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Notizie brevi 20/11/2007

Pusher picchia poliziotto. Scarcerato

Nordafricano colpisce un agente a testate durante un controllo
Preso, subito rilasciato


Foto  Coraggio - archivio Asaps

Dopo il provvedimento shock con il quale un paio di giorni fa un Gip torinese ha respinto la richiesta della Procura di custodia cautelare in carcere per 34 spacciatori, ieri mattina è arrivata un’altra “tegola” in faccia a chi combatte per la sicurezza sotto la Mole. Infatti, dopo nemmeno ventiquattro ore, uno spacciatore bloccato due giorni fa dalla Polizia ed accusato di resistenza a pubblico ufficiale, è stato rilasciato da un giudice a causa del rinvio del processo. Naturalmente duro il commento dei sindacati di Polizia, che denunciano senza mezzi termini di essere stati per l’ennesima volta umiliati. «Due giorni fa - spiega il vice segretario nazionale Luca Pantanella dell’F.S.P UGL - gli uomini del Commissariato Centro di Torino hanno proceduto al controllo di alcune persone nord africane dedite allo spaccio di stupefacenti ed una di queste, per sfuggire al controllo, tentava la fuga e reagiva contro un agente colpendolo con una testata e procurandogli una profonda ferita al sopracciglio sinistro che è stata medicata al pronto soccorso con sei punti di sutura. L’autore del fatto è stato arrestato per lesioni a pubblico ufficiale. Ma ieri mattina al processo per direttissima, nonostante la presenza dell’operatore ferito, il giudice ha ritenuto di scarcerare immediatamente l’autore del reato, rinviando ad altra data il processo».
Morale della favola, i delinquenti liberi mentre i poliziotti feriti, umiliati e delusi . «Delusi dovrebbero essere lo Stato ed i cittadini per bene - conclude Pantanella - perché episodi come questi portano i cittadini alla paura, al caos dell’auto giustizia; se si è liberi di ferire un rappresentante dello Stato che faceva il proprio dovere senza subire nulla più di una notte in cella ognuno si sentirà libero di fare ciò che vuole. Al momento siamo vicini al nostro collega ferito più nello spirito che nel fisico».
«Ormai Torino sta diventano la barzelletta d’Italia - sbotta il capogruppo del Carroccio in Consiglio Provinciale Arturo Calligaro - e chissà cosa si inventeranno domani per evitare di arrestare i delinquenti. Scherzi a parte credo sia sotto gli occhi di tutti che razza di effetti abbia provocato l’indulto sulla vita pratica delle Forze dell’Ordine e, di riflesso, su quella dei cittadini. Siamo veramente in una situazione di una gravità sconcertante e mi chiedo davvero per quanto si riuscirà ad andare avanti senza degenerazioni».
«Dobbiamo renderci conto - conclude il capogruppo leghista - che la gente non ne può più dell’insicurezza e, ancora meno, dell’evidente impunità di cui godono i delinquenti in questo Paese di Pulcinella. E qualcuno si stupisce ancora che tutti i delinquenti del mondo vogliano venire qui da noi…».

Di Fabio Grosso
Da “La Padania”
 

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Martedì, 20 Novembre 2007
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