(ASAPS) ASUNCION (PARAGUAY), 20 novembre 2007 – Ricordate
la drammatica storia di Julio Valentin Gonzalez Ferreira? Si tratta
dell’attaccante paraguaiano che fino al 22 dicembre 2005 giocava nella
nazionale del proprio paese e, in Italia, nel Vicenza, con il ruolo di punta. Poi, dopo un
tragico incidente stradale avvenuto mentre si trovava alla guida del suo
fuoristrada sull’autostrada A4, subì all’ospedale di Padova l’amputazione del
braccio sinistro. In auto con lui c’era anche un altro sudamericano
“biancorosso”, l’argentino Gerardo Grighini – di chiare origini italiane –
centrocampista. Insieme stavano andando all’aeroporto di Venezia, dove si
sarebbero imbarcati per tornare a festeggiare il Natale in Sudamerica. Carriera
chiusa, si pensò in Italia, e dopo aver archiviato l’ennesimo dramma provocato
dalla violenza stradale, nessuno (o quasi) ha più parlato di lui. Alcuni giorni
fa, però, il campione ha portato a termine l’impresa più bella della propria
vita: 192 centimetri
di altezza per 83 kg
di peso, il “panzer” del pallone non si è arreso e dopo essere tornato in
patria, Ferreira si è messo a lavorare sodo. Ha recuperato la piena forma, è
tornato a calzare le scarpette e, dopo aver ottenuto il benestare della propria
federazione, è rientrato in campo con la maglia del Tacuary, la squadra che lo
ha lanciato. Due anni dopo, Julio ha corso su è giù nel campo di calcio,
dimostrando a tutti di essere ancora quello di prima, impressionando perfino
Francisco Ocampos, presidente ed allenatore del club, che lo ha impiegato per i
primi 60 minuti di gara contro l’Olimpia, in un torneo nazionale. Avrebbe
potuto scendere in campo con la protesi, ma alla fine ha scelto di essere sé
stesso, come si vede nelle foto Reuters pubblicata da Repubblica. Questo è lo
sport che vorremmo vedere sempre: una lezione che vale doppio, per noi
italiani, campioni del mondo anche di antisportività. Poche settimane dopo il
tragico incidente, Julio era stato spronato dall’amico Agustin Nunez, 28 anni, centrocampista
del Villa Hayes, squadra minore paraguaiana, privo del braccio destro perduto all’età
di 12 anni nell’impastatrice della panetteria del padre. Un incidente
terribile, che non ha né frenato né fermato la sua passione. Ferriera, al
momento dell’incidente, aveva segnato ben 8 gol. Nel campionato cadetto. (ASAPS)
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