IL GAZZETTINO (Treviso) Nasce l’associazione
mondiale dei Club alcolisti in trattamento Sarà
firmato proprio a Udine, città dalla quale l’approccio del prof. Vladimir
Hudolin ha avuto le prime esperienze e si è poi diffuso a livello nazionale ed
internazionale, l’atto costitutivo del Wacat, l’Associazione mondiale dei Club
degli alcolisti in trattamento. L’assemblea costitutiva - alla quale
parteciperanno rappresentanti provenienti da oltre 30 Paesi del mondo - si
terrà nel Salone del Parlamento del Castello di Udine il 17 e 18 ottobre. Oltre
ai delegati delle diverse nazioni, è attesa la presenza di rappresentanti
dell’Organizzazione mondiale della Sanità e di delegazioni di associazioni
affiliate. Nell’occasione si svolgerà anche un workshop sulle esperienze di
trattamento aperto ai volontari e agli operatori del Friuli Venezia Giulia. L’ECO DI BERGAMO Alcolici vietati nei
locali, ma sulle strade si beve ancora L’ECO DI BERGAMO Coprifuoco alcolico, ma dopo le 2 si beve
ancora Viaggio sulle strade battute dal «popolo del sabato sera»: la
nuova legge per la sicurezza è un business per i chioschi In discoteca si
rispetta lo stop alle bevande, ma è un gioco da ragazzi trovare un punto di
ristoro con birra e cocktail La notte corre veloce e passa oltre la nuova legge
sulla sicurezza stradale: se da un lato, infatti, nelle discoteche più rinomate
della Bergamasca si smette di vendere alcolici a partire dalle due di notte,
dall’altro non è una «missione impossibile» trovare una bottiglia di birra e in
qualche caso bere un bicchiere di vodka anche oltre l’orario del coprifuoco
alcolico indicato dal legislatore. I venditori ambulanti, con i loro camioncini
trasformati in punti vendita, invadono le strade più trafficate. Ma non è
tutto, come suggerisce Angelo Zibetti, presidente provinciale del Sindacato locali
da ballo-Ascom e titolare della discoteca Studio Zeta di Caravaggio: «La
legge, a causa di una modifica introdotta al Senato, parla di divieto di
somministrare alcolici dopo le due nei cosiddetti locali di intrattenimento.
Ebbene, significa che un semplice bar con musica soffusa, che per esempio non
utilizza alcun dee-jay e non ha piste da ballo, potrebbe continuare a vendere
alcolici anche dopo le due. È un’assurdità».Un’assurdità che corrisponde alla verità della notte, quella tra sabato e ieri, e mette un po’ a repentaglio, almeno sul punto specifico della somministrazione di alcolici, la credibilità della legge 160 del 2 ottobre. Alle tre di notte la Villa d’Almè-Dalmine, nei pressi di Curno, sembra ancora più trafficata di quanto avviene durante le giornate lavorative. Sulla destra della carreggiata, in direzione Villa d’Almè, il titolare di un punto vendita ambulante sorride compiaciuto. Di fronte al suo «locale» molti extracomunitari, soprattutto rumeni: panino e birra in mano. Ma è quando molti ventenni iniziano a uscire da un disco pub che si affaccia su un piazzale dall’altro lato della carreggiata che gli affari dell’ambulante aumentano ancora di più: i ragazzi escono dal locale notturno dopo un’ora, o forse due, di ballo. Tutti pronti a continuare la notte brava e tutti con una gran sete: così, se non si può acquistare più nulla al disco pub, si passa dall’ambulante. E da lì, i ventenni ripartono. Le due sono passate da un pezzo. A quanto pare si tratta di un copione: lungo l’ex statale 525, tra Osio Sopra e Osio Sotto, un altro venditore di panini, birre e alcolici lungo la strada, è quasi stupito. Solitamente il suo commercio attorno alle due e mezza si esaurisce. Stanotte non è così, perché chi esce da una notissima discoteca a poche centinaia di metri passa da lui, mangia un panino, beve una birra e magari