<>(Testo originale tradotto da
Asaps - su documento fornito dal dr. Marco Popolizio, PIN
Programme Officier)>
L’Unione Europea si è posta
l’ambizioso obiettivo di ridurre il numero annuale dei decessi sulla strada del
50% nel periodo di nove anni dal 2001 al 2010. Siamo sulla giusta strada per
raggiungere questo risultato? Quali sono gli Stati che stanno facendo dei
progressi, quali quelli che si affidano agli sforzi degli altri? Il Consiglio per la Sicurezza del
Trasporto Europeo, nell’ambito del suo programma PIN (Indice di valutazione
degli adempimenti della sicurezza stradale), sta monitorando costantemente sia
i progressi dei singoli Stati membri diretti al raggiungimento dell’obiettivo
posto dalla EU, sia l’evoluzione complessiva a livello comunitario.
Le variazioni percentuali del
numero dei decessi su strada tra il 2001 ed il 2006 Proseguendo quanto già pubblicato
nel settembre del 2006 nell’edizione del Road Safety PIN Flash 2, quest’ultima
graduatoria redatta nell’ambito del Programma PIN mostra che tra il 2001 ed il
2006 Lussemburgo, Francia e Portogallo, tre nazioni che presentano livelli di sicurezza
stradale nella media, hanno fatto registrare i migliori progressi. Questi Stati
hanno raggiunto un livello di riduzione dei decessi stradali superiore al 40%
negli ultimi cinque anni. In Lituania,
Ungheria, Bulgaria, Estonia e Romania il numero dei morti a seguito
di incidente stradale è stato superiore nel 2006 rispetto al 2001. Una lieve
riduzione è stata registrata in Polonia,
Slovacchia e Slovenia. Se l’attuale trend dovesse
continuare, l’Unione Europea non sarà sicuramente in grado di raggiungere il
suo obiettivo prefissato per il 2010. Ciò corrisponde a verità sia per quanto
riguarda la nuova Unione allargata che per la vecchia Unione a 15 Stati. Se gli
attuali sforzi non subiranno una sostanziale intensificazione, le stime
mostrano come l’obiettivo di 25.000 decessi per anno nell’Unione Europea a 25
potrà essere raggiunto solamente nel 2015. E’ necessario un nuovo e fresco
impulso in tutte le nazioni per compensare questo ritardo e ottenere ciò che i
cittadini europei meritano – un sistema di trasporto su strada sicuro e
sostenibile che salvaguardi i più elevati livelli di protezione per chiunque
nel continente.
La EU ha bisogno di ulteriori sforzi. Circa 39.200 persone sono decedute
a seguito di incidenti stradali nell’Unione Europea in tutto il 2006. Se
quest’ultimo trend dovesse continuare l’Unione Europea ed i singoli Stati
membri non saranno in grado di raggiungere entro la data limite del 2010 gli
obiettivi di riduzione delle morti promessi ai suoi cittadini. Per ottenere
tale risultato sarebbe necessaria una riduzione annuale di almeno 7,4%. Sino al
2006 l’Unione Europea è riuscita a realizzare solo una riduzione media del 4,9%
nel numero delle persone decedute a seguito di incidente stradale. Continuando con l’attuale tasso di
riduzione annuo la EU-25 potrà raggiungere il livello di 25.000 morti annui
solamente nel 2015. Anche per quanto riguarda gli Stati che già facevano parte
della EU quando l’obiettivo fu originalmente determinato, è stato stimato che
il risultato primario che poneva il limite massimo di decessi su strada a
20.000 per anno potrà essere raggiunto collettivamente solo nel 2012.
Tendenze nel numero dei decessi su
strada nell’EU-15 e nell’EU-25 sula base degli sviluppi nel periodo 2001-2006 C’è quindi chiaramente la
necessità di accelerare il progredire della sicurezza nei prossimi quattro anni
rimanenti. L’esperienza dimostra come ogni Stato abbia il potenziale necessario
per migliorare la propria situazione e per velocizzare il progresso, a
prescindere dal loro punto di inizio. Comunque, solamente sforzi concertati e
duraturi che siano supportati contemporaneamente sia dall’opinione pubblica che
dal consenso dei politici possono condurre al successo. Oggi il Lussembrugo, la Francia ed il Portogallo
fungono da esempio.
