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Rassegna stampa del 25 Ottobre 2004 |
Da
"Adnkronos" del 25 ottobre 2004 INCIDENTI, LUNARDI: ’’AI PIRATI DELLA STRADA VIA LA PATENTE A VITA’’ ’’Ci vogliono leggi severissime contro chi infrange la legge. I pirati della strada è gente a cui bisogna togliere la patente a vita, e vanno quindi puniti in modo severo’’. E’ questo il duro monito del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi Verona - ’’Ci vogliono leggi severissime contro chi infrange la legge. I pirati della strada è gente a cui bisogna togliere la patente a vita, e vanno quindi puniti in modo severo’’. E’ questo il duro monito che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, ha lanciato oggi alla prima giornata della conferenza Ue dei ministri dei Trasporti a Verona. ’’Perchè -ha spiegato Lunardi- quando ammazzano la gente commettono omicidi e suicidi. Non c’è niente da fare, ricordiamoci -ha detto ancora il ministro- se uno ha ammazzato con l’automobile non può essere una cosa su cui ci si deve passare sopra. Deve essere punito al pari di tutti gli altri omicidi che avvengono fuori dalla strada’’. Lunardi al vertice Ue di Verona ha quindi sottolineato la validità della patente a punti come deterrente contro le trasgressioni sulla strada. Il ministro ha spiegato che ’’non è certo un caso, ad esempio, che siano calati gli incidenti anche nell’ultimo weekend rispetto a un anno fa’’. ’’Le statistiche, infatti, dopo un anno di patente a punti e di tutte le altre norme che abbiamo introdotto, come ad esempio i fari di giorno, ci dicono, inconfutabilmente, che l’incidentalità è calata: del 18,8% la mortalità e del 21% per quanto riguarda i feriti. Ciò significa che in Italia -ha sottolineato- ci sono stati qualcosa come 900 morti in meno, che sono tanti, e 21-23 mila feriti permanenti in meno’’. Il ministro dei Trasporti ha poi ricordato che i morti e feriti sulle strade ’’sono un danno enorme per le famiglie, prima di tutto, ma anche per l’economia del Paese che spende ogni anno 60 mila mld di vecchie lire solo per incidenti stradali’’. Di seguito Lunardi ha lanciato un appello anche alle case automobilistiche perchè si impegnino sulla sicurezza stradale. Da "ANSA" del 25 ottobre 2004 INCIDENTI: AISCAT, MORTI 6 MESI -28% Lunardi, ’Giro di vite e ritiro patente a pirati strada ROMA Nel primo semestre dell’anno la mortalita’ per incidenti stradali e’ diminuita del 27,7%, secondo l’Aiscat. Il traffico autostradale, dal 1986 al 2003, e’ aumentato del +97,33%, a fronte di un aumento dell’estensione autostradale di soli 379 Km, dice l’Aiscat. Nonostante cio’ la mortalita’, nello stesso periodo, si e’ ben piu’ che dimezzata, afferma l’Aiscat. Intanto il ministro Lunardi promette il ritiro della patente a vita per i pirati della strada. Da "La Repubblica" del 25 ottobre 2004 Incidenti stradali, Aiscat: calo mortalità del 28% in 6 mesi Nel primo semestre dell’anno la mortalità per incidenti stradali è diminuita del 27,7%. Sono i dati forniti dal presidente dell’Aiscat (Associazione italiana concessionari autostrade e trafori), Fabrizio Palenzona, nel corso della Conferenza sulla sicurezza dei ministri dei Trasporti dell’Unione Europea che si è svolta a Verona. Dal 1986 al 2003 il traffico sulla rete autostradale è aumentato del 97,33% a fronte di un aumento dell’estensione autostradale di soli 379 chilometri, ossia +7.57%. Malgrado ciò, ha sottolineato Palinzona, "l’indice di mortalità nello stesso periodo è passato da 1,71 decessi per 100 milioni di chilometri percorsi a 0,71, quindi si è ben più che dimezzato’’. Da "ASCA" del 25 ottobre 2004 SICUREZZA STRADALE: LUNARDI, FARE STRADE CHE ASSORBANO ERRORI UMANI Verona ’’Se lavoreremo con pari intensita’ da un lato per ridurre i comportamenti di guida distratti e trasgressivi