COMUNICATO STAMPA DELLA PROVINCIA DI BOLZANO
Divieto somministrazione alcol dalle 2: in
Alto Adige va applicata la legge statale Trovano piena applicazione anche in Alto
Adige, in una materia dove la Provincia autonoma non ha competenza, le nuove disposizioni
contenute nella legge di modifica delle norme del codice della strada: è quanto
precisa il presidente della Provincia Luis Durnwalder, responsabile locale per
le questioni di polizia amministrativa, in riferimento al divieto di
somministrare alcol dalle 2 nei locali notturni. Da ieri (3 ottobre) è in vigore la legge
statale che modifica il codice della strada per incrementare i livelli di
sicurezza nella circolazione. La legge trova piena applicazione anche in Alto
Adige, stante il fatto che la Provincia autonoma non ha competenza in materia.
È quanto ricorda il presidente Durnwalder anche in riferimento alle nuove
disposizioni relative all’obbligo - per i titolari di locali ove si svolgono
spettacoli o altre forme di intrattenimento - di interrompere la
somministrazione di bevande alcoliche dopo le 2 della notte.
EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da
DALLAPARTEDICHIGUIDA.BLOGOSFERE.IT)
Alcol: il trionfo
delle lobbyAnche questa volta le potentissime lobby
dell’alcol - trasversali in Parlamento - hanno imposto le proprie regole. La
nuova Legge sulla sicurezza stradale (in vigore a breve) che modifica il Codice
della strada era un’occasione d’oro: un assist che metteva un centravanti solo
soletto davanti alla porta sguarnita. Invece, quell’attaccante è riuscito a
mandare fuori il pallone.La situazione era ideale (cinico dirlo, ma
vero): stragi del sabato sera con ragazzi ubriachi alla guida; numerosi
incidenti causati dall’alcol. Ma, ancora una volta, come e più di prima, le
lobby hanno detto: alt! le norme contro l’alcol non passano.Risultato: si doveva vietare in toto la
vendita di alcolici in autostrada, e così non è; era stata palesata la
possibilità di mettere sulle bottiglie di alcolici l’etichetta "Nuoce
gravemente alla salute", e non se n’è fatto nulla; erano stati promessi
rinforzi per i controlli sulle strade (513.000 pattuglie di Polizia l’anno sono
pochissime), ma anche in questo caso non sono previsti grossi miglioramenti.
Ciliegina (con liquore dentro) sulla torta, chi paga una multa non fa
l’alcoltest. Per non parlare dei casini pazzeschi (scusate, rende l’idea) che
le varie fasce di ebbrezza provocheranno: contestazioni in loco per via di
misurazioni diverse; ricorsi basati su scarti percentuali degli esiti degli
alcoltest.Please, che al prossimo incidente causato
dalla guida in stato d’ebbrezza, i politici non ci vengano a dire: prenderemo
seri provvedimenti. Ci ubriacherebbero di risate.
