Rassegna stampa del 1 Ottobre 2004 |
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dal “Corriere della Sera” del 1 ottobre 2004 Contromano in autostrada, un morto e due feriti
CAVENAGO BRIANZA - Un uomo di 37 anni morto, una ragazza in gravi condizioni in ospedale, il suo fidanzato ricoverato con ferite più lievi, entrambi sotto choc. Viaggiavano tutti sull’autostrada Milano-Venezia, ieri intorno alle 13.30, sulla carreggiata che porta a Bergamo. Ma, stando ai primi rilievi (sarà la Polstrada a stabilirlo con esattezza) uno di loro, l’uomo che ha perso la vita, viaggiava contromano. Non si sa da quanto tempo, pare da circa un chilometro. Stando alle prime testimonianze sembra che F.D.M., 37 anni, residente a Grezzago, con la sua Volkswagen Golf procedesse sulla corsia d’emergenza in senso contrario rispetto a quello di marcia. Nei pressi di Cavenago Brianza ha urtato un autocarro che viaggiava in prima corsia, nell’urto la Golf ha sbandato verso il centro della carreggiata ed è finita anch’essa in prima corsia, dove stava arrivando proprio in quell’istante un Fiat Fiorino. Impossibile evitarlo: l’auto ha urtato anche il Fiorino e ha finito la sua carambola contro una Nissan su cui viaggiavano i due fidanzati. Lo scontro non ha lasciato scampo al trentasettenne di Grezzago: l’uomo è morto sul colpo. Anche la Nissan è rimasta semidistrutta. Quando i soccorritori del 118 sono arrivati, hanno potuto solo accertare la morte del conducente della Golf. La ragazza è stata ricoverata d’urgenza a Vimercate, il fidanzato è stato trasportato invece all’ospedale di Zingonia. L’incidente ha paralizzato la Milano-Venezia: in pochi minuti si è formata una lunga colonna di auto, che ha superato ben presto i quattro chilometri. Gli agenti della Polstrada, mentre una pattuglia effettuava i rilievi e faceva rimuovere i veicoli, hanno fatto defluire in parte il traffico sulla prima corsia, ma nell’ora di punta si sono verificati rallentamenti anche sull’altra carreggiata, dovuti soprattutto ai curiosi. Le ripercussioni sul traffico si sono avvertite fino a Bergamo, a più di venti chilometri dall’incidente. Difficile anche il compito delle pattuglie della Polstrada, che hanno dovuto effettuare i rilievi e a raccogliere le prime testimonianze. Solo attorno alle 19 hanno potuto riaprire completamente la carreggiata. Adesso, saranno probabilmente l’autopsia e le testimonianze degli altri automobilisti a far luce sulle circostanze del tragico incidente in cui è morto un uomo, due giovani sono rimasti feriti in modo grave e che ha convolto migliaia di automobilisti, rimasti intrappolati nelle lunghe code che si sono formate sia in autostrada che sulle strade limitrofe. Bisognerà capire, soprattutto, in quali condizioni fosse l’uomo che, con il suo comportamento, ha causato l’incidente. Leila Codecasa
Dalla “Gazzetta del Sud” del 1 ottobre 2004 Settembre nero Aumentano le vittime di incidenti stradali
Da “Il Secolo XIX” del 1 ottobre 2004 CHILOMETRI DI TROPPO
Genova. Un diverso tipo di infortunio ha lasciato a piedi Cristiano Doni. E’ successo l’altro giorno, non su un campo di calcio, ma sull’autostrada A7 tra Busalla e Bolzaneto. Una pattuglia della polizia stradale lo ha intercettato con il telelaser, mentre al volante della sua Bmw viaggiava a più di quaranta chilometri orari oltre il limite, che in quel tratto piuttosto pericoloso è degli 80 all’ora. Il giocatore blucerchiato, sorpreso dall’efficienza del sistema di controllo della velocità della polstrada, che sull’episodio mantiene il più assoluto riserbo, si è visto ritirare la patente, con una penalizzazione di dieci punti, e comminare un’"ammonizione" da oltre 300 euro. L’intoppo ha costretto Doni ad affidare l’auto alla moglie. La sua Bmw è stata bloccata al chilometro 123 dell’A7 sud, direzione Genova, ma il contatto con il telelaser era avvenuto sei chilometri prima, nei pressi della galleria Campora.
