ASAPS Roma Il presidente dell’Asaps,
Giordano Biserni ospite di “Sabato e Domenica” per discutere del problema
dell’alcol correlato alla guida EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da
SAVONANEWS) Savona: piano anti alcol,
Provincia in prima linea Dalla primavera 2007 è diventato
operativo “il Piano Nazionale anti-alcool” che si prefigge di coordinare
l’attività di prevenzione dei problemi correlati all’abuso di sostanze
alcoliche.La campagna che durerà negli anni 2007/2009 prevede azioni
strategiche con il coinvolgimento di varie strutture e soggetti sia pubblici
che privati oltre alle forze di polizia. La Provincia di Savona è attiva in
questo campo con numerose iniziative. Gli Agenti del Comandante Fulvio Terzolo sempre
più presenti, per compito istituzionale, sulle strade, collaboreranno con le
pattuglie del Comandante della Polizia Stradale di Savona Luca Marchese
effettuando servizi congiunti su tutto il territorio provinciale, con un piano
di interventi mirati e finalizzati al contenimento di questa particolare
violazione del Codice della Strada, che spesso diventa un potenziale strumento
di morte. Oggi le cronache quotidiane sempre di più ce lo dimostrano. A partire
dai prossimi giorni sulle strade del savonese vi sarà un’altra pattuglia dotata
di questa particolare attrezzatura che si aggiungerà alle altre già presenti,
in grado di controllare chi guida sotto l’influenza dell’alcool. I servizi
saranno effettuati con turni notturni nei giorni ritenuti più significativi per
il consumo e l’abuso di sostanze alcoliche, presidiando in modo particolare il
periodo temporale che va dalle ore 22 alle ore 5 del mattino seguente. Quanto
si sta realizzando tra le due forze di polizia stradale è un ulteriore esempio
di collaborazione e di coordinamento interforze per il controllo delle strade
della Provincia di Savona. Queste attività, peraltro
puntualmente sollecitate anche dal Prefetto di Savona, sono collaudate già da
diversi anni e dando ottimi risultati. Significativi sono gli esempi dei
presidi effettuati nel periodo estivo, sulle principali strade di comunicazione
con il Piemonte, la S.P. 334 del Sassello, la S.P. 490 del Melogno, la S.P 453
della Valle Arroscia ed infine la S.P 29 del Cadibona. Questa collaborazione ha
permesso di abbassare notevolmente il numero degli incidenti, specialmente
quelli a esito mortale che nel passato, in particolare hanno funestato la S.P.
29. EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da ) Milano e Riza per dire no a droga
e alcol Il Comune di Milano e Edizioni
Riza insieme per la lotta contro droga e alcol. In edicola con Riza
Psicosomatica di ottobre un manuale realizzato con l’Assessorato alla Salute di
Milano dedicato alla prevenzione. L’Assessorato alla Salute del Comune di Milano ha realizzato
con l’ausilio di un comitato scientifico e distribuito con Edizioni Riza ‘Metti
in circolo la vita’, un manuale di 50 pagine dedicato alla prevenzione e ai
danni provocati da droga e alcol. L’opuscolo è suddiviso in diverse
sezioni: dalla chimica delle droghe alla dipendenza da alcol, fino a una serie
di indirizzi utili per chiunque abbia bisogno di un aiuto. Insomma, un ausilio
concreto destinato alle famiglie, primo e fondamentale veicolo di sostegno per
i ragazzi a rischio. CORRIERE ADRIATICO Giovani e salute, incontro nazionale sul ruolo dei Comuni Meeting contro le dipendenze ANCONA - Dipendenza da sostanze
stupefacenti, da alcol ma anche dal gioco da azzardo e dalla navigazione su
internet. Delle vecchie e nuove forme di dipendenza dei giovani in città che si
vorrebbero “più sane” si parlerà dal 17 al 19 ottobre al teatro delle Muse, in
occasione del sesto Meeting nazionale “Rete italiana Città sane
dell’Organizzazione mondiale della Sanita”. Quest’anno il tema è riassunto
nello slogan “Dipende...da che dipende? Giovani, salute, dipendenze: il ruolo
dei Comuni tra interesse individuale e prevenzione collettiva”. “L’abuso di