L’OPINIONE.IT
Codice della strada Onanismo giudiziario di Davide Giacalone Con nelle vele gli alisei del rigorismo alla
moda si dà l’annuncio che nel nuovo codice della strada è prevista la pena
detentiva per chi trovato alla guida in stato d’ebbrezza. Se, nelle pause del
duro lavoro parlamentare, i legislatori avessero avuto modo (e voglia) di
leggere il libro di Bruno Tinti (Toghe rotte) avrebbero scoperto, proprio al
primo capitolo, che la contestazione di reati penali agli automobilisti è una
forma d’onanismo giudiziario: i processi nascono tutti morti per annunciata
prescrizione. Inserire nelle leggi penalità che, poi, non si è in grado di
infliggere serve solo a rendere le nuove norme prive d’efficacia, quindi anche
di credibilità. In questo caso ad essere inaccettabile non è tanto il codice
stradale, quanto la realtà giudiziaria, la sua lentezza, la non rimediata
malagiustizia. Tutto questo dovrebbe essere noto al Parlamento, e non dovrebbe
sfuggire che, procedendo con una tale condotta, il problema s’allarga anziché
risolversi. Prevedendo pene detentive diverse a seconda della quantità di
alcool bevuta, oltre tutto, non si fa che appesantire la fase istruttoria,
costringendo le procure a dare accertamento documentale di ciò che sarà
inutile, perché tanto la sanzione non sarà mai effettiva. Ma non basta. E’ prevista una salata multa per
quanti sostano con il motore acceso e l’aria condizionata accesa. Non solo sarà
difficile dimostrare che il motore di una macchina rimane acceso per alimentare
il fresco, non solo s’innesca un nuovo ed inutile contenzioso, ma si sanziona
un comportamento che è cronico per tutte le auto che attendono ministri e
funzionari, compresi quelli del Parlamento, che sono spesso blindate e dove
rimangono seduti autisti e scorte. Tutti con l’aria condizionata in funzione,
senza la quale potrebbero sciogliersi nei piazzali antistanti le sedi
istituzionali. Per quale masochistica ragione si vuole far vedere che le
sanzioni al volgo sono premi ai potenti? C’è una vena di follia che scorre nel
sangue dell’oramai esanime seconda Repubblica. Si capisce che non si discuta la
legge sull’eutanasia.
EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da ROMAGNAOGGI)
Decreto che vieta alcolici nei locali, Cna.com
sostiene i gestori di pub e discoteche RIMINI – “CNA.COM sostiene le proteste dei
gestori di pub e discoteche contro il decreto recante disposizioni urgenti che
modificano le normative del Codice della strada per la parte concernente il
divieto di somministrazione degli alcolici nei locali, al fine di incrementare
i livelli di sicurezza nella circolazione”. Sono le prime righe di un comunicato in cui
CNA.COM rende noto il suo sostegno verso i gestori di discoteche e pub,
impegnati nella protesta contro il decreto che vieta la somministrazione di
alcolici nei locali notturni “Il
decreto – si legge - pone le due di notte come limite all’orario di vendita di
bevande alcoliche nei "locali ove si svolgono, con qualsiasi modalità e in
qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento". “Come CNA.COM riteniamo che questo
provvedimento non farà diminuire il numero dei morti per incidenti stradali. E’
stato fatto poco per intervenire sulle strade, dove effettivamente accadono gli
incidenti; con questo provvedimento si sono solo danneggiate le imprese per le
quali sono stati calcolati 2,5 miliardi di consumi in meno e una perdita di
circa 50 mila posti di lavoro. Siamo dell’idea che i giovani debbano avviarsi
ad un consumo consapevole dell’alcol e vorremmo veder aumentare il controllo
sulle strade. I pubblici esercizi sono disponibili ad assicurare un alcol test
volontario all’uscita del locale e esporre all’interno cartelli informativi e
di prevenzione che indicano con chiarezza la quantità di alcol che contengono
le bevande più comuni e i danni provocati dall’abuso di alcol”. “CNA.COM, appoggiando in pieno i gestori delle
attività della notte, sostiene che è inutile vietare a pub e discoteche di
servire alcolici, mentre si lascia che siano serviti senza limiti di tempo da
bar e ristoranti limitrofi. In questo modo – conclude - si riesce soltanto a
danneggiare le attività della notte, già abbastanza penalizzate dalla chiusura
anticipata e costrette ad aprire all’una per affluenza di pubblico”.
LIBERTA’
Nei bar piacentini la
campagna contro l’alcolismoPiacenza - 04/10/07Sempre più attivo
l’impegno della Fipe provinciale nel sostegno della campagna "Tolleranza
zero" promossa a livello nazionale contro l’abuso di alcol.Le associazioni territoriali, raccogliendo le
richieste provenienti direttamente dagli esercizi a loro aderenti, sosterranno
la campagna "Tolleranza zero" promossa a livello nazionale.