si porta una bottiglia in macchina, come avviene per due giovanotti del Milanese.Stop alla musica, non alla vodka C’è da chiedersi cosa sia cambiato: la nuova legge voluta dal ministro Bianchi e ben accolta anche dall’opposizione parlamentare è in vigore da giovedì. Le discoteche la rispettano, non c’è che dire, qualcuna sta già mettendo a disposizione i cosiddetti precursori, quei tubicini di plastica che consentono un test veloce del proprio stato di ebbrezza. Ma fuori l’alcol scorre e tutta la zona a Sud-Est di Bergamo, tra Villa d’Almè-Dalmine ed ex statale 525 non è certo un esempio confortante. I città tutti i locali di intrattenimento dovrebbero chiudere alle 2. Prima di arrivare a Curno, però, ne abbiamo trovato uno aperto, in pieno centro, circa 15 minuti dopo il presunto orario di coprifuoco obbligatorio imposto dal Comune. Nulla di male, tra poco le serrande saranno abbassate. Ma anche alle 2,15 è possibile ordinare una vodka e berla alla svelta. Il problema, però, non riguarda solo chi sfora di poco l’orario oppure i venditori ambulanti. Come ha spiegato il presidente dei titolari dei locali da ballo resta la possibilità, per molti bar che magari hanno appena spento la musica, di continuare a vendere alcolici. E così avviene soprattutto nella zona tra Treviglio e Caravaggio, dove c’è anche lo Studio Zeta. Lì un noto pub-ristorante vende birra anche dopo le tre. Funzionerà davvero il coprifuoco alcolico contro le stragi del sabato sera? Armando Di Ladro L’ECO DI BERGAMO Il kit «antiubriachezza» sarà in farmacia E mentre nascono le polemiche sull’utilità delle nuove norme che vietano gli alcolici nelle discoteche e locali di intrattenimento dopo le 2 di notte, il kit per l’autocontrollo sul livello di alcol, utile anche per sedersi con sicurezza alla guida dopo avere bevuto, potrebbero arrivare presto in farmacia. Lo ha annunciato il ministro della Salute Livia Turco: l’obiettivo, all’interno del programma del Governo «Guadagnare in Salute», è quello di raggiungere un accordo fra farmacie e produttori. Gli incidenti mortali collegati all’alcol sono la prima causa di morte tra i giovani, ha spiegato il ministro, e «l’abuso di alcol veicola l’uso di droghe. Non è giusto porre questo come uno dei problemi fondamentali di sanità pubblica?». Per il ministro «bisogna informare sui rischi che sono connessi al consumo e soprattutto all’abuso di alcol perché c’è una crescita e, quando parliamo di abuso, intendiamo anche il consumo di alcol al di fuori dei pasti, tante volte in modo sostitutivo a questi». «Penso – ha aggiunto – con l’Organizzazione mondiale della Sanità, che sia giusto vietare la vendita di superalcolici fino a 18 anni». Il ministro della Salute ha ricordato che il dicastero sta «definendo un gruppo tecnico che si occupi di elaborare etichette che aiutino a consumare in modo responsabile gli alcolici». E quindi, all’interno di questa serie di iniziative di prevenzione, informazione ma soprattutto di «responsabilizzazione» in particolare delle fasce più giovani delle popolazioni rientrerebbe il progetto di arrivare a distribuire nelle farmacie un kit per misurare il proprio livello di alcol nel sangue: potrebbe diventare, l’uso di questo kit, anche una forma di autodiagnosi che aiuti a responsabilizzarsi, in particolare prima di mettersi al volante. Per il ministro Livia Turco, inoltre, è necessario sollecitare tutti a una forma di responsabilità, e tra questi ci sono le aziende che producono alcolici e superalcolici. Plauso all’iniziativa della Turco dal deputato di Alleanza nazionale, Gianni Alemanno, che ha dichiarato: «Tra i giovani è presente una cultura dello sballo che è la prima spinta verso droga e alcolismo. È importante questo impegno del Ministero e mi auguro che si faccia lo stesso anche nei confronti della droga. Il fenomeno dello "sballo" però non deve essere cavalcato dalle pubbliche amministrazioni, dalle quali deve arrivare un segnale di sobrietà».