Continuate a scrivete il vostro
parere al presidente della provincia di Bolzano che non vuole interferenze
sulla chiusura di locali ed esercizi pubblici e attacca sui troppi controlli. Presidenza@provincia.bz.it e a trento@trentinocorrierealpi.it
, oltre che a Sbarbada e Argenta per la pubblicazione in rassegna stampa. In fondo alla rassegna potete
leggere i primi interventi.
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COMUNICATO STAMPA COORDINAMENTO CAMPERISTI 14 novembre 2007 IL 24 NOVEMBRE 2007 A CENTO (FE) CIRCOLAZIONE STRADALE
STOP AGLI INCIDENTI STRADALI
Niente chiacchiere
ma proposte concrete. PER LA PRIMA VOLTA INSIEME LE ASSOCIAZIONI ITALIANE che
vogliono farcela a ridurre i circa 9.000 morti anno caduti sulle strade
italiane per incidenti stradali. Obiettivo dell’Europa per il 2010 è di salvare
25.000 vite. PARTECIPARE anche soltanto per ascoltare è una opportunità
per cambiare o, quantomeno, è arricchire il proprio bagaglio informativo. La Commissione Europea il 9 Giugno del 2003 ha elaborato
il documento teso a dimezzare il numero delle vittime della strada nell’UE
entro il 2010. In Italia, con la L. 144 del 17-5-1999 è stato istituito
il “Piano nazionale della sicurezza stradale” e il 29 Marzo 2000, i Ministri
del LL.PP., dell’Interno, dei Trasporti, della Pubblica Istruzione e della Sanità hanno
approvato gli “Indirizzi generali e le linee guida di attuazione del Piano
Nazionale della Sicurezza Stradale”; nel 2002 sono state individuate le “azioni
prioritarie”. Nel 2007, sul ‘fronte’ dell’incidentalità stradale, è solo
l’Italia a detenere un primato da nessun altro Paese occidentale e civile
condiviso: non si conosce con “esattezza” il numero dei morti e feriti sulle
strade, dai 5mila agli 8mila decessi più un numero incalcolabile di feriti, tra
cui si stimano 25-30mila invalidi, a vita, ogni anno! In considerazione di quanto sopra alcune associazioni
firmatarie della Carta Europea per la Sicurezza Stradale hanno assunto
l’iniziativa di questo Convegno per riunire tutte le Associazioni ed Enti
firmatari e chiedere, insieme, che l’Italia non si arrenda alla eventualità
formulata dal Ministro Bianchi, il quale in data 27 aprile 2007 dichiarava sul Sole 24 Ore la resa dell’Italia a
centrare l’obiettivo europeo. Questo perché la nostra nazione può e DEVE
farcela a conseguire l’obiettivo fissato dall’Europa quattro anni fa: mancano ancora due
anni pieni a quella data ed è un DOVERE compiere ogni sforzo possibile per
conservare la Vita, da oggi al 2010, a minimo 12mila persone e a un numero incalcolabile
di feriti. Scopo del Convegno è invitare il Governo e tutte le Istituzioni ed
Enti locali, avvalendosi e non emarginando le Associazioni sparse sul territorio
nazionale, ad intensificare gli sforzi per il raggiungimento
dell’importantissimo e civilissimo traguardo, già raggiunto o in fase di
prossimo conseguimento dagli altri Paesi dell’Unione europea. In fondo alla rassegna il programma del convegno
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L’ARENA
Un simulatore aiuta i giovani a capire i rischi causati da
alcol e droga Una iniziativa per combattere il fenomeno degli incidenti
del sabato sera e la guida in stato di ebbrezza è in corso al centro commeciale
San Bonifacio, e proseguirà fino al 22 novembre. Destinatari gli studenti delle
classi terze della scuola media Bonturi-Piubello e tutte le classi degli
istituti Dal Cero e Guarino Veronese. Nella galleria del centro commerciale i
ragazzi hanno a disposizione simulatori di guida con software sulla patente a
punti e la guida in stato di ebbrezza. Lo scopo è far conoscere ai ragazzi il
codice della strada, la segnaletica e le norme di circolazione e promuovere un
corretto stile di vita, che insegni a limitare il consumo di alcol e bandire
l’uso di stupefacenti. Si cerca cioè, con questi supporti tecnologici, di
promuovere l’educazione alla sicurezza stradale e alla salute. I simulatori
sono stati messi a disposizione dal centro commerciale, che ha trovato la piena
collaborazione della polizia municipale e del Sert, che partecipano
direttamente agli incontri con le scuole, supportando il personale del centro
commerciale e fornendo materiale didattico. «Insegnare le regole fondamentali
di convivenza civile», dice l’organizzatore Roberto Speri, «coinvolge la
famiglia, la scuola e le istituzioni cui si aggiunge questa volta anche il
centro commerciale che desidera offrire il proprio contributo per