Esercitando il dovere di rispettare la legge, proprio come avvenuto nella
campagna contro il fumo, nei locali pubblici verranno esposti cartelli o
locandine in posizioni ben visibili per rammentare alla clientela il divieto di
somministrazione di alcol a minori di sedici anni e a persone in evidente stato
di ebbrezza. Nella ferma convinzione di poter essere portatori di dialogo,
cultura e società, i pubblici esercizi si impegnano a svolgere un ruolo di
sensibilizzazione verso i cittadini. Nessuno meglio di un esercente entra
direttamente in contatto con i consumatori, perché è colui che ha il rapporto
diretto con il territorio, entra in contatto con gli stati d’animo della gente,
ne raccoglie gli sfoghi e gli umori. «L’impegno è rivolto anche al nostro
interno - afferma Marco Savini, presidente della Fipe di Piacenza - infatti,
nel momento in cui ci renderemo conto che in un locale non verrà fatta
rispettare la legge, interverremo con un’opera di sensibilizzazione sul danno
sociale che sta arrecando ai suoi clienti (un cliente vale più di un bicchiere
di alcol), sul danno di immagine che reca al suo locale (verrà considerato poco
affidabile dai consumatori) e sul danno economico (un bicchiere in più venduto
una sera vale meno di tante altre consumazioni vendute in meno le sere
successive)». (*)Gli obiettivi della campagna sono
sostanzialmente due: da un lato, la sensibilizzazione degli esercenti e dei
loro dipendenti sul rispetto della legge e sul ruolo sociale del pubblico
esercizio come luogo di aggregazione e incontro; dall’altro, la promozione
dell’informazione ai consumatori a garanzia della legalità e come deterrente
all’abuso di alcool.In tal senso, nei prossimi giorni l’Unione
Commercianti di Piacenza, attraverso il periodico mensile, distribuirà a tutti
i propri soci FIPE la locandina/cartello dell’iniziativa per il divieto di
somministrare alcolici di qualsiasi gradazione ai minori di 16 anni citando
l’articolo del codice penale che lo impone, il cui testo, unitamente a quello
dell’articolo 691, è riportato sul retro, allo scopo di rendere edotto
l’esercente sul completo regime dei divieti di somministrazione e sulle
sanzioni previste per i contravventori.Tale cartello/locandina potrà essere esposto
direttamente nei pubblici esercizi per sensibilizzare la clientela degli stessi
sull’iniziativa.Per ogni ulteriore informazione in merito, è
possibile contattare gli uffici dell’Unione Commercianti e Fipe provinciale al
numero 0523/461811.(*) Nota: di fronte ad una violazione del
Codice penale si pensa di intervenire con amichevoli consigli di economia
aziendale. Chi somministra alcolici ai troppo giovani ed ubriachi lo fa per
guadagnare e i suoi conti li ha già fatti. Somministrare alcolici illegalmente
diventerebbe svantaggioso se venisse applicata la legge che prevede la chiusura
del locale.
SESTOPOTERE
CONFESERCENTI: SOSPENSIONE VENDITA ALCOLICI
NON RISOLVE IL PROBLEMA SICUREZZA Roma -
4 ottobre 2007 – “Siamo
ormai al coprifuoco: le discoteche, i pubblici esercizi, i locali di
intrattenimento soprattutto nelle località turistiche dopo una certa ora si
spopoleranno”. (*) Sarà questo, secondo Tullio Galli, direttore
della Fiepet-Confesercenti, l’unico effetto del provvedimento sulla sicurezza
stradale che prevede la sospensione della vendita di alcolici nei locali
pubblici dopo le due di notte. “Non è con il proibizionismo nei locali
notturni e nei pubblici esercizi che si combatte la piaga degli incidenti
stradali tra i giovani. Chi vuole bere farà in modo di acquistare gli alcolici
da qualche altra parte, per non dire che si incrementerà la vendita abusiva e
clandestina. Il problema – spiega Galli – è quello di responsabilizzare i
giovani, di intensificare l’impegno per la prevenzione ed i controlli sulle
strade. Non si può chiedere agli esercenti di svolgere attività di controllo e
repressione, di tenere misuratori del tasso alcolico, sale per il riposo degli
“avventori” un po’ “allegri” e poi di interrompere la vendita delle bevande alcoliche
dopo le due di notte. Sembra più un provvedimento punitivo nei confronti degli
esercenti che preventivo e protettivo rispetto ai giovani” (*) Nota: magari! Io non sarei però così
ottimista.