«Norme contraddittorie La vendita non è vietata in tutti gli esercizi pubblici» Non se la beve Angelo Zibetti, titolare di Studio Zeta, a Caravaggio, e da tempo presidente del Sindacato locali da ballo Ascom: «Mi sembra davvero che le modifiche apportate al decreto del ministro Bianchi per la sua conversione in legge siano modifiche da incompetenti – commenta –. Il nuovo testo normativo è infatti contraddittorio, perché vieta la somministrazione di bevande alcoliche dopo le due di notte nei locali da ballo e in generale di intrattenimento. Si badi bene che non è una definizione che riguarda tutti i locali pubblici. Basta che il titolare di un piccolo bar ottenga la possibilità di restare aperto fino alle 5 del mattino e fino a quell’ora potrà vendere alcolici, perché non fa intrattenimento. Siamo davvero all’assurdo. O le carte in tavola vengono cambiate per tutti oppure la nuova norma su questo coprifuoco alcolico non ha assolutamente senso». Da un lato le parole di chi ha la responsabilità di rappresentare i titolari delle discoteche, dall’altro le parole degli utenti della notte, soprattutto i giovani. «Non sapevo nemmeno che ci fosse questa nuova legge, anche se qualcosa al telegiornale avevo sentito – commenta per esempio Luca, di fronte a un venditore ambulante a Curno –. Comunque penso che non serva a molto vietare di vendere alcolici dopo le due di notte. A quell’ora chi ha iniziato il suo sabato sera con l’intenzione di bere ha già bevuto, certamente più di una birra. E come si vede di fronte a questo ambulante anche chi vuole bere dopo le due lo fa tranquillamente». I ragazzi, però, di soluzioni non ne propongono: «Di estendere a tutti il divieto di vendere alcolici, anticipando ancora di più l’orario, non se ne parla nemmeno», commenta qualcuno a Osio Sopra, fuori da una discoteca. Mentre due amiche, sempre fuori da quel locale da ballo, tentano di ragionare sugli scopi della nuova legge: «L’obiettivo mi sembra sia quello di evitare incidenti lungo le strade – dice una di loro –. A me sembra, leggendo il giornale, che le persone che hanno gravi incidenti nella notte di venerdì o sabato, magari perché hanno bevuto, non siano molte di più di quelle che hanno incidenti durante la settimana, eventualmente mentre tornano dal lavoro e sono sicuramente sobrie. Insomma non so cosa possa cambiare per la sicurezza stradale». Il titolare di un locale di Bergamo riconduce tutto alla serietà individuale: «Insomma se un ragazzo mi entra nel locale all’1,30 di notte, mezz’ora prima dell’orario di chiusura, già ubriaco, mi rifiuto tranquillamente di riempirgli il bicchiere. Se alle 2, quando sto per chiudere, un altro ragazzo mi chiede una birra e mi sembra assolutamente lucido, posso anche fare un’eccezione e dargli quel che vuole. Non so a cosa servano certe imposizioni di legge». Ed è invece il titolare di un noto pub-ristorante della Bassa, dove alle tre scorre ancora birra, che non vuole commentare. Forse il suo non è classificato come locale di intrattenimento. A. D. L. ASAPS Controlli antialcol e sostanze stupefacentiNei primi 9 mesi forte incremento delle sanzioni per la violazione
degli articoli 186 e 187 Codice della strada, rispettivamente +30,4% e +33,4%Decisamente consistente l’incremento delle sanzioni rilevate dalla
Polizia Stradale nei primi 9 mesi del 2007 rispetto al 2006, a seguito dei