alcol e droghe, la dipendenza dal fumo, l’utilizzo senza misura di videogiochi,
la dipendenza da sistemi di comunicazione virtuale quali le chat in Internet,
le e-mail o gli sms, come altre forme di comportamenti compulsivi - spiega
l’assessore ai Servizi sociali Marida Burattini sono fenomeni in costante
crescita, che riguardano fasce di popolazione sempre più diversificata: i
giovani, i giovanissimi, ma anche gli adulti”. IL GAZZETTINO (Pordenone) AZZANO DECIMO La replica del
sindaco: «Confidiamo nel buon senso degli organizzatori» Festa della birra, è
polemica In Consiglio l’attacco di
Innocente al patrocinio della "manifestazione alcolica" (…) L’assise è continuata con la
lettura dell’interrogazione presentata dal consigliere Roberto Innocente in
merito alla "Festa della birra" tenuta a settembre nel capoluogo,
dove c’è stato uno scontro verbale tra il sindaco e il consigliere. Il
consigliere Innocente, che è anche medico, ha ricordato alcuni dati in merito
al consumo di alcool tra i giovani, incidenti e malattie dovute all’alcol, una
piaga sociale - ha precisato - «dalle conseguenze devastanti rispetto a quella
relativa all’uso di droghe illegali, ma ancora sottovalutata». Innocente ha
chiesto al sindaco se era opportuno che patrocinasse tale festa «considerando
che la birra è una bevanda alcolica e che gli sforzi dell’amministrazione
dovrebbero essere rivolti a promuovere percorsi educativi e informativi atti
alla salvaguardia della salute dei cittadini». Il sindaco Bortolotti ha
sottolineato come l’amministrazione ha sempre dato e darà l’appoggio con il
patrocinio a tutte le manifestazioni di carattere gastronomico, momenti
ricreativi e socializzanti, e di conseguenza il non aver concesso il patrocinio
ad una festa soltanto perchè si beveva birra, sarebbe stato discriminante. Ha
specificato Bortolotti: «Nel concedere il patrocinio è chiaro che confidiamo
nel senso civico degli organizzatori e dei partecipanti nell’uso corretto delle
bevande». Il sindaco ha sottolineato come l’amministrazione sia sensibile alla
problematica dell’abuso di alcolici. L’ordine del giorno presentato da Putto,
inerente la salvaguardia dei centri abitati tramite opere di captazione, e
regimazione e scolo di acque meteoriche, sarà trattato in un consiglio comunale
straordinario convocato fra venti giorni. IL GAZZETTINO (Padova) CITTADELLA Domenica scorsa ultima tappa per avvertire le
ragazzine, dalla prossima fermerà solo a villa Rina Basta disco-bus in patronato Pio X
E Bat, il titolare del locale,
promette: «Aiuterò il Comune anche per la Festa senza alcolici» Spostata la fermata della corriera
destinazione discoteca. Nicola Battocchio detto Bat, titolare della "Baita
al Lago", il locale all’interno del quale sono gestite diverse situazioni
musicali, tra le quali la discoteca "Vanity", ha accolto la richiesta
dell’ assessore allo sport e alle politiche giovanili del Comune di Cittadella
Francesco Pozzato, che aveva inviato una lettera ufficiale alla discoteca,
spiegando le ragioni per cui non riteneva opportuno che la corriera domenicale
della "Vanity" messa a disposizione per il trasporto dei teenager
cittadellesi nel locale di Castelfranco facesse tappa proprio davanti ad un
centro educativo come il Patronato Pio X. La fermata da domenica prossima
sarà definitivamente spostata nel parcheggio di Villa Rina (domenica scorsa la
corriera si è fermata anche in Patronato, avvertendo i ragazzi che sarebbe
stata l’ultima volta), un luogo più sicuro per lo scorrimento degli
autoveicoli. «Non essendo di Cittadella non
ero a conoscenza della situazione - afferma Battocchio - Condivido le ragioni
della richiesta di Pozzato. La mia discoteca è sempre stata sensibile alle
campagne di prevenzione contro l’abuso di alcol. Rispettiamo rigorosamente il
divieto di somministrare alcolici ai minori di sedici anni, anche a costo di
perdere clienti. Il sabato sera c’è sempre un etilometro fuori del locale.
