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Rassegna stampa Alcol e Guida del 3 ottobre 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

IN FONDO ALLA RASSEGNA POTETE TROVARE IL TESTO DEFINITIVO DEL DECRETO 3 AGOSTO 2007 N. 117, CONVERTITO IN LEGGE


QUOTIDIANO.NET

SONDAGGIO

Alcol vietato nei locali notturni dopo le due di notte, che ne pensi?

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E’ una regola troppo severa (24.32%) 


CORRIERE DELLA SERA

PENE PIU’ SEVERE PER CHI GUIDA UBRIACO. STOP A VENDITA ALCOLICI DOPO LE 2.00

Sicurezza stradale: le novità del dl

Approvato al Senato (con numerose modifiche) il decreto legge varato ad agosto

MILANO- Via libera definitivo del Senato al decreto sulla sicurezza stradale varato ad agosto. I sì sono stati 144, i no 17, 58 gli astenuti. (*) Il provvedimento, che era tornato a palazzo Madama dopo essere stato modificato la scorsa settimana dalla Camera, sarebbe scaduto domani. Il testo, approvato il 27 settembre dalla Camera, è stato infatti modificato. Tra le novità la riduzione del divieto di guida di auto di grossa cilindrata per i neo patentati, che scende da tre a un anno, l’innalzamento dell’età da 4 a 5 anni per poter portare i bimbi in motorino, il divieto di tenere acceso il motore per garantirsi l’aria condizionata durante la sosta o la fermata del veicolo: per chi non rispetta le norme multa da 200 a 400 euro. Per chi viene sanzionato con la sospensione della patente per velocità superiore al limite fra 40 e 60 orari scatta l’inibizione alla guida del veicolo nella fascia di orario che va dalle ore ventidue alle ore sette del mattino nei tre mesi successivi alla restituzione della patente di guida. Ecco, comunque le modifiche apportate al Ddl Camera 3044 - Conversione in legge del decreto-legge 3 agosto 2007, n. 117, recante disposizioni urgenti modificative del codice della strada per incrementare i livelli di sicurezza nella circolazione. PATENTE - Chiunque guida autoveicoli o motoveicoli senza aver conseguito la patente di guida è punito con l’ammenda da euro 2.257 a euro 9.032; la stessa sanzione si applica ai conducenti che guidano senza patente perché revocata o non rinnovata per mancanza dei requisiti previsti dal presente codice. LIMITAZIONI ALLA GUIDA - Ai titolari di patente di guida di categoria B, (per) il primo anno dal rilascio (e non più per tre anni) non è consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 50 kw/t. La limitazione di cui al presente comma non si applica ai veicoli adibiti al servizio di persone invalide, autorizzate ai sensi dell’articolo 188, purché la persona invalida sia presente sul veicolo. Le disposizioni del decreto si applicano ai titolari di patente di guida di categoria B rilasciata a fare data dal centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del decreto.

VELOCITA’- Chiunque supera di oltre 40 km/h ma di non oltre 60 km/h i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 370,00 a euro 1.458,00. Dalla violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi ed il provvedimento di inibizione alla guida del veicolo nella fascia di orario che va dalle ore ventidue alle ore sette del mattino nei tre mesi successivi alla restituzione della patente di guida. Il provvedimento di inibizione alla guida è annotato nell’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida di cui agli articoli 225 e 226 del presente codice. Una ulteriore violazione comporta la sospensione della patente da 8 a 18 mesi. Chiunque supera di oltre 60 km/h i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 500 a euro 2.000. Dalla violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi. Una ulteriore violazione comporta la revoca della patente.

CONDIZIONATORE- È fatto divieto, durante la sosta o fermata del veicolo di tenere il motore acceso allo scopo di mantenere l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo; sanzione amministrativa da 200 euro a 400 euro;

ALCOOL - Chiunque guida in stato di ebbrezza è punito, ove il fatto non costituisca più grave reato:

a) con l’ammenda da euro 500 a euro 2000 e l’arresto, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (g/l). All’accertamento del reato consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da tre a sei mesi;

b) con l’ammenda da euro 800 a euro 3.200 e l’arresto fino a tre mesi, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). La pena può essere sostituita, a richiesta dell’imputato, con l’obbligo di svolgere un’attività sociale gratuita e continuativa presso strutture sanitarie traumatologiche pubbliche per un periodo da due a sei mesi;

c) con l’ammenda da euro 1.500 a euro 6.000, l’arresto fino a sei mesi, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). La pena può essere sostituita, a richiesta dell’imputato, con l’obbligo di svolgere un’attività sociale gratuita e continuativa presso strutture sanitarie traumatologiche pubbliche per un periodo da sei mesi ad un anno.