sensibilizzare i giovani». Speri ricorda che, secondo i dati del ministero
della Salute, in Italia il fenomeno dell’abuso di alcol tra i più giovani è in
vertiginoso aumento: nel 2003 la percentuale di ragazzi tra i 15 e i 24 anni
che si ubriacavano almeno tre volte al mese era pari al 7 per cento; il legame
tra abuso di alcol e incidenti stradali è documentato dalla drammaticità dei
fatti di cronaca quotidiani. «Per i ragazzi più grandi», sottolinea Speri, «si
è pensato di approfondire il tema con un simulatore per sensibilizzarli a un
consumo moderato di ogni tipo di bevanda alcolica e per trattare il tema della
prevenzione dell’abuso di sostanze stupefacenti». A ogni studente viene
distribuito anche un etilometro usa e getta». Il primo incontro con i
simulatori l’hanno avuto ieri mattina, in due turni, dalle 9 alle 10.30 e dalle
11 alle 12.30, gli studenti di informatica dell’istituto Dal Cero, coordinati
dalle docenti Maria Barbera, Carla Ferrarese e Maria Olivieri. Oggi sarà il
turno, riferisce il dirigente Mario Nogara, del settore meccanica dello stesso
istituto. Nei prossimi giorni seguiranno la ragioneria e il tecnologico,
alternandosi con gli studenti delle altre scuole. G.B
L’ARENA
ALBAREDO. L’attività del club
dell’Acat Festa contro l’alcolIl neonato club degli alcolisti in trattamento apre ai
gruppi dell’Est veronese. Venerdì alle 20.30 l’aula magna delle scuole medie di
Albaredo ospiterà la festa di riconoscimento e di sensibilizzazione Acat del
Veronese orientale durante la quale in cui verranno premiate le persone che sono
riuscite a rimanere sobrie per lunghi periodi. L’Acat infatti si occupa di
dipendenze da alcool, gioco e altre sostanze che limitano l’autonomia e la
forza di volontà degli individui. Il club albaretano si è costituito
ufficialmente l’11 luglio scorso, è riconosciuto dal Sert di Soave e conta tre
famiglie in trattamento. «Ci incontriamo ogni mercoledì sera nell’aula magna
delle scuole», afferma il presidente Paolo Boscagin. «Siamo pronti ad
accogliere nuovi amici desiderosi di iniziare un cammino di crescita con noi».
Per informazioni telefonare al numero 045.700.15.10. P.B.
IL TRENTINO
Giovani e alcol via al confronto TESERO. Dopo l’avvio con lo spettacolo “I senzatetto
dell’amore” della compagnia di Contaminarte e Artealcetro di Trento, spettacolo
che per impatto e qualità avrebbe meritato un pubblico più numeroso di quello
che sabato ha scelto il primo appuntamento di “Un week-end diverso”, la
proposta del Piano Giovani della valle di Fiemme prosegue. Si tratta della
proposta per passare un sabato sera diverso e che alterna momenti di incontro a
momenti di spettacolo. Questa sera alle 21, presso la sala bavarese del teatro
comunale di Tesero, è in programma un incontro con il dottor Claudio Zorzi,
responsabile del servizio alcologia dell’ospedale di Fiemme, sul tema “Giovani
e alcolismo”. Si spera nella partecipazione dei giovani.
EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da VARESENEWS)
È lotta dura agli ubriachi al
volanteBusto Arsizio - Maschio, sui trent’anni: questo
l’identikit di chi alza il gomito prima di mettersi alla guida. Quaranta le
patenti ritirate dall’inizio dell’anno dai carabinieriNelle ultime settimane i militari del Nucleo Operativo e
Radiomobile e delle Stazioni della Compagnia di Busto Arsizio hanno effettuato
una serie di controlli per scongiurare il rischio di incidenti stradali causati
da persone postesi alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe.
Controlli che si sono concentrati soprattutto nel corso del fine settimana, e
hanno visto l’applicazione delle recenti modifiche apportate al Codice della
Strada, che inaspriscono le pene a carico dei contravventori.Dall’inizio dell’anno sono quasi mille i controlli
eseguiti con etilometro, che hanno portato alla denuncia, con conseguente
ritiro della patente, a carico di più di 30 persone. I contravventori sono
soprattutto uomini, nella fascia di età compresa tra i 27 ed i 32 anni,
sorpresi con un tasso alcolemico nel sangue tra 0,7 grammi per litro fino ad un
massimo registrato di 2,79 g/l (mentre il limite di legge è fissato a 0,5 g/l).Altre 10 persone sono state sorprese al volante dopo aver
assunto sostanze stupefacenti. Per 3 soggetti è inoltre scattata la denuncia
per essersi rifiutati di sottoporsi ai test. Pesante la sanzione per questi
ultimi: le nuove norme prevedono infatti una sanzione amministrativa accessoria
di 2.500 euro.
