foto Coraggio - archivio Asaps
Caro Presidente, intanto ti saluto, magari non ti ricorderai
piu’ di me, sono stato sempre iscritto all’Asaps sin dalla sua istituzione.
Entrato in Polizia nel 1989 sono stato assegnato alla Sottosezione di Pian del
Voglio, non era certo per me il massimo visto che sono di Catania ma era mio
desiderio andare alla Stradale ed almeno per questo fui accontentato. La
Sottosezione di Pian del Voglio è stata per me Maestra di vita e di tutto
quello che ho imparato nel mio lavoro, cosa che ho poi cercato di trasferire ai
colleghi più giovani. All’epoca ci siamo visti qualche volta ed ho sempre
apprezzato la tua attività a favore della specialità. Giordano credimi, la
Polizia Stradale non è più quella di allora, il malumore è alle stelle, più di
una volta anch’io ho pensato di lasciare la specialità per lidi più tranquilli
come hanno fatto tanti nostri bravi funzionari. Dopo il concorso per Ispettore
fui assegnato ad un Commissariato e nonostante fossi stato gratificato di
encomi ed elogi per la mia attività nella squadra di Polizia Giudiziaria,
ritenni opportuno ritornare alla specialità, pensa un po’ io Ispettore a rifare
le pattuglie, ad uscire di servizio in moto e a non avere più elogi ed encomi.
Sono stato un folle? Molti mi dissero e mi dicono ancora di si. Ma il primo
amore non si scorda mai. Non credevo però che saremmo arrivati a tanto. Vedere
la MIA SPECIALITA’ ridotta a questo stato di coma irreversibile mi fa male che
non riesco a descrivere, non ci riesco più, hanno distrutto una delle cose più
belle in cui credevo, hanno distrutto il mio sogno di bambino. Tanto per dirti
quando da piccolo passava il giro d’Italia per il mio paese correvo
immediatamente in strada, ma non per vedere i ciclisti, ma nell’attesa
spasmodica di quel momento quando, dopo aver avvertito in lontananza quel
sibilo lungo che era la sirena delle Moto Guzzi della Stradale, sarebbe sbucato
dalla curva sul suo falcone o sulla sua T3 quel poliziotto che ai miei occhi di
bambino mi pareva un cavaliere della tavola rotonda e mi dicevo da grande
voglio essere come lui, scortare il giro d’Italia passare per la strada
principale del mio paese e far morire d’invidia i miei concittadini. Adesso
quando sento giovani colleghi che si lamentano perché non vogliono uscire in
moto con le BMW, mi viene voglia di prenderli a calci nel ...., tu forse mi capisci.
Ma poi mi blocco e mi chiedo: "non è che forse hanno ragione loro
Non è che sono io che sto invecchiando a 40 anni? In effetti a pensarci bene
chi ce lo fa fare a prendere freddo, acqua, neve, vento, caldo, quando si
potrebbe stare in Uffici più tranquilli ed essere considerati di più dai
superiori. Alla Polizia Stradale salvare delle persone magari tirandole fuori
da un’auto in fiamme è casa normale e dovuta; in Questura se arresti uno
spacciatore rischi di vederti conferito un encomio o un premio in denaro? Chi
ce lo fa fare allora? E’ la domanda che ci poniamo tutti. A questo punto,
credimi Giordano, non mi capacito a darmi una risposta nemmeno io. Lo sai tanti
di noi cosa dicono in queste ore: "meno male che ci chiudono così possiamo
finalmente transitare ai Commissariati, accorciando, così, notevolmente i tempi
delle già presentate domande di trasferimento. Il mio è un grido di dolore ma
poi mi convinco che forse hanno ragione a chiuderci, stando così le cose, è
inutile tenere ancora in vita una struttura in coma irreversibile, basta farla
soffrire, non continuiamo con l’accanimento terapeutico delle false promesse;
ma poi da buon cristiano spero in un miracolo dell’ultimo momento. Poi penso ai
miliardi stanziati per le nostre missioni di pace all’estero e mi incazzo nel
pensare che quelle risorse potrebbero essere destinate a finanziare NOI,
l’unico esercito che combatte in tempi di pace una guerra e per giunta in casa
nostra, quella contro le morti per incidenti stradali. Mi si dirà: "ma ce
lo chiede la Comunità internazionale, non possiamo esimerci "ed io penso
nel contempo che la stessa Comunità internazionale ci chiede anche di abbassare
il numero di morti per incidenti, di fare più controlli per contrastare la
guida sotto l’influenza di alcool o stupefacenti, di fare più controlli di
trasporti di merci pericolose, di fare più controlli nel trasporto di rifiuti.
Tutti ci chiedono tutto ed i nostri vertici rispondono con numeri senza però
chiedersi che dietro quei numeri ci sono uomini che lavorano per ottenerli ed
allora mi chiedo quando non ci saremo più come specialità che numeri daranno?
Mentre scrivo purtroppo in Italia sta succedendo quello che non avrei mai
voluto ed anche stavolta tutti a destra e manca contro la Polizia e nello
specifico la Stradale. Personalmente mi dispiace molto per il
giovane morto e mi associo alle condoglianze alla famiglia, ma dare
immediatamente addosso al collega non è successo neanche agli assassini di
Cogne o di Perugia. Sentire un avvocato dare dell’omicida volontario al collega
mi fa accapponare la pelle come se il collega quella mattina sia andato in
servizio per uccidere quel ragazzo. Io, invece, che ho lavorato in autostrada
non riesco a capacitarmi come un mio collega possa aver sparato da un’ area di
servizio all’indirizzo di una persona che si trovava all’interno di un’auto
nell’area di servizio opposta, non mi capacito come abbia potuto fare una cosa
del genere per di più da una distanza notevole, con l’autostrada nel mezzo, con
lo spartitraffico e le rete divisoria nel mezzo e soprattutto con il rischio di
colpire gli occupanti della auto che nel frattempo circolavano sulle due
carreggiate. Le ipotesi sono tante, o il collega è un erede di Guglielmo Tell,
o un campione del mondo di tiro dinamico, un folle, oppure è successo qualcosa
di incomprensibile. Ma nel frattempo tutti addosso alla Polizia, tutti a
gridarci assassini, tutti a gridare uno, cento 1000 Raciti, assalti agli Uffici
di Polizia. Giordano cosa sta succedendo? E’ normale tutto questo? Io credo di
no. Lo stress lavorativo e lo sconforto ci stanno assalendo. Serviamo
fedelmente lo Stato a costo di sacrifici enormi e poi veniamo ripagati con
commissioni d’inchiesta per il G8, con la denuncia della corte dei conti per i
tafferugli per l’alta velocità, con la chiusura di importanti presidi di
Polizia. Presidente siamo stanchi e se te lo dice uno che ha sempre
creduto nella Polizia e nella nostra specialità, anche se molte volte con voce
critica, mi devi credere. Forse un giorno non porterò o non mi faranno più
portare il glorioso scudetto con il centauro alato perché chiuderanno il
distaccamento dove presto servizio ma credimi mi faranno solo un baffo, come si
dice dalle mie parti, perché il centauro alato ce l’ho tatuato profondamente
nel mio cuore e si cancellerà quando questo smetterà di battere. Ciao Giordano
e buon lavoro, sono e credo siamo tutti con te, continua la battaglia forse
vinceremo, forse no, ma almeno non potremo dire di non averci provato! |
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