attraverso una piu’ ampia e rigorosa azione di prevenzione, informazione, dissuasione e repressione e dall’altro per rendere le strade, i veicoli e il traffico sempre piu’ capaci di assorbire gli errori umani, attraverso un adeguato sistema di interventi, di regole, di migliorie, potremo raggiungere traguardi di assoluto rilievo’’. Lo ha detto il ministro dei trasporti Pietro Lunardi, intervenendo alla conferenza dei ministri europei dei trasporti a Verona sulla sicurezza stradale. Lunardi ha posto anche il problema della scarsa dotazione di risorse finanziarie. ’’Senza un’adeguata dotazione finanziaria - ha osservato - la sicurezza stradale e’ destinata a restare confinata nel limbo dei buoni sentimenti e dei ’’valori’’ generalmente condivisi ma certamente non riesce a diventare politica concreta, azioni, interventi e modificazione della realta’’’. Lunardi ha aggiunto che ’’non possiamo accettare che la sicurezza stradale possa svilupparsi pienamente solo nei paesi piu’ ricchi’’, per cui ’’dobbiamo trovare linee di azione altamente efficienti che consentano di raggiungere livelli eccellenti di sicurezza anche in presenza di vincoli economici molto rigidi’’. Secondo Lunardi, ’’su questo problema sino ad ora si e’ lavorato poco, mentre si dovrebbe lavorare molto per individuare i tipi di intervento che, a parita’ di risorse impegnate, siano in grado di produrre i piu’ ampi risultati’’. Da "ASCA" del 25 ottobre 2004 SICUREZZA STRADALE: LUNARDI, 900 MORTI IN MENO CON PATENTE A PUNTI Verona ’’Non e’ un caso’’ che gli incidenti stradali siano diminuiti anche nell’ultimo fine settimana. Lo ha detto il ministro dei trasporti, Pietro Lunardi, a margine della conferenza europea sulla sicurezza stradale in corso a Verona. ’’Non e’ un caso - ha spiegato - perche’ le statistiche dopo un anno di patente a punti, con tutte le altre norme che abbiamo introdotto, dall’obbligo di tenere accesi i fari di giorno al controllo del tasso alcolemico e i due decreti legge nel giugno 2002 e nel luglio 2003, l’incidentalita’ e’ calata del 18,8 riguardo la mortalita’ ed i feriti sono diminuiti del 21%’’. Il ministro ha ricordato che da quando e’ stata introdotta la patente a punti ci sono stati in Italia qualcosa come 900 morti in meno e ci sono sono stati 21-22 mila feriti permanenti in meno. E gli incidenti stradali rappresentano ’’un danno enorme sia per l’economia che per le famiglie; infatti si spende ogni anno 60 miliardi di vecchie lire’’. Il ministro ha ricordato che per la sicurezza delle strade sono stati investiti dall’Anas 500 milioni di euro. Da "ASCA" del 25 ottobre 2004 SICUREZZA STRADALE: LUNARDI PROPONE FONDO ROTAZIONE EUROPEO Verona Un fondo di rotazione europeo ed un’agenzia, anch’essa europea, per la sicurezza stradale. E’ la proposta che sta emergendo dalla conferenza sulla sicurezza stradale in Europa che si tiene a Verona, presenti i ministri di competenza. ’’Lanceremo domani un appello importante alle compagnie assicurative che dovranno abbattere i premi - anticipa il ministro Lunardi -. Un appello alle concessionarie autostradali, un appello ai costruttori di veicoli, che fino ad oggi non hanno mai partecipato abbastanza al problema della sicurezza. Hanno solo venduto automobili. Hanno avuto dei ritorni importanti dal punto di vista economico sulla vendita dei mezzi, pero’ non si sono mai impegnati sulla sicurezza stradale. Trovo che questo sia un momento di voltare pagina,che tutti collaborino’’ Il ministro Lunardi ha aggiunto che questi fondi ’’serviranno per incrementare questo fondo di rotazione europeo che servira’ per investire nella sicurezza stradale’’. Quanto all’agenzia sulla sicurezza, i ministri dei Trasporti ne parleranno domani. Da "Salerno Notizie" del 25 ottobre 2004 Rifiutano test etilometro e aggrediscono agenti, arrestati Dopo