La patente di guida è sempre revocata, ai sensi del capo I, sezione II, del titolo VI, quando il reato è commesso dal conducente di un autobus o di un veicolo di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t. o di complessi di veicoli, ovvero in caso di recidiva nel biennio. Ai fini del ritiro della patente si applicano le disposizioni dell’articolo 223. 2-bis. Se il conducente in stato di ebbrezza provoca un incidente stradale, le pene sono raddoppiate ed è disposto il fermo amministrativo del veicolo per novanta giorni Salvo che il fatto costituisca reato, in caso di rifiuto dell’accertamento del grado alcolemico il conducente è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 2.500 a euro 10.000. Se la violazione è commessa in occasione di un incidente stradale in cui il conducente è rimasto coinvolto, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 3.000 ad euro 12.000. Dalle violazioni conseguono la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo da sei mesi a due anni e del fermo amministrativo del veicolo per un periodo di centottanta giorni. (**)

VISITA MEDICA - Con l’ordinanza con la quale è disposta la sospensione della patente, il prefetto ordina che il conducente si sottoponga a visita medica secondo le disposizioni del comma 8. Quando lo stesso soggetto compie più violazioni nel corso di un biennio scatta la revoca della patente

DROGA - Chiunque guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con l’ammenda da euro 1000 a euro 4000 e l’arresto fino a tre mesi. All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno. La patente di guida è sempre revocata quando il reato è commesso dal conducente di un autobus o di un veicolo di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t. o di complessi di veicoli, ovvero in caso di recidiva nel biennio. Se il conducente in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope provoca un incidente stradale, le pene di cui al comma 1 sono raddoppiate ed è disposto il fermo amministrativo del veicolo per novanta giorni .

GESTORI LOCALI - Tutti i titolari e i gestori di locali ove si svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento, congiuntamente all’attività di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche,devono interrompere la somministrazione di bevande alcoliche dopo le ore 2.00 della notte ed assicurarsi che all’uscita del locale sia possibile effettuare, in maniera volontaria da parte dei clienti, un alcool-test. Il decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato successivamente alle Camere per la conversione in legge entro 60 giorni.

(*) Nota: i senatori che non hanno votato questa legge sono il 34, 24%. Un sondaggio di opinione, sia pure su un singolo aspetto di questi provvedimenti, dà come contrari il 24,32. Sulla sicurezza stradale la gente comune ha una sensibilità maggiore di quella dei suoi rappresentanti in Parlamento.

(**) Nota: la conversione in legge del decreto 117 rappresenta un passo avanti, anche alla luce delle modifiche che ha subito. Suscita qualche perplessità la possibilità di richiedere di svolgere un’attività sociale gratuita e continuativa presso strutture sanitarie traumatologiche pubbliche, per periodi che possono arrivare anche ad un anno. I centri traumatologici o riabilitativi, sono strutture ad alta specializzazione che male si adattano all’inserimento di persone non qualificate. Potenzialmente migliaia di persone possono richiedere questa pena sostitutiva. E ha più interesse a richiederla chi è già pregiudicato.

Un importante disegno di legge è in discussione in questi giorni in Parlamento. DDL che può intervenire sul Codice della strada in modo incisivo. In particolare c’è da augurarsi ed impegnarsi, affinché vengano affrontati due importanti punti: la concreta possibilità di effettuare di routine l’alcolemia ai guidatori, l’obbligo per i guidatori fermati in stato di ebbrezza di seguire dei corsi di informazione sui problemi alcol correlati.


IL TRENTINO

di Francesco Morandini
La rete contro l’alcol: 243 firme per fare di più

I club ad Andreolli: «Un investimento per il ponte tra strutture e volontariato» Una sola infermiera gravata da altri carichi burocratici per gestire rapporti delicati

