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Articoli 30/10/2007

Ulteriore riduzione del numero dei morti sulla strada

Il monitoraggio del Consiglio per la Sicurezza del Trasporto Europeo, nell’ambito del suo programma PIN (Indice di valutazione degli adempimenti della sicurezza stradale)
<>(Testo originale tradotto da Asaps - su documento fornito dal dr. Marco Popolizio,  PIN Programme Officier)


L’Unione Europea si è posta l’ambizioso obiettivo di ridurre il numero annuale dei decessi sulla strada del 50% nel periodo di nove anni dal 2001 al 2010. Siamo sulla giusta strada per raggiungere questo risultato? Quali sono gli Stati che stanno facendo dei progressi, quali quelli che si affidano agli sforzi degli altri?
Il Consiglio per la Sicurezza del Trasporto Europeo, nell’ambito del suo programma PIN (Indice di valutazione degli adempimenti della sicurezza stradale), sta monitorando costantemente sia i progressi dei singoli Stati membri diretti al raggiungimento dell’obiettivo posto dalla EU, sia l’evoluzione complessiva a livello comunitario.


Le variazioni percentuali del numero dei decessi su strada tra il 2001 ed il 2006
Proseguendo quanto già pubblicato nel settembre del 2006 nell’edizione del Road Safety PIN Flash 2, quest’ultima graduatoria redatta nell’ambito del Programma PIN mostra che tra il 2001 ed il 2006 Lussemburgo, Francia e Portogallo, tre nazioni che presentano livelli di sicurezza stradale nella media, hanno fatto registrare i migliori progressi. Questi Stati hanno raggiunto un livello di riduzione dei decessi stradali superiore al 40% negli ultimi cinque anni. In Lituania, Ungheria, Bulgaria, Estonia e Romania il numero dei morti a seguito di incidente stradale è stato superiore nel 2006 rispetto al 2001. Una lieve riduzione è stata registrata in Polonia, Slovacchia e Slovenia.
Se l’attuale trend dovesse continuare, l’Unione Europea non sarà sicuramente in grado di raggiungere il suo obiettivo prefissato per il 2010. Ciò corrisponde a verità sia per quanto riguarda la nuova Unione allargata che per la vecchia Unione a 15 Stati. Se gli attuali sforzi non subiranno una sostanziale intensificazione, le stime mostrano come l’obiettivo di 25.000 decessi per anno nell’Unione Europea a 25 potrà essere raggiunto solamente nel 2015. E’ necessario un nuovo e fresco impulso in tutte le nazioni per compensare questo ritardo e ottenere ciò che i cittadini europei meritano – un sistema di trasporto su strada sicuro e sostenibile che salvaguardi i più elevati livelli di protezione per chiunque nel continente.

La EU ha bisogno di ulteriori sforzi.
Circa 39.200 persone sono decedute a seguito di incidenti stradali nell’Unione Europea in tutto il 2006. Se quest’ultimo trend dovesse continuare l’Unione Europea ed i singoli Stati membri non saranno in grado di raggiungere entro la data limite del 2010 gli obiettivi di riduzione delle morti promessi ai suoi cittadini. Per ottenere tale risultato sarebbe necessaria una riduzione annuale di almeno 7,4%. Sino al 2006 l’Unione Europea è riuscita a realizzare solo una riduzione media del 4,9% nel numero delle persone decedute a seguito di incidente stradale.
Continuando con l’attuale tasso di riduzione annuo la EU-25 potrà raggiungere il livello di 25.000 morti annui solamente nel 2015. Anche per quanto riguarda gli Stati che già facevano parte della EU quando l’obiettivo fu originalmente determinato, è stato stimato che il risultato primario che poneva il limite massimo di decessi su strada a 20.000 per anno potrà essere raggiunto collettivamente solo nel 2012.

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Tendenze nel numero dei decessi su strada nell’EU-15 e nell’EU-25 sula base degli sviluppi nel periodo 2001-2006
C’è quindi chiaramente la necessità di accelerare il progredire della sicurezza nei prossimi quattro anni rimanenti. L’esperienza dimostra come ogni Stato abbia il potenziale necessario per migliorare la propria situazione e per velocizzare il progresso, a prescindere dal loro punto di inizio. Comunque, solamente sforzi concertati e duraturi che siano supportati contemporaneamente sia dall’opinione pubblica che dal consenso dei politici possono condurre al successo. Oggi il Lussembrugo, la Francia ed il Portogallo fungono da esempio.