aver rifiutato di sottoporsi ad un test con l’etilometro, all’uscita da una discoteca, e aver aggredito due agenti della Polizia di Stato, due giovani, di 28 e 26 anni, di Polla - dei quali sono state rese le generalità - sono stati arrestati dalla Polizia, a Potenza. Una pattuglia della Polizia stradale ha fermato un’automobile, sulla quale viaggiavano i due giovani, che erano appena usciti da una discoteca, alla periferia di Potenza, e stavano imboccando il raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni, nel salernitano. Apparsi entrambi in stato di ebbrezza, i due hanno rifiutato di sottoporsi ad un test con l’etilometro. All’arrivo del carro attrezzi, chiamato per rimuovere la vettura, i due hanno aggredito gli agenti della Polizia stradale, causando loro lesioni guaribili in tre giorni, e hanno cercato di aggredire anche l’operaio incaricato di caricare l’auto. I Poliziotti hanno chiesto rinforzi ed all’arrivo degli Agenti della sezione volanti della Questura di Potenza, i due giovani sono stati arrestati. Da "Il Messaggero" del 25 ottobre 2004 Guida ubriaco e ha un incidente Per fortuna solo ferite lievi per i quattro giovani, di età compresa tra i 21 e i 35 anni, coinvolti domenica mattina alle 3,40 in un incidente nel centro del paese. Sul posto la Polizia Stradale di Jesi, che sta ricostruendo la dinamica dell’incidente. Intanto sembra che P.A., che era alla guida di una Wolksvagen Golf che si è scontrata con una Opel Corsa ed una Y10, sia risultato positivo al test alcoolemico. Da "Il Giornale di Brescia" del 25 ottobre 2004 Alcol, la Polizia Stradale ritira venti patenti NELLA NOTTE TRA SABATO E DOMENICA Altre 20 patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza per lo più a giovani automobilisti. O non sanno o fanno finta di non sapere. Sono coloro che fanno abuso di alcol prima di mettersi al volante della loro auto per tornare a casa, dopo aver trascorso il sabato sera in discoteca o in altri locali pubblici di divertimento. Un comportamento irresponsabile perchè mettono in serio pericolo la loro vita e anche quella degli amici trasportati o degli occupanti delle altre vetture. E perciò, bene fa la Polizia stradale ad effettuare tutti i fine settimana severi controlli con l’etilometro, con l’aggiunta in qualche caso anche del telelaser, su strade sempre diverse della provincia. Dalla mezzanotte di sabato alle 6 d ieri la Stradale di Salò, Brescia e Desenzano, ha operato nel Basso Garda. La Stradale di Chiari e Boario Terme era presente in Cortefranca. Complessivamente sono state ritirate 20 patenti per guida in stato di ebbrezza ad automobilisti che avevano un tasso alcolico superiore a 0.50 grammi per litro di sangue. Quattro avevano un’età tra i 18 e i 22 anni, 3 tra i 23 e i 27, 3 tra 28 e 32, 10 oltre i 22 anni. Tra questi ultimi è incappata ance una donna. Tutti e 20, oltre a perdere 10 punti della patente, sono stati anche denunciati in stato di libertà alla magistratura. Rilevate anche altre 20 infrazioni, di cui 15 per mancato uso della cintura di sicurezza e 5 per guida pericolosa. Anche per questi indisciplinati sono stati tolti punti, minimo 5. Da "Il Gazzettino" del 25 ottobre 2004 Nel mirino anche l’assunzione di sostanze stupefacenti. Ritirate nove patenti nella notte tra sabato e domenica L’alcoltest a tutti gli incidentati Giro di vite della Polizia stradale: esami del sangue dopo ogni "crash" con ricorso al 118 Pier Paolo Simonato Vita dura per chi ama eccedere e poi mettersi al volante. Dal primo ottobre, lo status psicofisico dei protagonisti di ogni incidente (anche di quelli autonomi) viene vagliato ai raggi X dalla Polizia stradale, per prendere poi gli eventuali provvedimenti del caso. Il comandante provinciale, Massimo Sacchetto, punta in questo modo a dare un giro di vite alle dinamiche