Anche il servizio di trasporto gratuito della domenica pomeriggio è un modo per
garantire la sicurezza dei ragazzi. Mi sono accordato con Pozzato per promuovere
la "Festa senza alcolici" che sta organizzando in collaborazione con
gli assessori Sonia Zurlo (istruzione) e Corrado Bolesani (sanità), che si
terrà in centro storico entro dicembre. In questo progetto di sensibilizzazione
saranno coinvolte anche le scuole e i genitori dei ragazzi». Giovanna Frigo IL GAZZETTINO (Vicenza) SCHIO Quattromila studenti a lezione di sicurezza: oggi e
domani 12 incontri tenuti dalle forze dell’ordine Alcol e droga, in cattedra i
poliziotti Codice della strada, doping e tutela del patrimonio culturale. E
domenica esercitazioni in città (F. P.) I ragazzi vanno a scuola
di sicurezza: oggi e domani 12 incontri tenuti da esperti delle forze
dell’ordine. Alti responsabili provinciali e regionali convergeranno a Schio
per un intervento di prevenzione e di educazione alla sicurezza che avrà come
destinatari circa quattromila studenti delle secondarie superiori, ma anche
delle elementari. L’iniziativa all’interno della manifestazione "Schio
sicura" in programma per domenica. Gli studenti incontreranno esperti di
diverse forze dell’ordine in una serie di dibattiti che consentiranno loro di
conoscere da vicino le diverse attività che queste svolgono sul territorio.
Sicurezza stradale, doping, tutela del patrimonio culturale, problematiche
giuridiche legate alle nuove tecnologie: sono questi alcuni dei temi che
saranno trattati nelle due giornate che precedono la manifestazione "Schio
sicura". "Abbiamo voluto coinvolgere direttamente le scuole e i
giovani-spiega l’assessore alla sicurezza Giorgio Santacaterina-perchè siamo
convinti che la sicurezza sia prima di tutto un fatto di educazione. Attraverso
questi incontri vogliamo far conoscere ai giovani le attività dei diversi corpi
proponendo al contempo un’azione di prevenzione e sensibilizzazione su temi
importanti e di grande attualità. E’ anche in questo modo che possiamo aiutare
oggi i giovani a diventare cittadini responsabili. Il grande interesse
suscitato tra i dirigenti scolastici e la disponibilità riscontrata nei vari
soggetti coinvolti aprono sin d’ora la possibilità che iniziative di questo
genere possano ripetersi anche in futuro". Tanti gli argomenti sul
tappeto, con particolare attenzione ai problemi più legati al mondo giovanile
come la guida in stato di ebbrezza che sarà argomento specifico dell’intervento
del comandante del consorzio di polizia Alto Vicentino Matteo Maroni. L’abuso
di alcool e droghe e il loro stretto legame con la sicurezza sarà ripreso anche
dal sovrintendente Alessandro Zadra della polstrada e dal medico Pasquale
Piccinni del Suem 118 di Vicenza. La tutela del patrimonio culturale sarà al
centro dell’intervento del capitano Corrado Catesi, comandante del N.T.P.C.
dell’arma dei carabinieri di Venezia. Il capitano Rino Benini, dei NAS di
Treviso, illustrerà l’attività istituzionale del nucleo antisofisticazioni
alimentari mentre il sostituto commissario di polizia di stato Barbara Bortoli
proporrà un intervento sulle problematiche giuridiche nell’utilizzo delle nuove
tecnologie. L’attività della guardia di finanza contro il falso sarà presentata
dal tenente Emanuele Florio, Dal M.C. Antonio Paciletti e dal maresciallo
Pierluigi Vergari. Il tutto legato alle esercitazioni sul campo che le forze
dell’ordine effettueranno domenica nell’area adiacente la Fabbrica Alta. IL GAZZETTINO (Belluno) Da domani al via i servizi serali con 4 agenti. Controlli
vicino ai locali per contrastare la guida in stato di ebbrezza "Pattuglioni"
anti-alcol dei vigili urbani Vittorio Veneto (L. A.) Parte l’offensiva del
Comune contro chi si mette alla guida in stato di ebbrezza. Il comando di
Polizia Locale ha infatti disposto da domani sabato e per alcuni dei prossimi
fine settimana un ciclo di servizi serali, con inizio alle 19 e chiusura
all’una di notte, mirati al contrasto, al controllo e alla prevenzione
dell’abuso di sostanze alcoliche, con un occhio di riguardo particolare per i
giovani. I "pattuglioni" anti alcool dei Vigili Urbani, di cui questo
weekend si avrà un assaggio, sono in realtà solo il preludio di un’azione su
più larga scala contro gli incidenti provocati da conducenti in stato di
ebbrezza. Il progetto sicurezza 2008, di cui si attende l’approvazione da parte
della Regione Veneto, prevede molte novità proprio riferite al fenomeno della
guida in stato di ebbrezza. Il pattuglione utilizzerà il
