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Rassegna stampa 03/11/2004

Rassegna stampa del 2 Novembre 2004


Rassegna stampa del 2 Novembre 2004

Da "Sesto Potere" del 2 novembre 2004
SICUREZZA STRADALE,
ASAPS: "NEGLI ULTIMI 5 ANNI INCREMENTO DELLE VITTIME FRA I PEDONI DEL 51%"

Forlì
Giordano Biserni, Presidente Asaps, commenta: "Negli ultimi 10 anni (periodo 1993 – 2002 ultimo di cui si conoscano i dati ufficiali Istat), sulle strade italiane hanno perso la vita ben 9.074 pedoni, 161.032 sono rimasti feriti. Almeno il 30-35% ha riportato lesioni permanenti. Mentre dal 1993 al 1998 le vittime sono passate da 923 a 783 con un calo del 15%, dal 1998 al 2002 (anno record), cioè gli ultimi 5 anni, si è passati da 783 a 1.188, con un incremento del 51% così suddiviso: +6,8% nel 1999 con 836 vittime; +1,4% nel 2000 con 848 vittime; +9,6% nel 2001 con 929 vittime; +27,9% nel 2002 con 1.188 vittime.
Quadro non molto migliore quello riferito al numero dei feriti, passati da 14.130 nel 1993 a 17.265 nel 2002. In questi caso l’anno peggiore è stato il 2001 con 18.049 feriti. I dati del 2003, in uscita questi giorni, ci diranno fino a dove l’adozione della patente a punti ha inciso anche su questo specifico settore della sinistrosità".
Nei 10 anni presi in esame nei 2.012.445 incidenti totali registrati dall’Istat, hanno perso la vita 65.196 persone, calcolando solo i decessi avvenuti nei primi 7 giorni (una città più grande di Faenza è sparita), mentre 2.862.825 hanno riportato ferite (una città più grande di Roma).
Dal 1993, con 6.645 vittime, al 2002 con 6.736, si segnala un aumento dell’ 1,4%.
Negli ultimi 5 anni (1998-2002) le vittime totali sono passate da 6.342 a 6.736, con un incremento del 6,2%, ben lontano da quel + 51% fatto segnare negli stesi 5 anni dai soli pedoni. Circa i feriti l’incremento negli stessi anni è stato del 10,4% fra i pedoni e del 15% come dato generale.
Analizzando i dati del 2002, gli ultimi disponibili, vediamo che fra le vittime sono in netta maggioranza gli uomini 745 (62,7%) rispetto alle donne 443 (37,3%).
Rispetto all.età la percentuale più elevata delle vittime si conta fra gli over 65, ben 531 (315 uomini e 216 donne) pari a quasi il 45%. Tuttavia 196 vittime mortali, il 16,5%, avevano meno di 30 anni.
Il dato poi più allarmante è che i pedoni da soli costituiscono ormai il 17,6% del totale delle vittime della strada (6.736 nel 2002). Nel 2001 furono il 13,9%, nel 2000 il 12,7%, una progressione veramente preoccupante.
Solo il numero dei pedoni feriti ci consegna dati appena un po. migliori nel 2002, 17.265 contro 18.049 del 2001, -784 (-4,3%), 8.895 gli uomini (-5,1%) e 8.370 le donne (-3,5%).
Il maggior rischio dei maschi rispetto alle femmine deve essere forse ricondotto ad una più ampia esposizione sulla strada in ore notturne e in condizioni climatiche avverse.
Il mese orribile del 2002 è stato dicembre con 167 morti e 1.870 feriti, seguono novembre con 135 vittime e 1.958 feriti, marzo con 103 e 1.356.
Fra le regioni che contano più vittime fra i pedoni (tutte a 3 cifre), si conferma in testa ancora il Lazio con 280 decessi (+61%), rispetto ai 174 del 2001, segue la Lombardia con 142 (+17,3%) e terza l.Emilia Romagna con 127 (+32,3%).
Nel conteggio dei feriti rimane al vertice la Lombardia con 3.778, seguita dal Lazio con 2.788, l.Emilia Romagna e il Piemonte con 1.511 e la Toscana con 1.407.
Dei pedoni che hanno perso la vita sulle strade 838 (70,5%) sono stati investiti da autovetture, 5 da autovetture in servizio pubblico, 1 da mezzi di soccorso, 24 da autobus o filobus, 2 da tram, 139 (11,7%) da autocarri di vario genere, 3 da trattori agricoli, 68 da ciclomotoristi, 91 da motocicli e addirittura 5 da biciclette.

Da "ANSA" del 2 novembre 2004
Incidenti stradali: 38 morti nel ponte di Ognissanti
Due terzi degli scontri causati da strada bagnata

ROMA
Sono state 38 le vittime dei 36 incidenti stradali mortali avvenuti sulle strade nel ponte di Ognissanti. Nel 66,6% dei casi l’incidente si e’ verificato per il fondo stradale sdrucciolevole per pioggia. Nell’analogo periodo dello scorso anno (31 ottobre-3 novembre 2003), polizia stradale e carabinieri avevano registrato 39 incidenti mortali con 41 vittime. Nello stesso weekend del 2002 (1-4 novembre 2002) gli incidenti mortali erano stati 47 con 50 vittime.

Da "La Provincia di Cremona" del 2 novembre 2004
Incidente in serata sulla Paullese
Una delle vetture non si ferma

BAGNOLO
Incidente con quattro auto coinvolte, nel tardo pomeriggio di ieri lungo la Paullese. La particolarità? Che una delle vetture, una Volkswagen, non si è fermata. Ora del caso si stanno occupando gli agenti della polizia stradale. Stando a quanto trapelato in serata, l’impatto avrebbe provocato solo qualche contusione ai passeggeri, ma significativi danni ai mezzi. Per tutta la giornata di ieri, il traffico lungo la direttrice di marcia Crema-Milano è stato particolarmente intenso. E la pioggia ha creato più di un problema alla circolazione. Dei rilievi dell’incidente si è occupata una pattuglia del distaccamento di Pizzighettone della polstrada.

Da "Il Messaggero" del 2 novembre 2004
GIOVANE IN MANETTE CON UNA COMPLICE
Ferito finto, rapinatore vero
Simula un incidente stradale e aggredisce un soccorritore
di G.Man

Hanno simulato un incidente, ma era solo l’espediente per rapinare l’automobilista della sua vettura. La coppia di cileni, novelli ”Bonnye e Clyde”, intercettata poi da una volante della polizia ha ingaggiato un lungo inseguimento culminato con uno speronamento. Ovviamente in carcere gli stranieri, accusati di rapina e di resistenza a pubblico ufficiale.
E’ successo poco dopo l’alba di domenica mattina a Ostia in corso Duca di Genova. Erano le 5 e mezza, la città era insonnolita e forse era con le difese abbassate anche Carlo, chiameremo così il conducente ventottenne della Renault Clio che, in prossimità dell’incrocio con via dei Bragozzi, ha inchiodato la sua vettura dopo aver notato il corpo di un uomo a terra proprio nel centro della carreggiata. Il conducente ha fermato la sua auto, è sceso, si è avvicinato al “ferito” e mai avrebbe pensato che per tutta risposta alle sue premure sarebbe stato aggredito a calci e pugni sia da quello che era in realtà un finto ferito che da una complice sbucata dal buio di un parcheggio.
La coppia in un istante è balzata sulla Clio e si è dileguata senza curarsi del rapinato. Il quale ha chiamato il 112 raccontando l’accaduto.
Pochi istanti dopo i carabinieri diramavano la nota di ricerca che veniva raccolta anche dalla polizia. Ed era un caso che quasi contemporaneamente un poliziotto del commissariato di Ostia fuori servizio avesse telefonato in questura per segnalare il passaggio con il semaforo rosso di una vettura diretta sulla via Ostiense da via della Marina. Era proprio la Clio dei fuggitivi. E sulle sue tracce si mettevano un paio di volanti dell’ufficio diretto dal primo dirigente Rosario Vitarelli.
La caccia durava poco perchè verso Acilia l’utilitaria con Bonnye e Clyde a bordo era raggiunta. I fuggiaschi, però, invece di fermarsi all’alt, cercavano di seminare le volanti. La corsa sulla via del Mare proseguiva sino a Tor di Valle dove, dopo una spericolata inversione a U, gli stranieri ritornavano a tutta velocità verso il Lido. A Ostia Antica, finalmente, i poliziotti riuscivano a bloccare la vettura con una manovra a tenaglia da telefilm.
Non paghi, i due banditi tentavano la fuga e piedi e l’uomo, una volta bloccato, provava pure a opporre resistenza brandendo un taglierino. Neutralizzati, i due sono stati arrestati con l’accusa di rapina aggravata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Si tratta di due cileni senza fissa dimora, Cornelio Raul Herman Munoz di 28 anni e Andrea Fabiola Troncoso Rodriguez di 27.

