L’ETSC (European Traffic Safety Council) non
ha dubbi ed ha appena presentato tutti i dati, dimostrando che il nostro è fra
i paesi più lontani dall’obiettivo dell’UE IL SECOLO XIX Motori, vietato dal
giurì l’accostamento AVETE presente Valentino Rossi che fa la
pubblicità della birra? Ebbene Durì Bardola direttore creativo dell’agenzia
Pbcom che domani all’interno del convegno terrà una relazione sul tema della
pubblicità, dice che deve essere sfuggita all’istituto dell’autodisciplina che
«è più rapido, veloce e inappellabile della stessa magistratura». Infatti
Bardola spiega che per creare pubblicità correlata all’alcol ci sono le forche
caudine di una serie infinita di divieti: non si può incoraggiarne l’uso, nè
manifestare l’attaccamento al prodotto, non ci deve essere alcun riferimento
diretto o indiretto ai minori, nè all’efficienza e alla prestanza fisica e
sessuale, meno che mai abbinato ai motori. Il caso Valentino Rossi dunque fa
specie.I tempi cambiano, eccome: il celebre "chi
beve birra campa cent’anni" del popolarissimo Arbore oggi potrebbe essere
sforbiciato dalla censura.Durì Bardola ritiene sia giusto interrogarsi
anche su altri prodotti come integratori, probiotici e perché no? Automobili
che, rispetto all’alcol, in pubblicità, sono altrettanto diffusi e a suo dire
non meno pericolosi. E precisa «Domani nel mio intervento spiegherò che noi lavoriamo
per aiutare la marca e non per lo sviluppo del prodotto, e per un mercato
maturo. Tenendo presente che quello dei superalcolici sta flettendo, mentre è
stabile la birra e cresce il vino». E spiega che «chi crea in pubblicità
approfondisce il target, di cui va definito il comportamento, ma è chiaro che
nel caso dei giovani soprattutto l’identificazione non sarebbe comunque
pubblicabile». Il giurì interviene implacabile e se il cliente ha speso magari
150 mila euro peggio per lui: non si torna indietro.I giovani del resto si è detto son oramai
ripetutamente il punto cruciale di queste indagini: nell’ultima settimana, in
riferimento all’indagine, in Valtrebbia ha bevuto vino il 20% dei giovanissimi,
il 60% birra, il 40% aperitivi amari e cocktail, il 60% superalcolici. In
Valbisagno si è dato al vino il 43%, alla birra il 64%, ai cocktail il 40% ai
superalcolici il 49%.D.B. IL GAZZETTINO SICUREZZA STRADALE Roma(m.bol.) Sono pronti a marciare su Roma. Si
sentono troppo discriminanti i gestori di discoteche e locali di spettacolo e
intrattenimento. L’ultimo giro di vite sull’orario per la mescita di alcolici
ha innescato preoccupazione e proteste. Sfoceranno tutte nel sit-in organizzato
a fine mese, quando a Roma e davanti al Parlamento faranno sentire la loro
voce.«Questo provvedimento dichiara la chiusura dei
nostri locali a favore dei soliti pubblici esercizi - dice imbufalito Antonio
Degortes, presidente di Asso intrattenimento, l’associazione di categoria
aderente a Confindustria - grazie ad una classe politica che dimostra di non
conoscere assolutamente il mercato del divertimento e che sotto i colpi
dell’opinione pubblica si è fatta condizionare su una battaglia che si
dimostrerà assolutamente perdente. Nel frattempo abbiamo chiesto immediatamente
la sospensione del protocollo che la nostra associazione aveva firmato con il
governo ad aprile riguardo la lotta alle stragi sulle strade».Gli operatori che si rivolgono prevalentemente
al "popolo della notte" si sentono discriminati rispetto a pub e
ristoranti. Lo ribadiranno direttamente ai politici della Camera dei Deputati.
