Venerdì 27 Dicembre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 20/11/2007

Quando le divise aiutano 1 - Merate, una bambina di 18 mesi sequestrata da una psicolabile: con un’indagine lampo, i Carabinieri la liberano e la riconsegnano alla mamma


“Il ladro di bambini”, film di Gianni Amelio (1992), con Enrico Lo Verso. Film bellissimo, che ha ispirato il calendario dell’Arma 2002, mese di novembre.  (archivio Asaps)

(ASAPS) MERATE (LECCO), 20 novembre 2007 – È bastato un attimo: Gaia, una bambina di 18 mesi, è insieme a due fratellini sul sedile posteriore dell’auto della mamma, scesa davanti al supermercato di Cernusco lombardone. Una disattenzione che poteva costare cara, carissima: pochi secondi e Gaia sparisce, prelevata da una misteriosa donna subito fuggita senza lasciare traccia, a bordo di una Renault Twingo, di cui nessuno ha annotato la targa. Solo un maresciallo dei Carabinieri, Edonio Pecoraro, riconosce nei racconti dei pochi testimoni una possibile sospetta: mentre l’intuizione arriva, il sottufficiale – in forza al comando Arma di Merate – ha già in mano il telefono: fa un paio di chiamate e poi salta sulla gazzella, insieme ad un paio di colleghi. Mentre guida, a tutta velocità, spiega ai suoi uomini che la misteriosa rapitrice gli ricorda una donna di Olgiate Molgora, affetta da turbe, che risulta essersi allontanata dal reparto di psichiatria dove è abitualmente in cura e con cui si era appena messo in contatto. Una sensazione che è andata oltre l’angoscia od il semplice sospetto, e così – mentre altri militari ispezionavano un vicino campo nomadi – il maresciallo Pecoraro raggiunge la casa della “sua” sospetta. Bussa, ma la donna non vuole aprire, allora si avvicina alla porta e sente un vagito. Una spallata all’uscio e Pecoraro ritrova Gaia, la prende in braccio e mentre gli altri militari prendono in consegna la rapitrice, telefona alla mamma disperata. L’incubo è finito. È questo il senso di una divisa per strada, è questo il senso di quella polizia di prossimità che tutti vogliono fare – a parole – ma che non è possibile ottenere con troppa gente in ufficio, fagocitata dalle fauci della burocrazia. Il maresciallo dei Carabinieri conosce il territorio, ci si muove, parla con la gente, ne ascolta i problemi, ne osserva le stranezze. Familiarizza con essi ed al momento giusto collega le informazioni e salva Gaia. Impariamo la lezione, gente, e pensiamoci. La nostra sicurezza comincia dalle piccole cose e Gaia, alla solerzia ed all’acume del Carabiniere, dovrà essere grata per sempre. (ASAPS)

© asaps.it
Martedì, 20 Novembre 2007
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK