foto Blaco - archivio Asaps
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piste ciclabili e sviluppo del bike sharing. Sono questi gli obiettivi del
Piano della Mobilità Ciclistica, presentato a Milano, risultato del lavoro di
quattro assessorati: Mobilità, trasporti e ambiente, Sviluppo del territorio,
Decoro, arredo urbano e verde e Infrastrutture lavori pubblici. "Il tema
della mobilità ciclistica - che fa parte del Piano generale per la salute e
l’ambiente, un progetto di ampio respiro per incentivare l’uso del trasporto
pubblico e dei mezzi che non inquinano - rappresenta una svolta nella politica
di Milano nei confronti della bicicletta. Sono previste una serie di azioni per
favorire l’uso delle due ruote e la sicurezza dei ciclisti in città", ha
dichiarato Edoardo Croci, assessore alla Mobilità, trasporti e ambiente di
Palazzo Marino. "Il
Piano della mobilità rappresenta una delle tante iniziative in favore dei
cittadini che ha intrapreso l’Amministrazione Comunale", ha aggiunto Carlo
Masseroli, assessore allo Sviluppo del territorio, "un progetto che fa
parte del grande Piano Generale che coinvolgerà i milanesi non solo nell’ambito
della mobilità, ma anche nel verde, nella ricerca della migliore qualità della
vita".
Maurizio Cadeo, assessore all’Arredo
urbano, decoro e verde, è intervenuto sul tema del Piano della
mobilità ciclistica specificando il ruolo dell’arredo, utile a rendere il piano
di sviluppo fruibile per tutti i milanesi. Ma come si tramuteranno in pratica
gli sforzi appena annunciati per rendere più agevole il percorso del
cittadino-ciclista? Panchine, rastrelliere, portabiciclette, segnaletica
stradale e culturale: sono questi alcuni degli elementi selezionati dal Comune
di Milano per agevolare il cittadino nel percorso ciclabile.
"Il settore Arredo urbano ha il
compito di guidare tutti gli interventi di riqualificazione in
città", ha spiegato l’assessore Cadeo, "e con la sua idea progettuale
- in collaborazione con gli altri assessorati e le società municipalizzate -
entra nel merito anche delle piste ciclabili. Ora, più che in passato, l’arredo
deve governare la qualità e il decoro cittadino, dando, su tutti i progetti, le
linee guida", ha concluso Cadeo.
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