Foto Blaco – archivio Asaps L’approvazione definitiva del DL 117 va incasellata fra le buone notizie per la sicurezza stradale, soprattutto perché si è impedito che il decreto decadesse con tutte le immaginabili conseguenze per l’insieme delle sanzioni comminate nei 60 giorni di vita del decreto. Il provvedimento, a parere di Asaps, può essere connotato con tre aggettivi: positivo, non risolutivo, e provvisorio. Il decreto contiene provvedimenti sicuramente positivi nell’impegno al contrasto soprattutto al consumo di alcol e sostanze alla guida. Asaps giudica molto condivisibile anche la modifica che finalmente pone un limite - che se ha un difetto è quello di essere ancora troppo protratto - all’orario di vendita di bevande alcoliche alle 2 di notte nei “locali ove si svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento”. Si tratterà ora di far rispettare questo limite di orario senza furbi sforamenti. E’ positiva anche la previsione della nuova fascia di superamento dei limiti di velocità da 40 a 60 km/h, così come l’incremento delle sanzioni per chi utilizza il cellulare senza vivavoce o auricolare, uno dei comportamenti più diffusi, ma pericolosi e sottostimati dai conducenti. Gli aspetti non risolutivi sono quelli riconducibili alla possibilità di rifiuto dell’esame con etilometro che seppur sanzionato molto severamente in via amministrativa, rischia di premiare i furbi e i professionisti del bicchiere, che pagheranno sì cifre elevate (2.500 o 3.000 euro in caso di conseguente incidente) ma che potranno farla franca rispetto ad una possibile revoca della patente, in particolare i professionisti del volante come i conducenti di autobus, autocarri, convogli di veicoli. Solleva molte perplessità anche la misura del preavviso con cartelli o segnali luminosi delle postazioni di controllo, anche mobili, della velocità. Il pur discutibile utilizzo in taluni casi dell’autovelox, non può far buttare via il bambino con l’acqua sporca. Anche in questo caso rischieranno di rimanere sorpresi solo i distratti e gli innamorati che non si accorgeranno del segnale. I professionisti dell’acceleratore se la caveranno con un pit–stop di 500 metri e poi via a tavoletta come prima. Unico efficace strumento calmieratore del contachilometri rimarrà il Tutor. Irrazionale e sorprendente la modifica che ha ridotto da 3 anni a un anno il periodo di limitazione di auto potenti per i neo patentati. Mentre altri paesi si stanno incamminando verso una maggiore attenzione su questo aspetto (in Spagna per le supermoto stanno esaminando un limite temporale di sei anni per i neopatentati cat. A), noi rischiamo di mancare una opportunità per incidere sulla fascia di elevatissimo rischio dei giovani conducenti di auto e di moto, un segmento quest’ultimo con dati di sinistrosità mortale a dir poco imbarazzanti. Il concetto di provvisorietà del provvedimento scaturisce dal fatto che a seguire sullo stesso binario sta arrivando il DDL che modifica in maniera complessiva un ventaglio ancor più vasto di articoli del Codice della strada. Ci auguriamo sia questa un’occasione per migliorare alcune parti del DL 117. Ora nel quadro complessivo va riempita la casella della certezza delle sanzioni e per questo aspetto servono chiarezza d’indirizzo ma soprattutto controlli adeguati da parte delle forze di polizia. Per questi non c’è bisogno di nessuna nuova legge.
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