La Toscana è oggi la decima regione italiana per
numero di furti d’auto, che evidenzia però un indice di diminuzione del
fenomeno (-18,8%) ben più elevato
rispetto al trend nazionale: tuttavia, l’ex Granducato mostra un andamento
lievemente diverso nel settennio compreso tra il 2000 – quando i colpi furono 4.120
– ed il 2006 – 3.469 episodi denunciati – rispetto all’andamento nazionale.
Infatti, se si esclude il 2005, tutta
Italia ha evidenziato un continuo decremento, mentre in Toscana si è avuto modo
di registrare anche un picco critico nel 2003
(3.746 furti). Nel 2005 gli eventi furono invece 4.272, arrivando addirittura a
peggiorare il dato di partenza. Il calo si traduce comunque in 803 colpi in meno. Decisamente non male, se si considera che il dato
nazionale si ferma a -9,1% (171.293 furti nel 2006 contro i 188.540
registrati nel 2005). Nel 2000, erano stati denunciati 222.872 furti. Lo dicono i dati nazionali ufficiali del
Ministero dell’Interno, rielaborati dall’Asaps, suddivisi anche per provincia e
per categoria di veicoli, oggetto di un’inchiesta pubblicata sull’ultimo numero
de Il Centauro, organo ufficiale dell’Asaps. Migliora anche la situazione sul fronte del
recupero dei veicoli rubati, frutto sia di operazioni di PG mirate che di
singole operazioni di polizia giudiziaria portate a termine dalle varie FFPP
nel corso della normale attività di controllo del territorio. “Nel corso del 2006 – dice Giordano Biserni,
presidente dell’Asaps – i veicoli rinvenuti in Toscana sono stati 2.637,
il 76% del totale, contro i 2.694 del 2005, quando i furti furono però molti di più. Si tratta di una
delle percentuali più consistenti a livello nazionale, identico peraltro a quello
dell’Emilia Romagna. Su questo fronte dobbiamo spezzare una lancia in favore
delle forze di polizia, che lavorano con costanza a combattere un settore nel
quale la criminalità organizzata è profondamente radicato. Ad oggi – aggiunge
Biserni – in Toscana, sparisce un’auto
ogni 1013 abitanti. In Campania
il rapporto è di 1:188”. Analizzando i dati in relazione alle province,
Firenze mantiene il primato della fenomenologia, in
considerazione della grandezza della propria area metropolitana (che ormai comprende
le province di Prato e Pistoia) e della posizione strategica sullo scacchiere
viario nazionale: 1.183 i furti denunciati del 2006, mentre sono 933, invece, i veicoli rinvenuti. A parte il netto miglioramento
fatto registrare dal capoluogo (-27,9%) rispetto
al 2005 (1.641 furti), dobbiamo segnalare che il 78,9% dei mezzi rubati viene poi rinvenuto. È quasi un record
nazionale, quarto miglior risultato dopo quello delle vicine Prato (80,5%) e Lucca (87,4%) e di
Ferrara (89,9%). Al secondo posto in
Toscana c’è appunto Lucca, con 389 reati consumati: si tratta di un
dato assolutamente stabile rispetto al 2005 con una denuncia in più (0,3%), ma 340 veicoli sono
stati poi rinvenuti. La terza
provincia è Prato, dove nel 2006
sono state denunciate 385 sparizioni,
-25,7% rispetto al 2005 (518 eventi), con 310
rinvenimenti, seguita da Pisa, città
nella quale i furti sono stati 356 (+4,4% rispetto ai 341 eventi rilevati
nel 2005), ai quali si oppongono 258 recuperi (72,5%). La quinta provincia in graduatoria è Pistoia, che evidenzia 346 sparizioni
(-18,4%) e 272 rinvenimenti (78,6%),
mentre la piazza successiva è occupata da Livorno:
nella provincia portuale i reati di questo tipo commessi nel 2006 sono stati 236, 30 in meno rispetto
al 2005, con un calo dell’11,3%, al quale sono seguiti 173 rinvenimenti (73,3%).
Settimo posto significa Arezzo, dove
sono state raccolte, nel 2006, 198 denunce, 21 in
meno rispetto al 2005 (-9,6%), e dove i veicoli recuperati
sono stati 143 (72.2%). Massa Carrara ha
fatto registrare 132 furti (-4,3%, visto che nel 2005 i furti erano
stati 138) ed i rinvenimenti 74 (56,1%). Al penultimo posto c’è Siena: qui gli episodi denunciati nel 2006 sono stati 126, mentre l’anno precedente le denunce avevano toccato quota 180 (-30%), con 75 veicoli restituiti ai legittimi proprietari (59,5%). Infine, l’isola felice: Grosseto, con 118 colpi
messi a segno nel 2006 contro i 155 del 2005 (-23,9), e 59
rinvenimenti (50%). “La situazione della Toscana – commenta il
presidente dell’Asaps – è peculiare, e la portata del fenomeno criminale ha una
certa rilevanza. Tuttavia, qui la situazione è nettamente migliore rispetto ad
altrove e possiamo affermare che, tra le regioni più grandi, il fenomeno è ben contrastato, visto anche
l’altissimo numero di recuperi, peraltro generalizzato in tutte le province.
Significa che il controllo del territorio è ancora efficiente, nonostante si
tratti di luoghi di fortissimo interesse per la criminalità organizzata che si
occupa di questo settore illecito, che analizziamo nel dettaglio nella nostra
inchiesta giornalistica”. L’inchiesta pubblicata su Il Centauro,
analizza il fenomeno su tutti i fronti, entrando nel merito delle singole
categorie di veicoli, ed illustrando portata e gestione di una delle maggiori
attività illecite delle organizzazioni criminali, appannaggio quasi esclusivo
della camorra campana.
Forlì, 2 ottobre 2007
Leggi l’inchiesta de il Centauro sui furti di veicoli in
Italia
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