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Rassegna stampa Alcol e Guida del 4 ottobre 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

COMUNICATO STAMPA DELLA PROVINCIA DI BOLZANO

Divieto somministrazione alcol dalle 2: in Alto Adige va applicata la legge statale
Trovano piena applicazione anche in Alto Adige, in una materia dove la Provincia autonoma non ha competenza, le nuove disposizioni contenute nella legge di modifica delle norme del codice della strada: è quanto precisa il presidente della Provincia Luis Durnwalder, responsabile locale per le questioni di polizia amministrativa, in riferimento al divieto di somministrare alcol dalle 2 nei locali notturni.

Da ieri (3 ottobre) è in vigore la legge statale che modifica il codice della strada per incrementare i livelli di sicurezza nella circolazione. La legge trova piena applicazione anche in Alto Adige, stante il fatto che la Provincia autonoma non ha competenza in materia. È quanto ricorda il presidente Durnwalder anche in riferimento alle nuove disposizioni relative all’obbligo - per i titolari di locali ove si svolgono spettacoli o altre forme di intrattenimento - di interrompere la somministrazione di bevande alcoliche dopo le 2 della notte.


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da DALLAPARTEDICHIGUIDA.BLOGOSFERE.IT)

Alcol: il trionfo delle lobby

Anche questa volta le potentissime lobby dell’alcol - trasversali in Parlamento - hanno imposto le proprie regole. La nuova Legge sulla sicurezza stradale (in vigore a breve) che modifica il Codice della strada era un’occasione d’oro: un assist che metteva un centravanti solo soletto davanti alla porta sguarnita. Invece, quell’attaccante è riuscito a mandare fuori il pallone.

La situazione era ideale (cinico dirlo, ma vero): stragi del sabato sera con ragazzi ubriachi alla guida; numerosi incidenti causati dall’alcol. Ma, ancora una volta, come e più di prima, le lobby hanno detto: alt! le norme contro l’alcol non passano.

Risultato: si doveva vietare in toto la vendita di alcolici in autostrada, e così non è; era stata palesata la possibilità di mettere sulle bottiglie di alcolici l’etichetta "Nuoce gravemente alla salute", e non se n’è fatto nulla; erano stati promessi rinforzi per i controlli sulle strade (513.000 pattuglie di Polizia l’anno sono pochissime), ma anche in questo caso non sono previsti grossi miglioramenti. Ciliegina (con liquore dentro) sulla torta, chi paga una multa non fa l’alcoltest. Per non parlare dei casini pazzeschi (scusate, rende l’idea) che le varie fasce di ebbrezza provocheranno: contestazioni in loco per via di misurazioni diverse; ricorsi basati su scarti percentuali degli esiti degli alcoltest.

Please, che al prossimo incidente causato dalla guida in stato d’ebbrezza, i politici non ci vengano a dire: prenderemo seri provvedimenti. Ci ubriacherebbero di risate.


