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Rassegna stampa del 28 Settembre 2004 |
Da
"Il Secolo XIX" del 28 settembre 2004 Rubano un’auto intercettati sull’A15 Ladri traditi dall’impianto satellitare Spericolato
inseguimento l’altra sera sull’autocamionale della Cisa tra un gruppo
di ladri che si sono impossessati della Porche "Cayenne" di
Fabrizio Ponzanelli di Carrara (e che sono poi fuggiti in direzione di
Parma) ed una pattuglia della Polstrada di Pontremoli che si è
gettata al loro inseguimento.
L’auto, dotata di un impianto satellitare, è stata intercettata dal Ponzanelli e da agenti di polizia privata poco dopo il furto. L’apparecchio indicava che l’auto aveva imboccato l’autostrada della Cisa. E’ scattato così l’intervento della Polstrada con un inseguimento che è durato dei chilometri - sotto gli occhi sbalorditi di decine di automobilisti - e che si è concluso nella zona di Berceto dove la Porsche è stata abbandonata. I ladri, sentitisi braccati, l’hanno abbandonata per fuggire nel bosco. E a proposito di automobili è da segnalare il rinvenimento a Sarzana, nella via Ronzano, da parte dei vigili urbani, di una autovettura Audi 4 risultata rubata nel gennaio scorso a Siena. La vettura verrà consegnata all’assicurazione che nel frattempo aveva già pagato al proprietario l’indennizzo per il furto subito. Da "Il Messaggero" del 28 settembre 2004 Dall’introduzione del nuovo codice stradale, un risparmio di oltre 400 mila euro. Anche il tipo di trauma dei feriti è meno grave Calano i ricoveri: è l’effetto patente a punti Diminuiscono gli incidenti a Roma e le prestazioni del pronto soccorso: -17% al Cto di MARCO GIOVANNELLI Benedetta
patente a punti: al Cto (il maggiore centro traumatologico-ortopedico
della capitale) hanno monitorato l’andamento degli incidenti mettendoli
in relazione ai traumi e secondo l’osservazione, tra il gennaio dello
scorso anno e il giugno del 2004, sono diminuiti del 16,34 per cento gli
accessi al pronto soccorso e sono scesi del 17,53 i ricoveri e i decessi
dovuti agli incidenti. Dall’analisi successiva emerge anche che rispetto
alla gravità del trauma sono in flessione i codici bianchi e verdi
(meno 16,72 per cento) mentre i codici rossi e gialli (i più gravi)
hanno subito una diminuzione del 2,63.
Dalla lettura di questi dati sembra chiaro che la patente a punti ha prodotto maggiore prudenza ma chi è incline ad esagerare alla guida di auto e moto non ha paura di nulla. "La patente a punti è stato sicuramente un incentivo per guidare con più prudenza - afferma Francesco Vaia, direttore sanitario della Asl C che gestisce il Cto -. Meno incidenti hanno portato anche a una diminuzione dei giorni di degenza con un risparmio di 350mila euro di costi ospedalieri e di 80mila euro per le spese del pronto soccorso. Siamo convinti che il risparmio in tutto il Lazio dovrebbe attestarsi intorno ai 4 milioni di euro". "La patente a punti ha dato sicuramente un grosso impulso, un po’ per paura perché l’automobilista si è responsabilizzato - spiega Alberto Conforti, primario di traumatologia d’urgenza e del pronto soccorso del Cto, medico della nazionale di calcio Under 21 -. Sono diminuiti gli incidenti ma anche la gravità dei traumi. Tutto questo significa una risparmio consistente per la sanità ma anche un qualità della vita migliore per il paziente che viene restituito prima agli affetti e alla sua attività". L’ospedale della Garbatella è un osservatorio privilegiato per le patologie da trauma ma negli altri ospedali romani la patente a punti che effetto ha avuto? "C’è un calo tendenziale dei feriti ma la qualità dell’infortunio resta la stessa", commenta Giannantonio Cerqua, responsabile del Dipartimento di emergenza del San Giovanni-Addolorata. "Nei Dea degli ospedali più grandi arrivano pazienti selezionati, cioè i più gravi - aggiunge Roberto Brocato, dirigente dell’area critica del San Camillo-Forlanini - e se da noi c’è stata una lieve flessione