controlli antialcol e sostanze stupefanti su strada.Le violazioni all’articolo 186 CdS, guida in stato di ebbrezza,
sono state complessivamente 24.089, con un incremento del 30,4% rispetto alle
18.466 dei primi nove mesi del 2006. L’incremento è stato del 16,8% sulla rete
autostradale e del 33,9% sulla rimanente rete ordinaria.Le violazioni all’art.187 CdS, guida sotto l’effetto di sostanze
stupefacenti, sono state complessivamente 1.933, con un incremento del 33,3%
rispetto alle 1.449 dei primi nove mesi del 2006. Per questa violazione
l’incremento più vistoso è stato rilevato sulla rete autostradale + 49,7%,
mentre sulla rimanente rete ordinaria l’aumento è stato del 27,6%.Ovviamente questi incrementi sono anche il risultato dell’aumento dei controlli sulle condizioni psicofisiche dei conducenti. Controlli che è auspicabile aumentino ulteriormente fino ad arrivare ai livelli degli altri paesi europei più attenti a questo problema che causa sicuramente una percentuale elevata della sinistrosità più grave. IL GAZZETTINO (Treviso) E’ l’iniziativa in
programma sabato dalle 19 in piazza Tobagi a S. Biagio, organizzata da Comune,
polizia locale, Aci e dal "Supersonic", che regalerà buoni-bibita
gratuiti ai partecipanti Crash test ed etilometri fuori dalla discoteca
Discoteche, polizia locale, Aci ed amministrazione comunale uniti
per la sicurezza stradale. Una iniziativa per sensibilizzare ragazzi e famiglie
alla guida sicura, cooperando con chi è più vicino ai giovani, come i gestori
di locali notturni. Il progetto verrà posto "in strada" sabato
pomeriggio in piazza Tobagi a S. Biagio di Callalta, dove a partire dalle 19 il
Comune, l’Aci, la polizia locale e la discoteca Supersonic metteranno a
disposizione il Crash test e gli etilometri per dei test gratuiti. A chi
deciderà di partecipare alle dimostrazioni, Supersonic regalerà un buono per
una bibita analcolica da ritirare la sera stessa. Un’iniziativa, quella
studiata dagli organizzatori, che avrà un impatto forte sui giovani, ma proprio
questo è il segnale che si è voluto dare in un periodo in cui i decessi sulle
strade dovuti ad alterazione psicofisica o a distrazione stanno
vertiginosamente aumentando. In piazza Tobagi, sabato pomeriggio dalle 19, la
polizia locale del comandante Silvano Zanchetta proietterà anche delle diapositive
con le nuove disposizioni entrate in vigore una settimana fa con la nuova legge
160 che ha convertito il decreto Bianchi dello scorso agosto. Normative
importanti, che in parte inaspriscono le sanzioni per chi con imprudenza e
consapevolezza si mette in strada ubriaco o sotto effetto di stupefacenti.
"Ad esempio, nei locali notturni è stato fissato lo stop alla
somministrazione di alcol alle 2 - spiega Zanchetta - Inoltre, all’ingresso e
all’uscita dei pub dovranno essere apposte entro i prossimi 3 mesi delle
tabelle sui sintomi correlati all’assunzione e all’eccesso di alcol. Infine, i
baristi dovranno munirsi di etiltest cui potranno essere sottoposti
gratuitamente tutti gli avventori. In caso di inosservanza, è prevista la
chiusura del locale da 7 a 30 giorni". Anche per preparare ed introdurre i
giovanissimi alle nuove disposizioni, la discoteca Supersonic assieme al
Comune, ai vigili e all’Aci si è fatta promotrice dell’iniziativa di sabato
prossimo. "E’ il secondo atto di un programma iniziato un anno fa - spiega
il sindaco Emanuela Fiorotto - quando abbiamo distribuito gli etilometri nei
locali più frequentati dai giovani di San Biagio, con l’aiuto delle
associazioni e del gruppo giovani. Mi sorprende piacevolmente la disponibilità
degli esercenti che lavorano nel mondo del divertimento: è un segnale forte,
che sta cambiando la percezione della gente in merito alla sicurezza stradale.