I
precursori… I risultati migliori nella riduzione del
numero dei decessi sulla strada nel periodo dal 2001 al 2006 sono stati
realizzati da alcuni stati dell’Europa Occidentale che presentavano un livello
medio di sicurezza stradale.
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Cambiamenti percentuali nel numero dei
decessi tra il 2001 ed il 2006 (Fonti: CARE e dati nazionali) La Francia ed il Lussemburgo,
che già aveva raggiunto una posizione tra le prime tre per quanto riguarda i
dati forniti sino al 2005, hanno fatto registrare ulteriori riduzioni nel
numero dei decessi su strada, corrispondenti rispettivamente all’11% ed al 22%.
Ciò ha permesso loro di mantenere le loro posizioni di primissimo piano anche
per l’anno in oggetto. Una riduzione eccezionale del 22% nel 2006 ha catapultato
il Portogallo – dopo che già aveva
fatto registrare dati positivi ed interessanti sino al 2005 – nelle vette di
questa particolare classifica degli Stati membri. Francia,
Lussemburgo e Portogallo sono stati capaci di ridurre mediamente il numero dei
decessi stradali di oltre l’8% annuo e sono ben indirizzati per raggiungere a
livello nazionale l’obiettivo comunitario. Il Belgio segue da vicino le precedenti nazioni ed è in piena corsa
per il raggiungimento a livello nazionale del risultato fissato dalla EU a
patto che riesca ad innalzare ulteriormente i suo progressi. Questo Stato ha
infatti fatto registrare una riduzione media annua del numero delle morti sulla
strada leggermente inferiore al 7,4% nel periodo 2001-2005.
… non possono fare il lavoro degli altri! I progressi minori sono stati
registrati negli Stati dell’Europa Centrale ed Orientale, dove tra il 2001 ed
il 2005 i dati relativi alla riduzione non hanno superato il 6%. In Lituania, Ungheria, Bulgaria, Estonia e Romania il numero dei decessi su strada è addirittura aumentato
negli ultimi cinque anni. Le uniche eccezioni sono la Lituania e la Repubblica Ceca che hanno ridotto
rispettivamente del 27% e del 20% i dati in oggetto. Il Regno Unito è l’unico Stato dell’Europa Occidentale che ricopre una
posizione tra le ultime tre nella speciale classifica redatta dal Road Safety
PIN che comprende ben 29 nazioni europee. Questi Stati, che saranno in grado
di realizzare una riduzione del 50% a livello nazionale solamente approntando
notevoli progressi nei restanti quattro anni, dovrebbero raddoppiare i loro
sforzi al fine di non vanificare i progressi degli altri e di non rallentare
l’Unione nel suo complesso.
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La maggiori ed alcune delle minori
riduzioni percentuali nel numero dei decessi tra il 2001 ed il 2006 (Fonti:
CARE e dati nazionali)
BACKGROUND CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NEL 2006 Per alcuni Paesi i risultati più
che positivi fatti registrare nel corso del 2006 hanno significato una
continuità con i precedenti successi, mentre per altre nazioni i dati raggiunti
nel 2006 hanno significato qualcosa di eccezionale, tanto che il processo di
crescita potrebbe risultare difficile da sostenere nel corso di quest’anno.