degli schianti, non soltanto del sabato sera. DIKTAT - Il provvedimento del dirigente della Polstrada è contenuto in una circolare dai termini molto espliciti. "Il personale impegnato nei rilievi - si argomenta testualmente - dovrà operare affinchè, in tutti i casi d’incidente nei quali i conducenti siano sottoposti a cure mediche, venga formalmente inoltrata richiesta nei confronti del Pronto soccorso dell’ospedale per provvedere all’esame del tasso alcolemico e della presenza di sostanze stupefacenti nell’organismo". Lo spartiacque, tuttavia, non è costituito dalla semplice discriminante dell’essersi rivolti o meno all’ambulanza del "118" dopo il crash. "Si procederà nello stesso modo - detta sempre Sacchetto nella nuova norma - per tutti i conducenti di veicoli coinvolti nei sinistri quando costoro siano ancora presenti sul luogo dello scontro e non necessitino di cure sanitarie". L’obiettivo resta dunque, senza eccezioni, quello di verificare il tasso alcolemico nel sangue. Inoltre, anche in questi casi, "laddove si disponga degli strumenti necessari, andrà accertata la possibile assunzione di sostanze proibite". BILANCIO -Ligi al dovere, i poliziotti della sezione di Pordenone e del distaccamento di Spilimbergo hanno cominciato subito a mettere in pratica i dettami del comandante. Un primo bilancio serio sul giro di vite si potrà fare a Natale. Ma già ora, a quasi un mese dal debutto, si può intuire che il provvedimento sta offrendo riscontri interessanti in termini di pubblica sicurezza. Non si allentano nel frattempo i controlli canonici contro le stragi del weekend. Durante la notte compresa tra sabato e domenica sono state ritirate 9 patenti, 8 delle quali per il reato di guida in stato d’ebbrezza e l’ultima per eccesso grave di velocità (il punito pigiava disinvoltamente il piede sull’acceleratore oltre i 160 chilometri orari). L’identikit dei sanzionati è sempre lo stesso: maschi, di età compresa fra i 23 e i 32 anni, al volante di auto di grossa cilindrata. Da "Sesto Potere" del 25 ottobre 2004 VIABILITA’, IN AUTOSTRADA NEL WEEKEND DIMINUISCONO INCIDENTI (-20%) E FERITI (-26%) Roma Nell’ultimo fine settimana, compreso tra venerdÏ 22 e domenica 24 ottobre, sulla rete Autostrade per l’Italia (2854 km, pari al 51 % della rete autostradale a pedaggio), si è registrata una diminuzione degli incidenti (-20%) e dei feriti (-26%). Gli incidenti sono stati 107 contro 134 nel corrispondente fine settimana dello scorso anno, i feriti 73 (99 nel 2003), 1 deceduto (2 lo scorso anno).. Da "Corriere Adriatico" del 25 ottobre 2004 Cerreto, due feriti lievi Carambola di auto Ritirata una patente CERRETO D’ESI Incidente stradale, per fortuna senza gravi conseguenze, l’altra notte, alle porte di Cerreto D’Esi. Erano circa le 3,40, quando improvvisamente, per cause tuttora in corso di accertamento da parte della polizia stradale di Jesi, una Y10, condotta da A.B. di 35 anni, e una Opel Corsa, guidata da E.B. di 21 anni, si sono scontrate, carambolando poi su una Volkswagen Polo che era ferma all’altezza di una curva. I due conducenti sono rimasti feriti, lievemente, ne avranno per pochi giorni. Sul posto, oltre all’ambulanza del 118, sono subito accorsi gli agenti della polstrada per i rilievi del caso. Ad un controllo predisposto appositamente, A.B. è risultato in stato di ebbrezza alcolica. Al 35enne, che è stato denunciato, come prevede la legge, è stata anche ritirata la patente. Dunque, una notte movimentata nei pressi di Cerreto D’Esi. In un primo momento, l’incidente ha destato ansia in coloro che si trovavano a passare da quelle parti, poichè l’urto fra le due auto e la carambola contro la vettura in sosta hanno dato al sinistro una buona dose di spettacolarità. Si è temuto il peggio, poi però ci si è resi conto subito che, per fortuna, i