L’OPINIONE.IT

Codice della strada
Onanismo giudiziario

di Davide Giacalone
Con nelle vele gli alisei del rigorismo alla moda si dà l’annuncio che nel nuovo codice della strada è prevista la pena detentiva per chi trovato alla guida in stato d’ebbrezza. Se, nelle pause del duro lavoro parlamentare, i legislatori avessero avuto modo (e voglia) di leggere il libro di Bruno Tinti (Toghe rotte) avrebbero scoperto, proprio al primo capitolo, che la contestazione di reati penali agli automobilisti è una forma d’onanismo giudiziario: i processi nascono tutti morti per annunciata prescrizione. Inserire nelle leggi penalità che, poi, non si è in grado di infliggere serve solo a rendere le nuove norme prive d’efficacia, quindi anche di credibilità. In questo caso ad essere inaccettabile non è tanto il codice stradale, quanto la realtà giudiziaria, la sua lentezza, la non rimediata malagiustizia. Tutto questo dovrebbe essere noto al Parlamento, e non dovrebbe sfuggire che, procedendo con una tale condotta, il problema s’allarga anziché risolversi. Prevedendo pene detentive diverse a seconda della quantità di alcool bevuta, oltre tutto, non si fa che appesantire la fase istruttoria, costringendo le procure a dare accertamento documentale di ciò che sarà inutile, perché tanto la sanzione non sarà mai effettiva.
Ma non basta. E’ prevista una salata multa per quanti sostano con il motore acceso e l’aria condizionata accesa. Non solo sarà difficile dimostrare che il motore di una macchina rimane acceso per alimentare il fresco, non solo s’innesca un nuovo ed inutile contenzioso, ma si sanziona un comportamento che è cronico per tutte le auto che attendono ministri e funzionari, compresi quelli del Parlamento, che sono spesso blindate e dove rimangono seduti autisti e scorte. Tutti con l’aria condizionata in funzione, senza la quale potrebbero sciogliersi nei piazzali antistanti le sedi istituzionali. Per quale masochistica ragione si vuole far vedere che le sanzioni al volgo sono premi ai potenti? C’è una vena di follia che scorre nel sangue dell’oramai esanime seconda Repubblica. Si capisce che non si discuta la legge sull’eutanasia.


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da ROMAGNAOGGI)

Decreto che vieta alcolici nei locali, Cna.com sostiene i gestori di pub e discoteche
RIMINI – “CNA.COM sostiene le proteste dei gestori di pub e discoteche contro il decreto recante disposizioni urgenti che modificano le normative del Codice della strada per la parte concernente il divieto di somministrazione degli alcolici nei locali, al fine di incrementare i livelli di sicurezza nella circolazione”.
Sono le prime righe di un comunicato in cui CNA.COM rende noto il suo sostegno verso i gestori di discoteche e pub, impegnati nella protesta contro il decreto che vieta la somministrazione di alcolici nei locali notturni
“Il decreto – si legge - pone le due di notte come limite all’orario di vendita di bevande alcoliche nei "locali ove si svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento".
“Come CNA.COM riteniamo che questo provvedimento non farà diminuire il numero dei morti per incidenti stradali. E’ stato fatto poco per intervenire sulle strade, dove effettivamente accadono gli incidenti; con questo provvedimento si sono solo danneggiate le imprese per le quali sono stati calcolati 2,5 miliardi di consumi in meno e una perdita di circa 50 mila posti di lavoro.
Siamo dell’idea che i giovani debbano avviarsi ad un consumo consapevole dell’alcol e vorremmo veder aumentare il controllo sulle strade. I pubblici esercizi sono disponibili ad assicurare un alcol test volontario all’uscita del locale e esporre all’interno cartelli informativi e di prevenzione che indicano con chiarezza la quantità di alcol che contengono le bevande più comuni e i danni provocati dall’abuso di alcol”.
“CNA.COM, appoggiando in pieno i gestori delle attività della notte, sostiene che è inutile vietare a pub e discoteche di servire alcolici, mentre si lascia che siano serviti senza limiti di tempo da bar e ristoranti limitrofi. In questo modo – conclude - si riesce soltanto a danneggiare le attività della notte, già abbastanza penalizzate dalla chiusura anticipata e costrette ad aprire all’una per affluenza di pubblico”.


LIBERTA’

Nei bar piacentini la campagna contro l’alcolismo

Piacenza - 04/10/07

Sempre più attivo l’impegno della Fipe provinciale nel sostegno della campagna "Tolleranza zero" promossa a livello nazionale contro l’abuso di alcol.