IL GAZZETTINO (Belluno)
L’INIZIATIVA "Party a zero gradi"
con la consulta Feltre (L.C.) Un segnale dal territorio dopo
l’allarme dato sulla diffusione dell’alcolismo: oggi dalle 16 in Locanda una
maratona musicale per Party a zero gradi la festa di inizio anno scolastico.
Una festa piacevole e divertente, ma anche un occasione per insegnare ai
ragazzi a salvaguardare la loro salute psichica e fisica. Party a zero gradi ha
un titolo ambiguo, un messaggio che si può leggere sia per far capire che far
festa non deve per forza significare bere alcolici e non è così che si fa i
grandi esagerando nell’alzare il gomito, ma è anche un invito ad iniziare
l’anno scolastico lucidi, senza sballi.Oggi mentre si ascolteranno band come i
Clacson, I Rhymeless, i Bee Keepers e i Coverland non verrà somministrata
alcuna bevanda alcolica. L’iniziativa viene dalla Consulta Giovanile di Feltre,
Seren del Grappa e Pedavena, da Locanda, Bar Corrà e Rugby Feltre ed è stata
proposta dall’Acat Feltre (Associazione Club degli Alcolisti in Trattamento). Infatti
tra un concerto e l’altro ci sarà la testimonianza da parte di persone che
hanno avuto problemi alcol correlati e ci sarà il camper Fuori di posto del
Sert di Belluno.Un segnale che per la prevenzione qualcosa si sta muovendo tra
i giovani stessi dato che in provincia si segnala il preoccupante abuso precoce
di sostanze alcoliche, le cosiddette Droghe cancello che per l’Organizzazione
Mondiale della Sanità oltre a procurare danni fisici e neurologici aprono al
consumo di altre sostanze stupefacenti. La Consulta presieduta da Davide Perin
precisa che il Rugby ha già come iniziativa propria la regola di non consentire
il consumo di alcolici ai minori di 18 anni all’interno del loro gruppo. Altro
appuntamento Acat questa sera alle 19 in sala Piccolotto dell’ospedale dove
sarà presentato l’Acat Dolomiti feltrine. Il nuovo sodalizio è presieduto da Giovanni
Fontana.
IL GAZZETTINO (Treviso)
Quattro nuovi locali
notturni: rivolta in Fonderia Unica risposta alle
proteste dei residenti, un fosso scavato dai vigili per impedire il parcheggio
sull’erba, ma da poco è stato reinterrato. Sorgeranno a breve quattro nuovi locali
notturni negli spazi dell’ex Fonderia tra viale della Repubblica e il poligono
di tiro. Le concessioni da parte del Comune sono già state date, e questo ha
scatenato la rivolta dei residenti e di chi nei condomini ha attività ed
uffici. E che, settimanalmente ogni week-end, si trova a fare i conti con
l’eredità dei frequentatori dei locali già esistenti: un’eredità fatta di
escrementi, di marciapiedi con balaustre divelte, di chiazze di vomito e di
spazi verdi devastati dalle sgommate delle auto che vi parcheggiano
abusivamente sopra. La situazione, con l’apertura dei nuovi pub, andrà
aggravandosi sempre più, perchè di fatto il numero degli avventori dei pub
praticamente raddoppierà. Tempo fa, il prosindaco Gentilini aveva compiuto un
sopralluogo in zona in seguito alla segnalazione dei residenti ai vigili,
perchè il giardino pubblico era stato un’altra volta devastato dalle macchine.