I precursori…
I risultati migliori nella riduzione del numero dei decessi sulla strada nel periodo dal 2001 al 2006 sono stati realizzati da alcuni stati dell’Europa Occidentale che presentavano un livello medio di sicurezza stradale.

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Cambiamenti percentuali nel numero dei decessi tra il 2001 ed il 2006 (Fonti: CARE e dati nazionali)
La Francia ed il Lussemburgo, che già aveva raggiunto una posizione tra le prime tre per quanto riguarda i dati forniti sino al 2005, hanno fatto registrare ulteriori riduzioni nel numero dei decessi su strada, corrispondenti rispettivamente all’11% ed al 22%. Ciò ha permesso loro di mantenere le loro posizioni di primissimo piano anche per l’anno in oggetto. Una riduzione eccezionale del 22% nel 2006 ha catapultato il Portogallo – dopo che già aveva fatto registrare dati positivi ed interessanti sino al 2005 – nelle vette di questa particolare classifica degli Stati membri.
Francia, Lussemburgo e Portogallo sono stati capaci di ridurre mediamente il numero dei decessi stradali di oltre l’8% annuo e sono ben indirizzati per raggiungere a livello nazionale l’obiettivo comunitario. Il Belgio segue da vicino le precedenti nazioni ed è in piena corsa per il raggiungimento a livello nazionale del risultato fissato dalla EU a patto che riesca ad innalzare ulteriormente i suo progressi. Questo Stato ha infatti fatto registrare una riduzione media annua del numero delle morti sulla strada leggermente inferiore al 7,4% nel periodo 2001-2005.

… non possono fare il lavoro degli altri!
I progressi minori sono stati registrati negli Stati dell’Europa Centrale ed Orientale, dove tra il 2001 ed il 2005 i dati relativi alla riduzione non hanno superato il 6%. In Lituania, Ungheria, Bulgaria, Estonia e Romania il numero dei decessi su strada è addirittura aumentato negli ultimi cinque anni. Le uniche eccezioni sono la Lituania  e la Repubblica Ceca che hanno ridotto rispettivamente del 27% e del 20% i dati in oggetto.
Il Regno Unito è l’unico Stato dell’Europa Occidentale che ricopre una posizione tra le ultime tre nella speciale classifica redatta dal Road Safety PIN che comprende ben 29 nazioni europee.
Questi Stati, che saranno in grado di realizzare una riduzione del 50% a livello nazionale solamente approntando notevoli progressi nei restanti quattro anni, dovrebbero raddoppiare i loro sforzi al fine di non vanificare i progressi degli altri e di non rallentare l’Unione nel suo complesso.

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La maggiori ed alcune delle minori riduzioni percentuali nel numero dei decessi tra il 2001 ed il 2006 (Fonti: CARE e dati nazionali) 

BACKGROUND
CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NEL 2006
Per alcuni Paesi i risultati più che positivi fatti registrare nel corso del 2006 hanno significato una continuità con i precedenti successi, mentre per altre nazioni i dati raggiunti nel 2006 hanno significato qualcosa di eccezionale, tanto che il processo di crescita potrebbe risultare difficile da sostenere nel corso di quest’anno.