Di bene in meglio nel 2006 Lussemburgo,
Portogallo e Francia oltre a raggiungere notevoli risultati nella riduzione del
numero delle morti sulla strada nell’anno 2006, avevano già fatto registrare
ragguardevoli progressi tra il 2001 ed il 2005. Il Lussemburgo, che già si era attestata nella posizione di leader del
processo di riduzione del numero dei decessi a seguito di sinistro stradale tra
il 2001 ed il 2005, ha proseguito il trend positivo anche nell’anno 2006 (si
veda il PIN Flash 2). Nel 2004, il governo neoeletto indicò nella sicurezza
stradale una delle priorità del proprio programma politico. Il Ministro dei
Trasporti Lucien LUX ha introdotto numerose misure innovative, incluse
importanti modifiche al Codice della Strada. Dal 1° ottobre 2007 il Lussemburgo ha ridotto, per la maggior parte dei
conducenti, il limite massimo di concentrazione di alcool nel sangue da 0,8 g/l
a 0,5 g/l ed ha apportato un’ulteriore riduzione specifica a 0,2 g/l per i
neopatentati e per i conducenti professionali. La novella normativa ha inoltre
esteso i poteri della polizia autorizzando l’immediato ritiro delle patenti di
guida – “on the spot” – nel caso
delle violazioni più serie riguardanti la guida in stato di ebbrezza alcolica e
l’eccesso di velocità. Il ministro ha inoltre annunciato l’attuazione di un
piano che prevede l’installazione di una serie di apparecchi rilevatori della
velocità, senza specificarne i tempi di esecuzione ed attivazione. Il Lussemburgo è fortemente impegnato nel
cercare di sensibilizzare la popolazione all’utilizzo dei mezzi di trasporto
pubblico, che al momento si attesta intorno ad una percentuale del 25% degli
spostamenti effettuati con i mezzi di trasporto. “Anche se il 2001 è stato definito
un anno terribile a causa dell’elevato numero di morti sulla strada, è comunque
da ritenere straordinario il fatto che siamo riusciti a ridurre di quasi il 50%
il numero delle persone decedute a causa di incidenti stradali negli ultimi
cinque anni. Ciò non sarebbe stato possibile se la sicurezza stradale non fosse
stata considerata quale un punto chiave del programma politico del governo. Ci
attendiamo, inoltre, che le nuove misure introdotte contribuiranno a
consolidare il trend positivo”. Christian GINTER, Ministero dei Trasporti, Lussemburgo. Anche in Portogallo il numero delle persone decedute sulla strada è stato
ridotto di otre un quinto nel 2006 (si veda Fig.5). Questo risultato – il
migliore mai raggiunto dal Portogallo
– è in linea con il trend complessivo degli ultimi 10 anni (si veda Fig.6). Gli
esperti sottolineano come gran parte del merito sia dovuta al programma di sviluppo
delle infrastrutture sulla rete viaria esistente ed il trasferimento del
traffico cd “veloce” sulle autostrade
di nuova costruzione (si veda l’intervista a pag.) “In Portogallo il volume di
traffico è rimasto stabile, se non si è addirittura leggermente ridotto, negli
ultimi anni. Comunque, questo dato non è sufficiente a spiegare la riduzione
complessiva del numero degli incidenti stradali con esito mortale e di quelli
con feriti gravi. Questi risultati sono sicuramente il risultato di un lavoro
portato avanti in Portogallo nel corso degli ultimi anni per ciò che riguarda
l’educazione alla sicurezza stradale, i controlli di polizia ed un attenta
programmazione di ingegneria”. Joao CARDOSO, LNEC, Portogallo In Francia
il numero dei decessi si è ridotto del 11,5% nel 2006, dato questo che
rappresenta il secondo maggiore risultato dal 2003. Questa nazione, tra quelle
che avevano fatto registrare i dati peggiori a livello europeo nel 2001, è
stata protagonista di un rapido miglioramento per ciò che riguarda la sicurezza
stradale negli ultimi cinque anni. Il sistema automatizzato di controllo della
velocità è alla base della nuova strategia francese di sicurezza stradale. Alla
fine del 2006, il numero delle postazioni fisse di sicurezza con telecamera è di
1.100 ed il numero delle infrazioni per eccesso di velocità accertate è
raddoppiato rispetto al 2005. Anche il numero dei punti decurtati è in continuo
incremento, costringendo i conducenti a ridurre la velocità per evitare di
vedersi ritirare la propria patente di guida. Le velocità cui i diversi
conducenti affrontano le varie strade nazionali transalpine potrebbero essere
ulteriormente ridotte nel 2006, in particolar modo per quanto riguarda le