Chiudere alle 2 di notte è sinonimo di fallimento. Tutta colpa del decreto n.117/2007
convertito in legge lo scorso 2 ottobre. L’art. 6 del provvedimento prevede il
divieto di somministrazione di alcolici dopo le ore 2 nei locali ove si
svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o altre
forme di intrattenimento, congiuntamente all’attività di vendita e di
somministrazione di bevande alcoliche. La norma è stata introdotta durante
l’esame in Aula alla Camera con emendamento proposto dagli onorevoli Moffa,
Landolfi, Ciccioli e Nespoli, tutti di An.«Nonostante i senatori - puntualizza Degortes
- si siano resi conto della sciocchezza dell’emendamento, è stato votato quasi
all’unanimità. Ciò determina una inconcepibile concorrenza sleale e incoraggia
una sorta di migrazione verso quei locali autorizzati a continuare a somministrare
alcolici, senza peraltro limitare i fattori di rischio nella circolazione
stradale. Perché lo stop non è imposto a pub, ristoranti, laboratori
alimentari artigianali, bar, ambulanti, circoli privati e centri sociali?». (*)Anche, Carmelo Lentino, portavoce della
campagna nazionale sulla sicurezza stradale e contro le stragi del sabato sera
"BastaUnAttimo" concorda che tale proibizionismo non serve: «Il
provvedimento nel decreto legge Bianchi non solo rischia di non risolvere la
situazione, ma può addirittura aggravarla. Siamo contro il proibizionismo, non
ha nessuna funzione formativa. Il continuo abuso degli alcolici tra i
giovanissimi non può essere contrastato solo con limitazioni. Devono esserci
interventi per informare e soprattutto prevenire».Intanto la protesta del 24 ottobre porterà a
Roma almeno un migliaio di operatori del settore provenienti da tutta Italia(*) Nota: ce lo siamo chiesti anche noi. Una soluzione ci sarebbe, ma è inutile parlarne con i gestori dei locali di intrattenimento notturno. SESTOPOTERE SICUREZZA STRADALE:
DISCOTECHE CONTRO DIVIETO ALCOL DOPO LE 2, INTERVENTO CODACONS IL GAZZETTINO (Udine) PREVENZIONE IL SECOLO XIX Allarme alcol tra i
minori
Esagerano ogni
settimanaDonata Bonometti Il dato drammatico ancora una volta è ad
appannaggio dei più giovani. Non è una conferma, è la brutta novità di un
peggioramento: dai 14 ai 19 anni il 60% dei maschi e il 30% delle femmine ha
bevuto almeno un superalcolico nell’ultima settimana. Vodka preferibilmente. Risultano quelli che bevono di più in assoluto
considerata una popolazione che arriva fino all’età anziana. Molti dei giovani,
minori compresi, tendono anche al bere compulsivo, una volta alla settimana, in
gruppo, attorno a una bottiglione di vino. Cresce l’affezione delle donne alla
bottiglia, fino a qualche tempo fa una femmina ogni quattro maschi, oggi ogni
2. Questi i risultati più eclatanti di
un’indagine tramite questionari svolta dal Sert nella zona Valbisagno
-Valtrebbia, la prima indagine che confronta la campagna alla città, con
un’impronta di tipo sociologico includendo varie fasce della popolazione, modi
e maniere di trasformare l’abitudine amica del nocino col dottore in visita o
del bicchiere in osteria in un piccolo o grande pericolo. Se risulta difficile fornire un risultato
univoco perché le realtà si differenziano, l’“area giovani” è osmotica. Bevono
tutti e tanto, troppo. Nel verde e nel cemento. Sullo sfondo c’è la
recentissima relazione dell’Istat: la Liguria è la seconda regione dopo le
Marche per quantità di alcol assunto con quotidiana regolarità. Dove sono
finiti Veneto, Friuli, Piemonte? Sono dietro di noi. Il lavoro è stato portato
a termine da Elena Ducci, psichiatra responsabile del Sert Valbisagno e
attualmente reggente del Sert in seguito al pensionamento di Semboloni, lo