Di bene in meglio nel 2006
Lussemburgo
, Portogallo e Francia oltre a raggiungere notevoli risultati nella riduzione del numero delle morti sulla strada nell’anno 2006, avevano già fatto registrare ragguardevoli progressi tra il 2001 ed il 2005.
Il Lussemburgo, che già si era attestata nella posizione di leader del processo di riduzione del numero dei decessi a seguito di sinistro stradale tra il 2001 ed il 2005, ha proseguito il trend positivo anche nell’anno 2006 (si veda il PIN Flash 2). Nel 2004, il governo neoeletto indicò nella sicurezza stradale una delle priorità del proprio programma politico. Il Ministro dei Trasporti Lucien LUX ha introdotto numerose misure innovative, incluse importanti modifiche al Codice della Strada. Dal 1° ottobre 2007 il Lussemburgo  ha ridotto, per la maggior parte dei conducenti, il limite massimo di concentrazione di alcool nel sangue da 0,8 g/l a 0,5 g/l ed ha apportato un’ulteriore riduzione specifica a 0,2 g/l per i neopatentati e per i conducenti professionali. La novella normativa ha inoltre esteso i poteri della polizia autorizzando l’immediato ritiro delle patenti di guida – “on the spot” – nel caso delle violazioni più serie riguardanti la guida in stato di ebbrezza alcolica e l’eccesso di velocità. Il ministro ha inoltre annunciato l’attuazione di un piano che prevede l’installazione di una serie di apparecchi rilevatori della velocità, senza specificarne i tempi di esecuzione ed attivazione. Il Lussemburgo è fortemente impegnato nel cercare di sensibilizzare la popolazione all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, che al momento si attesta intorno ad una percentuale del 25% degli spostamenti effettuati con i mezzi di trasporto.
“Anche se il 2001 è stato definito un anno terribile a causa dell’elevato numero di morti sulla strada, è comunque da ritenere straordinario il fatto che siamo riusciti a ridurre di quasi il 50% il numero delle persone decedute a causa di incidenti stradali negli ultimi cinque anni. Ciò non sarebbe stato possibile se la sicurezza stradale non fosse stata considerata quale un punto chiave del programma politico del governo. Ci attendiamo, inoltre, che le nuove misure introdotte contribuiranno a consolidare il trend positivo”.

Christian GINTER, Ministero dei Trasporti, Lussemburgo.    
Anche in Portogallo il numero delle persone decedute sulla strada è stato ridotto di otre un quinto nel 2006 (si veda Fig.5). Questo risultato – il migliore mai raggiunto dal Portogallo – è in linea con il trend complessivo degli ultimi 10 anni (si veda Fig.6). Gli esperti sottolineano come gran parte del merito sia dovuta al programma di sviluppo delle infrastrutture sulla rete viaria esistente ed il trasferimento del traffico cd “veloce” sulle autostrade di nuova costruzione (si veda l’intervista a pag.)
“In Portogallo il volume di traffico è rimasto stabile, se non si è addirittura leggermente ridotto, negli ultimi anni. Comunque, questo dato non è sufficiente a spiegare la riduzione complessiva del numero degli incidenti stradali con esito mortale e di quelli con feriti gravi. Questi risultati sono sicuramente il risultato di un lavoro portato avanti in Portogallo nel corso degli ultimi anni per ciò che riguarda l’educazione alla sicurezza stradale, i controlli di polizia ed un attenta programmazione di ingegneria”.

Joao CARDOSO, LNEC, Portogallo 
In Francia il numero dei decessi si è ridotto del 11,5% nel 2006, dato questo che rappresenta il secondo maggiore risultato dal 2003. Questa nazione, tra quelle che avevano fatto registrare i dati peggiori a livello europeo nel 2001, è stata protagonista di un rapido miglioramento per ciò che riguarda la sicurezza stradale negli ultimi cinque anni. Il sistema automatizzato di controllo della velocità è alla base della nuova strategia francese di sicurezza stradale. Alla fine del 2006, il numero delle postazioni fisse di sicurezza con telecamera è di 1.100 ed il numero delle infrazioni per eccesso di velocità accertate è raddoppiato rispetto al 2005. Anche il numero dei punti decurtati è in continuo incremento, costringendo i conducenti a ridurre la velocità per evitare di vedersi ritirare la propria patente di guida. Le velocità cui i diversi conducenti affrontano le varie strade nazionali transalpine potrebbero essere ulteriormente ridotte nel 2006, in particolar modo per quanto riguarda le strade extraurbane il cui limite di velocità è di 90 Km/h.
“A fronte di un primo periodo dell’anno molto difficoltoso, durante il quale si è registrato un incremento del 1,8% del numero dei decessi sulle strade in sette mesi, nutro comunque ottimismo e penso che si possa riuscire a realizzare una ulteriore riduzione anche nel 2007”.
Jean CHAPELON, ONISR, Francia 
La Svizzera, decisamente tra le nazioni più avanzate per ciò che riguarda la sicurezza stradale (si veda Fig.4), hanno fatto registrare un ulteriore riduzione del 9,5% nel numero totale dei decessi sulla strada nel corso del 2006. “Il principale motivo di un tale successo è da ricercare in un migliorato controllo delle due tra le maggiori cause di incidente: l’alcool e la velocità” afferma Stefan SIEGRIST del Consiglio Svizzero per la Prevenzione dagli Incidenti (bfu).
Sia il numero dei conducenti controllati con idonei strumenti di rilevazione della velocità, che quello delle verifiche effettuate per verificare il livello di alcool nel sangue sono raddoppiati nel periodo che va dal 2000 al 2006. L’incremento dell’attività di controllo e prevenzione da parte della polizia è stato sostenuto anche grazie alla riduzione del livello minimo di alcol consentito (BAC) da 0,8% a 0,5% e dall’introduzione di nuove misure sanzionatorie più severe per i recidivi. Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 1 gennaio 2005, ha legittimato gli operatori di polizia ad effettuare controlli a campione mediante apparecchiature alcoltest.
“I media si sono molto interessati del fenomeno dell’eccesso di velocità e della guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche. Ciò era stato parzialmente stimolato dalle nostre campagne sull’alcol che provocarono reazioni controversie tra i media. Questo dibattito ha sicuramente contribuito ad elevare l’attenzione degli stessi utenti della strada per la nostra campagna ed il suo messaggio”.

