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Blaco – archivio Asaps (ASAPS) - Le corsie di emergenza delle autostrade convertite in carreggiate di scorrimento vere e proprie. Questa l’idea che è stata lanciata in Gran Bretagna dal Ministro dei trasporti britannico, e annunciata dal Governo, per ridurre il traffico nelle ore di punta, diminuire gli incidenti e l’inquinamento atmosferico. Il progetto è partito nel settembre 2006 con un esperimento pilota su un tratto della M42 (l’autostrada che attraversa l’Inghilterra da Nord-Est a Sud-Ovest), costantemente monitorato per sei mesi. I dati raccolti dal Ministero dei trasporti sono stati più che soddisfacenti: gli incidenti sull’area interessata sono passati da 5,2 a 1,5 al mese; mentre il tempo di percorrenza è sceso del 27%. L’idea è stata accolta con favore anche dagli automobilisti. I finanziamenti per adeguare la corsia di emergenza a questo nuovo servizio, sono stati erogati completamente dallo stato britannico. Gli interventi hanno riguardato la realizzazione di aree di emergenza ogni 500 metri, telecamere, pannelli informativi e sensori collegati al centro di controllo autostradale. In questo modo, gli automobilisti sono informati in tempo reale sulla possibilità o meno di usare la corsia di emergenza, che è attiva solo in caso di congestionamento e dove si viaggia ad un massimo di 80 km/h. (ASAPS) |
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