psicologo Ivano Baldassarre che è coordinatore del progetto, Marco Gaspari
assistente sociale ricercatore. Domani ci sarà la presentazione del lavoro in
un convegno che si terrà dalle 8 alle 18 nell’ex chiesa di San Salvatore a
Sarzano alla presenza di nomi importanti fra gli altri Giuseppe Testino, Jole
Oberti e Luigina Mariani, Gabriella Zanone e Gabriele Sorrenti, i sindaci dei
paesi della Valtrebbia, i portavoce della Comunità Montana. Dunque sono stati
distribuiti 2.352 questionari, con un capillare coinvolgimento di scuole,
circoli ricreativi, associazioni, sedi di “croci” e di medici di base, locali
pubblici, posti in cui veniva sistemata un’urna in cui depositare le risposte,
rigorosamente anonime. Le domande: quanto bevi rispetto a vino birra
aperitivi e superalcolici e amari, la composizione del gruppo familiare e
quanto un familiare bevitore trova ascolto, luoghi comuni sul bere (l’alcol fa
bene al cuore, la donna che beve è peggio dell’uomo, acqua e vino fanno meno
male, il bicchiere influisce sulla guida, bere fuori pasto fa più male) e le
quattro modalità, gli stili della bevuta. Il consumo storico più diffuso nella
zona rurale, tra le persone più anziane, rivolto preferibilmente al vino e ai
pasti. Il consumo problematico, che indica un
malessere, più diffuso nella zona urbana e fra gli uomini, presente ma
sottostimato fra le donne, spesso solitario. Vino birra e superalcolici. Il
consume binge o compulsivo esteso nella fascia 14-34 anni e soprattutto 14-24.
Un rito collettivo, soprattutto dei fine settimana. «Si beve per raggiungere lo
sballo utilizzando l’effetto psicotropo del vino e non per il piacere del
gusto» osservano Baldassarre e Ducci. Infine il consumo moderato: fra le donne
di ambedue le zone, colpendo soprattutto l’età fra i 35-65 anni. In campagna si beve più vino e meno birra, si è meno precoci nell’iniziazione all’alcol, aperitivi amari e cocktail sono quasi sconosciuti alle persone sopra i 45 anni, quanto ai superalcolici sono preferiti dagli uomini che abitano in città e più dalle donne di campagna. Che fare? Aprire un presidio Sert in Valtrebbia per esempio non sarebbe un’idea peregrina: per diffondere prevenzione soprattutto fra i giovani che dimostrano dai questionari di sapere poco dei rischi e della patologie correlate all’alcol, per correggere il tiro di alcune brutte abitudini e di alcuni luoghi comuni, favorendo l’utilizzo di unità di strada per avvicinare i giovani e giovanissimi e stabilendo una collaborazione con i gestori dei locali della zona. LA SICILIA Alcol e guida, mix
pericoloso «Incidenti, dati allarmanti»
Istituito dal sindaco
secondo gruppo di lavoro Alcool e guida. Insieme si tramutano in un
binomio di morte. Il Sert di Vittoria propone sul tema una riflessione corale con
il convegno regionale che si terrà il prossimo 25 ottobre a Ragusa. "Non possiamo sottovalutare - spiega
Giuseppe Mustile, responsabile del Sert di Vittoria - le dimensioni di un
fenomeno che dal 1996 si attesta su valori oscillanti dai 6.500 ai 6.700 morti
e circa 320.000 feriti ogni anno. Si tratta di cifre allarmanti in netto
contrasti con l’obiettivo posto dall’Unione Europea di abbattere del 40% il
tasso di incidentalità". Un bollettino catastrofico, scandito a ritmo
quasi ossessivo, che compare soprattutto in occasione del sabato sera. Segno
che, molto spesso, le vittime hanno a stento diciotto anni."E’ necessario - aggiunge il responsabile
del Sert - promuovere interventi di carattere generale che non si limitano alla
sola repressione, ma che si estendano a sviluppare una vera e propria
concertazione tra tutte quelle agenzie pubbliche e private che operano a vario