Le associazioni territoriali, raccogliendo le richieste provenienti direttamente dagli esercizi a loro aderenti, sosterranno la campagna "Tolleranza zero" promossa a livello nazionale. Esercitando il dovere di rispettare la legge, proprio come avvenuto nella campagna contro il fumo, nei locali pubblici verranno esposti cartelli o locandine in posizioni ben visibili per rammentare alla clientela il divieto di somministrazione di alcol a minori di sedici anni e a persone in evidente stato di ebbrezza. Nella ferma convinzione di poter essere portatori di dialogo, cultura e società, i pubblici esercizi si impegnano a svolgere un ruolo di sensibilizzazione verso i cittadini. Nessuno meglio di un esercente entra direttamente in contatto con i consumatori, perché è colui che ha il rapporto diretto con il territorio, entra in contatto con gli stati d’animo della gente, ne raccoglie gli sfoghi e gli umori. «L’impegno è rivolto anche al nostro interno - afferma Marco Savini, presidente della Fipe di Piacenza - infatti, nel momento in cui ci renderemo conto che in un locale non verrà fatta rispettare la legge, interverremo con un’opera di sensibilizzazione sul danno sociale che sta arrecando ai suoi clienti (un cliente vale più di un bicchiere di alcol), sul danno di immagine che reca al suo locale (verrà considerato poco affidabile dai consumatori) e sul danno economico (un bicchiere in più venduto una sera vale meno di tante altre consumazioni vendute in meno le sere successive)». (*)

Gli obiettivi della campagna sono sostanzialmente due: da un lato, la sensibilizzazione degli esercenti e dei loro dipendenti sul rispetto della legge e sul ruolo sociale del pubblico esercizio come luogo di aggregazione e incontro; dall’altro, la promozione dell’informazione ai consumatori a garanzia della legalità e come deterrente all’abuso di alcool.

In tal senso, nei prossimi giorni l’Unione Commercianti di Piacenza, attraverso il periodico mensile, distribuirà a tutti i propri soci FIPE la locandina/cartello dell’iniziativa per il divieto di somministrare alcolici di qualsiasi gradazione ai minori di 16 anni citando l’articolo del codice penale che lo impone, il cui testo, unitamente a quello dell’articolo 691, è riportato sul retro, allo scopo di rendere edotto l’esercente sul completo regime dei divieti di somministrazione e sulle sanzioni previste per i contravventori.

Tale cartello/locandina potrà essere esposto direttamente nei pubblici esercizi per sensibilizzare la clientela degli stessi sull’iniziativa.

Per ogni ulteriore informazione in merito, è possibile contattare gli uffici dell’Unione Commercianti e Fipe provinciale al numero 0523/461811.

(*) Nota: di fronte ad una violazione del Codice penale si pensa di intervenire con amichevoli consigli di economia aziendale. Chi somministra alcolici ai troppo giovani ed ubriachi lo fa per guadagnare e i suoi conti li ha già fatti. Somministrare alcolici illegalmente diventerebbe svantaggioso se venisse applicata la legge che prevede la chiusura del locale.


SESTOPOTERE

CONFESERCENTI: SOSPENSIONE VENDITA ALCOLICI NON RISOLVE IL PROBLEMA SICUREZZA
Roma - 4 ottobre 2007 –

“Siamo ormai al coprifuoco: le discoteche, i pubblici esercizi, i locali di intrattenimento soprattutto nelle località turistiche dopo una certa ora si spopoleranno”. (*)
Sarà questo, secondo Tullio Galli, direttore della Fiepet-Confesercenti, l’unico effetto del provvedimento sulla sicurezza stradale che prevede la sospensione della vendita di alcolici nei locali pubblici dopo le due di notte.
“Non è con il proibizionismo nei locali notturni e nei pubblici esercizi che si combatte la piaga degli incidenti stradali tra i giovani. Chi vuole bere farà in modo di acquistare gli alcolici da qualche altra parte, per non dire che si incrementerà la vendita abusiva e clandestina. Il problema – spiega Galli – è quello di responsabilizzare i giovani, di intensificare l’impegno per la prevenzione ed i controlli sulle strade. Non si può chiedere agli esercenti di svolgere attività di controllo e repressione, di tenere misuratori del tasso alcolico, sale per il riposo degli “avventori” un po’ “allegri” e poi di interrompere la vendita delle bevande alcoliche dopo le due di notte. Sembra più un provvedimento punitivo nei confronti degli esercenti che preventivo e protettivo rispetto ai giovani”
(*) Nota: magari! Io non sarei però così ottimista.