L’ARENA
MONTEFORTE. La polizia locale
illustra i risultati dei controlli: negli ultimi mesi sono diminuite le persone
trovate positive all’alcoltest Ubriachi al volante: «Le multe calano» Paola Dalli Cani Duecentocinquanta automobilisti
controllati e solo undici positivi all’etilometro: «Si sta diffondendo una
nuova cultura che impone, soprattutto ai più giovani, uscite in compagnia con
un componente del gruppo che resta lontano dall’alcol». Lo ha detto Giovanni
Labianca, comandante della polizia locale di Monteforte, nel corso della serata
promossa dall’Avis sulle nuove misure del Codice della strada. All’auditorium della Casa di riposo c’era anche il
comandante della stazione dei carabinieri Francesco Caretta e il tenente Luca
Nozza, comandante del Nucleo operativo della Compagnia carabinieri di San
Bonifacio. Due gli argomenti da approfondire: se ai vigili è toccato l’articolo
186 del Codice, che riguarda la guida in stato di ebbrezza, ai carabinieri è
toccato invece il 187, ovvero norme e sanzioni per chi guida sotto l’effetto di
sostanze stupefacenti. A impressionare di più la platea sono state le nuove e
salate pene che scattano già al rifiuto di sottoporsi all’alcoltest: quei 2500
euro minimi hanno fatto restare di sasso i presenti e confermato anche che a
far da deterrente è la prospettiva di un importante alleggerimento del
portafoglio. Non sono mancate le domande a vigili e carabinieri, ma
anche segnalazioni singolari: «Il divieto di vendere alcolici dopo le 2 va
benissimo: peccato che in un locale mi sia capitato di vedere, accanto a questo
cartello, un altro cartello che invita a personalizzare la propria bibita con
un mignon alcolico», ha detto una signora. Contraddizione, com’è
contraddittoria la norma che vieta ai neopatentati di guidare auto con potenza
superiore ai 50 kilowatt: «Chi ha la patente da meno di tre anni non può
guidare la Fiat Cinquecento ma mettersi alla guida di un Ford Galaxy turbo
diesel». E via con i casi particolari, legati al sequestro del
mezzo «che va in depositeria solo se il proprietario non ha un garage o se si
accerta che è stato utilizzato dopo il fermo», ha spiegato Labianca, oppure al
lungo accertamento sanitario a cui è sottoposto il conducente di un veicolo a
cui sia stata sospesa la patente per guida in stato di ebbrezza. Altro paio di
maniche l’uso di sostanze stupefacenti: se per accertare la presenza o meno
dell’alcol nel sangue si ricorre prima al precursore (alcoblow o palloncino) e
solo in caso positivo si procede con l’etilometro (che è il mezzo legale), con
le droghe la verifica è solo in ospedale. Come hanno spiegato i carabinieri, infatti, solo
accertamenti di natura biologica possono confermare il sospetto. Effetti
stimolanti o depressivi ma anche allucinogeni non sempre sono addebitabili
facilmente all’uso di droghe o di alcol. Ultimo punto la condotta di guida,
spesso ma non sempre influenzata dall’alterazione da alcol e droghe: «I
controlli sulla provinciale 17 sono iniziati nella primavera 2005, dopo
l’incidente mortale delle Chiarelle. Da allora abbiamo detto basta, e ciò ha permesso di
fermare automobilisti che sfrecciavano a 135 all’ora: abbiamo ritirato 70
patenti», ha concluso Labianca tornando su una storica polemica, «e sono stati
tutti ritiri sacrosanti».
CORRIERE ADRIATICO
Le sezioni di
Barbara e Ostra Vetere parlano di alcol, alimentazione e sport “La salute ci sta a cuore”, due convegni Avis OSTRA VETERE – “La salute ci sta a cuore”: su questo tema
l’Avis di Ostra Vetere e Barbara organizza per le serate del 16 e del 23
novembre (sempre con inizio alle ore 21) due “tavole rotonde” che
approfondiranno, in modo specifico, il rapporto fra salute, alcool, alimentazione
e sport. Entrambi gli incontri, che si avvalgono del patrocinio dei comuni di
Ostra Vetere e Barbara e del supporto del Centro Servizi per il Volontariato,
si terranno nella elegante cornice del rinascimentale palazzo De Pocciantibus,
recentemente restituito a un uso pubblico dalla amministrazione comunale. Tema
della tavola rotonda del 16 novembre, la dipendenza da alcool e i suoi
riflessi. Emblematico il titolo del rendez-vous: “Alcol: quali messaggi dalla
bottiglia?”; all’incontro interverranno Davide Agostini, medico neurologo, e
Carmen Lenci, assistente sociale, entrambi dell’Unità funzionale di alcologia
della casa di cura privata Villa Silvia di Senigallia; farà seguito un
interessante spazio dedicato alle testimonianze di esperienze vissute da alcuni
alcolisti -e loro familiari- che hanno intrapreso un processo di recupero con
le associazioni AA (Alcolisti Anonimi) ed Al-Anon (Familiari ed amici di
alcolisti). Venerdì 23 novembre il dibattito verterà invece su
“Alimentazione e sport: un binomio salutare”; a questa ulteriore tavolta
rotonda, allestita in collaborazione con la Polisportiva Avis e con le
associazioni calcistiche di Barbara e di Ostra Vetere, parteciperanno Cesare
Santini, specialista in cardiologia e medicina dello sport (e in passato medico
della nazionale di pallavolo maschile), Marco Paolini, allenatore e docente
della Federazione Italiana Pallavolo (nonché scopritore di tanti celebrati
talenti del volley), Massimo Massi preparatore atletico dell’Olimpia Calcio e
Mauro Guenci, campione mondiale di pattinaggio a rotelle in linea. “Essere e
mantenersi in salute -si legge in una nota con cui il Centro Servizi per il
Volontariato presenta l’iniziativa dell’Avis di Ostra Vetere e Barbara- è
importante per tutti, tanto più per chi è donatore di sangue. Ecco perché la
sezione Avis di Ostra Vetere e Barbara -319 iscritti, 274 donatori effettivi-
ha promosso i due incontri pubblici”, che si confida possano richiamare
l’attenzione di un pubblico numeroso e partecipe. R.MAN.,
CORRIERE ADRIATICO