furgone attrezzato e uscirà nelle serate considerate più "a rischio",
cioè venerdì o sabato, e sarà formato da tre agenti e un ufficiale e si
posizionerà nei pressi dei locali e pub del territorio vittoriese frequentati
per la maggior parte da giovani, proprio per mettere in atto un’opera di
prevenzione. Saranno utilizzati gli etilometri omologati a disposizione del
Comando, che ricorda le sanzioni per i positivi all’alcoltest: oltre a 10 punti
in meno sulla patente, le ammende vanno dai 500 ai 10 mila euro, in base alle
percentuali riscontrate oltre il minimo di 0,50 mg di alcool per litro. Sono
previsti anche l’arresto fino a 6 mesi e la sospensione della patente fino a 2
anni a seconda della gravità della violazione e il coinvolgimento o meno in
incidenti stradali avvenuti per effetto dell’alcol. Il rifiuto al controllo
viene punito con una sanzione da 500 a 2mila euro, con sospensione della
patente da 3 a 6 mesi e decurtazione di 10 punti, e non evita la denuncia per
guida in stato di ebbrezza. IL GAZZETTINO (Padova) NOTTI BRAVE «I disobbedienti? Ultrà degli spritz»: il sindaco indica i responsabili
del caos in piazza (M.A.) Il sindaco Flavio Zanonato
addita i no global come la causa principale dei problemi legati al mercoledì
sera universitario. Tanto da considerarli una sorta di "ultrà degli
spritz". «L’aggregazione in piazza per bere l’aperitivo - ha commentato il
primo cittadino - è un fenomeno positivo. Diventa negativo quando si arriva in
centro solo per ubriacarsi e disturbare la quiete di chi riposa. Inoltre c’è
qualcuno, tipo i disobbedienti, che volutamente aumenta la confusione e il
degrado, sparando musica a tutto volume fino a notte fonda. Andare in piazza
delle Erbe il mercoledì sera è un po’ come andare in una curva di uno stadio in
mezzo agli ultrà. Da lunedì - ha proseguito Zanonato - rientrerà in vigore
l’ordinanza prefettizia che vieta di vendere bottiglie e lattine dopo le 20.
Noi, intanto, continueremo a lavorare con le scuole e i giovani per combattere
l’abuso di alcol». Il mercoledì sera universitario appena trascorso, oltre al
solito delirio di ragazzi festanti in piazza delle Erbe, ha registrato
un’azione dei no global contro palazzo Moroni. Motivo: disturbare una riunione
in corso tra il sindaco e i giovani del nuovo Partito Democratico. «I disobbedienti - ha sentenziato
sorridendo Zanonato - sono solo quattro "gigioni" di quarant’anni,
che fanno finta di essere di sinistra. Si tratta solo di folclore. Nulla di
più». Immediata la replica delle ex
tute bianche alle accuse lanciate dal primo cittadino. «Il sindaco - ha
risposto il leader del Cso Pedro, Max Gallob - è indubbiamente piuttosto
nervoso. Del resto mercoledì sera sono venuti alla sua riunione solo una
ventina di giovani del futuro Partito Democratico, mentre migliaia di ragazzi
erano in piazza. La cultura, la solidarietà e l’aggregazione si fanno nelle
scuole, nei centri sociali e nelle piazze. Questo ha innervosito Zanonato. Lui
afferma - ha terminato Gallob - che noi non siamo di sinistra. Indubbiamente se
per Zanonato essere di sinistra significa erigere muri, multare le lucciole,
abbandonare interi caseggiati al degrado, tentare di desertificare le piazze e
promuovere una viabilità come quella che attualmente c’è a Padova, allora di
sicuro non siamo di sinistra. La verità è che Flavio Zanonato è nervoso». ALCOLISMO (Tratto da DIREGIOVANI) Sicurezza Bologna. Discoteche unite contro coprifuoco alcol Bologna - Le discoteche di
Bologna e provincia non si fanno concorrenza e "ballano" insieme
contro il divieto di vendere alcolici dopo le 2 di notte. Perciò raccoglieranno
firme e promuoveranno una manifestazione nazionale, ma intanto la legge c’è e i
frequentatori dei locali vanno informati. Così questo week-end sarà offerto
l’ingresso gratis a chi entrerà prima delle 23,30, non ci saranno riduzioni a
chi entra dopo mezzanotte e mezza e all’ora del "coprifuoco" del bere
suonerà una sirena che avvertirà i clienti. Questa mattina al
"Kasamatta", in centro a Bologna, al posto della musica è risuonata
come una sola voce la protesta dei rappresentanti di quasi tutti i locali di
intrattenimento del bolognese. Giostrà, Chalet dei Giardini
Margherita, Forte Jola, Laguna, Capannina, Matis, Ca’ de Mandorli, Let’s go
pepper, Chalet delle Rose, Spago3, Kinky, Blue Inn, Ruvido, Scuderie, Vivi:
sono alcuni degli oltre 34 esercizi che hanno deciso di fare quadrato contro il
Decreto legge del 3 agosto di quest’anno, convertito in legge il 3 ottobre.
