Foto Coraggio - archivio Asaps (ASAPS) - L’incidentalità stradale
rappresenta oggi un’emergenza sociale e culturale per il Paese. Nel 2005, anno
a cui si riferiscono le ultime stime ufficiali dell’Istat, in Italia si sono
registrati 225.078 incidenti, con 5.426 morti e 313.754 feriti: incidenti,
morti e feriti in leggero calo rispetto all’anno precedente (rispettivamente
-1,8, -4,7 e -2,7%) anche se il bilancio resta pesante con 617 incidenti, 15
morti e 860 feriti nel “giorno medio”. Questi sono alcuni dei dati presentati
ieri (26 settembre) nel corso del convegno “Le grida del sabato sera.
Comunicare rischio o sicurezza?”, organizzato dall’Automobil Club d’Italia. Il quadro presentato ha messo
in luce come l’Italia sia molto lontana dall’obiettivo, imposto da Bruxelles a
tutti gli stati della Comunità europea, di dimezzare, antro il 2010, il numero
di incidenti stradali. Infatti, per raggiungere tale traguardo, il nostro Paese
non dovrebbe superare le 3.100 vittime l’anno, pari ad una riduzione del 9%
ogni dodici mesi. E non solo. Ad oggi, segnala l’Aci, “l’Italia è declassata
dal quinto al nono posto nella graduatoria europea dei virtuosi al volante”. Statisticamente
il mese in cui si muore di più sulle strade è luglio (19 al giorno), domenica è
il giorno nero, con 1.014 decessi (il 19% del totale), le ore più a rischio
quelle tra le 14 e le 17, anche il maggior numero di decessi (1.235) si lamenta
di notte, tra la mezzanotte e le 6. Il maggior numero di sinistri (151.349, il
67,2% del totale, con il 31,4% delle vittime) si verifica sulle strade urbane,
mentre sulle autostrade gli incidenti sono 14.006 (il 6,2%, con il 10,2% dei
morti). La tipologia di incidente più ricorrente è lo scontro frontale-laterale
(106.292 casi, con 1.702 morti e 147.227 feriti) seguito dal tamponamento
(42.435 sinistri, con 526 morti e 67.712 feriti): la fuoriuscita o lo
sbandamento del veicolo determina invece 21.637 incidenti, con 1.061 morti e
27.191 feriti. Al centro del dibattito svoltosi ieri, anche il rapporto fra
sicurezza stradale e comunicazione, ripercorso attraverso lo studio “La
tentazione di Icaro” realizzato dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione
dell’Università “La Sapienza” di Roma. |
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