Da "Il Messaggero" del 2 novembre 2004
I passanti ormai rappresentano oltre il 17 per cento delle vittime
solo nel 2002, in Italia, sono state 1.145
di Fabio Rossi

Una vera mattanza sulle strade e tra chi si muove a piedi, soprattutto nel centro storico, c’è il numero maggiore di morti. Tra il primo luglio dello scorso anno e il 30 giugno del 2004 sono stati 2.432 i pedoni investiti (secondo il bilancio stilato dalla polizia municipale della Capitale) e di questi 61 hanno perduto la vita.
Nello stesso periodo, secondo i dati dei vigili urbani, gli incidenti stradali complessivi sono stati 47.381: 24.329 le persone ferite e 176 i morti. Su 167 incidenti mortali (in alcuni casi ci sono state più vittime nello stesso scontro) avvenuti in città, al primo posto ci sono proprio gli investimenti di pedoni: 61 casi che precedono in questa triste classifica i decessi avvenuti a seguito di scontri laterali tra veicoli in marcia (41), quelli tra veicoli in movimento e ostacoli fissi (27) e gli incidenti frontali (22). Dividendo i casi di investimento di pedoni nelle aree della città, si scopre che la maggior parte di questi incidenti avviene nel centro storico (395). Seguono i quartieri dell’Appio-Tuscolano (155), del Borgo e di Aurelia-Boccea (141 a testa) e il Salario-Parioli (139).
Sempre secondo il dossier dei vigili urbani nel periodo 1° luglio 2003-30 giugno 2004, su tutte le infrazioni al codice della strada commesse a Roma, sono stati 113.202 gli automobilisti passati con il rosso ai semafori; 50.329 quelli che hanno superato i limiti di velocità e 5.770 quelli multati per velocità pericolosa. I sorpassi irregolari sono stati 4.263 e 5.691 le multe per mancata precedenza, mentre i casi di mancato uso delle cinture di sicurezza sono stati 11.974. La Cristoforo Colombo, con 1.002 incidenti, è la strada più pericolosa. Nella classifica delle dodici strade a più alto indice di incidenti seguono: Casilina (931), Tiburtina (848), Prenestina (779), Tuscolana (690), Nomentana (607), Palmiro Togliatti (584), Boccea (558), Aurelia (504), Portuense (494), Cassia (482) e Appia Nuova (442).
Un problema, quello dei pericoli per chi si muove a piedi, che coinvolge tutto il Paese. In Italia i pedoni da soli costituiscono ormai il 17,6 per cento del totale delle vittime della strada (1.145 su 6.736 nel 2002), secondo i dati di un’inchiesta condotta dall’Asaps, l’Associazione sostenitori polizia stradale, diffusi dopo la sciagura di ieri a Roma. Fra le regioni che contano più vittime fra i pedoni, in testa è proprio il Lazio, con 280 decessi nel 2002 (più 61 per cento rispetto ai 174 dell’anno prima). Segue la Lombardia con 142 (più 17,3 per cento), terza l’Emilia Romagna con 127 (più 32,3). Nel conteggio dei feriti rimane al vertice la Lombardia con 3.778, poi il Lazio con 2.788. Dei pedoni che hanno perduto la vita sulle strade, 838 (70,5 per cento) sono stati investiti da autovetture, 5 da auto in servizio pubblico, 1 da mezzi di soccorso, 24 da autobus o filobus, 2 da tram, 139 (11,7 per cento) da autocarri di vario genere, 3 da trattori agricoli, 68 da ciclomotoristi, 91 da motocicli e addirittura 5 da biciclette.

Da "Corriere Romagna" del 2 novembre 2004
Travolge due ragazze sotto la Rocca e fugge

E’ piombato con la propria auto sul gruppo di amici che stavano camminando in piazza Malatesta, ha lasciato a terra due 21enni e poi si è dato alla fuga sperando di farla franca. E’ un giovane riminese, poco più grande delle sue vittime, l’ultimo pirata della strada individuato e indagato a piede libero dalla Polstrada di Rimini. A tradirlo i numeri di targa trascritti dagli accompagnatori delle ragazze che fortunatamente se la sono cavata con conseguenze minime nonostante una delle giovani sia tuttora trattenuta all’Infermi per un trauma cranico.Al pronto soccorso lei e l’amica sono arrivate all’1 della notte tra sabato e domenica: 15 minuti prima, dopo aver trascorso la serata in un locale del centro, mentre con gli amici si stavano incamminando verso le rispettive vetture, sono state centrate in pieno da un’Alfa Romeo 146. Un investimento avvenuto a velocità non sostenuta ma che ha comunque scaraventato le due pedoni a terra. L’investitore, hanno raccontato le giovani ferite ed i loro amici alla Polizia stradale, ha immediatamente fermato la marcia. Quindi è sceso dalla vettura, si è avvicinato alle ragazze per “sincerarsi” delle loro condizioni, quindi con grande tranquillità ha “annunciato” di voler spostare la macchina in attesa dell’arrivo dei soccorsi. senonché una volta tornato al volante, la semplice manovra di rimozione si è trasformata in una fuga “stoppata” però da alcuni amici che preventivamente avevano preso il numero di targa dell’auto dell’investitore, permettendo così alla Polstrada di risolvere il giallo in poche ore.
Da "L’Unione Sarda" del 2 novembre 2004
La denuncia di un commerciante illeso miracolosamente con la sua famiglia
Corse notturne con auto truccate
A centocinquanta sulla strada che costeggia lo stadio
di Alessandro Testa