due autisti non si erano fatti niente di grave. Da "L’Arena" del 25 ottobre 2004 LE PROTESTE Trasporti, Verona torna capitale Ue Parla il ministro Lunardi: "Per la città un ruolo strategico nell’Europa allargata" di Maurizio Battista Verona torna capitale della sicurezza stradale e della logistica. Si apre oggi infatti la Conferenza dei ministri dei Trasporti d’Europa per fare il punto sulla Carta di Verona, che venne approvata l’anno scorso proprio alla Gran Guardia. Un documento con il quale i Paesi che fanno parte dell’Ue si impegnano a mettere in atto tutti quegli investimenti e quelle leggi necessari per ridurre il numero delle vittime degli incidenti stradali. Si tratta di lavorare su più fronti: l’adeguamento della rete stradale che soprattutto lungo le statali, le regionali e le provinciali presenta ancora troppi punti neri che spesso sono all’origine delle tragedie della strada; in secondo luogo ci sono le leggi da rendere più severe per chi guida in modo irresponsabile e l’Italia è stata all’avanguardia con l’introduzione della patente a punti, ma a livello normativo molto altro si può ancora fare. Terzo, va registrato l’impegno delle case costruttrici per rendere le auto sempre più affidabili grazie al massiccio utilizzo delle tecnologie d’avanguardia, basti pensare all’Abs che ormai è installato su quasi tutte le vetture: molti altri optional di oggi diventeranno un domani indispensabili e saranno montati di serie per aumentare la sicurezza attiva e passiva. Di tutto questo si parlerà in questi due giorni alla Gran Guardia con i massimi responsabili dei trasporti a livello europeo. Ma è un tema, quello della sicurezza stradale, assolutamente collegato con le modalità di trasporto: sulle nostre strade e autostrade c’è ormai una congestione tale che il costo per l’economia italiana si calcola in miliardi di euro ogni anno: le aziende italiane, si dice sempre, sono competitive fino a quando non escono dal cancello della fabbrica. E allora ecco che la sicurezza stradale passa anche da un politica che alleggerisca il peso del trasporto su gomma e riesca a trasferirlo sulla rotaia, rendendo la ferrovia una modalità appetibile, vantaggiosa, concorrenziale ed efficiente. Uno sforzo che richiederà risorse finanziarie, determinazione e un grande impegno di Ferrovie spa. Entra quindi in campo, in quest’ottica, lo sviluppo dei Corridoi plurimodali transeuropei, in particolare il Berlino-Verona-Palermo (numero 1) e il Lisbona-Torino-Verona-Kiev (numero 5) che si incrociano nella nostra città, unica in Europa a ritrovarsi in una posizione cosÏ privilegiata. Un ruolo che, rivela il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi in questa intervista a l’Arena, il Governo non ha difficoltà a riconoscere, ritenendo Verona "fulcro delle relazioni commerciali" nell’Europa allargata verso est. Una opportunità che Verona non può lasciarsi sfuggire: cogliendola al volo, credendoci e lavorando in squadra. A cominciare da oggi. Signor ministro, il vertice di Verona è dedicato alla sicurezza stradale, tema sul quale l’Italia grazie alla patente a punti è diventata punto di riferimento in Europa: è vero che l’effetto della patente a punti però si sarebbe già affievolito? "Come è noto lo scorso giugno la patente a punti ha compiuto il primo anno dalla sua istituzione. Il raffronto dei dati rilevati dalla Polizia Stradale e dall’Arma dei Carabinieri nel periodo 1° luglio 2003-30 giugno 2004 con quelli del corrispondente periodo degli anni 2002 - 2003 evidenzia i seguenti dati: riduzione del 14,5% del numero totale degli incidenti; riduzione del 18,2% degli incidenti mortali; riduzione del 18,8% delle persone decedute; riduzione del 16% degli incidenti con feriti; riduzione del 17,9% delle persone ferite". "La portata degli effetti dell’introduzione delle