Una questione di educazione a 360 gradi. Il Crash Test sicuramente avrà un
impatto forte, ma questo è l’intento della manifestazione: impressionare i
ragazzi sui danni che può causare un momento di leggerezza. L’informazione è
necessaria, ma in questo momento servono azioni forti. Mi auguro che la
partecipazione delle famiglie, non solo di San Biagio, e dei più giovani sia
massiccia".Serena Masetto IL GAZZETTINO (Treviso) Arresto, supermulta,
revoca della patente: ecco le nuove sanzioni per chi guida ubriaco CORRIERE ADRIATICO La Confcommercio
protesta LA STAMPA Domenica in distilleria chi guida non assaggiaQuelli delle grappe lo sanno che di questi tempi non è facile
lanciare “distillerie aperte”. Le nuove misure antialcol che hanno abbassato i
limiti della tolleranza alla guida, rendono di fatto fuori legge tutti coloro
che si pongono al volante con un solo grappino a fine pasto, dopo aver bevuto
anche un paio di bicchieri di vino.A chi produce un distillato a 40 gradi non resta che aguzzare
l’ingegno e per non entrare in clandestinità da proibizionismo favorire lo
sviluppo di comportamenti e abitudini diverse tra i clienti.E così all’Istituto della grappa, che organizza per domenica 14
“Distillerie aperte” invitano i visitatori degli alambicchi e designare un
guidatore sicuro. Il presidente del sodalizio è il piemontese Cesare Mazzetti
di Altavilla Monferrato. “invitiamo una persona per ogni gruppo di visitatori a
non assaggiare le nostre grappe per essere in grado di riaccompagnare a casa in
assoluta sicurezza gli amici. In cambio le distillerie gli offriranno un
omaggio speciale da degustare a casa”.Si lascia alla libera iniziativa dei gruppi di stabilire chi sia
l’astemio per forza: sorteggio? Elenco alfabetico? Età? Peso? Sesso?Domenica molte grapperie ospiteranno anche pranzi, spettacoli e mostre,
per dimostrare storia e cultura che da sempre accompagna l’arte della
distillazione.(…) IL GAZZETTINO (Padova) BAR MOCASSINO IL GAZZETTINO (Vicenza) ASIAGO IL GAZZETTINO (Treviso) CONTROLLI IL GAZZETTINO (Rovigo) PONTE NELLE ALPI IL GAZZETTINO (Venezia) Prima se la prende con
la moglie e poi con gli agenti: arrestato EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da RIVIERA24.IT) Ubriaco danneggia 5 vetture in sosta Ubriaco alla guida esce fuoristrada e
danneggia 5 vetture in sosta, denunciato un senegalese Sanremo - L’uomo aveva bevuto troppo e correva a bordo di una Kia
’Rio’. A bordo viaggiavano cinque persone, tra cui due donne italiane. Illesi
tutti gli occupanti, tranne lievi escoriazioni a una donna.Un operaio senegalese, di 26 anni, ha danneggiato cinque vetture in sosta, la scorsa notte, in via Gailei a Sanremo, dopo essere uscito fuoristrada a causa dell’alta velocita’ e dell’eccesso di alcol nel sangue, mentre si trovava al volante dell’auto della moglie, una Kia modello ’Rio’. All’interno del veicolo viaggiavano due suoi connazionali e altrettante ragazze italiane. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale compagnia che hanno denunciato l’uomo per guida in stato di ebbrezza. E’ probabile che i cinque tornassero da una festa. Le automobili danneggiate sono: una Ford Focus, un’Alfa 156, una Fiat 600, una Renault espace e una Hyunday Athos. Gli occupanti sono rimasti illesi, tranne lievi contusioni a una delle due donne. EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da IL SECOLO XIX) Fumo e alcol ragazzo in comaMix di fumo e alcol ragazzo finisce in coma In coma per un micidiale mix di alcol, tabacco e fumo. Un