titolo della sicurezza stradale". Schierati accanto ai Ser: la Provincia
regionale, la Questura, la polizia stradale, la Motorizzazione.Alla giornata di presentazione interverrà il
professore Paolo Crepet e darà il suo contributo l’associazione Dario Nicosia
onlus che racconterà l’esperienza significativa del discobus.D. C. IL GAZZETTINO (Padova) TORNA IN VIGORE LUNEDI L’ORDINANZA PER IL
CENTRO EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da CYBERMED.IT) Antiepilettico utile
contro dipendenza da alcolALCOOL: STUDIO USA,
ANTIEPILETTICO E’ UTILE CONTRO DIPENDENZAUn farmaco utilizzato per la cura
dell’epilessia potrebbe rivelarsi utile per il trattamento della dipendenza da
alcol. Gli alcolisti che lo assumono, bevono meno e riescono a stare sobri piu’
a lungo. La notizia viene da uno studio multicentrico apparso su Jama e
coordinato dall’Universita’ della Virginia. Il farmaco appare in grado di
ridurre il rafforzamento al consumo di alcol e la tendenza a bere grazie alla
capacita’ di inibire il rilascio di dopamina in alcune aree cerebrali.I ricercatori di diversi atenei americani l’hanno confrontato con placebo, coinvolgendo 371 alcolisti di entrambi i sessi: di questi, 188 hanno ricevuto per 14 settimane 300 mg al giorno di topiramato, mentre a 183 e’ stato dato con la stessa cadenza placebo. Al termine dello studio, i soggetti trattati col farmaco avevano bevuto pesantemente per meno giorni, con riduzione dei giorni dediti all’alcol dell’8 per cento rispetto a quelli trattati con placebo, pur considerando le interruzioni del trattamento come degli insuccessi (escludendo le interruzioni, la differenza raddoppia). Il topiramato ha inoltre consentito alle persone che lo prendevano di rimanere in astinenza piu’ lungo: piu’ elevata e’ stata infatti la percentuale di alcolisti rimasti per almeno 28 giorni consecutivi senza bere pesantemente o addirittura senza bere del tutto. E’ ancora presto tuttavia perche’ il farmaco possa essere utilizzato nella pratica clinica, nonostante sia in commercio da tempo e impiegato non solo per l’epilessia ma anche per la prevenzione dell’emicrania. Le unioni dei consumatori negli Usa non sono molto favorevoli alla sua introduzione per la cura dell’alcolismo, ritenendolo poco efficace e con qualche effetto collaterale di troppo. ROMAGNAOGGI Polizia Municipale,
raddoppia il numero di patenti ritirate per alcol IL GAZZETTINO (Venezia) Guidavano ubriachi
Ritirate dieci patenti Ritirate dieci patenti di guida per guida in
stato di ebbrezza.I Carabinieri del Nucleo Operativo e
Radiomobile di Mestre, nell’ambito dei servizi finalizzati al controllo della
circolazione stradale, hanno ritirato la patente di guida a dieci persone di
varia nazionalità, per evidente stato di ebbrezza, mentre si trovavano alla
guida delle proprie autovetture.I controlli sono avvenuti in tutte le maggiori
arterie del veneziano.In particolare il servizio, finalizzato ad
evitare gli incidenti causati dall’alta velocità ha portato alla denuncia in
stato di libertà di B.C., 68 anni italiano, I.S., 27 anni giordano e N.S., 30
anni italiano.Altri controlli sono stati effettuati nelle principali strade provinciali, in particolare quelle che attraversano i centri abitati. In questa operazione sono stati denunciati S.R. 36enne italiana, B.M. 31enne italiano e P.F., 31enne italiano. Infine controlli all’uscita dei locali pubblici hanno portato alla denuncia di ulteriori quattro soggetti tutti di nazionalità italiana. L’ADIGE Sarnonico, prima aveva
cercato di rubare alcuni bicchieri in un locale del posto
Ubriaco aggredisce i