misure di modifica al Codice della strada attuate dal Governo è ancora più evidente se vengono presi in considerazione i valori numerici corrispondenti alle predette percentuali. In particolare l’effetto delle misure introdotte ha comportato una riduzione di 27.485 incidenti, di 24.505 feriti e di 857 morti". Quali sono gli altri aspetti sui quali intervenire per ridurre la mortalità sulle strade? Maggiore tecnologia sulle vetture? Maggiori divieti, per esempio all’uscita dalle discoteche? Una migliore rete stradale? "Un’attenta lettura dei dati dell’incidentalità stradale dimostra purtroppo che non meno del 90% degli incidenti stradali trova la sua origine nel fattore umano: vale a dire in tutta quella gamma di comportamenti di cui gli utenti della strada per incuria, arroganza, sopravalutazione delle proprie capacità si rendono spesso responsabili. » stata appunto proprio questa consapevolezza che ha indotto il Governo a varare una serie di disposizioni urgenti destinate ad incidere sui comportamenti umani. Tra questi ricordo principalmente quelle che hanno dato completa attuazione alla patente a punti; all’attestato di idoneità per la guida dei ciclomotori per la fascia di età 14/18 anni e dal luglio 2005 per i maggiorenni; a procedure certe e snelle per la verifica dell’assunzione di alcool e di sostanze stupefacenti; all’uso della cintura di sicurezza e del casco e cosÏ via". "Esiste poi", prosegue Lunardi, "una quota non cosÏ ampia di incidentalità che dipende anche da fattori strutturali connessi allo stato e alla caratteristica della rete stradale, al parco dei veicoli circolanti, i cui livelli di sicurezza sono oggetto dell’analisi seria ed accurata che tutti i Paesi europei stanno sviluppando al fine di trovare una risposta immediata che ne garantisca il rapido miglioramento". Una delle cause di sinistri su strade e autostrade è sicuramente la congestione, che come è riportato nel Piano strategico delle infrastrutture, costa miliardi di euro alla nostra economia. Il Governo come pensa di convincere i trasportatori a lasciare la gomma per privilegiare il trasporto su rotaia? Abbattere il numero dei camion non sarebbe già un aumento della sicurezza stradale? "Il numero di incidenti in cui sono coinvolti i mezzi pesanti è inferiore all’otto per cento degli incidenti tra i veicoli. Non risponde pertanto al vero che la principale causa degli incidenti sia riconducibile alla interferenza tra veicoli pesanti e leggeri, sebbene incidenti in cui sono coinvolti i mezzi pesanti spesso abbiano conseguenze più gravi. Sono comunque operativi numerosi provvedimenti che condizionano la circolazione di mezzi pesanti in alcuni giorni e periodi particolari o su alcune strade o tratte: ad esempio divieto festivo. Annualmente viene emanato un Decreto che vieta la circolazione dei veicoli di massa superiore a 7,5 tonnellate, la domenica e nei giorni festivi, in altri giorni, specialmente estivi in cui sono previsti massicci esodi, il divieto di circolazione su alcune strade e autostrade, come l’Adriatica, l’Aurelia, la Flacca, la Gardesana o l’Autostrada dei Fiori; e poi molto importante l’istituzione del divieto di sorpasso per i mezzi pesanti su alcune tratte di autostrade come l’Autostrada del Brennero, la Serenissima o la Genova-Voltri. Ovviamente un’effettiva riduzione delle interferenze potrà cosÏ essere efficacemente attenta per proseguire negli sforzi di aumento della capacità di trasporto su altre modalità come l’Alta capacità ferroviaria e l’Autostrade del Mare. Tutto ciò è frutto del potenziamento della rete infrastrutturale del Paese". Il Corridoio 1 Berlino-Palermo e il Corridoio 5 Lisbona-Kiev si incrociano a Verona, unica città in Europa a godere di una simile posizione privilegiata. Quale ruolo può giocare la città e quale ruolo è disposto