Alcolici dopo le due di notte, il Mamamia rischia la
chiusura SENIGALLIA – Chiusura in vista per il Mamamia, sorpreso a
somministrare bevande alcoliche dopo le 2 di notte. Ad accertare la violazione
sono stati gli agenti del Commissariato di Senigallia, nel corso dei controlli
che le forze dell’ordine hanno attuato dopo il 4 ottobre, quando è entrato in
vigore il tanto discusso decreto. Al blitz dei poliziotti, che discretamente si
sono appostati nei pressi del bancone, non è sfuggita la mano del barman
intenta a porgere una bevanda alcolica nell’orario in cui vige il
proibizionismo. Erano infatti abbondantemente passate le due di notte, il
limite fissato per legge. Una violazione che non prevede alcun tipo di multa ma
solo la sospensione dell’attività, da sette a trenta giorni. Il Commissariato
ha quindi rigirato il verbale al Comune di Senigallia, perché provveda ad
ordinare la chiusura stabilendone anche la durata. L’Ufficio attività
economiche provvederà quindi ad emanare l’ordinanza, che a giorni il dirigente
Paolo Mattei firmerà rendendola esecutiva. Si tratta del primo caso rilevato
nell’intero territorio comunale da quando il decreto è entrato in vigore. In
poco più di un mese di controlli, attivati da parte delle forze dell’ordine,
non sono state riscontrate altre situazioni di somministrazioni illegittime,
nei locali notturni passati al setaccio per monitorare la correttezza dei
barman. Un provvedimento quello della chiusura, seppure temporanea, che verrà
accolto con disappunto da numerosi fruitori del Mamamia. Del resto la legge
impone delle regole che, seppure in certi casi opinabili, vanno rispettate
salvo poi, in caso contrario, pagarne pegno. Proprio dai controlli sulla strada
le forze dell’ordine hanno constato che molti, troppi, giovani raggiungono i
locali notturni con le scorte di alcolici in automobile. Bottiglie che scolano
prima di entrare, per loro stessa ammissione, consapevoli di non poter bere
dopo le due di notte. Oppure custodiscono per la serata, nel caso in tarda
notte volessero dissetarsi. Un escamotage ad una legge che, finché sarà in
vigore, le forze dell’ordine avranno comunque l’obbligo di far rispettare. S.M
L’ARENA
ALCOL. Uno patteggia
Furto al dj uno va a processo Quella sera avevano esagerato con i drink e quando
entrarono nel sotterraneo aprirono le cantine prendendo strumenti e
apparecchiature elettroniche di proprietà di un dj. Furono maldestri per due
motivi: il furto lo commisero il 3 maggio 2006, esattamente il primo giorno non
coperto dall’indulto, e poi perchè furono visti e i carabinieri andarono a
«trovarli a casa» il giorno dopo. Restituirono tutto ma l’accusa rimase. Ieri
uno di loro (difesa Costantini) ha patteggiato un anno davanti al gup Caccamo
mentre l’altro (difesa Nicoli) andrà a processo.
L’ARENA
LEGNAGO. Un romeno di 19 anni
in gravi condizioni a seguito delle fiamme sviluppatesi dal materasso su cui
riposava all’interno di un accampamento di fortuna Brucia nel suo giaciglio in un rifugio sul fiume Il giovane ha
riportato ustioni sul 40 per cento del corpo È stato salvato dai connazionali
che poi sono fuggiti Baracche smontate sparite nella notte È in gravi condizioni, per ustioni di primo, secondo e
terzo grado al dorso, ad una coscia, ai piedi, alle mani e al volto, un giovane
rumeno che l’altra sera è rimasto intrappolato nell’incendio del gaciglio - un
cartone e nulla di più - sul quale dormiva. Solo l’intervento di due suoi
connazionali, con i quali condivideva un rifugio di fortuna sull’argine
dell’Adige, ha impedito che il ragazzo, Alin Rupa, 19 anni, potesse correre
pericoli ben più gravi per la sua vita. Per fortuna i due si sono accorti del
fuoco, sentendo un crepitìo nella notte, e sono corsi subito in aiuto di Rupa
cercando di spegnere il fuoco che gli aveva intaccato i vestiti: i due hanno
anche usato la terra, gettandola addosso al connazionale, pur di aiutarlo. Poi,
in tutta fretta, si sono caricati sulle spalle il ragazzo e lo hanno portato al
pronto soccorso. Dopo le medicazioni immediate il dicianovenne è stato trasferito
al reparto grandi ustioni dell’ospedale di Borgo Trento. La prognosi è
riservata. La vicenda, pur se molto grave, in un primo momento
sembrava esserlo ancora di più. Inizialmente, infatti, il ragazzo aveva detto
ai medici del pronto soccorso di essere stato «bruciato» da alcuni marocchini
che ce l’avevano con lui. Immediate le indigini dei carabinieri di Legnago che
hanno inviato due pattuglie al parco dove Rupa aveva detto che stava dormendo e
dove sarebbe avvenuto, secondo lui, il tentato omicidio, perché di questo si
sarebbe trattato. I militari hanno ispezionato in ogni punto e tutte le
panchine ma non hanno trovato alcuna traccia di roghi o di fuochi appiccati. Mentre i carabinieri cercavano, al pronto soccorso di sono
presentati i due amici di Rupa che hanno invece raccontato quanto era successo
al ragazzo che dormiva nell’accampamento tra le frasche dell’argine. Secondo la
loro versione il giovane romeno si era addormentato un po’ alticcio lasciando
probabilmente cadere accanto a lui una sigaretta accesa che ha sviluppato il
fuoco. La versione dei due connazionali è stata avvalorata poco
dopo, quando i carabinieri sono andati ad ispezionare il rifugio dei romeni:
lì, infatti, hanno trovato i resti di un incendio e rovi bruciacchiati. Era
chiaro, quindi, che si era trattato di un incidente. Rupa, che ha ustioni sul 40 per cento del corpo, è
sedicente e senza una dimora fissa e pare essere arrivato in città circa un
mese fa, mentre i due amici da quattro-cinque mesi. A nessuno è stato
contestato alcun reato in ordine allo sviluppo del fuoco e le forze dell’ordine
sono convinte che Rupa, cercando di addossare la colpa su altri, abbia voluto
proteggere i suoi connazionali. D.A.
EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da LA GAZZETTA DEL SUD)
Sembrava morto ma era ubriacoCALTANISSETTA, 14 NOV- Inizialmente sembrava morto ma era
soltanto addormentato in fondo a una scarpata dove era precipitato dopo avere
bevuto molto vino. La scorsa notte vicino al bivio Capodarso, nel Nisseno, due
agenti della polstrada hanno trovato un’auto a ridosso di un guard-rail, vuota
e con uno sportello aperto. Due ore dopo, nei dintorni, hanno trovato un
marocchino di 27 anni che a prima vista sembrava un cadavere, invece era solo
ubriaco. L’uomo e’ stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza.
WINENEWS
Palermo L’ETILOMETRO TI PUO’ SALVARE LA
VITA, TI PUO’ COSTARE UNA MULTA OPPURE ... TI FA VINCERE 15.000 EURO COME E’
SUCCESSO AGLI INVENTORI DI “EKEY” L’ETILOMETRO A RILEVATORI DI ONDE
ELETTROMAGNETICHE Un sistema non invasivo e sicuro, da installare anche
nella propria auto per misurare il tasso alcolico nel sangue: con questo
progetto quattro giovani laureati in Ingegneria all’Università di Palermo hanno
vinto il premio speciale della Camera di Commercio di Milano per il concorso
“Fai valutare la tua idea imprenditoriale”, che ammonta a 15.000 euro. Davide
Mannone, Alfredo Catalano, Salvatore Ritrosi e Dario Rocco, che adesso vogliono
perfezionare il prodotto, trovare investitori e fondare un’impresa. Oggi i ricercatori hanno ricevuto a Palermo un
riconoscimento da parte del rettore dell’Università, Giuseppe Silvestri: “sono
contento che Palermo, attraverso la sua Università e la sue intelligenze, abbia
ottenuto questo successo. E’ la dimostrazione di quale capacità di ricerca e
quale preparazione abbiano i nostri giovani laureati” ha sottolineato, offrendo
ai ragazzi una medaglia dell’ateneo. Il nuovo sistema, chiamato “Ekey”, che
permette di misurare il tasso alcolico nel sangue evidenziandone la presenza
attraverso emettitori e rilevatori di onde elettromagnetiche. Si tratta
dell’unico metodo infallibile oltre a quello del prelievo di sangue, che però
non può essere usato dalle forze dell’ordine nelle strade perché invasivo e di
difficile gestione. Il principio di Ekey è quello dell’assorbimento di energia
delle onde elettromagnetiche che passano attraverso i tessuti biologici: in
pratica, vengono emesse delle onde e viene rilevato quante di queste
attraversano il tessuto e quante no. Conoscendo lo spettro di assorbimento
delle onde dell’etanolo, è possibile individuare quanto ne è contenuto nel
tessuto oggetto dell’esame e quindi nel sangue. L’utilizzo di questo sistema
permette costi contenuti e dimensioni ridotte, tanto che Ekey potrebbe assumere
la forma di un portachiavi o di un sensore sul cruscotto o sul volante
dell’auto.
SANIHELP
Milano: record di tumori da fumo e
alcolMilano è la città più malata del
nord Italia, almeno per quanto concerne il numero dei casi di tumore da alcol e
da fumo. A rivelarlo è il Rapporto sui tumori, curato dall’Asl Città di Milano.
(*)
Uno strumento che si propone di colmare un vuoto di
conoscenza sull’epidemiologia dei tumori nelle grandi aree metropolitane
italiane dove, spiegano gli esperti, agiscono fenomeni economici, sociali, ambientali
e culturali che possono favorire alcuni particolari fattori di rischio. All’ombra della Madonnina, rivela il rapporto, ogni anno
circa 9 mila persone si ammalano di tumore e 4 mila muoiono per la stessa
malattia. Ma a preoccupare non è il totale dei casi. La metropoli milanese
spicca per il record di neoplasie legate a stili di vita dannosi Sono tre le categorie in cui gli specialisti hanno
registrato dei picchi rispetto ai dati emersi dagli altri - ancora pochi -
registri del Nord Italia. I tumori delle alte vie digestive e respiratorie sono
il 12% in più, come anche quelli che colpiscono trachea, bronchi e polmoni, e
quelli all’esofago registrano addirittura un +21% rispetto al resto del
Settentrione d’Italia. (*) Nota: “Milano da bere” è stato uno slogan di successo.
Pare sia giunto il momento di trovarne un altro.