Da “Il Secolo XIX” del 1 ottobre 2004
Revocati i
provvedimenti restrittivi contro Belli L’inchiesta sull’ex capogruppo DS indagato per tangenti alla Motorizzazione in Toscana Giovanni Sillicani
Massa. Il gip Sgambati del tribunale di Massa ha revocato gli ultimi provvedimenti restrittivi adottati nei confronti di Marco Belli, direttore della Motorizzazone civile del capoluogo apuano, nel contesto dell’inchiesta aperta dalla procura di Massa Carrara per le revisioni fasulle di auto e camion. Al funzionario, che risiede a Chiavari, era stato interdetto il soggiorno a Massa e a Lucca, le due città dove ha operato negli ultimi anni. Resta sospeso dal suo incarico, in attesa che siano concluse le indagini e sia celebrato il processo. Gli sviluppi delle indagini e le argomentazioni difensive sostenute dall’avvocato Franco Perfetti, hanno convinto il gip Sgambati sulla insussistenza di sospetti di inquinamento delle prove, qualora fosse consentita la piena libertà di movimenti di Marco Belli. Il direttore continua a sostenere la propria innocenza. Il funzionario si dice vittima di un inganno: qualcuno a sua insaputa e durante le assenze dall’ufficio, avrebbe utilizzato i suoi dati computerizzati per avallare revisioni di automezzi senza che siano stati sottoposti ai prescritti controlli tecnici. Belli spera di poter chiarire la propria posizione durante il processo e di poter riprendere il suo posto di lavoro. Ma, a quanto pare, il provvedimento amministrativo dovrebbe rimanere valido anche dopo un eventuale esito favorevole del processo: Belli cioè potrebbe tornare a ricoprire la carica di direttore ma presso un ufficio della Motorizzazione diverso da quello di Massa. Tuttavia la sorte del funzionario chiavarese dipende anche dal confronto delle sue dichiarazioni e delle testimonianze finora acquisite, con quanto è emerso nel dibattito processuale a carico di Angelo Paita, ex autotrasportatore di Spezia e titolare di un’officina nello stesso capoluogo ligure: uomo-chiave dell’inchiesta, che ha già patteggiato la pena a quattordici mesi davanti allo stesso gip Giovanni Sgambati, assieme alla sua collaboratrice. Da alcuni giorni da diverse zone dell’Italia giungono al pm Dello Iacono richieste di dissequestro dei documenti: quelle con esito favorevole vengono girate alla Motorizzazione di Massa e di altri uffici provinciali per regolarizzare la posizione delle ditte di autotrasporto e per consentire ai loro mezzi di poter tornare a circolare, in attesa che venga celebrato il maxi-processo che metterà fine ad un illecito che si è protratto per almeno due anni. «Abbiamo ottenuto un grosso successo - dice il comandante Marina Listante - anche grazie alla collaborazione della Polizia stradale di Spezia, di Genova e di mezza Italia. Abbiamo smascherato organizzazione che consentiva a mezzi fatiscenti privi di requisiti di sicurezza, di circolare sulle strade del nostro Paese, mettendo a repentaglio la vita e la sicurezza di conducenti e di altri utenti della strada».
Da “ASCA” del 1 ottobre 2004 POLIZIA: INAUGURATO AD OLBIA STAND AUTO STORICHE PS
Olbia. E’ stato inaugurato oggi ad Olbia, alla presenza del Questore di Sassari, Santi Giuffrè e di altre autorità locali, lo stand delle auto storiche della Polizia in occasione del Supermag Rally Italia Sardinia. Ad interessare i numerosi visitatori sono state la mitica Ferrari 250 GT E del 1962, resa celebre dal maresciallo Spatafora con i suoi inseguimenti per le vie di Roma, l’Alfa Romeo AR 51 Matta, l’Alfa Romeo 2600 Sprint del ’64. In visita allo stand anche diverse scolaresche del luogo e il fratello del Re di Giordania, Principe di Hamman, Feisal Al Hussein. Lo stand della Polizia, presso il quale staziona anche il Pullman Azzurro per la sicurezza stradale, è situato in prossimità del centro di assistenza delle vetture che prendono parte al rally. Proprio alla sicurezza sulle strade è stato dedicato l’incontro dei giovani scolari con il pluricampione del mondo Miki Biasion. Nel corso della cerimonia di inaugurazione, le auto storiche della Polizia hanno preceduto in parata le macchine da corsa che prenderanno parte alla gara.