"Allora, Gentilini aveva fatto scavare un fossato che delimitava l’area
verde usata da bambini e da noi abitanti dei condomini - spiegano i residenti -
Quest’area veniva resa inservibile dalle auto che, non trovando altri spazi,
parcheggiano sopra. Bene, questo fossato è stato presto reinterrato: i vigili
ci hanno detto che la versione ufficiale è che dovrebbero essere piantate delle
essenze tipo alloro, ma non si è visto nulla. Col fossato reinterrato, le auto
hanno ricominciato a posteggiare sul prato pubblico devastandolo". Quello
del fosso anti-parcheggio è ormai un giallo: "E’ stato scavato e ricoperto
cinque volte in due anni, e tutto a spese delle casse comunali. Non si capisce
ancora perchè, nessuno sa darci una risposta". I residenti sono
esasperati: "In città, durante i pattuglioni, danno multe a centinaia a
chi è in divieto di sosta. Perchè in centro sì e qua no? Se vengono al sabato
notte, i vigili possono mettere multe finchè vogliono, ci sono violazioni a
bizzeffe. Per non parlare dei controlli con l’etilometro: da qui la gente se ne
va alle 7 di mattina salendo in macchina ubriaca fradicia e si mette in strada.
Perchè fare nuovi locali se non ci sono i parcheggi a sufficienza: a rimetterci
siamo sempre noi che alla fine dobbiamo pulire e sopportare questo schifo ogni
fine settimana". Anche il ponticello di legno sul canale che lambisce i
condomini è stato fracassato dai clienti ubriachi dei locali. Nell’erba, i
cocci delle bottiglie e alcuni escrementi proprio dove giocano i bambini.
"Gentilini aveva fatto scavare questo fosso per impedire i vandalismi sul
nostro prato - concludono i residenti - e non si capisce chi l’ha fatto
richiudere. Noi chiediamo solo un po’ di tutela per gli spazi pubblici adibiti
a giardino che invece sono divenuti teatro delle scorribande degli ubriachi del
fine settimana. E in questo, il Comune deve tutelarci o ci tuteleremo noi in
altro modo".Serena Masetto
IL CORRIERE DELLA SERA (3 ottobre 2007)
Torino: incidente
stradale, due morti
Cronache TORINO - 03 ottobre - Due morti in un incidente stradale avvenuto oggi a
Grosso Canavese, nel torinese. Il guidatore, che era ubriaco, e’ rimasto ferito
e ora e’ ricoverato all’ospedale di Ciriè. I tre viaggiavano su un’auto che e’
finita in un torrente. (*)(*) Nota: ieri in rassegna abbiamo riportato questa
notizia: un incidente con due morti causato da un guidatore ubriaco. Accaduto, tra
l’altro, il giorno dell’entrata in vigore di nuove norme su alcol e guida. Sui
giornali di oggi non ce n’è traccia. È già finita l’onda di notizie che hanno
trovato un certo spazio a partire dal 16 luglio scorso, successivi ad una serie
di incidenti “alcolici”.
LA NAZIONE
Guida ubriaco in controsenso e investe il
poliziotto che lo ferma L’agente
di polizia, in servizio di pattuglia davanti al consolato britannico, stava
cercando di fermare lo scooterista, un 31 anni, originario della Calabria ma
residente a Firenze. L’uomo che era alla guida del mezzo però non si è accorto
di nulla e lo ha investito. Firenze, 3 ottobre 2007 - Ubriaco in sella a uno scooter sul lungarno
Corsini investe un poliziotto. E’ accaduto la notte scorsa intorno alle due. L’agente di polizia, in servizio di pattuglia
davanti al consolato britannico, stava
cercando di fermare lo scooterista, un 31 anni, originario della Calabria ma
residente a Firenze. L’uomo che era alla
guida del mezzo però non si è accorto di nulla e lo ha investito. L’agente, 25 anni, è stato ricoverato in ospedale, a Ponte a Niccheri, per essere sottoposto
ad accertamenti. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia
municipale. Il conducente dello scooter
è risultato positivo alla prova
dell’etilometro ed è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. Lo
scooter su cui viaggiava è stato posto
sotto sequestro.