IL GAZZETTINO (Belluno)

L’INIZIATIVA 
"Party a zero gradi" con la consulta

Feltre
(L.C.) Un segnale dal territorio dopo l’allarme dato sulla diffusione dell’alcolismo: oggi dalle 16 in Locanda una maratona musicale per Party a zero gradi la festa di inizio anno scolastico. Una festa piacevole e divertente, ma anche un occasione per insegnare ai ragazzi a salvaguardare la loro salute psichica e fisica. Party a zero gradi ha un titolo ambiguo, un messaggio che si può leggere sia per far capire che far festa non deve per forza significare bere alcolici e non è così che si fa i grandi esagerando nell’alzare il gomito, ma è anche un invito ad iniziare l’anno scolastico lucidi, senza sballi.Oggi mentre si ascolteranno band come i Clacson, I Rhymeless, i Bee Keepers e i Coverland non verrà somministrata alcuna bevanda alcolica. L’iniziativa viene dalla Consulta Giovanile di Feltre, Seren del Grappa e Pedavena, da Locanda, Bar Corrà e Rugby Feltre ed è stata proposta dall’Acat Feltre (Associazione Club degli Alcolisti in Trattamento). Infatti tra un concerto e l’altro ci sarà la testimonianza da parte di persone che hanno avuto problemi alcol correlati e ci sarà il camper Fuori di posto del Sert di Belluno.Un segnale che per la prevenzione qualcosa si sta muovendo tra i giovani stessi dato che in provincia si segnala il preoccupante abuso precoce di sostanze alcoliche, le cosiddette Droghe cancello che per l’Organizzazione Mondiale della Sanità oltre a procurare danni fisici e neurologici aprono al consumo di altre sostanze stupefacenti. La Consulta presieduta da Davide Perin precisa che il Rugby ha già come iniziativa propria la regola di non consentire il consumo di alcolici ai minori di 18 anni all’interno del loro gruppo. Altro appuntamento Acat questa sera alle 19 in sala Piccolotto dell’ospedale dove sarà presentato l’Acat Dolomiti feltrine.
Il nuovo sodalizio è presieduto da Giovanni Fontana.


IL GAZZETTINO (Treviso)

Quattro nuovi locali notturni: rivolta in Fonderia 

Unica risposta alle proteste dei residenti, un fosso scavato dai vigili per impedire il parcheggio sull’erba, ma da poco è stato reinterrato. 