ALCOLISMO
Germania: paese ha più elevato consumo di alcol d’Europa Sono i tedeschi i più forti
bevitori d’Europa, con una media pro capite di 20 litri di alcol all’anno. Su
livelli elevati, ma comunque inferiori, ci sono paesi come la Repubblica Ceca,
l’Ungheria, l’Irlanda e Lussemburgo. È quanto emerge dai dati presentati
dall’Istituto di Dresda per la psicologia e la psicoterapia clinica a un
convegno dedicato alla dipendenza in corso a Mannheim, nel Sud-Ovest della
Germania. Il motivo di questo triste primato della Germania si
chiama soprattutto "binge drinking", cioè il bere finalizzato
all’ubriacarsi. Nella patria della birra, che ogni anno attira milioni di
giovani da tutta Europa con la sua Oktoberfest, ogni giorno un tedesco su tre
pratica questo "sport". E non si tratta di un fenomeno che colpisce
solo i più giovani, visto che tra il 2003 e il 2006 le ubriacature tra gli
adulti sono aumentate di ben il 10%. Oggi, secondo le statistiche dell’Istituto
nazionale contro le dipendenze (DHS), il 34% della popolazione adulta tedesca
pratica il "binge drinking", cioè beve più di cinque bicchieri di
alcol in un lasso di tempo molto breve. Secondo un recente studio, l’alcol è oggi la causa del
7,8% di tutte le malattie e le morti precoci in Europa. In particolare, sempre
secondo il DHS, in Germania l’eccessivo consumo di alcol costa all’economia
nazionale circa 20 miliardi di euro all’anno (tra malattie, assenze dal lavoro
e pensionamenti anticipati per motivi di salute). Una piaga, questa, che nel
Paese fa 23’000 vittime all’anno, di cui 18’000 uomini.
TEMPO MEDICO Abbuffate sporadiche di alcol in gravidanza: meglio
evitarle, ma i rischi sono pochi
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PROGRAMMA CONVEGNO - STOP AGLI INCIDENTI STRADALI
09.30 - Registrazione dei partecipanti 10.00 - Saluto del
Sindaco di Cento Flavio Tuzet 10.10 - Saluto
dell’Assessore alla Sicurezza Rossella Giannoni 10.20 - Saluto delle
Autorità 10.30 - Relazione
intoduttiva: "L’Italia non può abdicare all’obiettivo europeo sulla
sicurezza stradale del 2010" - Luigi A. Ciannilli (comitato associazioni
ed enti promotori) 10.45 - Tavola
rotonda: “L’obiettivo dell’Europa per il 2010: 25.000 vite da salvare. Le
proposte dell’Associazionismo”
MODERA Giuliano Monari, Resto del Carlino
INTERVENGONO
Giuseppa Cassaniti, Ass. Italiana Familiari e Vittime
della Strada; Maria Corrao, Ag. Giovani e I.S.A. Giovanni Sello Udine Sergio
Garbarono, AIMS; Marco Guidarini, AMI; Elena Di Girolamo, AIRV; Roberto
Alberghetti, Ass. News; Giuseppe Raduano, Ass. PU.RI. ONLUS; Antonio Lerario,
Ass. Naz. Vittime della Strada; Massimo Lucá, Circolando - Idee in Movimento;
GianFranco Franzoni, Dodge Club; Francesca Marozza, FMI; Antonio Trento,
Fondazione Capodanno in Paradiso; Luigi Giannini, Guida & Sicurezza;
Daniela Pini, Sweet Slide Services; Pierluigi Ciolli, Ass. Naz. Coordinamento
Camperisti.
12.45 - PAUSA PRANZO 14.00 - Tavola
rotonda: “L’obiettivo dell’Europa per il 2010: 25.000 vite da salvare. Le
proposte delle Istituzioni”
MODERA Pier Luigi Ciolli, Ass. Naz. Coordinamento Camperisti
INTERVENGONO Ugo Ballerini, ACI; Salvatore Signorelli,
ANVU; Roberto Rocchi, ASAPS; Teodosio Galotta, COES Lazio; Barbara Riva, Comune
di Cesenatico; Sandra Morelli, Comune di Forlì; Marta Faustini, Confederazione
Autostrade SpA; Alessandra Gambardella, Fondazione ANIA per la Sicurezza
Stradale; Chiara Pugnetti, Provincia di Brescia; Patrizio Cittadini, Provincia
di Frosinone; Alberto Manzelli, Echos Engineering; Elisa Giachelle, Quintegia;
Thomas Valentini, Redas Italia; Giuseppe Guccione, Fondazione Luigi Guccione
Onlus; Raimondo Polidoro, TMS Consultancy Italy; Mombelli Angelo, U.I.C.;
Fondazione Alessio Tavecchio.
16.00 - Sintesi ed elaborazione documento finale. Automobile Club Italia
Agenzia Giovani e I.S.A. Giovanni Sello Udine AIMS - Associazione Italiana
Medicina del Sonno AMI - Associazione Motociclisti Incolumi ANVU - Associazione
Professionale Polizia Locale d’Italia Associazione Italiana Rinascita Vita
Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti Associazione News Associazione
PU.RI. ONLUS – Punto Riferimento Familiari Vittime Associazione Sostenitori
Amici Polizia Stradale - Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada
Associazione Nazionale Vittime della Strada Circolando - Idee in Movimento -
COES Lazio Comitato per La Sicurezza Stradale “F. Paglierini” - Comune di
Cesenatico Comune di Forlì - Confederazione Autostrade SpA Dodge - Club Echos
Engineering s.r.l. - Federazione Motociclistica Italiana Fondazione - ANIA per
la Sicurezza Stradale - Fondazione Capodanno in Paradiso - Fondazione Luigi
Guccione Onlus - Guida & Sicurezza S.r.l. - Provincia di Brescia -
Provincia di Frosinone - Quintegia srl; Redas Italia S.r.l. - Sweet Slide
Services - TMS Consultancy Italy S.r.l. - U.I.C. Unione Italiana Ciechi -
Fondazione Alessio Tavecchio.