Nell’articolo 6 della norma si obbligano "i titolari e gestori di locali
dove si svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spettacoli o
altre forme di intrattenimento, insieme alla vendita di bevande
alcoliche", a cessarne la somministrazione dopo le 2. Si impone inoltre alle
imprese di "assicurarsi che all’uscita del locale" sia possibile, per
chi lo vuole, sottoporsi alla valutazione del tasso etilico. Per chi non
rispetta le regole si dispone la "chiusura del locale per un periodo che
va dai 7 ai 30 giorni". L’ira delle discoteche riunite al
"Kasamatta", spiega a nome di tutti Marco Giovetti, titolare del
locale bolognese, è dovuta al fatto che l’articolo incriminato della legge è
stato introdotto "senza nessuna approfondita discussione in Parlamento e
senza nessun confronto con le parti interessate, negli ultimi frenetici giorni
utili per non far decadere l’intero decreto sulla sicurezza stradale, su
proposta di quattro onorevoli di An". Ma il problema sta anche
nell’immediatezza dell’entrata in vigore della norma, che da 7 giorni è calata
come un macigno su tutti gli operatori del settore, "senza la possibilità
di avvertire i clienti" e "causando un calo del 30% dei ricavi".
"E’ stato colpito tutto il settore - continua Giovetti - mentre paradossalmente
altre attività, come bar o ambulanti aperti fino a tarda notte, potranno
continuare a vendere alcolici. La gente uscirà dalle discoteche
e potrà ubriacarsi fuori". Il proprietario del locale bolognese si
riferisce al fatto che la legge vieta la somministrazione di alcol nei locali
di "intrattenimento", senza considerare altre categorie di esercizi
che rimangono aperti fino a notte fonda. Giovetti e gli altri dicono anche
"di non voler nascondere la testa sotto la sabbia" e cioè di sapere
che il problema del rapporto tra alcol e incidenti stradali è
"gravissimo". Ma ritengono che la norma approvata sia
"eccessivamente confusa", a partire dalla definizione di
"intrattenimento", che non lascia intendere con chiarezza quali siano
i locali interessati. I titolari di locali da ballo di
Bologna e provincia lamentano poi la "mancanza di regolamenti
attuativi" che spieghino "chi sono le autorità competenti" che
dovranno assicurare la legalità, e "con quali criteri si decide la
chiusura di un locale per 7 giorni oppure per un mese" In molti altri casi
"in cui è stata approvata una norma che cambiava i regolamenti a cui sono
sottoposti locali come i nostri", dice Giovetti, "è stato dato il
tempo di organizzarsi e di ammortizzarne gli effetti". E intende danni,
come riduzione degli stipendi ai dipendenti o investimenti già fatti. I gestori
delle discoteche bolognesi hanno chiesto ieri un incontro urgente al questore
di Bologna. E annunciano la loro partecipazione all’iniziativa nazionale:
promuovere una raccolta di 500.000 firme in un mese e la manifestazione che si
svolgerà a Roma il 24 ottobre. LA STAMPA Torino Stop all’alcol in disco così ti
“frigo” il divieto Luca Indemini In discoteca niente cocktail
dopo le 2. trucchi dei gestori: frigoriferi sui tavoli e open bar anticipato Frigobar sui tavoli al posto
dei secchielli o vendita delle bottiglie mignon di rhum e gin: saranno alcune
delle nuove tendenze obbligate della notte torinese. Dalle 2 infatti, con
quello che sembra un balzo indietro nel tempo, scatta l’ora del proibizionismo.