Sorgeranno a breve quattro nuovi locali notturni negli spazi dell’ex Fonderia tra viale della Repubblica e il poligono di tiro. Le concessioni da parte del Comune sono già state date, e questo ha scatenato la rivolta dei residenti e di chi nei condomini ha attività ed uffici. E che, settimanalmente ogni week-end, si trova a fare i conti con l’eredità dei frequentatori dei locali già esistenti: un’eredità fatta di escrementi, di marciapiedi con balaustre divelte, di chiazze di vomito e di spazi verdi devastati dalle sgommate delle auto che vi parcheggiano abusivamente sopra. La situazione, con l’apertura dei nuovi pub, andrà aggravandosi sempre più, perchè di fatto il numero degli avventori dei pub praticamente raddoppierà. Tempo fa, il prosindaco Gentilini aveva compiuto un sopralluogo in zona in seguito alla segnalazione dei residenti ai vigili, perchè il giardino pubblico era stato un’altra volta devastato dalle macchine. "Allora, Gentilini aveva fatto scavare un fossato che delimitava l’area verde usata da bambini e da noi abitanti dei condomini - spiegano i residenti - Quest’area veniva resa inservibile dalle auto che, non trovando altri spazi, parcheggiano sopra. Bene, questo fossato è stato presto reinterrato: i vigili ci hanno detto che la versione ufficiale è che dovrebbero essere piantate delle essenze tipo alloro, ma non si è visto nulla. Col fossato reinterrato, le auto hanno ricominciato a posteggiare sul prato pubblico devastandolo". Quello del fosso anti-parcheggio è ormai un giallo: "E’ stato scavato e ricoperto cinque volte in due anni, e tutto a spese delle casse comunali. Non si capisce ancora perchè, nessuno sa darci una risposta". I residenti sono esasperati: "In città, durante i pattuglioni, danno multe a centinaia a chi è in divieto di sosta. Perchè in centro sì e qua no? Se vengono al sabato notte, i vigili possono mettere multe finchè vogliono, ci sono violazioni a bizzeffe. Per non parlare dei controlli con l’etilometro: da qui la gente se ne va alle 7 di mattina salendo in macchina ubriaca fradicia e si mette in strada. Perchè fare nuovi locali se non ci sono i parcheggi a sufficienza: a rimetterci siamo sempre noi che alla fine dobbiamo pulire e sopportare questo schifo ogni fine settimana". Anche il ponticello di legno sul canale che lambisce i condomini è stato fracassato dai clienti ubriachi dei locali. Nell’erba, i cocci delle bottiglie e alcuni escrementi proprio dove giocano i bambini. "Gentilini aveva fatto scavare questo fosso per impedire i vandalismi sul nostro prato - concludono i residenti - e non si capisce chi l’ha fatto richiudere. Noi chiediamo solo un po’ di tutela per gli spazi pubblici adibiti a giardino che invece sono divenuti teatro delle scorribande degli ubriachi del fine settimana. E in questo, il Comune deve tutelarci o ci tuteleremo noi in altro modo".

Serena Masetto


IL CORRIERE DELLA SERA (3 ottobre 2007)

Torino: incidente stradale, due morti

Cronache

TORINO - 03 ottobre - Due morti in un incidente stradale avvenuto oggi a Grosso Canavese, nel torinese. Il guidatore, che era ubriaco, e’ rimasto ferito e ora e’ ricoverato all’ospedale di Ciriè. I tre viaggiavano su un’auto che e’ finita in un torrente. (*)

(*) Nota: ieri in rassegna abbiamo riportato questa notizia: un incidente con due morti causato da un guidatore ubriaco. Accaduto, tra l’altro, il giorno dell’entrata in vigore di nuove norme su alcol e guida. Sui giornali di oggi non ce n’è traccia. È già finita l’onda di notizie che hanno trovato un certo spazio a partire dal 16 luglio scorso, successivi ad una serie di incidenti “alcolici”.


LA NAZIONE

Guida ubriaco in controsenso e investe il poliziotto che lo ferma
L’agente di polizia, in servizio di pattuglia davanti al consolato britannico, stava cercando di fermare lo scooterista, un 31 anni, originario della Calabria ma residente a Firenze. L’uomo che era alla guida del mezzo però non si è accorto di nulla e lo ha investito.
Firenze, 3 ottobre 2007 - Ubriaco in sella a uno scooter sul lungarno Corsini investe un poliziotto. E’ accaduto la notte scorsa intorno alle due.
L’agente di polizia, in servizio di pattuglia davanti al consolato britannico, stava cercando di fermare lo scooterista, un 31 anni, originario della Calabria ma residente a Firenze. L’uomo che era alla guida del mezzo però non si è accorto di nulla e lo ha investito.
L’agente, 25 anni, è stato ricoverato in ospedale, a Ponte a Niccheri, per essere sottoposto ad accertamenti.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia municipale. Il conducente dello scooter è risultato positivo alla prova dell’etilometro ed è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. Lo scooter su cui viaggiava è stato posto sotto sequestro.