ASSOCIAZIONI ED ENTI PROMOTORI ELENCO ENTI E ASSOCIAZIONI
ADERENTI
Comitato per la sicurezza stradale “Fernando Paglierini”;
Il Presidente: Dr. Luigi A. Ciannilli; Associazione PUnto RIferimento familiari
e vittime Il Presidente: Dr. Giuseppe Raduano; Associazione Nazionale
Coordinamento Camperisti Il Presidente: Niciarelli Vincenzo; Associazione Motociclisti
Incolumi Il Presidente: Dr. Marco Guidarini ; CO.E.S. LAZIO Il Presidente:
Stefano Di Nino;
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LETTERA DELLA ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI E VITTIME
DELLA STRADA
Alcol. Provincia contro Polizia L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada è
sdegnata nel riscontrare che autorità pubbliche anzichè orientare i cittadini
al rispetto della legge, cavillano per renderla non credibile e da non
rispettare. Rivendicando l’impostazione democratica del nostro Stato
di diritto, l’AIFVS, in qualità di organismo di base esteso con 98 sedi su
tutto il territorio nazionale ed iscritta nel Registro Nazionale delle
associazioni di promozione sociale con decreto del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali, ricorda che le autorità pubbliche esistono per garantire i
diritti costituzionali, in questo caso il diritto inalienabile alla vita ed
alla salute, sostenendo l’osservanza delle norme. Inoltre l’AIFVS rileva che
deve essere svolta un’azione unitaria tra i diversi ambiti istituzionali, per
cui pur permanendo la facoltà di ricorrere alla Corte Costituzionale, il
Presidente della Provincia avrebbe dovuto fare proprie le decisioni di chiusura
della discoteca ed emanare il relativo atto, anzichè diffondere un messaggio di
contrasto e di rivendicazione di potere. Apprezziamo gli enti locali, a partire dal Comune di
Rovereto, che mettono in campo buone pratiche da diffondere, e speriamo di
trovare tra questi anche la Provincia di Bolzano. Ci auguriamo che cresca nei nostri decisori la chiarezza
culturale ed etica, tanto da dare il giusto pesa al valore della vita,
ponendolo al primo posto nella scala dei valori e considerandolo come il
parametro che misura la validità delle decisioni. Di questa chiarezza abbiamo
oggi molto bisogno, perchè la vita è veramente soggetta a sottovalutazioni ed a
violenze di ogni genere. E di queste aberrazioni siamo responsabili tutti noi
che siamo chiamati a prendere decisioni: i comportamenti riprovevoli dei
giovani sono sostenuti dagli adulti che tengono la testa sotto l’ala, spesso
per sporchi interessi, e per i quali anche i giovani sono utilizzati come merce
da strapazzo. dott.ssa Giuseppa
Cassaniti Mastrojeni presidente AIFVS
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Inoltro per vostra conoscenza. Cordiali saluti. Alessandro Sbarbada -
Mantova
ENOTIME.IT
GIAPPONE: IN GALERA
ANCHE CHI VIAGGIA IN AUTO CON UN UBRIACO!
Inasprimento delle
norme antialcol: pene anche per chi vende alcol o fornisce l’auto a persone già
alterate A poco più di un
mese dall’entrata in vigore della legge che inasprisce le pene per la guida in
stato d’ebbrezza (19 settembre), in Giappone si fanno i primi conti. Secondo i
dati diffusi dall’Agenzia nazionale di polizia, gli incidenti stradali causati
da guidatori ubriachi o con concentrazioni di alcol nel sangue oltre i limiti
consentiti sono stati 350, in calo del 40% rispetto allo stesso periodo
dell’anno scorso.
Di questi, 17 sono stati mortali contro
i 26 dello stesso periodo del 2006, mentre i guidatori fermati dalla
polizia in stato di ebbrezza alcolica più o meno acuta sono risultati in calo
del 35%, pari a 5.652. La nuova legge
prevede pene più severe non solo per chi guida, ma estende le sanzioni anche a
chi, pur sapendo delle condizioni precarie del guidatore, salga lo stesso a
bordo della sua auto. In una sorta di percorso retroattivo, poi, vengono puniti
anche coloro che vendono alcol e forniscono o prestano la macchina a persone
ubriache. Per fare qualche esempio delle pene, il passeggero che non riesca a dimostrare di non essersi reso conto
delle condizioni del guidatore è passibile di pena fino a tre anni di carcere e
una multa di 4.000 dollari. Ai fini della colpevolezza, non rileva se abbia
o meno la patente, perché dai 14 anni in su sono tutti punibili. Il possessore di un’auto che lasci guidare
un ubriaco rischia invece fino a cinque anni di galera e 8.000 dollari di
sanzione. Per quanto riguarda le sanzioni per i guidatori, per concentrazioni di alcol nel sangue pari
o superiori a 0,8 grammi/litro la nuova legge ha innalzato la pena
massima da tre a cinque anni di prigione o una multa di 8.800 dollari, mentre
per concentrazioni da 0,3 a 0,79 la sanzione massima è di tre anni di
carcere o una multa fino a 4.400 dollari. Per chi rifiuta la prova del palloncino,
i mesi di carcere sono tre o una multa di 4.400 dollari. Tornando alle statistiche relative al primo mese di
applicazione delle norme, tra i 5.652 fermati per guida in stato di ebbrezza,
il numero di arresti per ubriachezza manifesta è stato pari a 65; 436 sono
finiti in galera per ‘ebbrezza moderata’ e 27 per rifiuto della prova del
palloncino. La polizia ha arrestato
anche altre sette persone, di cui due ristoratori per aver dato alcol e una per
aver prestato l’auto a individui già ubriachi e quattro per essersi sedute a
bordo con un guidatore in stato d’ebbrezza pur sapendo del suo stato. ‘I numeri sono incoraggianti, ma vogliamo essere ancora
più severi per ridurre al minimo gli effetti della guida in stato
d’ebbrezza’, ha commentato un rappresentante della polizia. L’inasprimento
delle pene per la guida in stato d’ebbrezza era stato richiesto a furor di
popolo ad
agosto dell’anno scorso, quando la nazione rimase scioccata alla notizia che
tre bambini che viaggiavano con i genitori sono affogati dopo che la loro
macchina, speronata da un’altra auto su un ponte, era finita in mare. Il
conducente era risultato completamente ubriaco. (*) Fonte: FocusWine (*) Nota: i giapponesi fanno sul serio. ‘A furor di popolo’.