strade extraurbane il cui limite di velocità è di 90 Km/h. “A fronte di un primo periodo
dell’anno molto difficoltoso, durante il quale si è registrato un incremento
del 1,8% del numero dei decessi sulle strade in sette mesi, nutro comunque
ottimismo e penso che si possa riuscire a realizzare una ulteriore riduzione
anche nel 2007”. Jean CHAPELON, ONISR, Francia La Svizzera, decisamente tra le nazioni più avanzate per ciò che
riguarda la sicurezza stradale (si veda Fig.4), hanno fatto registrare un
ulteriore riduzione del 9,5% nel numero totale dei decessi sulla strada nel
corso del 2006. “Il principale motivo di un tale successo è da ricercare in un
migliorato controllo delle due tra le maggiori cause di incidente: l’alcool e
la velocità” afferma Stefan SIEGRIST del Consiglio Svizzero per la Prevenzione
dagli Incidenti (bfu). Sia il numero dei conducenti
controllati con idonei strumenti di rilevazione della velocità, che quello
delle verifiche effettuate per verificare il livello di alcool nel sangue sono
raddoppiati nel periodo che va dal 2000 al 2006. L’incremento dell’attività di
controllo e prevenzione da parte della polizia è stato sostenuto anche grazie
alla riduzione del livello minimo di alcol consentito (BAC) da 0,8% a 0,5% e
dall’introduzione di nuove misure sanzionatorie più severe per i recidivi. Il
nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 1 gennaio 2005, ha legittimato
gli operatori di polizia ad effettuare controlli a campione mediante
apparecchiature alcoltest. “I media si sono molto interessati
del fenomeno dell’eccesso di velocità e della guida sotto l’effetto di sostanze
alcoliche. Ciò era stato parzialmente stimolato dalle nostre campagne
sull’alcol che provocarono reazioni controversie tra i media. Questo dibattito
ha sicuramente contribuito ad elevare l’attenzione degli stessi utenti della strada
per la nostra campagna ed il suo messaggio”. Stefan SIEGRIST, bfu, Svizzera Secondo il bfu, due ulteriori
elementi potrebbero avere contribuito a dare alle forze di polizia maggiore
legittimazione nella loro attività di prevenzione e repressione dei comportamenti
cd “a rischio” degli utenti della
strada. Un acceso dibattito pubblico sul’eccesso di velocità ha animato i mass
media per circa tre anni ed il fatto che il bfu ha organizzato una campagna di
sensibilizzazione contro la guida in stato di ebbrezza, caratterizzata da
un’alta visibilità e dal coordinamento con l’attività delle medesime forze di
polizia. Anche questa campagna è stata ampiamente discussa nei media.
Dati iniziali nel 2007 che mettono rimettono in discussione gli
eccezionali risultati del 2006 La Repubblica Ceca, Cipro e
la Finlandia sono nazioni che hanno
raggiunto delle significative riduzioni di oltre il 10% tra il 2005 ed il 2006
(si veda Fig.5). Purtroppo, nei primi mesi del 2007 il numero delle morti sulle
strade di tutte e tre gli Stati è aumentato, enfatizzando in questa maniera la
necessità per i relativi governi di mantenere costante la stessa determinazione
per i miglioramenti. Con una discesa del 17% nei
decessi, la Repubblica Ceca ha
registrato nell’ultimo anno il risultato in percentuale migliore dopo Portogallo e Lussemburgo. Questa riduzione è stata attribuita all’introduzione
del nuovo Codice della Strada, entrato in vigore a partire dal 1 giugno 2006.
La novella normativa introduce infatti un sistema di penalizzazione a punti,
l’obbligo di tenere accese le luci anche di giorno ed un diffuso incremento
nella severità del sistema sanzionatorio. Il nuovo Codice è stato anticipato da
una massiva campagna di informazione. L’effetto del nuovo sistema sui
comportamenti dei conducenti è apparso in maniera evidente e se ne potevano
intravedere gli esiti anche prima del 1 giugno 2006. Comunque, durante la
seconda metà del 2006, l’attività di controllo e repressione da parte della
polizia è stata limitata, la campagna sui media è apparsa discontinua ed i
politici hanno iniziato ad esprimere i propri dubbi. Il Ministro dei Trasporti della
Repubblica Ceca, di fronte al continuo aumentare dei decessi, ha commissionato
al CDV (Centro di Ricerca sul Trasporto) una ricerca valutativa sull’efficacia
delle nuove norme. “C’è un diffuso sentimento di disillusione riguardo la nuova
legislazione. Attualmente il Ministero dei Trasporti sta vagliando nuove
misure” afferma il ricercatore Vojtech EKSLER del CDV. “Siamo ottimisti sul fatto che