FIEMME E FASSA. Un operatore di rete a tempo pieno che possa sviluppare una più efficace attività nel campo della promozione e della protezione della salute, in particolare per quanto riguarda i problemi alcolcorrelati. Lo chiedono 243 cittadini di Fiemme e Fassa che hanno sottoscritto una lettera inviata nei giorni scorsi ai responsabili della sanità valligiana e provinciale, a cominciare dall’assessore Remo Andreolli e dal manager dell’Azienda sanitaria, Favaretti.
Ma la lettera chiama in causa anche i presidenti dei comitati di distretto e i referenti del servizio di alcologia. La proposta è stata presentata in una conferenza stampa dai responsabili dell’Acat (l’Associazione dei club degli alcolisti in trattamento) della valle di Fiemme: la presidente Luisa Gelmini, la vice Anna Beggiora, il responsabile della formazione Guido Dellagiacoma ed il servitore-insegnante Luigi Vinante.
«Da tempo - ha spiegato la presidente - ci siamo posti il problema dell’assenza dell’operatore di rete in valle, una figura funzionale che c’è in tutti i distretti. In Fiemme e Fassa, pur essendo prevista in pianta organica, è coperta per sole 10 ore da un’ infermiera, più o meno il tempo per sbrigare le pratiche burocratiche». «Invece - è stato spiegato - c’è la necessità di una figura che metta in rete sia le risorse formali (i servizi pubblici e privati e le figure professionali che si occupano di alcologia) con quelle informali (la famiglia, il volontariato, associazioni, amministratori, parroci, etc.)».
Insomma un lavoro di integrazione tra queste due reti tenuto conto che i problemi alcolcorrelati nascono all’interno del contesto sociale. «In questi ultimi anni - spiegano nella lettera - si assiste ad un aumento della collaborazione con il servizio di alcologia tanto da richiedere un continuo lavoro di coordinamento e di scambio per dare risposte alle famiglie e sviluppare programmi con le scuole. Tutte attività che richiedono il costante coinvolgimento dell’operatore di rete per offrire un servizio omogeneo e di qualità. Inoltre tale operatore dovrebbe svolgere un ruolo di snodo tra pubblico e privato sociale favorendo l’ingresso ai Club come strumento valido di approccio ai problemi alcolcorrelati». Oltretutto è in forte aumento anche il lavoro riferito alla guida in stato di ebbrezza.
Insomma l’Azienda sanitaria deve investire di più in questo ruolo: una figura di grande professionalità che cresce con l’esperienza sul campo e che richiede una disponibilità che - sottolinea l’Acat - «non possiamo perdere». «Teniamo presente - aggiunge Luigi Vinante - che il 20% circa dei ricoveri è legato all’alcol e l’operatore di rete dovrebbe anche coordinare i referenti alcologici di reparto».
Qualche anno fa il compito, sempre a tempo parziale, era stato svolto anche da Guido Dellagiacoma con un contratto di collaborazione, ma poi l’Azienda aveva ritenuto che tale ruolo dovesse essere svolto dal proprio personale. «Purtroppo questa infermiera anzichè promuovere la salute si deve occupare prevalentemente di medicina sportiva e di prelievi - sottolinea Vinante - l’Azienda li ritiene aspetti più importanti». La richiesta di questa figura a tempo pieno, oltrechè più volte formulata dal dottor Claudio Zorzi, responsabile di alcologia di Fiemme e Fassa, è stata ribadita anche dal presidente del comitato di distretto di Fassa Elio Liberatore.


IL TIRRENO

di Annalisa D’Aprile 
Bar e discoteche: niente alcolici dopo le due

Ultimo sì al decreto che modifica il codice stradale, supermulte a chi corre Gli altri punti: divieto di portare in moto bimbi sotto i 5 anni, obbligo di spegnere il motore se l’auto è in posizione di sosta 