RAVENNA OGGI

Ubriaco sul motorino: tunisino si schianta contro fuoristrada 
RAVENNA - Era ubriaco e in preda ai fumi dell’alcol ha imboccato contromano con il suo motorino la via Santi Baldini a Ravenna. Un tunisino 24enne, senza fissa dimora, ha percorso la strada fino all’incrocio con la via Gradisca fermando la sua folle corsa contro una Toyota fuoristrada guidata da una signora residente a Lido Adriano.
Violento l’impatto, che è costato la frattura ad una gamba e lesioni di vario tipo nei confronti del giovane magrebino. Tuttavia le sue condizioni non sono gravi. Gli accertamenti sanitari hanno appurato che il tunisino aveva nel sangue un tasso di alcol di quasi tre volte superiore al limite consentito.
Il giovane risulta inottemperante ad un decreto di espulsione emesso dal Questore di Ravenna nel 2004. Inoltre si sta verificando l’effettiva provenienza del motorino, che risulta intestato ad una ragazza e dunque potrebbe essere stato rubato.


CORRIERE ADRIATICO

Clandestino in viaggio con un automobilista ubriaco

Auto sbanda sull’A14 Transessuale arrestato

FANO - Attimi di paura e tensione domenica mattina attorno le nove e mezza lungo l’autostrada direzione sud all’altezza di Fano. Un’auto, modello Hyundai, è stata fermata dalla polizia stradale di Fano perchè viaggiava ad alta velocità e sbandava vistosamente lungo il suo tragitto. Molti gli automobilisti in viaggio lungo quel pezzo di autostrada rimasti letteralmente sbalorditi dall’insolita e pericolosa scena. L’uomo alla guida, W. L, 54 anni di Roma, è stato denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza. Al conducente, risultato positivo al test alcolico con valori ben superiori a quelli consentiti dalla legge, è stata anche ritirata la patente. Il passeggero della Hyundai, M.D.A di 25 anni, transessuale del Brasile, invece è stato arrestato per mancata esibizione dei documenti di identità, per dichiarazione di falsa generalità e per finire per non aver ottemperato al decreto di espulsione emesso il 27 luglio scorso dal prefetto di Ancona. Il givoane infatti era un clandestino senza regolare permesso di soggiorno. L’arresto è stato convalidato ieri mattina e subito si è svolto il processo per direttissima. Il brasiliano è stato condannato a sei mesi di carcere ma il giudice gli ha concesso i benefici di legge ed è tornato libero.


CORRIERE ADRIATICO

Denunciato dai carabinieri dopo l’alcol-test
Giovane ubriaco alla guida

FALCONARA - Un giovane anconetano di trent’anni è stato denunciato dai carabinieri della Tenenza di Falconara per guida in stato di ebbrezza. Il ragazzo è stato fermato dai militari dell’Arma che ad un controllo più approfondito hanno riscontrato la violazione alla legge del codice della strada. I carabinieri hanno effettuato il test dell’etilometro, e riscontrato che la percentuale di alcol che scorreva nel sangue era eccessiva. L’automobilista non era tanto ubriaco da non reggersi in piedi, ma i parametri erano fuori dai livelli previsti. Per questo i carabinieri hanno fatto scattare la denuncia. Del resto da un po’ è tolleranza zero in strada contro chi guida con la mente e la vista annebbiati dai fumi dell’alcol. Recentemente la procura ha lamentato la presenza di un vuoto legislativo che rischia di ingoiare la sicurezza in strada. E ha sollecitato il prefetto e fatto perno su una sentenza innovativa del tribunale del Riesame che ha rigettato l’istanza di un legale per la revoca del sequestro della patente a un suo assistito. Il procuratore della Repubblica Vincenzo Luzi è convinto della necessità di utilizzare il pugno di ferro per arginare i pericoli che corrono sulle strade. Il rischio è dietro l’angolo, compagno di viaggio di automobilisti con la mente e i riflessi annebbiati uno stato psicofisico alterato.