carabinieri: arrestato SARNONICO - Prima ha infastidito i clienti del locale, poi è uscito portando via alcuni bicchieri ed infine ha aggredito i carabinieri arrivati sul posto. Protagonisti del parapiglia un raccoglitore di mele stagionale slovacco, di 24 anni, Ratislav Pendrak. Il giovane stava trascorrendo la serata in una birreria di Sarnonico, ma dopo mezzanotte e trenta, complice l’eccessivo alcol che aveva in corpo ha iniziato ad infastidire il proprietario e pure i clienti. Invano il titolare avrebbe cercato di tranquillizzare il clienti un po’ troppo su di giri. E proprio per vendicarsi del proprietario lo slovacco è uscito dal locale portando con sé alcuni bicchieri. In quel momento, però, all’interno della birreria era presente anche un militare in borghese, al quale il gestore ha segnalato il problema insorto con il giovane raccoglitore di mele. Il carabinieri ha dunque deciso di seguire il 24enne per identificarlo. Visto lo stato di evidente alterazione alcolica dell’uomo, però, il carabinieri ha allertato la centrale operativa e sul posto è arrivata una pattuglia di carabinieri della stazione di Cavareno che si trovava in zona. Alla vista delle divise il giovane ha dato in escandescenze ed ha reagito con violenza, sferrando un pugno ad uno dei carabinieri. Un atteggiamento aggressivo, innescato probabilmente dalle troppe birre bevute, che sarebbe proseguito anche quando i militari lo hanno caricato in macchina per portarlo in caserma per identificarlo, essendo stato privo di documenti. Ratislav Pendrak è stato dunque arrestato per tentato furto aggravato, violenza e minacce a pubblico ufficiale ed ubriachezza. IL TIRRENO Ebbro insulta e
aggredisce i carabinieri, arrestato
Il 31enne già noto
alle forze dell’ordine si è rifiutato di esibire i documenti PONTREMOLI.Aggredisce verbalmente e fisicamente i carabinieri intervenuti per calmarlo, dato che era visibilmente in preda all’alcol. Protagonista dell’episodio che gli è costato l’arresto è D.P., 31enne spezzino ma residente a Pontremoli, che nella notte di sabato si è scontrato con i militari nei pressi di un bar del centro. Già noto per tali comportamenti, stavolta però il 31enne ha esagerato e quindi è stato ammanettato e condotto in carcere. Lpaltra mattina D.P. è stato processato per direttissima e condannato a 4 mesi di reclusione, con sospensione della pena. IL GAZZETTINO (Padova) Un trentenne operaio ucraino ha patteggiato
due anni di reclusione L’incidente era accaduto un anno fa a Voltabarozzo Ruslav Ilkiv si disperava sul lungargine del
canale San Gregorio, mentre la sua Punto veniva inghiottita dalle acque con le
due ragazze a bordo. Annegate tutte e due. Era la domenica pomeriggio del 15
ottobre dello scorso anno. Ilkiv voleva che uno dei carabinieri accorsi sul
posto gli prestasse la pistola per uccidersi. Sì, il trentenne ucraino, operaio
in possesso di regolare permesso di lavoro, residente a Vo’ Euganeo, si
disperava perchè si sentiva responsabile della tragedia. Purtroppo le due
connazionali sono morte a causa sua. L’incidente l’ha provocato lui a causa
della velocità e del fatto che aveva bevuto più del consentito. Difeso
dall’avvocato Donatella Tretti, lo straniero ha patteggiato due anni davanti al
giudice dell’udienza preliminare, Rita Bortolotti, per duplice omicidio colposo
e guida in stato di ebbrezza. Nello schianto, accaduto a pochi passi dalle
chiuse di Voltabarozzo, sono morte Oksana Kurpil, quarant’anni, ucraina,
fidanzata dell’imputato, e Nadeina Bragari, trentatreenne, connazionale,
entrambi badanti. IL TIRRENO ARRESTATO IL GAZZETTINO (Venezia) SCORZÈ L’ECO DI BERGAMO BERGAMO
Venerdì, 12 Ottobre 2007
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