ROMA. Vietato servire alcool nei locali notturni dopo le due di notte, multe più severe per chi supera i limiti di velocità o guida sotto l’effetto di alcolici e sostanze stupefacenti, alleggerita la norma riguardante i neopatentati, puniti con una sanzione pecuniaria anche gli automobilisti che durante una sosta lasciano acceso il motore per non rinunciare all’aria condizionata e innalzata da 4 a 5 anni l’età dei bambini che potranno essere portati in moto. Sono alcuni dei principali cambiamenti del decreto legge in materia di sicurezza stradale, approvato ieri in via definitiva dal Senato.
Il provvedimento, tornato a palazzo Madama dopo le modifiche apportate dalla Camera la scorsa settimana, era stato varato d’urgenza dal governo il 3 agosto. Obiettivo del mini-decreto legge, concentrato in sette articoli, era quello di aumentare i livelli di sicurezza nella circolazione. Per cominciare, guidare vetture o motocicli senza aver conseguito la patente o nonostante questa sia stata revocata o non rinnovata, costerà caro: le ammende vanno da 2.257 fino a 9.032 euro. Saranno contenti invece i neopatentati. È riuscito a spuntarla infatti l’emendamento proposto dalla Rosa del Pugno che ha chiesto di ridurre, da tre anni ad uno, il periodo di tempo in cui i neopatentati non potranno mettersi al volante di macchine con potenza superiore a 50 chilowatt.
Inasprite le multe anche per coloro che premono troppo il piede sull’acceleratore. Superare di 40-60 chilometri orari i limiti massimi di velocità vuol dire andare incontro al pagamento di una somma che va da 370 a 1.458 euro e alla sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Inoltre, è stato aggiunto un provvedimento di inibizione: il conducente sanzionato non potrà guidare nella fascia oraria che va dalle 22 alle 7 del mattino durante i tre mesi successivi alla restituzione della patente.
Punita severamente la guida in stato d’ebbrezza e sotto l’effetto di droghe. Fino ad ora, per un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 1,5 grammi per litro, il codice ha applicato un’unica sanzione. La novità è l’introduzione di un limite intermedio di 0,8 e di tre differenti ammende. Da 500 a 2.000 euro e arresto fino ad un mese per il tasso compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro; da 800 a 3.200 e arresto fino a 3 mesi tra 0,8 e 1,5. Per il livello superiore a 1,5 grammi per litro, si va dai 1500 ai 6000 euro e arresto fino a 6 mesi. Sono state istituite anche pene alternative, come lo svolgimento di servizi sociali in istituti dove sono ricoverate vittime di incidenti stradali.
Mentre guidare dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con l’ammenda da euro 1000 a 4000 euro, l’arresto fino a tre mesi e sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno.
Non piacerà ai gestori delle discoteche e dei locali notturni in genere, l’articolo che impone di interrompere la somministrazione di bevande alcoliche dopo le 2 di notte. Non solo, viene suggerito loro di accertarsi che i clienti, una volta usciti dal locale, possano sottoporsi (volontariamente) ad un alcool-test.
Attenzione anche alle telefonate con i cellulari mentre si è alla guida. L’articolo 4 del decreto consente soltanto l’utilizzo di apparecchi viva voce o dotati di auricolare. I trasgressori sono puniti con una sanzione da 148 a 594 euro, in più la patente viene sospesa da uno a tre mesi se lo stesso guidatore compie un’altra violazione nel corso di un biennio. Veicoli a due ruote: è vietato trasportare in moto bambini che abbiano meno di 5 anni, da 148 a 594 euro l’ammenda prevista.
Del tutto nuova poi, è la norma riguardante l’uso condizionatore d’aria dell’auto. Tenere il motore della macchina acceso per non spegnere l’impianto di condizionamento arriverà a costare da 200 euro a 400 euro. I guadagni ottenuti grazie a tutte queste ammende andranno a costituire un fondo contro gli incidenti notturni che la presidenza del Consiglio sta per attivare. Spesa iniziale prevista per questa iniziativa, 500 mila euro l’anno fino al 2009.


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da CORRIERE.IT)

Ubriaco al volante, l’auto non parte

Ubriaco al volante, l’auto non parte. Scoperta di un chirurgo e un ingegnere Il ministero dei Trasporti finanzierà la realizzazione del progetto

MILANO — La buona notizia è già nel nome, «Angel», che il caso vuole sia pure la sigla per «Analyser Gas Expiratory Level», da tradurre come «analizzatore del livello di gas nell’alito », dove gas sta per alcol. L’altra buona notizia è che «Angel» potrebbe salvare molte vite. Perché si accorge se chi si mette al volante ha alzato troppo il gomito: in caso positivo non permette all’automobile di partire. Un sistema che è piaciuto molto al ministero dei Trasporti da tempo impegnato in campagne per la sicurezza stradale, e proprio pochi giorni fa ha firmato una convenzione con i creatori di «Angel» per il finanziamento del progetto.

L’IDEA — Ci hanno provato in molti, Nissan, Michelin, Volvo, Saab, ma la soluzione al grave problema della guida in stato di ubriachezza potrebbe essere tutta italiana. Le menti sono quella di un chirurgo e di un ingegnere, la struttura è quella dell’Università di Ferrara, con cui il ministero ha firmato la convenzione. Lo scorso marzo, Gianfranco Azzena e Antonio La Gatta viaggiavano insieme in auto di ritorno da un convegno. «La macchina dell’ingegnere era attrezzata con delle tecnologie molto avanzate — ricorda il professor Azzena, direttore della Clinica chirurgica di Ferrara —, tra queste anche dei sensori». Da lì è arrivata l’idea: «Perché non usare lo stesso tipo di sistema anche per rilevare la presenza di alcol?». Nelle sue nottate in ospedale, il chirurgo vede arrivare molti feriti da incidenti stradali («e quelli sono i più fortunati »), «e spesso la causa è dovuta all’eccesso di alcol». Un’intuizione, dice Azzena, «che unita alla buona volontà ha portato ad uno sbocco», «Angel» appunto. Poi l’ingegnere La Gatta ci ha messo il suo. «All’inizio — racconta — il grande problema è stato di individuare chi è la persona che ha bevuto troppo». Una difficoltà comune incontrata anche da altri che stanno lavorando sullo stesso tipo di marchingegno: come capire che chi entra in macchina e ha un alito sospetto è anche la stessa persona che guiderà l’auto e non uno dei passeggeri? «Angel» può farlo. «ANGEL» — Il rilevatore, o «dissuasore » come lo chiama Azzena, grande come due pacchetti di sigarette affiancati, è una specie di microcomputer che viene messo nella centralina elettronica del motore dell’automobile: a lui si collegano tre «nasi», tre sensori più piccoli di una ciliegia piazzati all’interno della vettura, uno sotto il parasole del guidatore, gli altri due ai lati dei sedili posteriori. «Grazie ad una triangolazione dei tre sensori, viene seguito il tracciato odoroso (di alcol, ndr) di chi entra in macchina e viene localizzato il posto dove è seduto». Se il risultato della triangolazione rileva che la sorgente dell’alcol è il guidatore e che il tasso alcolico è molto superiore a quello autorizzato, l’automobile non riesce neanche a mettersi in moto. Se la vettura è già in moto, «Angel» emette un suono di avvertimento, poi riduce la velocità fino a 50 chilometri orari e infine, se il tasso alcolico continua ad essere molto alto, ferma l’auto. Il tutto dura circa dieci minuti, «ma l’intervallo può essere ridotto ulteriormente », dice La Gatta, che ha installato il prototipo di «Angel» sulla sua auto.

