Il
commissario Ue alla Concorrenza Neelie Kroes presenta il rapporto biennale sul
settore delle assicurazioni: "il settore europeo risulta frammentato, con
il rischio di effetti negativi sulla concorrenza a danno dei consumatori. Ma
non solo, nel mercato permangono pratiche che possono rappresentare una
barriera all’ingresso di nuovi operatori".
BRUXELLES. La
Commissione Ue valuta positivamente i passi in avanti che l’Italia sta
compiendo per garantire piu’ concorrenza - e quindi tariffe meno salate - nel settore
dei prodotti e servizi assicurativi rivolti alle imprese. Ma è ancora troppo
presto per valutare l’impatto che avranno le liberalizzazioni varate dal
governo all’inizio dell’anno. Restano infatti i ’’rischi’’ di un ulteriore
aumento dei prezzi da parte delle compagnie assicuratrici, legati soprattutto
alla ’’pratica dilagante’’ dei contratti di lunga durata. Nel
mirino di Bruxelles sono finite la clausole di scadenza e di rinnovo di molti contratti
assicurativi. L’Antitrust europeo denuncia, infatti, ’’un eccessivo ricorso’’ a
polizze pluriennali: ’’Se i clienti sono impegnati con lo stesso assicuratore
per un lungo periodo - si legge nel rapporto - questo potrebbe colpire tutti i
concorrenti che cercano di guadagnare l’accesso al mercato o di aumentare la
loro quota di mercato’’. Ora - riconosce la Commissione Ue - la situazione in
Italia potrebbe cambiare, grazie al decreto sulle liberalizzazioni che prevede,
in caso di polizze pluriennali, la possibilita’ per i clienti di recedere dal
contratto senza oneri, con un solo preavviso di 60 giorni. A
preoccupare gli esperti di Bruxelles poi sono i conflitti di interesse degli intermediari e la mancanza
di trasparenza nel modo in cui sono remunerati. In alcuni casi questo porta a
minore concorrenza e a prezzi piu’ alti, specialmente per le piccole e medie
imprese. Gli agenti legati ad una sola compagnia sono un problema soprattutto
in Italia, si legge nel rapporto, dove questi costituiscono ’di gran lunga il
principale canale di distribuzione, senza che questo mostri segni di declino
nel tempo’. In
Italia infatti gli agenti monomandatari rappresentano il 75 % del mercato e in alcuni casi
anche l’80 per cento. L’argomento, promette la Commissione, sara’ affrontato
nel contesto della revisione, gia’ iniziata, della direttiva
sull’intermediazione delle assicurazioni. Infine la Kroes punta il dito sui
contratti a lungo termine in Austria, che possono portare a restrizioni della
concorrenza. In altri casi, come in Italia, Olanda e Slovenia, questi stessi
problemi sollevati dalla rapporto ad interim pubblicato a gennaio, sono stati
risolti Tutto
cio’ induce la Commissione Ue a intravedere ’’alcuni rischi’’, come ’’quello che gli
assicuratori italiani possano alzare i prezzi delle assicurazioni o non offrire
piu’ contratti della durata richiesta dal mercato. Per questo - conclude il
rapporto - resta da vedere se la soluzione al problema trovata in Italia
migliora di fatto la situazione per i clienti’’. Per
quanto riguarda i Ventisette, questi i punti critici del mercato che danneggiano i consumatori:
premi di assicurazione allineati, con il rischio di prezzi ritoccati al rialzo,
mancanza di trasparenza nella remunerazione e conflitti di interesse nella
promozione. In
particolare la Commissione contesta il meccanismo dell’allineamento dei premi nel settore
delle ’co-assicurazioni’, dove i partner minori convergono sui prezzi offerti
dalla compagnia principale. La
titolare dell’Antitrust europeo ha quindi invitato gli operatori’’a rispondere positivamente alle
scoperte del rapporto e, dove necessario, a riformare le pratiche in
questione’’.
Da
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