 24 settembre 2007 – Può un francese perdere i punti dalla propria patente di guida, commettendo l’infrazione in sella ad una bici? La querelle esplode Oltralpe proprio quando sulle pagine del nostro sito una delle sue firme più prestigiose, l’avocato Carlo Alberto Zaina, afronta l’argomento in chiave italiana, ponendo le basi di un fine dibattito giurisprudenziale. In Francia – considerato lo spirito del “Code du Route” – la Prévention Routière afferma che le infrazioni commesse in sella ad un velocipede non costituiscono materia di decurtazione, rispondendo ai numerosi quesiti dei ciclisti che si sono visti notificare dalle forze di polizia locale verbali di contravvenzione. Gli esperti dell’associazione transalpina più rappresentativa, in tema di sicurezza stradale, si richiamano infatti ad una circolare del 1992, emanata quando non era ancora in vigore un sistema sanzionatorio così complesso e quando la patente a punti era ancora meno di un’idea. La circolare, mai revocata o aggiornata, è categorica: non si può ritirare la patente di guida per un’infrazione commessa (circolazione contromano o superamento di un semaforo rosso) alla guida di un veicolo per il quale non è necessaria. Una bicicletta, per esempio, od un ciclomotore. Eppure, nella redazione di un “PV” – acronimo di Procès Verbal – gli agenti continuano ad indicare (come del resto anche in Italia) il numero di punti da decurtare in relazione all’infrazione commessa, dando vita ad una serie di rimostranze che da giorni tiene banco sui principali organi di stampa nazionali. “Teoricamente, le prefetture non dovrebbero tenere conto di queste annotazioni – afferma Julie Denes, giurista della Prévention Routière – ma se il trasgressore ciclista dovesse subire la decurtazione di punti, dovrà inoltrare un formale ricorso al ministero dell’Interno”. La giurisprudenza del Consiglio di Stato conferma pienamente questa versione, ribadita peraltro da circolari successive, l’ultima delle quali datata 11 marzo 2004. Punti a parte, le sanzioni amministrative e penali restano le stesse per tutti e se un ciclista circola in stato di ebbrezza, il giudice competente può comunque decidere – applicando una sanzione accessoria – di revocare la patente di guida, esattamente come avrebbe fatto per un automobilista od un motociclista. La riflessione giuridica fornita da Carlo Alberto Zaina, che oggi riproponiamo in evidenza sul nostro sito, dimostra che in Italia il dibattito è ancora aperto. IL SECOLO XIX LA GAZZETTA DI PARMA Alcol e droga, ancora sangue sulle strade L’ADIGE Alcol e guida, tre patenti ritirate per l’ebbrezza |
|
|
© asaps.it |