RAVENNA OGGI
Ubriaco sul motorino: tunisino si schianta
contro fuoristrada RAVENNA - Era ubriaco e in preda ai fumi
dell’alcol ha imboccato contromano con il suo motorino la via Santi Baldini a
Ravenna. Un tunisino 24enne, senza fissa dimora, ha percorso la strada fino
all’incrocio con la via Gradisca fermando la sua folle corsa contro una Toyota
fuoristrada guidata da una signora residente a Lido Adriano. Violento l’impatto, che è costato la frattura
ad una gamba e lesioni di vario tipo nei confronti del giovane magrebino.
Tuttavia le sue condizioni non sono gravi. Gli accertamenti sanitari hanno
appurato che il tunisino aveva nel sangue un tasso di alcol di quasi tre volte
superiore al limite consentito. Il giovane risulta inottemperante ad un
decreto di espulsione emesso dal Questore di Ravenna nel 2004. Inoltre si sta
verificando l’effettiva provenienza del motorino, che risulta intestato ad una
ragazza e dunque potrebbe essere stato rubato.
CORRIERE ADRIATICO
Clandestino in viaggio
con un automobilista ubriaco
Auto sbanda sull’A14
Transessuale arrestato FANO - Attimi di paura e tensione domenica
mattina attorno le nove e mezza lungo l’autostrada direzione sud all’altezza di
Fano. Un’auto, modello Hyundai, è stata fermata dalla polizia stradale di Fano
perchè viaggiava ad alta velocità e sbandava vistosamente lungo il suo
tragitto. Molti gli automobilisti in viaggio lungo quel pezzo di autostrada
rimasti letteralmente sbalorditi dall’insolita e pericolosa scena. L’uomo alla
guida, W. L, 54 anni di Roma, è stato denunciato a piede libero per guida in
stato di ebbrezza. Al conducente, risultato positivo al test alcolico con
valori ben superiori a quelli consentiti dalla legge, è stata anche ritirata la
patente. Il passeggero della Hyundai, M.D.A di 25 anni, transessuale del
Brasile, invece è stato arrestato per mancata esibizione dei documenti di
identità, per dichiarazione di falsa generalità e per finire per non aver
ottemperato al decreto di espulsione emesso il 27 luglio scorso dal prefetto di
Ancona. Il givoane infatti era un clandestino senza regolare permesso di
soggiorno. L’arresto è stato convalidato ieri mattina e subito si è svolto il
processo per direttissima. Il brasiliano è stato condannato a sei mesi di
carcere ma il giudice gli ha concesso i benefici di legge ed è tornato libero.
CORRIERE ADRIATICO
Denunciato dai carabinieri dopo l’alcol-test Giovane ubriaco alla
guida FALCONARA - Un giovane anconetano di
trent’anni è stato denunciato dai carabinieri della Tenenza di Falconara per
guida in stato di ebbrezza. Il ragazzo è stato fermato dai militari dell’Arma
che ad un controllo più approfondito hanno riscontrato la violazione alla legge
del codice della strada. I carabinieri hanno effettuato il test
dell’etilometro, e riscontrato che la percentuale di alcol che scorreva nel sangue
era eccessiva. L’automobilista non era tanto ubriaco da non reggersi in piedi,
ma i parametri erano fuori dai livelli previsti. Per questo i carabinieri hanno
fatto scattare la denuncia. Del resto da un po’ è tolleranza zero in strada
contro chi guida con la mente e la vista annebbiati dai fumi dell’alcol.
Recentemente la procura ha lamentato la presenza di un vuoto legislativo che
rischia di ingoiare la sicurezza in strada. E ha sollecitato il prefetto e
fatto perno su una sentenza innovativa del tribunale del Riesame che ha
rigettato l’istanza di un legale per la revoca del sequestro della patente a un
suo assistito. Il procuratore della Repubblica Vincenzo Luzi è convinto della
necessità di utilizzare il pugno di ferro per arginare i pericoli che corrono
sulle strade. Il rischio è dietro l’angolo, compagno di viaggio di
automobilisti con la mente e i riflessi annebbiati uno stato psicofisico
alterato.