Sant’Elia.
Corrono per scommessa, per mostrare all’avversario di avere il motore più potente. Corrono nel bel mezzo della città magari a pochi centimetri dalla folla che si assiepa sul circuito dei poveri a due passi dallo stadio Sant’Elia. Corrono. Ma l’altra notte hanno sfiorato la tragedia, rischiando di centrare in pieno una famigliola che rientrava a casa dopo una giornata trascorsa dai parenti. "Uno sconcio che deve finire: stavo rientrando a casa con mia moglie e mia figlia. Era da poco passata mezzanotte quando proprio all’altezza dello stadio Sant’Elia, quattro auto ci hanno affiancato superandoci a tutta velocità. Ci hanno stretto e ci hanno tagliato la strada: sembrava stessero gareggiando tra loro. Correvano come dei matti e poi hanno continuato le loro evoluzioni nei parcheggi dello stadio. Andavano almeno a centocinquanta chilometri all’ora. Non è possibile che in città si possa assistere a cose del genere: se non mi fossi spostato ci avrebbero colpito in pieno. Abbiamo rischiato di morire". Parole pesanti come pietre quelle di Matteo Fois, commerciante cagliaritano, che domenica notte ha rischiato di essere travolto da quattro auto che gli hanno tagliato la strada a tutta velocità. "É una vergogna - fa eco la moglie Antonietta - non è possibile che in una strada cittadina trafficata si possa assistere a cose del genere. Evidentemente non ci sono controlli e questi mascalzoni possono agire indisturbati". Il problema della gare clandestine esplode ogni volta che qualcuno viene fermato dalle forze dell’ordine, poi tutto passa nel dimenticatoio: "In città non è un fenomeno che desta preoccupazioni ma quello delle elaborazioni delle auto rappresenta un pericolo potenzialmente maggiore rispetto a quello delle trasformazioni effettuate ad esempio sui ciclomotori dei ragazzini", fanno sapere gli agenti della polizia stradale. "Se infatti tra le due ruote a motore - aggiungono - le nuove leggi hanno portato a far progettare ai costruttori motori più difficili da modificare, per le auto avviene praticamente il contrario. Un fenomeno preoccupante che ha spinto l’Aci a creare un nuovo regolamento che possa mettere un freno al fenomeno delle auto truccate". L’evoluzione dell’elettronica ha contribuito a rendere quasi elementare l’operazione di spremere più cavalli da un motore: "Basta collegare un computer, modificare alcuni parametri del software della centralina elettronica, staccare la spina e partire", spiega Massimo Locci, meccanico specializzato nelle elaborazioni per le corse automobilistiche. "Quello delle preparazioni - aggiunge - è un fenomeno molto diffuso soprattutto in certi quartieri della città e nell’hinterland. L’aspetto più evidente è rappresentato dalle modifiche estetiche che in quasi tutti i casi hanno lo scopo di rendere più personale l’aspetto dell’auto: il vero problema è che con molta semplicità si possono ottenere 20 o 30 cavalli in più alterando con una semplice operazione il programma della centralina. Elaborazioni effettuate in casa o da meccanici improvvisati. Un mercato clandestino completamente illegale". Basta dare uno sguardo ad una qualsiasi rivista d’auto per conoscere gli indirizzi delle officine: il tutto è presentato alla luce del sole con tanto di prezzi e sconti se si acquista il pacchetto completo. Come se tutto fosse perfettamente regolare.

Da "Sesto Potere" del 2 novembre 2004
VIABILITA’, NEL PONTE OGNISSANTI: 7 MILIONI DI AUTO IN STRADA, IN CALO GLI INCIDENTI

Bologna
Le condizioni di maltempo, con piogge diffuse e temporali su gran parte del Paese, non hanno scoraggiato gli spostamenti per il Ponte di Ognissanti.
Sulla rete sulla rete Autostrade per l’Italia (2854,6 km pari al 51% della rete autostradale a pedaggio) tra venerdì 29 ottobre e la giornata di ieri lunedì 1° novembre, sono stati, come previsto, 7 milioni e 400 mila i veicoli in circolazione.
Gli incidenti sono diminuiti di oltre il 12%, passando dai 266 del 2003 ai 234 di quest’anno, in calo anche gli incidenti mortali (2 rispetto a 3 del 2003), in linea con lo scorso anno gli incidenti con conseguenze alle persone.
Non si sono registrati particolari disagi alla circolazione, il traffico è stato intenso in particolare nell’area fiorentina e romana venerdì sera e sabato mattina per le partenze; i rientri nelle grandi città si sono concentrati nel pomeriggio e nella serata di ieri, lunedì 1 novembre.


Mercoledì, 03 Novembre 2004
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