Allo scoccare della fatidica ora, spillatori e bottiglie di rhum e vodka si
dovranno trasformare in cocktail e bibite analcoliche, per non incorrere nelle
sanzioni previste dall’articolo 6 della legge 160, volta a “incrementare i
livelli di sicurezza nella circolazione stradale”. Sanzioni pesanti per chi non
si attiene al divieto di “somministrare bevande alcoliche dopo le 2 della
notte, che portano alla chiusura del locale “da sette e trenta giorni”. I gestori non ci stanno e nel
pomeriggio di ieri, per la prima volta al gran completo, si sono riuniti a “La
Gare” per fare fronte comune. Si contestano merito e modalità di una normativa,
che non tocca il cuore del problema della guida in stato di ebbrezza, ma
danneggia sicuramente i gestori di club e discoteche. Facendo esplicito
riferimento ai locali «ove si svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi
orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento», la legge crea disparità
di trattamento tra soggetti che svolgono lo stesso mestiere, come sottolinea
Carlo Nebiolo, presidente dell’Epat: «La licenza C che viene rilasciata alle
discoteche è un’estensione della licenza B dei semplici bar, che aggiunge il
permesso di far ballare. Non si capisce perché un locale dove si balla o dove
si svolge un concerto non può servire alcolici dopo le due, mentre i bar, i
ristoranti, i circoli privati o gli autogrill possono continuare». Il testo sembra proporre un aut
aut, di dubbio gusto, tra offerta di cultura e alcolici, oltre ad apparire «in
netto contrasto con l’articolo 3 della Costituzione che sancisce l’uguaglianza
dei cittadini - aggiunge Nebiolo - e dunque anche dei proprietari di locali». Oltre a chiudere i rubinetti, la
legge prevede l’esposizione di cartelloni che evidenzino la quantità delle
bevande alcoliche che portano al superamento dei limiti per la guida in stato
di ebbrezza. Questa mattina un gruppo di gestori tenterà l’ultima carta
chiedendo al Comune la proroga di un mese per mettersi in regola, ma nel
frattempo si studiano le contro mosse. Hiroshima Mon Amour e Supermarket
cercheranno di incentivare l’inizio delle serate aprendo alle 21, per chiudere
entro le due. Chi ha sale fumatori isolate dal dancefloor, potrà provare a
trasformarle in zone franche anche per la mescita di alcolici. Il Jam, La Gare
e nelle serate targate Moretto l’open bar parte alle 22,30, da mezzanotte e
mezza spazio alla vendita dei mignon e dalle 2 l’open bar analcolico, che potrà
essere «corretto» dai clienti stessi con le bottigliette acquistate prima della
dead line. Ma non mancano proposte più
fantasiose: la possibilità ad esempio di sostituire sui tavoli i secchielli e
le bottiglie con mini frigobar, dati in avvio di serata e da cui ci si
continuerà a servire fino all’alba. Alla faccia della sicurezza, della legge e del
buonsenso. AGI STUPRI: VIOLENTO’ DONNA A TREVISO, RUMENO ARRESTATO Era ubriaco con un suo amico, si
era abbandonato alla violenza senza pensarci, stuprando una madre che aveva
avuto la sfortuna di incontrare lui e il suo compare. Treviso, 12 ott. - Un rumeno e’
stato arrestato dalla polizia di Treviso al termine di una complessa indagine
su uno stupro perpetrato il 23 settembre scorso. Quella mattina, all’alba, una
madre di 40 anni era stata aggredita da due rumeni ubriachi. Lei tornava a casa
dopo il turno di notte, a Spresiano (Treviso), quando i due personaggi
l’avevano adocchiata, costretta ad appartarsi con loro sul sagrato della chiesa
del paese. Uno degli aggressori l’aveva violentata, picchiata, rapinata.