Quasi come in Italia: leggete il prossimo articolo’.
TRENTINO
Durnwalder ricorre
alla Corte: «I locali li chiudiamo solo noi» Alcol, Provincia
contro polizia Il presidente
rivendica la competenza. E attacca sui troppi controlli BOLZANO. Ora la
Provincia di Bolzano vuole essere padrona di decidere, senza interferenza
alcuna, anche sulla chiusura di locali ed esercizi pubblici. Lo ha affermato
ieri il presidente Luis Durnwalder preannunciando un ricorso alla Corte
Costituzionale, a seguito della decisione della Questura di sospendere la
licenza del Club Lounge Riva di Merano lo scorso 28 settembre. Durnwalder
sostiene che lo Statuto di autonomia parla chiaro. «In base allo
Statuto - ha affermato infatti il governatore - la Provincia ha competenza
legislativa concorrente sugli esercizi pubblici e la relativa potestà
amministrativa. Il rilascio e la sospensione della licenza spetta, quindi, a
me». La Polizia, ha aggiunto, «ha facoltà di eseguire i controlli ed il
questore può proporre la revoca qualora vengano riscontrate irregolarità». Per ora la Questura
ha scelto la linea della prudenza, in attesa del pronunciamento della Corte
Costituzionale. «Prendiamo atto - ha spiegato il vice questore aggiunto Giorgio
Augusto Porroni - della decisione della Provincia di ricorrere alla Corte
Costituzionale, ma non intendiamo entrare nel merito della questione». Ad
indurre la Provincia ad uscire dall’impasse è stata la decisione della Questura
di chiudere l’ex discoteca Marinara, per 5 giorni a seguito di una situazione
intollerabile per tutto il vicinato. I clienti si intrattenevano in strada
oltre l’orario di chiusura, si registravano ripetuti atti vandalici ed è stata
rilevata la presenza di pregiudicati. Un provvedimento, dunque, giustificato da
ragioni di pubblica sicurezza. Durnwalder, pur spendendo parole di elogio nei
confronti del questore Piero Innocenti e della Polizia in generale, ha spiegato
di voler ricorrere alla Corte Costituzionale per non creare un precedente. Sempre in tema di alcol Durnwalder si è
espresso anche in merito ai recenti controlli sulla somministrazione di
alcolici nei locali dopo le 2 annunciando che intende intervenire presso gli
organi competenti a Roma. «Quella intrapresa dallo Stato - ha detto Durnwalder
- non è la strada giusta. Non sono i divieti dopo una certa ora a ridurre il
consumo di alcolici. I giovani, infatti, li ordinano prima del limite orario
imposto e li assumono dopo». (*) A questo riguardo Durnwalder ha ricordato
le iniziative di sensibilizzazione poste in essere dalla Provincia, che saranno
riassunte in un elenco che redigerà l’assessore Thomas Widmann, e ne ha
preannunciate altre. «Qualche
bicchiere in più si può bere - ha continuato il presidente - ma senza perdere
l’autocontrollo» (**). Durnwalder si è spinto oltre e ha fatto
intendere di aver avuto, nell’ultimo periodo, una serie di segnalazioni che non
gli sono piaciute. Ha raccontato di alcuni altoatesini fatti scendere dal taxi
e multati per ubriachezza molesta. «Se quanto mi è stato riferito rispondesse a
verità saremmo di fronte a comportamenti vessatori e comunque sbagliati. Non è
così, infatti, che si educano i ragazzi». Le forze dell’ordine, per ora, si limitano
ad applicare la legge, sia per quanto attiene le verifiche all’interno dei
locali che per quanto riguarda gli automobilisti sorpresi con un tasso alcolico
sopra quello consentito, senza rispondere agli attacchi che provengono ora dal
presidente e prima dall’assessore Widmann. Nessun accanimento, dunque. «Non
facciamo controlli straordinari - conferma il capitano dei carabinieri Marco
Lunardi - ma verifiche nella norma». (*) Nota: è chiaro che chi vuole proprio bere una strada
per farlo la trova, ma ci sono anche moltissimi giovani che rispettano la
disposizione di legge: secondo i primi dati questa legge ha già drasticamente
diminuito gli incidenti notturni. (**) Nota: “in più” di quanti? Prendiamo la migliore delle ipotesi – in più di uno solo
- e supponiamo, per stare scarsi, che
con “qualche bicchiere” il Presidente intendesse per esempio due. 2+1=3. Il Presidente afferma che si può bere come minimo tre bicchieri, una dose già estremamente
pericolosa per la salute, certamente in grado di fare già perdere una buona
dose di autocontrollo, nonché di superarare il tasso di alcolemia consentito
per guidare. Che messaggio
veicola un “Presidente” di Provincia quando fa un’affermazione del genere?
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