Stefan SIEGRIST, bfu, Svizzera
Secondo il bfu, due ulteriori elementi potrebbero avere contribuito a dare alle forze di polizia maggiore legittimazione nella loro attività di prevenzione e repressione dei comportamenti cd “a rischio” degli utenti della strada. Un acceso dibattito pubblico sul’eccesso di velocità ha animato i mass media per circa tre anni ed il fatto che il bfu ha organizzato una campagna di sensibilizzazione contro la guida in stato di ebbrezza, caratterizzata da un’alta visibilità e dal coordinamento con l’attività delle medesime forze di polizia. Anche questa campagna è stata ampiamente discussa nei media.

Dati iniziali nel 2007 che mettono rimettono in discussione gli eccezionali risultati del 2006  
La Repubblica Ceca, Cipro e la Finlandia sono nazioni che hanno raggiunto delle significative riduzioni di oltre il 10% tra il 2005 ed il 2006 (si veda Fig.5). Purtroppo, nei primi mesi del 2007 il numero delle morti sulle strade di tutte e tre gli Stati è aumentato, enfatizzando in questa maniera la necessità per i relativi governi di mantenere costante la stessa determinazione per i miglioramenti.
Con una discesa del 17% nei decessi, la Repubblica Ceca ha registrato nell’ultimo anno il risultato in percentuale migliore dopo Portogallo e Lussemburgo. Questa riduzione è stata attribuita all’introduzione del nuovo Codice della Strada, entrato in vigore a partire dal 1 giugno 2006. La novella normativa introduce infatti un sistema di penalizzazione a punti, l’obbligo di tenere accese le luci anche di giorno ed un diffuso incremento nella severità del sistema sanzionatorio. Il nuovo Codice è stato anticipato da una massiva campagna di informazione. L’effetto del nuovo sistema sui comportamenti dei conducenti è apparso in maniera evidente e se ne potevano intravedere gli esiti anche prima del 1 giugno 2006. Comunque, durante la seconda metà del 2006, l’attività di controllo e repressione da parte della polizia è stata limitata, la campagna sui media è apparsa discontinua ed i politici hanno iniziato ad esprimere i propri dubbi.
Il Ministro dei Trasporti della Repubblica Ceca, di fronte al continuo aumentare dei decessi, ha commissionato al CDV (Centro di Ricerca sul Trasporto) una ricerca valutativa sull’efficacia delle nuove norme. “C’è un diffuso sentimento di disillusione riguardo la nuova legislazione. Attualmente il Ministero dei Trasporti sta vagliando nuove misure” afferma il ricercatore Vojtech EKSLER del CDV.
“Siamo ottimisti sul fatto che riusciremo a convincere i nostri politici sull’efficacia del nuovo sistema della patente a punti, così come sui novi sviluppi”.