IL MATTINO

UBRIACO AL VOLANTE SULL’A16 BLOCCATO DALLA POLSTRADA
Autista ubriaco sulla Napoli-Bari, finisce nei controlli degli agenti della Polizia Stradale. L’uomo, originario del Venezuela ma trapiantato in Irpinia da diversi anni, è stato fermato al casello di Avellino est dagli agenti della Stradale guidati dal vicequestore Salzano nell’ambito dei controlli volti alla prevenzione e repressione dei reati. Sottoposto al test dell’etilometro è risultato positivo superando di ben tre volte il minimo consentito. In osservanza della legislazione vigente gli è stata ritirata la patente di guida. Ora affronterà il processo penale.


AGI

UCCISE MARITO NEL PALERMITANO, ARRESTATA PER PENA DEFINITIVA
Palermo, 4 ott. - Condannata per aver ucciso il marito nel 2004, una donna e’ stata arrestata dalla polizia a Partinico(Palermo) perche’ deve scontare una pena definitica. A Saveria Leto, 34 anni, originaria di Borgetto, e’ stato notificato un ordine di esecuzione emesso dalla Procura generale di Palermo e relativo a un residuo di 6 anni, 8 mesi e 12 giorni di reclusione, L’omicidio avvenne il 5 gennaio 2004, dopo anni di convivenza difficile con l’uomo, un venditore ambulante dedito all’alcol e protagonista di violente sfuriate anche davanti ai tre figli. Saveria Leto sparo’ al marito con una pistola da lui stesso tenuta illegalmente in casa, poi telefono’ alla polizia e confesso’. Il 2 ottobre scorso la Cassazione aveva dichiarato inammissibile il suo ultimo ricorso.


VARESENEWS

Busto Arsizio - Erano stati sorpresi fuori da un locale cittadino in stato di evidente ebbrezza, uno dei due aveva con sè l’arma.
Ubriachezza, schiamazzi e porto di coltello, denunciati due giovani
Intorno alle 2,30 di sabato scorso la Volante di Polizia ha identificato e denunciato due giovani che aveva alzato un po’ troppo il gomito. La pattuglia era intervenuta presso il bar Vanity Caffè dove venivano segnalati schiamazzi; il locale era vuoto, ma all’esterno c’era un gruppo di ragazzi, due dei quali in evdiente stato di ebbrezza. Uno dei due, L.F. di 19, è stato trovato in possesso di un coltello, quindi denunciato per ubriachezza e porto abusivo di coltello, mentre l’altro, N. G., di 27 anni, veniva denunciato soltanto per ubriachezza.


IL SECOLO XIX

Clochard si addormenta dentro un cartone e rischia di finire nel camion dell’immondizia
In via matteotti 
Sanremo. Un clochard romeno di 41 anni l’altra sera ha rischiato di fare una fine orrenda e se la disgrazia non si è concretizzata il merito è di due agenti della polizia municipale. La pattuglia era di scorta all’autocompattatore che intorno alle 20 raccoglie i cartoni depositati sui marciapiedi dai commercianti, subito dopo la chiusura dei negozi. Transitando in via Matteotti, i due vigili hanno notato che un grosso cartone ondeggiare di qualche centimetro. Sulle prime hanno pensato allo spostamento d’aria provocato dal veicolo che precedeva la pattuglia. Poi, per scrupolo, hanno accostato, sono scesi dall’auto di servizio e hanno dato un’occhiata dentro il cartone, scoprendo che un barbone lo aveva trasformato in un giaciglio di fortuna. L’uomo era completamente ubriaco e a fatica sono riusciti a convincerlo del rischio che aveva corso. Gli addetti alla raccolta stavano infatti per caricare sull’autocompattatore la sua "casa di fortuna". Probabilmente, dal peso del cartone si sarebbero insospettiti anche loro. In ogni caso è stato provvidenziale non metterli alla prova. Dopo scampato il pericolo, il clochard si è allontanato. Non prima che i vigili lo raccomandassero vivamente di non cercare un altro cartone.