Mezz’ora di terrore al termine della quale la vittima era uscita sconvolta e
dolorante. La donna fu ricoverata all’ospedale mentre partivano le difficili
indagini sull’accaduto, indagini rese ancor piu’ complicate dalla mancanza di
indizi, salvo quell’idioma dell’Est che aveva udito distintamente la donna
violentata. Dopo settimane di pedinamenti, accertamenti, i poliziotti hanno
individuato l’autore dello stupro ad Asolo (Treviso) in casa di amici. Nella
casa sono state trovate anche due mini moto appena rubate. L’arrestato ha detto
di essere venuto in Italia in cerca di lavoro. CORRIERE ADRIATICO Questa mattina lo zingaro sarà
interrogato ad Ancona. Al Tribunale del Riesame si discute il ricorso dei pm
che lo rivogliono in prigione. Duro commento del padre di Corradetti dopo la
notizia sul libro choc scritto da Ahmetovic “Lui prende il sole e noi andiamo al cimitero” ASCOLI - Questa mattina presso il
tribunale del Riesame di Ancona verrà discusso l’appello presentato dai Pm del
tribunale di Ascoli, Pirozzoli e Ponticelli, contro la decisione che il 17
settembre scorso ha adottato il Gip Gianfelice di concedere gli arresti
domiciliari al rom Ahmetovic per la tentata rapina all’ufficio postale di
Maltignano. Il Rom sar anche interrogato. Dopo una laboriosa indagine da parte
dei carabinieri del Ris di Roma, attraverso l’analisi di un reperto fisiologico
che era rimasto in uno dei passamontagna che i due rapinatori aveva indossato
il giorno in cui fecero irruzione nell’ufficio, si è arrivati ad individuare il
Dna di uno dei due delinquenti. E’ quindi emerso che il Dna apparteneva a Marco
Ahmetovic che si trovava ancora recluso presso la casa circondariale di Marino
del Tronto dove i carabinieri gli hanno notificato l’ordinanza di custodia
cautelare. Il giorno 17 settembre, mezz’ora prima dell’inizio dell’udienza del
processo per la strage di Appignano, il rom è stato sentito dal Gip Gianfelice
in merito all’azione delinquenziale del 10 novembre 2006. Avendo ammesso di
essere uno dei due rapinatori, il magistrato gli ha concesso gli arresti
domiciliari. Ma i due Pm hanno ritenuto di presentare appello perchè il rom
aveva solo ammesso l’evidenza in quanto sapeva che il Dna lo aveva
inevitabilmente posto davanti alle sue responsabilità nella partecipazione alla
tentata rapina. Ma qualora il tribunale del Riesame dovesse accogliere
l’appello proposto dai Pm Pirozzoli e Ponticelli, il rom non tornerebbe in
carcere. Resterebbe ai domiciliari nel residence di Porto d’Ascoli in quanto
bisognerebbe prima attendere l’esito definitivo del ricorso che l’avvocato Franchi
presenterebbe in Cassazione. Ha destato scalpore la presentazione in anteprima
di uno stralcio del libro che Marco Ahmetovic sta scrivendo. Il punto saliente
è quando ha descritto gli attimi precedenti al mortale impatto. Dice che
nell’affrontare la curva è stato accecato dai fari di un’auto che precedeva in
direzione di Castel di Lama. Nei verbali che sono stati redatti dai carabinieri
intervenuti sul posto questo particolare non risulta anche perchè non è stato
possibile raccogliere la testimonianza dello stesso Ahmetovic che era in stato
di ebbrezza, quindi non in grado di fornire dati attendibili. Ha provocato una
forte reazione da parte dei parenti dei quattro ragazzi deceduti la foto che
ritrae Marco Ahmetovic seduto su uno sdraio sul balcone mentre sta fumando una
sigaretta. “Noi andiamo tutti i giorni al cimitero a fare visita ai nostri
figli - è stato l’amaro commento di Luigi Corradetti, padre di Davide - mentre
lui se ne sta in balcone a prendere il sole”. Purtroppo il 2007 non sta dando
tregua a questa famiglia. Mercoledì è deceduto improvvisamente presso
l’ospedale Mazzoni Antonio Corradetti, padre di Luigi e nonno di Davide. I
funerali si svolgeranno questa mattina alle 10 presso la parrocchia di San
Giovanni Battista ad Appignano. SANDRO CONTI EMERGENZA ALCOLISO (Tratto da
ALGUER.IT) Alcool alle stelle, sbatte e