riusciremo a convincere i nostri politici sull’efficacia del nuovo sistema
della patente a punti, così come sui novi sviluppi”. Josef MIKULIK, CDV, Repubblica Ceca Anche a Cipro gli esperti individuano nei cambiamenti comportamentali dei
conducenti il principale motivo dei miglioramenti registrati. Cipro ha ridotto nella primavera del
2006 il livello del BAC (Blood Alcohol Concentration – concentrazione di alcol
nel sangue) da 0,9g/l a 0,5 g/l. Nel corso dello stesso anno la polizia ha
introdotto una nuova quanto controversa pratica che prevede la detenzione in
cella per tutta la notte per quei conducenti con tasso alcol emico superiore a
0,9 g/l. A seguito di numerose polemiche, questa pratica è stata abolita
all’inizio del 2007 dal nuovo Capo della Polizia adducendo la motivazione che
tale comportamento risultava essere contrario ai principi dei diritti umani. Cipro ha inoltre istallato, a partire
dall’ottobre 2006, numerosi apparecchi di rilevamento della velocità e
telecamere ai semafori. “Abbiamo introdotto un consistente
numero di misure dirette principalmente a colpire i comportamenti devianti dei
conducenti, anche se sfortunatamente non tutte le misure posso essere
sostenute. Durante la prima metà del 2007 abbiamo registrato un lieve
incremento nel numero dei decessi, mentre il numero dei feriti si è ridotto
sostanzialmente. Gli sforzi della polizia nell’attività di prevenzione e
repressione sono in continuo aumento, tanto da farci essere ottimisti che il
trend ascendente delle morti sulle strade subirà una decisa inversione di
marcia”. George MORFAKIS, Ministro dei Trasporti, Cipro La riduzione dell’11% in Finlandia è stato soprattutto il
risultato di una decisa riduzione nel numero delle collisioni frontali sulle
autostrade favorita prevalentemente dalle favorevoli condizioni climatiche e
soprattutto da un inverno secco e freddo. Visto che i dati relativi ai
controlli sulla velocità nel corso del 2006 non sono ancora disponibili, non
siamo in grado di definire l’incidenza della massiva introduzione di sistemi
automatici di rilevazione della velocità. Il numero dei decessi è comunque
aumentato nella prima metà del 2007 soprattutto a causa delle condizioni meteo
meno favorevoli. Si è dovuto inoltre affrontare una recrudescenza del fenomeno
della guida in stato di ebbrezza alcolica. Nel periodo gennaio-luglio 2007 il numero
dei conducenti con livelli di alcol nel sangue superiori a quello legale ha
fatto registrare incrementi da 10% a 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente. “Infatti, il 2006 è stato un anno
eccezionale. Nel 2007 stiamo ritornando ai livelli del 2005. Ma il trend verso
l’alto ha svegliato sia i media che la classe politica. Si stanno discutendo
nuove misure da introdurre, quali la riduzione del limite legale BAC a 0,2 g/l
per i neopatentati e per i conducenti professionali”. Mika
HATTAKA, Organizzazione Centrale per la Sicurezza del Traffico, Finlandia
Le altre nazioni Anche Malta, Lettonia, Irlanda, Spagna, Danimarca, Romania, Germania,
Austria, Polonia, Olanda, Belgio, Lituania e Regno Unito hanno registrato
una diminuzione nel numero dei decessi stradali lo scorso anno. Le riduzioni in
Germania, Polonia, Spagna e Romania molto probabilmente non sono
dovute al caso, mentre quelle in Austria,
Belgio, Irlanda, Danimarca, Lettonia, Lituania, Olanda e Regno Unito
sono ben poca cosa se relazionate alle cifre assolute relative ai decessi sulle
strade, tanto che si può supporre che siano dovute al caso. Questo è vero anche
per quanto riguarda Malta, nazione
nella quale nel corso del 2006 si sono registrati 11 casi di decessi, contro i
17 del 2005 (si veda Fig.5). In Bulgaria ed Estonia il numero dei decessi è addirittura
incrementato nel 2006. Questo è anche il caso di altri Stati quali Grecia, Svezia, Slovenia, Ungheria,
Slovacchia e Norvegia, ma
l’incremento registrato in queste nazioni è minimo, tale da far supporre che
sia stato influenzato da eventi casuali (si veda Fig.5).
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Fig.4 Decessi sulle strade ogni milione di abitanti (2006). Fonte:
Eurostat e dati nazionali {foto6c}
Fig.5 Cambiamenti percentuali nel numero dei decessi sule strade tra
il 2005 ed il 2006 (ad eccezione dell’Italia). Fonti: CARE e dati nazionali
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