IL FUTURO — Il «naso anti-alcol» sarà in vendita entro la fine del 2008. A disposizione sia per le aziende automobilistiche («speriamo un’italiana», sorride il professor Azzena), ma anche nei negozi al dettaglio: «Si potrà comprare e installare come un normale antifurto ». E per il futuro, gli ideatori pensano pure ad un uso più specifico di «Angel»: «Rendendolo più sensibile, potrà essere rilevata la presenza anche di altre sostanze oltre all’alcol, come alcuni tipi di stupefacenti». E gli altri? Da tempo, alcune case automobilistiche straniere stanno cercando e studiando sistemi per scoprire e bloccare l’ubriaco al volante. C’è chi ha ideato un meccanismo che rileva l’alcol dal sudore delle mani, «ma è troppo impreciso », spiega La Gatta. Così come è incompleto il sistema che si accorge dello stato di ubriachezza in base ai movimenti oculari. E poi c’è una casa automobilistica giapponese che è arrivata ai sensori, ma i suoi sono troppo sensibili: basta un bicchiere di vino per bloccare l’auto.


VERESENEWS

l’OktoberStì di Cittiglio
Non è ovviamente grande e famosa come l’originale, ma di sicuro l’OktoberStì di Cittiglio è una delle feste della birra più vicine per spirito e atmosfera alla grande Oktoberfest di Monaco di Baviera, in corso proprio inquesti giorni nell’area di Theresienwiese, nel cuore della città tedesca
L’appuntamento di Cittiglio torna dopo il grande successo ottenuto nella prima edizione, esattamente un anno fa, con qualche novità. Saranno ancora quattro i giorni di festa, ma distribuiti diversamente: al posto di organizzare un unico fine settimana (giovedì-domenica), i ragazzi della Pro Loco locale hanno deciso di aprire la festa in due weekend consecutivi, venerdì e sabato, 5-6 e 12-13 ottobre.
Per ospitare tutti gli appassionati del genere sarà approntato un grande tendone di 500 metri quadrati, riscaldato e preparato a dovere. Le cucine saranno altrettanto pronte, visto che dovranno sfornare i piatti più tipici della tradizione bavarese, ben conosciuti dai tanti che ogni anno partono in camper o auto con destinazione Oktoberfest. Stinchi di maiale, polli allo spiedo, spatzli con panna e speck, tre tipi di wurstel (Winerli, Norimberga, Bratwurst) accompagnati da crauti i tradizionali bretzel (pane salato) e gli strudel, il tutto annaffiato dall’ormai collaudata HB Oktober Fest Special. Quattromila litri di birra in arrivo direttamente da uno dei sei antichi produttori di Monaco (gli altri sono Augustiner, Paulaner, Hacker-Pschorr, Spaten e Lowenbrau) che tuttora gestiscono i grandi tendoni dell’Oktoberfest.
A dare il via alla festa, proprio come nella capitale bavarese, sarà il sindaco: Giuseppe Galliani aprirà quindi la prima botte augurando a tutti buon divertimento.
Un divertimento, tra l’altro, assicurato dalla presenza musicale dei McChicken, unico gruppo italiano che presenta uno spettacolo in tutto e per tutto identico a quelli che dilettano le serate dell’Oktoberfest originale. Largo quindi alle note di "Viva Colonia", di "Hande Zum Himmel", di "Furstenfeld" e delle altre melodie che faranno ballare su panche e tavoli per tutta la serata.
E per chi ancora non ci crede, segnaliamo il video di YouTube girato nella prima edizione dell’OktoberStì: eccovi serviti.