IL MATTINO
UBRIACO AL VOLANTE
SULL’A16 BLOCCATO DALLA POLSTRADA Autista ubriaco sulla Napoli-Bari, finisce nei
controlli degli agenti della Polizia Stradale. L’uomo, originario del Venezuela
ma trapiantato in Irpinia da diversi anni, è stato fermato al casello di
Avellino est dagli agenti della Stradale guidati dal vicequestore Salzano
nell’ambito dei controlli volti alla prevenzione e repressione dei reati.
Sottoposto al test dell’etilometro è risultato positivo superando di ben tre
volte il minimo consentito. In osservanza della legislazione vigente gli è
stata ritirata la patente di guida. Ora affronterà il processo penale.
AGI
UCCISE MARITO NEL
PALERMITANO, ARRESTATA PER PENA DEFINITIVA Palermo, 4 ott. - Condannata per aver ucciso
il marito nel 2004, una donna e’ stata arrestata dalla polizia a
Partinico(Palermo) perche’ deve scontare una pena definitica. A Saveria Leto,
34 anni, originaria di Borgetto, e’ stato notificato un ordine di esecuzione
emesso dalla Procura generale di Palermo e relativo a un residuo di 6 anni, 8
mesi e 12 giorni di reclusione, L’omicidio avvenne il 5 gennaio 2004, dopo anni
di convivenza difficile con l’uomo, un venditore ambulante dedito all’alcol e
protagonista di violente sfuriate anche davanti ai tre figli. Saveria Leto
sparo’ al marito con una pistola da lui stesso tenuta illegalmente in casa, poi
telefono’ alla polizia e confesso’. Il 2 ottobre scorso la Cassazione aveva
dichiarato inammissibile il suo ultimo ricorso.
VARESENEWS
Busto
Arsizio - Erano stati sorpresi fuori da un locale cittadino in stato di
evidente ebbrezza, uno dei due aveva con sè l’arma. Ubriachezza, schiamazzi e porto di coltello,
denunciati due giovani Intorno alle 2,30 di sabato scorso la Volante
di Polizia ha identificato e denunciato due giovani che aveva alzato un po’
troppo il gomito. La pattuglia era intervenuta presso il bar Vanity Caffè dove
venivano segnalati schiamazzi; il locale era vuoto, ma all’esterno c’era un
gruppo di ragazzi, due dei quali in evdiente stato di ebbrezza. Uno dei due,
L.F. di 19, è stato trovato in possesso di un coltello, quindi denunciato per
ubriachezza e porto abusivo di coltello, mentre l’altro, N. G., di 27 anni,
veniva denunciato soltanto per ubriachezza.
IL SECOLO XIX
Clochard si addormenta dentro un cartone e
rischia di finire nel camion dell’immondizia In via matteotti Sanremo. Un clochard romeno di 41 anni l’altra
sera ha rischiato di fare una fine orrenda e se la disgrazia non si è
concretizzata il merito è di due agenti della polizia municipale. La pattuglia
era di scorta all’autocompattatore che intorno alle 20 raccoglie i cartoni
depositati sui marciapiedi dai commercianti, subito dopo la chiusura dei
negozi. Transitando in via Matteotti, i due vigili hanno notato che un grosso
cartone ondeggiare di qualche centimetro. Sulle prime hanno pensato allo
spostamento d’aria provocato dal veicolo che precedeva la pattuglia. Poi, per
scrupolo, hanno accostato, sono scesi dall’auto di servizio e hanno dato
un’occhiata dentro il cartone, scoprendo che un barbone lo aveva trasformato in
un giaciglio di fortuna. L’uomo era completamente ubriaco e a fatica sono
riusciti a convincerlo del rischio che aveva corso. Gli addetti alla raccolta
stavano infatti per caricare sull’autocompattatore la sua "casa di
fortuna". Probabilmente, dal peso del cartone si sarebbero insospettiti
anche loro. In ogni caso è stato provvidenziale non metterli alla prova. Dopo
scampato il pericolo, il clochard si è allontanato. Non prima che i vigili lo
raccomandassero vivamente di non cercare un altro cartone.