a riconoscerle il Governo visto che è stata avanzata la richiesta di un’Authority? "La città di Verona ha un ruolo strategico perchè crocevia geografico dell’Europa allargata nonchè porta d’accesso al Mediterraneo per il Nord Est Europeo. Per questo motivo essa va riconosciuta quale fulcro delle relazioni commerciali che intercorrono tra i nostri territori e le aree produttive nell’ambito del nuovo scenario dell’economia internazionale". Il suo ministero in questi anni ha sicuramente dato un impulso inedito alle Grandi opere, Nordest compreso. Adesso però pare che i progetti corrano più veloci della disponibilità delle risorse finanziarie, che invece diventano sempre più risicate. Con i limiti previsti alla Finanziaria, non c’è il pericolo che l’apertura dei cantieri ritardi? "La linea Verona-Bologna e la tratta Alta Velocità Padova - Mestre fanno parte del Programma delle Infrastrutture Strategiche approvato dal Cipe. Allo stato attuale il loro raddoppio è in avanzata fase di realizzazione (la Milano-Verona-Padova è in progettazione-ndr) ". Dobbiamo temere la concorrenza degli altri Paesi europei che stanno costruendo corridoi trasversali a Nord delle Alpi? "Uno dei meriti che va riconosciuto alla Presidenza italiana nel semestre europeo è proprio l’approvazione da parte del Consiglio Europeo del Sistema delle reti Ten affinchè il nostro Paese si colleghi non solo geograficamente ma anche economicamente al centro dell’Europa. Nell’ambito di questo sistema il Corridoio 5 e il Corridoio 1 estendono i loro confini ben oltre quelli previsti nel passato. Siamo sicuri che il nostro impegno ci permetterà di poterci confrontare lealmente con gli tutti gi altri Paesi europei. Sono certo che si continuerà ad agire secondo questo obiettivo". l’arrivo dei ministri europei per la Conferenza sulla sicurezza stradale e sui trasporti provoca le proteste della Federazione autotrasportatori che questa mattina in Camera di commercio esporrà "la drammatica situazione lavorativa che compromette le condizioni di sicurezza sulle strade". Inoltre nell’area di servizio Povegliano est, lungo la A22 è organizzata per questa mattina una manifestazione di protesta "Tir lumaca sull’autostrada" organizzata da Fita-Cna. Da parte loro, i Verdi contestano invece la logica delle Grandi opere che "di grande finora hanno solo il nome", dice il presidente provinciale Claudio Magagna. "Le proposte non solo non rispondono alle reali esigenze, ma hanno impatti ambientali che non aiutano a recuperare il territorio", sostengono gli ambientalisti. "Ma soprattutto la legge Obiettivo non riesce a trovare i soldi necessari: il governo non ha fatto altro che diminuire gli investimenti per le infrastrutture in questi tre anni. La volontà di voler arrivare a queste grandi opere senza soldi è come fare i debiti a babbo morto: gli enormi debiti vengono mascherati in società di diritto privato ma con soci pubblici per poi farli ricomparire a fine lavori nel bilancio dello Stato". I Verdi sostengono che a Verona"stiamo assistendo al nulla: solo sviluppo automobilistico e il potenziamento del trasporto ferroviario è di là da venire". Gli ambientalisti ripropongono la tramvia "per togliere l’inquinamento delle auto" e nuove "bretelle stradali per i centri abitati". Da "Il Tempo" del 25 ottobre 2004 Alcool e velocità passione fatale Di notte la miscela esposiva causa il maggior numero di incidenti stradali Au.Par. l’ALTA velocità e l’alcool i due vizi preferiti di un assicuratore romano. Prima di salire in auto, accedere il motore e inserire la prima, l’uomo infatti si beveva tanto alcool da commettere infrazioni a raffica e mettere in pericolo ogni volta l’incolumità di chi per sbaglio si trovava a percorrere le sue stesse strade. Un vero e proprio pericolo soprattutto per i romani che viaggiano