AGI

FIORENTINA-GRONINGEN, DIVIETO VENDITA ALCOOL
Niente alcol alla partita

Firenze - Disposto il divieto di vendita e somministrazione di superalcolici e di ogni altra bevanda in bottiglie di vetro o in lattine, in occasione della partita di Coppa UEFA Fiorentina-Groningen, in programma il 4 ottobre allo stadio Franchi di Firenze. La disposizione, adottata dopo aver sentito anche le associazioni di categoria del settore, interessa negozi e ambulanti e verra’ applicata per tutta la giornata di giovedi’, all’interno dello stadio e nelle aree limitrofe.
Il divieto e’ stato deciso per prevenire problemi di ordine pubblico connessi all’abuso di alcol e quei comportamenti che possono essere dannosi per l’incolumita’ delle persone, allo scopo di garantire il sereno svolgimento dell’evento sportivo e della sua vigilia. Le forze dell’ordine sono state invitate a vigilare sull’osservanza del divieto e a intervenire con rigore nei confronti di chi verra’ trovato in stato di ubriachezza, che potra’ rispondere anche penalmente nei casi di molestia e disturbo alle persone. Particolare attenzione sara’ riservata anche al centro storico dove e’ in vigore, dal 27 agosto scorso, l’ordinanza che vieta, fino al 31 ottobre, la vendita per asporto di alcolici e di bevande in contenitori di vetro. (AGI)


IL GIORNALE

Alcol e lattine, piazza Duomo è come un pub

di Redazione

Mercoledì 03 ottobre 2007 - Non chiamiamoli cattivi, no. E neanche ubriaconi. Ma che dire delle condizioni pietose, sul fronte sporcizia, in cui i centinaia di tifosi olandesi, ieri in città per la partita Inter-Psv Eindhoven, hanno lasciato piazza Duomo? Decine e decine di lattine a terra e rifiuti davanti al sagrato del Duomo, trasformato in una sorta di pub a cielo aperto travolto da una sommossa, era quanto rimaneva dopo il loro passaggio. Una vista tristissima. Più tardi, mentre i tifosi si avviavano verso lo stadio Meazza c’è voluto addirittura un intervento straordinario dell’Amsa che, con una decina di uomini, tre motocarrelli e due carrellini, ha rimosso tutto quello che i supporter del Psv Eindhoven avevano lasciato. E non era poco davvero.


IL TEMPO

EUR E CENTRO In un’ora sequestrate sette patenti per guida in stato d’ebbrezza
SETTE patenti ritirate è il bilancio di una sola ora di controlli, eseguiti con l’etilometro, da parte dei carabinieri del Nucleo radiomobile per le strade della città. I militari hanno vigilato al fine di prevenire infrazioni al codice della strada e possibili sinistri che, anche di recente, hanno causato numerose vittime soprattutto a causa della guida in stato di ebbrezza alcolica. Eseguiti controlli sulla via Appia Nuova, viale Oceano Pacifico e via Fori Imperiali.


IL CORRIERE DELLA SERA

Torino: incidente stradale, due morti

Cronache

TORINO - 03 ottobre -Due morti in un incidente stradale avvenuto oggi a Grosso Canavese, nel torinese. Il guidatore, che era ubriaco, e’ rimasto ferito e ora e’ ricoverato all’ospedale di Ciriè. I tre viaggiavano su un’auto che e’ finita in un torrente.


IL TRENTINO

A processo per guida in stato di ebbrezza, ma l’iter ricomincerà da capo
Ubriaco sì, ma in bicicletta

Singolare errore: il capo d’accusa parla di autoveicolo

ROVERETO. Un errore della procura, magari anche comprensibile. Che ha fatto diventare «autoveicolo» il «veicolo» previsto dal codice per la guida in stato di ebbrezza. Ieri il giudice Riccardo Dies si è trovato sulla scrivania, all’udienza filtro, il caso di un uomo denunciato per guida in stato di ebbrezza perchè sorpreso pesantemente alterato alla guida di una bici. Il difensore ha chiesto il rito abbreviato, ma ha anche, subito dopo, eccepito che la sua difesa si sarebbe fondata sulla irregolarità del capo di imputazione. E’ bastata un’occhiata per capire che non c’era nemmeno da discutere. Una bici è sicuramente un mezzo di locomozione e si guida, ma di certo non è un autoveicolo. Il giudice ha quindi chiuso senz’altro la questione, restituendo il fascicolo alla Procura perchè valuti se riformulare l’imputazione e ricominciare tutto l’iter processuale da capo. Se ne riparlerà, eventualmente, fra cinque o sei mesi. Ed allora si potrà discutere il merito della questione: se si possa considerare «guida di un veicolo» l’andare in bicicletta. Cosa non scontata, visto che esistono sentenze di primo grado opposte ed anche una Cassazione che lo esclude. Come per converso esistono addirittura casi nei quali si è ritenuto non solo sussistere la guida in stato di ebbrezza, ma anche la possibilità di applicare la sanzione accessoria della sospensione della patente.


