Mercoledì 17 Luglio 2024
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| Foto Coraggio – archivio Asaps L’Asaps sicuramente è un’associazione che tiene molto alla sicurezza stradale, per questo è nettamente contraria al progetto di chiusura di 15 Distaccamenti della Polizia Stradale. Sono anni che il personale nell’organico è in cronica carenza. Si è passati in molti uffici dai 19 agenti previsti a 9 o 10. Nonostante la chiusura notturna - da noi condivisa - questo esiguo numero di forze rischia in effetti di paralizzare i reparti. Allora perché anziché chiuderli non si ripiana l’organico? La sicurezza stradale è una emergenza come le altre o no? Ce lo dicano. Per altro si vanno a chiudere dei Distaccamenti che, notoriamente, hanno competenze proprio sulle statali e provinciali, vale a dire il segmento a più alto tasso di sinistrosità della rete stradale. La media in Italia è di 2,4 incidenti mortali ogni 100 rilevati. Sulle statali e provinciali questa media tocca quota 6,3% (il triplo). Dopo che il parco veicoli è stato ridotto ad una condizione che non è azzardato definire pietosa, ora si chiude pure bottega. Lo scopo di chi vuole adottare questa iniziativa sarà anche lodevole e forse in buona fede, cioè razionalizzare energie e risparmiare spese, ma questo progetto si realizza proprio nel momento in cui l’esigenza di sicurezza è più sentita dall’opinione pubblica e quando il Governo ha lanciato grandi proclami con programmi di contrasto anche alle stragi stradali. La storia del passato ci ha insegnato che quando si chiude un reparto, solo nella fase iniziale scatta la copertura con quello più vicino poi col tempo le divise col Sagittario Alato su quelle statali e provinciali spariranno. Per sempre. Addio controlli, addio etilometri, addio Polizia Stradale. Così aumenteranno solo le lenzuola bianche stese sull’asfalto. Noi non ci stiamo! Leggi l’elenco con l’ipotesi dei presidi di Polizia Stradale e Ferroviaria che potrebbero essere chiusi Giordano Biserni Presidente Asaps | |