Da “Il Gazzettino” del 1 ottobre 2004 IL CASO La patente è scaduta, teme che il carroattrezzi gli rovini il bolide, "investe" un agente Tutta colpa della Lamborgini m.a.
Resistenza a pubblico ufficiale e lesioni: l’avvocato di parte civile disquisisce sull’istituto del patteggiamento, il pubblico ministero chiede una condanna di dieci mesi, il difensore fa la sua arringa e il giudice rincara la dose. Così Vincenzo Martorana, 65 anni, residente a Mestrino in via Mameli 15, dovrà scontare una pena di un anno e due mesi, pagare le spese processuali e un risarcimento civile di 7.041 euro più gli interessi legali e la parcella di costituzione (circa 4.000 euro). Lo scorso 18 febbraio, a bordo della sua Lamborghini gialla viene fermato da una pattuglia della Polstrada di Vicenza al casello di Grisignano per un semplice controllo: «Patente e libretto, prego». L’uomo esibisce i documenti ma quello di guida è scaduto da una settimana: scatta il fermo amministrativo dell’auto e il sequestro come previsto per legge. Viene quindi chiamato un carro attrezzi che però non è adatto al tipo di veicolo, perché lo scivolo è troppo inclinato: allora ne viene reperito un altro più adatto. Ma Martorana si innervosisce ha paura che al suo bolide venga rovinata la carrozzeria. Si chiude dentro dicendo che sta male e poi innesta la marcia - la polizia dice per scappare, lui nega - e "investe" l’agente Alessandro Giacomel, causandogli una lesione alla tibia e una storta per 65 giorni di inattività.
Da “Il Tempo” del 1 ottobre 2004 I consigli di Polstrada per una guida sicura In vista della stagione più fredda aumentano rischi e accorgimenti
ARCHIVIATA la bella stagione, periodo di lunghi viaggi in autostrade, code, esodi e troppo spesso anche di incidenti, l’attenzione della Polizia Stradale è focalizzata adesso al periodo invernale, dove con la medesima costante dell’invito alla prudenza, cambiano gli accorgimenti suggeriti agli automobilisti. Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha predisposto gli ormai famosi opuscoli «Buon Viaggio», che contengono le «dritte» per gli automobilisti nel periodo invernale e che verranno distribuiti anche in Molise tramite la struttura della Polstrada di Campobasso da cui dipendono i distaccamenti di Larino e Termoli. «La distrazione è la principale causa degli incidenti - mantieni sempre alta la soglia dell’attenzione», è uno degli slogan che più di tutti campeggiano nel volantino. La Polizia Stradale anche nei prossimi mesi manterrà alto il monitoraggio delle strade molisane, ricordando agli automobilisti che, prima di mettersi in viaggio, si possono chiedere informazioni sulle condizioni meteo del percorso alle sedi della Stradale più vicine. Nello specifico, ecco in undici punti, i consigli per l’inverno: 1- Procedere con la massima prudenza, specialmente su strade e viadotti esposti al nord, i quali potrebbero essere ghiacciati. 2- Le gomme devono avere il battistrada in buono stato e con la pressione giusta. 3- Tergicristalli efficienti.4- Efficienza di lunotto termico e riscaldamento interno. 5- Se le ruote motrici slittano, evitare si insistere; per fare «presa» basta mettere sotto le ruote piccoli legni, sassi o anche i tappetini stessi dell’auto. 6- Manovrare con delicatezza freno e acceleratore, preferire il freno motore, aumentare la distanza di sicurezza. 7- In caso di sbandata cercare di non frenare, ma di controsterzare. 8- Usare il veicolo in caso di necessità. 9- Mettere il liquido antigelo nell’acqua del veicolo (sui vetri si può strofinare anche una mezza patata, vecchio metodo per evitare la formazione del ghiaccio). 10- Catene o pneumatici da neve al seguito. 11- Usando pneumatici chiodati montarli su tutte e quattro le ruote. |