Foto Blaco – archivio Asaps
(ASAPS) – “Salta su, che ti porto a fare un giro in città”.
Con questa scusa un uomo di nazionalità rumena ha convinto una connazionale di
19 anni, di cui era innamorato, a salire sulla propria auto. Solo che il
viaggio programmato dal rumeno non sarebbe durato qualche minuto, bensì molte
ore. Il 39enne, infatti, aveva deciso di tornare in Romania. Il suo tentativo è
stato sventato grazie alla denuncia della sorella della diciannovenne e il
tempestivo intervento della Polizia Stradale di Bolzano e Palmanova. Subito
dopo la denuncia, infatti, sono scattate le ricerche. Inizialmente si pensava
ad un rapimento, tanto che nella notte la questura ha diramato una nota di
sequestro di persona.
Sono state allertate le questure delle province vicine, in particolare quelle
venete e friulana, perché si è pensato subito che la destinazione potesse
essere l’Europa dell’Est. La Polizia Stradale si è messa a pattugliare l’A4 e
proprio lungo questa autostrada i due rumeni sono stati individuati. Un colpo
di fortuna, perché il 39enne ha deciso di fermarsi nell’area di servizio di
Zugliano. Gli agenti hanno fermato l’auto e dal controllo dei documenti si sono
accorti subito che si trattava dei due romeni che stavano cercando.
Durante l’interrogatorio, grazie all’aiuto di un interprete, si è capito che
non si era trattato di un vero sequestro di persona. Infatti, la giovane non
era stata legata e poi era ancora in possesso del suo telefono cellulare,
perfettamente funzionante. È stato però accertato che la diciannovenne non
voleva seguire il connazionale e che quest’ultimo l’aveva costretta a viaggiare
assieme a lui contro la sua volontà. L’uomo è stato denunciato per violenza
privata. (ASAPS)
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