ADDICTION

Alcopops: sui giovani "marketing predatorio e irresponsabile”
“Come l’industria del tabacco, alcuni produttori di bevande alcoliche in USA attuano strategie di marketing destinate specificamente a giovani, bevitori problematici, persone vulnerabili: è un marketing irresponsabile e predatorio”.
E’ dura la conclusione a cui giunge il californiano Marin Institute, che ha recentemente pubblicato uno studio sui costi sociali degli "alcopops", le nuove bibite alcoliche aromatizzate alla frutta che ogni anno nella sola California sarebbero responsabili di 60 morti fra giovani, 50.000 “incidenti” fra rapine, microcriminalità, rapporti sessuali a rischio, incidenti d’auto e un costo per la collettività stimato in 1,25 miliardi di USD.
Preoccupano i dati riferiti ai minori: in California il consumo di alcopop fra gli adolescenti (che iniziano a berne sin dall’età di 12 anni) è superiore di 5,5 volte rispetto al consumo dei giovani adulti e i minori rappresentano complessivamente il 47% del mercato di queste bevande.
Una delle misure di prevenzione a più rapido effetto, si legge in The Cost of Alcopops to Youth and California, sarebbe quella di “un intervento legislativo tempestivo volto a modificare l’attuale classificazione di queste bevande, che oggi hanno la tassazione della birra mentre in realtà sono a base di spiriti o distillati”.
Un intervento di questo tipo, che si tradurrebbe in un sostanziale aumento della tassazione degli “alcopops”– sostengono al Marin Insitute – porterebbe un incremento del prezzo di mercato di queste bevande del 25% e una conseguente riduzione dei consumi fino al 40% in tutte le fasce di età: ipotizzando una diminuzione dei consumi del 35% medio la California “risparmierebbe” 437 milioni di USD e potrebbe “salvare” ogni anno la vita a più di 20 giovani, con un calo degli incidenti pari a 17.000 unità.
Comparativamente, in Europa la Danimarca ha una tassazione degli alcopop 8 volte superiore a quella della California, la Germania 16 volte, mentre la Svizzera 20 volte. In California infatti una bottiglia di alcopop costa circa un 1,1 USD, mentre in Germania 3,3 USD e in Svizzera 3,7 USD.
Nel Regno Unito nel 2002 la classificazione dell’alcopop come distillato ha portato a una riduzione del 30% dei consumi nell’anno successivo.
In Svizzera la creazione di una nuova categoria per i prodotti alcolici destinati ai giovani si è tradotta nella riduzione del 70% delle importazioni di queste bevande. Lo stesso è successo in Germania.
Il pericolo di queste bevande è che tendono ad abituare gradualmente i giovani all’uso regolare di alcol, con conseguenze pericolose soprattutto nei ragazzi vulnerabili.
Le strategie di “fidelizzazione” (*) dei giovani clienti fanno leva sulla pubblicità e sul packaging, tendenti a fissare nella memoria dell’adolescente il “brand”, il logo, il marchio dei prodotti alcolici ad alta gradazione di fabbricazione tradizionale (vodka, gin, rhum, ecc.) verso i quali viene di fatto indirizzato il futuro consumo.
Marco Mozzoni 
(*) Nota: “fidelizzazione” è un nome commerciale. Il principio attivo si chiama dipendenza.


IL RESTO DEL CARLINO

Hai bevuto troppo in discoteca? No problem Qualcuno ti porterà a casa guidando la tua auto

LIBERTA’

Nei bar piacentini la campagna contro l’alcolismo

IL MESSAGGERO

FALCONARA - Ubriaco al volante, fa filotto sulle auto parcheggiate e poi ferisce un maresciallo dei ... 


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Venerdì, 05 Ottobre 2007
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