all’accettazione del pronto soccorso, dove i traumi rappresentano il 25 per cento dei 90mila accessi esclusi quelli pediatrici e ostetrici, i codici rossi sono stabili. Anzi, se consideriamo l’insieme dei traumi da incidenti stradali e domestici, i codici rossi sono passati negli ultimi dodici mesi dallo 0,9 all’1,5 per cento del totale dei nostri ricoveri". "L’impressione è che c’è stato un calo degli incidenti soprattutto nel primo periodo ma poi c’è stata come una sorta di assuefazione alla patente a punti", aggiunge Manlio Marini, responsabile del pronto soccorso medico del Pertini. "Nell’agosto scorso abbiamo verificato che c’era stata una diminuzione degli incidenti ma noi facciamo poco testo perché la nostra traumatologia è di tipo urbano cioè deriva da una infortunistica stradale meno importante - dice Claudio Modini, coordinatore dell’area chirurgica del Dea del policlinico Umberto primo -. La patente a punti ha fatto subito diminuire gli incidenti che però sono aumentati senza però raggiungere i livelli del passato. Dalla nostra statistica emerge che gli incidenti stradali di una certa gravità sono più frequenti di notte e i protagonisti sono molto spesso i giovani". "Il casco obbligatorio e la patente a punti potrebbero essere fattori di riduzione dei traumi cranici gravi - sostiene Rodolfo Proietti, direttore del Dea del policlinico Gemelli -. Da un paio di anni la riduzione è stata almeno del 10 per cento. Possiamo però mettere tutte le patenti a punti che vogliamo ma la sicurezza dipende solo dal rispetto del codice". Da "Il Gazzettino" del 28 settembre 2004 POLSTRADA Algerino fermato in autostrada con due chili e mezzo di droga e la patente rubata Con l’hascisc in autostrada Monica Andolfatto Due
chilogrammi e mezzo di hashish sequestrati e un arresto. Ennesimo centro
per un controllo della Polstrada di Vicenza che solo apparentemente può
sembrare di routine. E così, venerdì scorso, lungo la Serenissima
in direzione Venezia, nella Fiat Tipo bianca fermata dalla pattuglia,
sotto il sedile posteriore è stato trovato il "prezioso"
carico, per un valore che sul mercato si aggira sui dodicimila euro. "Abbiamo
aspettato a dare la notizia - spiega il comandante Antonio Macagnino -
per avere il tempo e il modo di fare delle indagini più approfondite
a seguito di alcuni documenti rinvenuti". Alla guida del veicolo,
bloccato verso le 23 all’imbocco della prima galleria fra i caselli di
Vicenza ovest ed est, un algerino di 33 anni, Mohamed Ferahnia, incensurato,
residente a Udine e in possesso di un regolare permesso di soggiorno valido
sino al marzo prossimo. A fare insospettire i poliziotti è stata
però la patente di guida italiana in formato card esibita. A una
verifica più oculata, infatti, è risultata rubata in bianco,
assieme ad altre 529, dalla Motorizzazione civile di Agrigento nell’ottobre
del 2002. La droga era confezionata in pacchetti contenenti quattro pani
ciascuna e molto probabilmente era destinata al mercato del capoluogo
giuliano. "Stavolta siamo stati piuttosto fortunati - continua Macagnino
- perché all’interno dell’auto abbiamo trovato dei riscontri che
ci hanno permesso di far scattare, in stretta collaborazione con i colleghi
di Udine, alcune perquisizioni nella città che al momento non hanno
dato alcun esito interessante". Fra le carte recuperate, anche alcune
ricevute bancarie che hanno permesso di risalire agli ultimi movimenti
effettuati, uno dei quali per l’importo considerevole, oltre diecimila
euro, da ricondursi al pagamento della commissione. "Va detto che
questo corriere - conclude Macagnino - non rispetta il solito copione,
nel senso che l’ingresso in autostrada è avvenuto a Verona e non
a Milano, e quindi forse abbiamo intercettato un altro filone di traffico".
Ieri mattina, l’arresto del magrebino è stato convalidato dal gip
con le accuse di detenzione di stupefacente a scopo di spaccio e di ricettazione.
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