ragazzino svizzero di 15 anni ha rischiato di lasciarci la pelle, l’altra
notte, durante un improvvisato rave party in spiaggia, a Levanto. Si è sentito
male mentre era in compagnia di alcuni amici. E’ svenuto, cadendo a terra dopo
aver sniffato del tabacco da fiuto. Gli altri teen-ager hanno pensato che
stesse scherzando, ma quando hanno visto che non si rialzava più, lo hanno
preso di peso e buttato sotto un getto d’acqua. Niente, non reagiva. Allora lo hanno accompagnato verso il pronto soccorso del San
Nicolò. I medici hanno capito subito la gravità della situazione. Era
un’overdose anomala, provocata sicuramente dall’alcol e da qualche altra
sostanza al momento sconosciuta. (*) Per questo hanno chiamato i carabinieri. I
militari sono arrivati in ospedale ed hanno ascoltato le testimonianze degli
altri ragazzi. Hanno raccontato agli uomini dell’Arma il malore capitato
all’amico, i loro vani sforzi per farlo rinvenire, la decisione di
accompagnarlo al pronto soccorso perchè avevano capito che da solo non si
sarebbe mai ripreso. Hanno ribadito che si trattava di una festicciola innocente e che,
soprattutto, non avevano usato droga. Secondo loro l’amico si era sentito male
davvero dopo aver sniffato del tabacco da fiuto. Dove l’avevano preso quel
tabacco? Se lo erano portato dalla Svizzera. E la scatola, l’involucro che fine
aveva fatto? L’avevano buttata via, per paura, dopo quanto era accaduto. I
militari non hanno preso per oro colato il racconto dei teen-ager e si sono
fatti accompagnare in spiaggia, sul luogo dove avevano improvvisato il rave. Si
sono fatti indicare il cassonetto dove dicevano di aver buttato via la
scatoletta e l’hanno controllato da cima a fondo. Come gli agenti della
scientifica nei telefilm di Csi, si sono calati nella spazzatura ed hanno
setacciato gli scarti. La scatola è stata trovata.Era davvero tabacco da fiuto, anche se di una qualità che non è
reperibile in Italia. Sarà analizzata nei prossimi giorni ma non sembra possa
contenere sostanze stupefacenti. Intanto in ospedale il quindicenne veniva
curato dai medici. Piano piano ha ripreso conoscenza. E’ rimasto imbambolato a
lungo e per questo il personale del San Nicolò ha preferito trattenerlo in
osservazione. La comitiva di giovanissimi turisti era arrivata a Levanto da
qualche giorno. I ragazzi hanno piantato la tenda in un campeggio della zona e al
giorno si dividono fra la spiaggia e il paese. L’altra sera la decisione di
divertirsi con una festa in spiaggia. Hanno comprato della birra, molti
superalcolici . E poi pacchetti di sigarette in quantità industriale. Ad un
certo punto è spuntata fuori quella scatoletta di tabacco da naso che ha
rischiato di mandare a l’altro mondo uno di loro. Il mix con l’alcol ha
provocato quella che i medici chiamano esotossicosi, un vero e proprio stato di
coma che riduce tutte le capacità sensoriali della persona. (*) Nota: è stata un’overdose anomala, ma provocata da sostanze legali. TGCOM Sutherland, 48 giorni di carcere QUOTIDIANO.NET Italiano tenta il suicidio, salvato a suon di vodka TEMPO MEDICO ONLINE Topiramato contro l’alcolismo LA GAZZETTA DI REGGIO Impariamo a combattere l’alcol REDATTORE SOCIALE Sicurezza stradale e vendita di alcolici: l’Europa copia gli Usa.
Ma non aiuta |
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