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Notizie brevi 06/10/2007

Milano - L’uso di ecstasy distrugge il fegato
Il rischio è quello di un’insufficienza epatica fulminante curabile solo con un trapianto

L’argomento è stato al centro del convegno “Malattie del fegato e ricerca in patologia”


Foto dalla rete

(ASAPS) – Sul nostro portale si è sempre parlato della pericolosità dell’assunzione di sostanze stupefacenti in relazione alla guida e alla sicurezza stradale. Ma l’uso-abuso di droga è deleterio soprattutto per l’organismo. Gli affetti delle droghe definite “pesanti”, tra cui figura anche l’ecstasy, sono devastanti sia a livello fisico che cerebrale. E proprio uno degli affetti più gravi, provocati da questa droga sintetica, è stato sottoposto ai “raggi x” durante un convegno sulle “Malattie del fegato e ricerca in patologia”, tenutosi qualche giorno fa. Durante il seminario si è parlato dell’insufficienza epatica “fulminante” che può colpire i giovani che assumono le “pasticche colorate”. Unica soluzione: un trapianto di fegato in tempi brevissimi. Si tratta di una patologia che fino a qualche anno fa non si conosceva e, come spiegato da epatologi ed esperti di trapianti, la reazione indotta dall’ecstasy, in questi casi, è del tutto imprevedibile. L’insufficienza epatica acuta può portare prima al coma e poi alla morte se non si procede tempestivamente con il trapianto. Ad oggi, fortunatamente, non sono molti i casi documentati di questa patologia. (ASAPS)

© asaps.it
Sabato, 06 Ottobre 2007
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