LA STAMPA

INCIDENTE.
Camionista ubriaco rovescia il Tir sulla Asti-Alba

Ha sbandato più volte finendo poi fuori strada accanto alla massicciata della ferrovia. Nessun ferito, ma danni al guard-rail e al Tir. E, soprattutto, tangenziale bloccata per sette ore, dall’una della scorsa notte alle otto di ieri mattina. Protagonista dell’incidente un camionista polacco di 27 anni, che trasportava prodotti della “Ferrero”, diretto da Alba verso il Nord Europa. A un certo punto, appena superato lo svincolo per Nizza – Canelli, mentre proseguiva per Asti il conducente ha perso il controllo del mezzo, un “Volvo”. Il Tir si è parzialmente rovesciato: lo straniero è riuscito a uscire incolume dalla cabina. Alcuni automobilisti di passaggio hanno chiamato i soccorsi: sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e gli agenti di Volanti e polstrada. Il giovane che barcollava, è stato sottoposto al test dell’etilometro, risultato positivo. Il traffico sulle due corsie della tangenziale, in direzione Asti, è stato fermato per ore per permettere alle autogrù della ditta ”Morellato” di Isola di spostare il “Volvo”. Al camionista è stata ritirata la patente e scatterà anche la segnalazione in procura.


L’ARENA

LEGNAGO. Ennesimo raid violento di un 41enne di Villabartolomea. In mezz’ora ferisce un infermiere e distrugge suppellettili anche nel reparto di psichiatria
Pronto soccorso in tilt per il «solito» ubriaco

Soltanto i carabinieri riescono a calmarlo e lo denunciano a piede libero Nonostante i precedenti, il magistrato non ha autorizzato il suo arresto Ha cominciato a dare in escandescenze non appena arrivato in accettazione Il primario Sandro Magagnotto ammette di aver paura: «Episodi simili sono ormai assai frequenti»

Stefano Nicoli
Si ubriaca e finisce all’ospedale dove, in preda ai fumi dell’alcol, sfascia il pronto soccorso e la psichiatria, ferisce un infermiere e minaccia il personale che cerca di prestargli assistenza. Un’autentica furia sedata solo dall’arrivo dei carabinieri del Radiomobile, che hanno condotto in caserma e poi denunciato a piede libero il protagonista di una sequenza degna di un film d’azione. Si è risolta in una notte movimentata, con ingenti danni alle strutture ed attimi di terrore per gli operatori del Mater salutis, una chiamata arrivata, lunedì intorno alle 23, al centralino del 118. Dall’altro capo del filo una persona che chiedeva un intervento per un quarantunenne di Villabartolomea in stato etilico acuto.
Non appena l’ambulanza è giunta a destinazione ha scoperto che si trattava di Andrea Bonetti: una vecchia conoscenza al dipartimento Urgenze-Emergenza, che già in passato aveva seminato il panico tra medici ed infermieri, colpendo i sanitari di turno e mandando in frantumi arredi ed attrezzature. E sempre per quella tendenza ad abusare di alcolici che l’altra sera, non appena giunto nell’accettazione del pronto soccorso, gli ha fatto perdere il controllo spingendolo ad inscenare un vero e proprio quarantotto.
L’uomo, dopo essere stato invitato ad accomodarsi dall’operatore del centro d’ascolto, ha iniziato a reagire pesantemente. Quindi, inveendo a voce alta contro l’addetto e sfidando gli altri suoi colleghi, è piombato nella guardiola e ha rovesciato un computer prima di prendere a pugni la vetrata antistante e distruggere una fioriera. Non contento di quell’esordio animato, ha riversato poi la sua incontenibile violenza su un infermiere generico di 52 anni, che cercava di tranquillizzarlo. E che invece, oltre a ritrovarsi con la maglia strappata, ha riportato escoriazioni multiple al braccio destro guaribili in tre giorni.
La notte di paura non è finita però lì. Dopo tutto quel trambusto Bonetti è stato mandato in osservazione in psichiatria ma il ricovero non è servito a far diminuire un’aggressività ormai alle stelle. Tant’è che ha tentato di sfondare la porta del reparto e di colpire un secondo infermiere per poi staccare un videocitofono. Dopodichè è ritornato al pronto soccorso dove ha trovato ad attenderlo i carabinieri di Legnago, che hanno avuto il loro bel da fare per portarlo al comando dove il quarantunenne si è poi calmato. Quindi Bonetti, che ha numerosi precedenti specifici, è stato riaccompagnato a casa in quanto il magistrato non ne ha autorizzato l’arresto. Per lui, una denuncia a piede libero per violenza, minacce, lesioni aggravate, danneggiamento ed interruzione di pubblico servizio: il conto per una «notte brava», che non costituisce, purtroppo, una novità per l’unità operativa del Mater salutis. «Fatti del genere», conferma Sandro Magagnotto, direttore del pronto soccorso, «avvengono in media ogni 10 giorni e ci troviamo a fare costantemente i conti con situazioni limite provocate perlopiù da alcolisti e drogati. Ogni giorno, ma soprattutto la notte, il personale vive perciò in prima linea ed è costretto a subire violenze e minacce con il rischio di rimetterci la vita». Ecco perchè il primario, per maggior sicurezza, auspica appositi controlli in aggiunta al servizio di vigilanza privata istituito dall’Ulss 21.