prosegue la corsa Tasso alcoolemico cinque volte
superiore alla norma per il conducente di una Bmw che, in fase di sorpasso ha
mandato fuori strada una Renault Modus con a bordo due persone ALGHERO – Incidente spettacolare,
ma che fortunatamente non ha prodotto vittime, quello avvenuto questa notte,
attorno all’1.30, sulla strada dei Due Mari. Nel curvone che porta verso il
distributore del Gpl, in direzione Alghero, un Bmw ha effettuato un pericoloso
quanto maldestro sorpasso, che ha fatto finire fuori strada una Renault Modus,
l’autovettura che lo precedeva. Il conducente della Bmw non si è fermato per
prestare i soccorsi ai due passeggeri della Renault ed ha proseguito la sua corsa
verso la città. Una volante della Polizia, prontamente avvertita, ha
individuato l’autovettura in transito in Via Garibaldi, riuscendo poi a
fermarla in Via Catalogna. L’autista, un cinquantottenne residente in città,
era in evidente stato di ebbrezza, tanto da non ricordare niente di quanto era
appena successo. L’auto presentava evidenti ammaccature nella parte anteriore,
a testimoniare un precedente contatto. Il successivo alcol-test, riscontrava un
tasso alcoolemico del guidatore, di ben cinque volte superiore al limite
concesso. Fortunatamente, i due passeggeri della Renault Modus non hanno subito
lesioni, ma per il proprietario della Bmw è comunque scattato il ritiro della
patente ed il fermo del veicolo. Il periodo minimo del fermo amministrativo è
di centoottanta giorni, ma le sospensive vengono decise di caso in caso dal
Prefetto. CORRIERE ADRIATICO Verifiche il pm: forse avevano
bevuto BORMIO - Il pm sta valutando gli atti
trasmessi da Sondrio e ha chiesto agli investigatori di effettuare ulteriori
verifiche: in particolare sentire alcuni testimoni per capire se i due giovani,
tra l’altro, avessero assunto sostanze alcoliche. L’esito di questo supplemento
di indagine, così come lo studio accurato del fascicolo e della giurisprudenza
in materia, servirà per inquadrare meglio la vicenda per poi decidere
l’orientamento. Già ieri mattina il procuratore della Repubblica Monica
Frediani, aveva sottolineato la necessità di “formulare l’esatta qualificazione
giuridica del reato da contestare, per valutare se sussistano o meno le
condizioni di legge per chiedere al gip misure cautelari nei confronti del
minorenne”. IL TIRRENO Condannato il giovane protagonista dell’incidente Drogato e ubriaco rubò furgone:
due anni GROSSETO. Dura pena per Ainur
Halilovic, 23 anni, arrestato l’altra settimana per il furto di un furgone con
il quale aveva sfondato una cancellata; la sua corsa si era fermata contro un
marciapiede. Con il giudice Puliatti è stato
condannato (rito abbreviato) a 2 anni, un mese, dieci giorni e 200 euro di
multa, più alla sospensione della patente per 3 mesi. Era imputato non solo del furto
del furgone Doblò dei Vivai Barbini con il quale aveva sfondato la cancellata
per allontanarsi ma anche di guida in stato di ebbrezza e guida sotto l’effetto
di sostanze stupefacenti, come era stato accertato in ospedale dove il giovane
era stato accompagnato dai carabinieri del radiomobile. Una mistura micidiale
che sicuramente ha pesato nella sentenza del giudice. Dopo la convalida, Halilovic era
stato messo in carcere e qui dovrà rimanere fino a che il giudice non muterà la
misura. EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da
POPOLIS.IT) La gialla esplosione dell’Enotera di Paolo Zanoni (*) Nota: l’enotera, (rapunzia, onagra, erba asinina), non è utile alla lotta contro l’alcolismo. L’olio di enotera, estratto dai semi, è considerato in fitoterapia un protettore del fegato. ITALIA OGGI L’alito vinoso CORRIERE DI BOLOGNA Niente alcol dopo le due La disco
gioca d’anticipo CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Brilli al volante in crescita
Commissione patenti in tilt SETTEGIORNI RHO Alcool, droga “nascosta” |
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