in macchina di notte. SÏ, perchè l’ubriaco decideva di fare una "passeggiata" in auto quasi esclusivamente dopo il tramonto. E anche l’altra sera non è riuscito ad andare dritto con la vettura, tanto di provocare un incidente stradale sulla Tiburtina e fuggire sull’A/24 seminando panico tra gli automobilisti. Sono infatti dovute intervenire due volanti della polizia stradale Roma Est per fermarlo. Appena gli agenti sono riusciti a leggere i suoi documenti e a fare i controlli attraverso la centrale operativa ecco saltar fuori i vizi dell’uomo: negli ultimi mesi gli era stata già ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza e alta velocità ben tre volte. "Stavolta non sono ubriaco", ha detto il "pilota" appena è sceso dalla vettura e si è trovato di fronte gli agenti che lo hanno inseguito sull’autostrada fino allo svincolo per il Car prima di bloccarlo. Nulla da fare. l’esame dell’etilometro lo ha subito smentito, costringendolo cosÏ a trascorrere tutta la notte in caserma. Neanche le ore passate però in compagnia delle forze dell’ordine gli sono bastate per smaltire tutto l’alcool che aveva in corpo. Appena è stato rilasciato ha chiamato un taxi per farsi portare a casa. Il tassista però, solo per aver rispettato all’inizio del tragitto i limiti di velocità e la segnaletica orizzontale e verticale, si è dovuto improvvisamente fermare per evitare di provocare anche lui un incidente stradale: l’uomo, di 57 anni, ha aggredito il tassista perchè andava troppo piano in macchina. Di notte, secondo lui, non si può rispettare il codice della strada. Da "La Provincia di Sondrio" del 25 ottobre 2004 Opere di sicurezza Troppo pochi i morti sulle strade per accedere ai fondi regionali (m.b.) Troppo sangue sulle strade? Non sempre visto che incidenti e morti in città sono insufficienti per accedere ai fondi regionali messi a disposizione sul capitolo della sicurezza stradale. L’argomento è di quelli macabri, eppure è quanto accaduto al Comune di Sondrio rimasto fuori dalla ripartizione dei finanziamenti del Pirellone per l’isola rotatoria di via Paribelli in quanto il numero di decessi sulle strade cittadine non giustifica una tale priorità d’intervento rispetto alle altre numerose richieste pervenute a Milano dal territorio regionale. Tra i parametri scelti per l’assegnazione dei fondi c’è, infatti, l’incidenza di sinistri e morti sulle vie urbane in generale e in particolare sull’area scelta per l’intervento. Un dato quest’ultimo che non ha consentito a via Paribelli di beneficiare dei fondi, ma pur in tutta la sua drammaticità potrebbe favorire un’altra delle richieste di finanziamento che l’amministrazione Bianchini intende avanzare alla Regione sempre in tema di sicurezza stradale e cioè la realizzazione delle due rotonde in via Vanoni: una sotto lo svincolo della tangenziale, l’altra all’incrocio con la via Giuliani. "Non so in fatto di morti, ma certo per numero di incidenti la via Vanoni è senz’altro una delle strade più pericolose di tutto il territorio urbano" ammette l’assessore alla mobilità Giuliano Giaggia. Il che chiaramente non significa sperare che avvengano altri incidenti o istigare a follie al volante. "Piuttosto - spiega Alberto Boletta, assessore alle opere pubbliche - speriamo di avere i fondi per riuscire a risolvere nel suo complesso il problema di quella strada, un rettilineo che invita troppi automobilisti a percorrerla a velocità elevate". Il progetto approvato dalla giunta prevede un impegno economico complessivo di 372 mila euro che però palazzo Pretorio non è in grado di supportare subito da solo: "Se la Regione ci concede il finanziamento del 50% a fondo perso allora realizzeremo subito tutte e due le rotonde -ammette Boletta -, altrimenti per il momento dovremo accontentarci di dare il via ad un solo cantiere". |