ADDICTION
Alcopops: sui giovani "marketing
predatorio e irresponsabile” “Come l’industria del tabacco, alcuni
produttori di bevande alcoliche in USA attuano strategie di marketing destinate
specificamente a giovani, bevitori problematici, persone vulnerabili: è un
marketing irresponsabile e predatorio”. E’ dura la conclusione a cui giunge il
californiano Marin Institute, che ha recentemente pubblicato uno studio sui
costi sociali degli "alcopops", le nuove bibite alcoliche
aromatizzate alla frutta che ogni anno nella sola California sarebbero
responsabili di 60 morti fra giovani, 50.000 “incidenti” fra rapine,
microcriminalità, rapporti sessuali a rischio, incidenti d’auto e un costo per
la collettività stimato in 1,25 miliardi di USD. Preoccupano i dati riferiti ai minori: in
California il consumo di alcopop fra gli adolescenti (che iniziano a berne sin
dall’età di 12 anni) è superiore di 5,5 volte rispetto al consumo dei giovani
adulti e i minori rappresentano complessivamente il 47% del mercato di queste
bevande. Una delle misure di prevenzione a più rapido
effetto, si legge in The Cost of Alcopops to Youth and California, sarebbe
quella di “un intervento legislativo tempestivo volto a modificare l’attuale
classificazione di queste bevande, che oggi hanno la tassazione della birra
mentre in realtà sono a base di spiriti o distillati”. Un intervento di questo tipo, che si
tradurrebbe in un sostanziale aumento della tassazione degli “alcopops”–
sostengono al Marin Insitute – porterebbe un incremento del prezzo di mercato
di queste bevande del 25% e una conseguente riduzione dei consumi fino al 40%
in tutte le fasce di età: ipotizzando una diminuzione dei consumi del 35% medio
la California “risparmierebbe” 437 milioni di USD e potrebbe “salvare” ogni
anno la vita a più di 20 giovani, con un calo degli incidenti pari a 17.000
unità. Comparativamente, in Europa la Danimarca ha
una tassazione degli alcopop 8 volte superiore a quella della California, la
Germania 16 volte, mentre la Svizzera 20 volte. In California infatti una
bottiglia di alcopop costa circa un 1,1 USD, mentre in Germania 3,3 USD e in
Svizzera 3,7 USD. Nel Regno Unito nel 2002 la classificazione
dell’alcopop come distillato ha portato a una riduzione del 30% dei consumi
nell’anno successivo. In Svizzera la creazione di una nuova
categoria per i prodotti alcolici destinati ai giovani si è tradotta nella
riduzione del 70% delle importazioni di queste bevande. Lo stesso è successo in
Germania. Il pericolo di queste bevande è che tendono ad
abituare gradualmente i giovani all’uso regolare di alcol, con conseguenze
pericolose soprattutto nei ragazzi vulnerabili. Le strategie di
“fidelizzazione” (*) dei giovani clienti fanno leva sulla pubblicità e sul
packaging, tendenti a fissare nella memoria dell’adolescente il “brand”, il
logo, il marchio dei prodotti alcolici ad alta gradazione di fabbricazione
tradizionale (vodka, gin, rhum, ecc.) verso i quali viene di fatto indirizzato
il futuro consumo. Marco Mozzoni (*) Nota: “fidelizzazione” è un nome
commerciale. Il principio attivo si chiama dipendenza.
IL RESTO DEL CARLINO
Hai bevuto troppo in discoteca? No problem
Qualcuno ti porterà a casa guidando la tua auto
LIBERTA’
Nei bar piacentini la campagna contro l’alcolismo
IL MESSAGGERO
FALCONARA - Ubriaco al volante, fa filotto
sulle auto parcheggiate e poi ferisce un maresciallo dei ...
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