Josef MIKULIK, CDV, Repubblica Ceca
Anche a Cipro gli esperti individuano nei cambiamenti comportamentali dei conducenti il principale motivo dei miglioramenti registrati. Cipro ha ridotto nella primavera del 2006 il livello del BAC (Blood Alcohol Concentration – concentrazione di alcol nel sangue) da 0,9g/l a 0,5 g/l. Nel corso dello stesso anno la polizia ha introdotto una nuova quanto controversa pratica che prevede la detenzione in cella per tutta la notte per quei conducenti con tasso alcol emico superiore a 0,9 g/l. A seguito di numerose polemiche, questa pratica è stata abolita all’inizio del 2007 dal nuovo Capo della Polizia adducendo la motivazione che tale comportamento risultava essere contrario ai principi dei diritti umani. Cipro ha inoltre istallato, a partire dall’ottobre 2006, numerosi apparecchi di rilevamento della velocità e telecamere ai semafori.
“Abbiamo introdotto un consistente numero di misure dirette principalmente a colpire i comportamenti devianti dei conducenti, anche se sfortunatamente non tutte le misure posso essere sostenute. Durante la prima metà del 2007 abbiamo registrato un lieve incremento nel numero dei decessi, mentre il numero dei feriti si è ridotto sostanzialmente. Gli sforzi della polizia nell’attività di prevenzione e repressione sono in continuo aumento, tanto da farci essere ottimisti che il trend ascendente delle morti sulle strade subirà una decisa inversione di marcia”.

George MORFAKIS, Ministro dei Trasporti, Cipro
La riduzione dell’11% in Finlandia è stato soprattutto il risultato di una decisa riduzione nel numero delle collisioni frontali sulle autostrade favorita prevalentemente dalle favorevoli condizioni climatiche e soprattutto da un inverno secco e freddo. Visto che i dati relativi ai controlli sulla velocità nel corso del 2006 non sono ancora disponibili, non siamo in grado di definire l’incidenza della massiva introduzione di sistemi automatici di rilevazione della velocità.
Il numero dei decessi è comunque aumentato nella prima metà del 2007 soprattutto a causa delle condizioni meteo meno favorevoli. Si è dovuto inoltre affrontare una recrudescenza del fenomeno della guida in stato di ebbrezza alcolica. Nel periodo gennaio-luglio 2007 il numero dei conducenti con livelli di alcol nel sangue superiori a quello legale ha fatto registrare incrementi da 10% a 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“Infatti, il 2006 è stato un anno eccezionale. Nel 2007 stiamo ritornando ai livelli del 2005. Ma il trend verso l’alto ha svegliato sia i media che la classe politica. Si stanno discutendo nuove misure da introdurre, quali la riduzione del limite legale BAC a 0,2 g/l per i neopatentati e per i conducenti professionali”.
Mika HATTAKA, Organizzazione Centrale per la Sicurezza del Traffico, Finlandia

Le altre nazioni
Anche Malta, Lettonia, Irlanda, Spagna, Danimarca, Romania, Germania, Austria, Polonia, Olanda, Belgio, Lituania e Regno Unito hanno registrato una diminuzione nel numero dei decessi stradali lo scorso anno. Le riduzioni in Germania, Polonia, Spagna e Romania molto probabilmente non sono dovute al caso, mentre quelle in Austria, Belgio, Irlanda, Danimarca, Lettonia, Lituania, Olanda e Regno Unito sono ben poca cosa se relazionate alle cifre assolute relative ai decessi sulle strade, tanto che si può supporre che siano dovute al caso. Questo è vero anche per quanto riguarda Malta, nazione nella quale nel corso del 2006 si sono registrati 11 casi di decessi, contro i 17 del 2005 (si veda Fig.5).
In Bulgaria ed Estonia  il numero dei decessi è addirittura incrementato nel 2006. Questo è anche il caso di altri Stati quali Grecia, Svezia, Slovenia, Ungheria, Slovacchia e Norvegia, ma l’incremento registrato in queste nazioni è minimo, tale da far supporre che sia stato influenzato da eventi casuali (si veda Fig.5).

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Fig.4 Decessi sulle strade ogni milione di abitanti (2006). Fonte: Eurostat e dati nazionali

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Fig.5 Cambiamenti percentuali nel numero dei decessi sule strade tra il 2005 ed il 2006 (ad eccezione dell’Italia). Fonti: CARE e dati nazionali


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Martedì, 30 Ottobre 2007
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