IL TRENTINO

Spintoni ai carabinieri: in cella per resistenza

AVIO. I carabinieri erano intervenuti per sedare un litigio scoppiato a tarda serata a Sabbionara, chiamati da alcuni residenti preoccupati dalle parole grosse che volavano tra le due fazioni in contesa.

Giunti sul posto, i militari hanno chiesto i documenti ai protagonisti dell’alterco, un gruppetto di lavoratori in gran parte stranieri. Una banale discussione aveva acceso la miccia di un litigio vero e proprio, con mimacce e parole grosse. L’episodio, secondo la ricostruzione dei militari, pare dettato da futili motivi e, soprattutto, dallo stato di ebbrezza di alcuni del gruppo.

A reagire peggio di tutti è stato R.A.N., 25 anni, rumeno, che alla richiesta di identificazione ha iniziato a spintonare i carabinieri, insultandoli e facendo il diavolo a quattro.

Una pessima idea, perchè tanto è bastato ai militari per arrestare R.A.N. e condurlo in cella alla casa circondariale di via Prati.

Il focoso rumeno dovrà comparire davanti al giudice per rispondere di resistenza a pubblico ufficiale.


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da TOSCANATV)

Nomade ubriaco aggredisce due carabinieri

Nomade ubriaco aggredisce due carabinieri, denunciato. E’ successo ieri alla periferia di Prato. L’uomo, 60 anni, deve rispondere di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale

In preda ai fumi dell’alcol ha aggredito due carabinieri per sottrarsi ad un controllo. Un nomade di 60 anni, pregiudicato, residente a Prato, e’ stato denunciato per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo si e’ ribellato ai militari che gli hanno chiesto di mostrare i documenti cercando di colpirli con calci e pugni.


L’ECO DEL CHISONE

Con il compagno passava la notte alla stazione

Pinerolo: picchiata e violentata nel sottopasso

Due romeni arrestati dai Carabinieri - Si cerca il terzo

Due giovani aspettavano che si facesse giorno, nella notte tra domenica 30 e lunedì 1º ottobre, coperti dai sacchi a pelo, nel sottopasso della stazione "Olimpica". Sotto, qualche cartone per ripararsi un po’ dal freddo. Il cane Maja accovacciato con loro.

Anna (il nome è di fantasia) ha 30 anni. Il suo compagno Raffaele Ciccone, 33 anni, è arrivato da poco dalla provincia di Vibo Valentia. Sarebbero tornati a Torino il mattino dopo. Ma sono stati picchiati da tre giovani, tutti di origine romena. Lei è stata spogliata e violentata. I tre hanno fatto a turno. Poi li hanno derubati dei duecento euro che avevano e di un anello d’oro.

Quello che si era avvicinato per primo, alle 11, aveva chiesto di dormire con loro. Più tardi, alle 2,30, era tornato insieme agli altri due, con la stessa intenzione. In due hanno preso bastoni e pezzi di tubo. Poi l’aggressione.

L’allarme lo ha dato Raffaele, che ha urlato, è andato in strada, ha fermato un’auto. A bordo c’era il figlio di un Carabiniere. Immediata la chiamata al 112. In pochi minuti tutte le auto a disposizione sono sul posto. Uno dei tre aggressori è preso già nel sottopasso, forse era il più ubriaco. Un altro è malconcio nei cespugli oltre la recinzione. Secondo una prima ricostruzione a picchiarlo sarebbe stato il terzo romeno, per assicurarsi il silenzio, prima di dileguarsi.

Giovedì, 04 Ottobre 2007
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